TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13ª)

MERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE 1998

251ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

La seduta inizia alle ore 9.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di regolamento per l'attuazione di talune norme della legge 5 gennaio 1994, n. 36, recante disposizioni in materia di risorse idriche (n. 358)
(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 32, comma 3, della legge 5 gennaio 1994, n. 36: seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazione)
(R139 b00, C13a, 0009°)

Riprende l'esame del provvedimento in titolo sospeso nella seduta di ieri.

Si apre il dibattito.

Il senatore RIZZI esprime forti perplessità sul significato e sull'utilità del comma 2 dell'articolo 1, che sembra veramente tautologico: ne auspica pertanto l'eliminazione.

Il senatore MANFREDI, dopo aver condiviso l'osservazione del senatore Rizzi, esprime dubbi anche sulla pertinenza del comma 1 dell'articolo 1, sulla cui opportunità lo stesso Consiglio di Stato, nel parere reso, ha espresso delle riserve. Dopo aver poi sottolineato la dubbia legittimità di una norma che affida a regolamenti il compito di individuare le norme da abrogare, che possono essere anche di rango superiore, come si evince dal comma 1 dell'articolo 2, giudica molto singolare che non sia stato acquisito l'avviso del Ministero dell'ambiente, al quale stanno per passare le competenze sulla difesa del suolo.

Il senatore BORTOLOTTO fa presente che, per quanto concerne le abrogazioni, il regolamento in esame si limita ad esplicitarle per cui non condivide i rilievi espressi dal momento che l'atto risponde in tal modo al compito demandatogli dalla legge. Sarebbe stato invece opportuno acquisire il parere del Ministero dell'ambiente, così come sarebbe stata auspicabile l'emanazione in tempi più ravvicinati dei provvedimenti attuativi; è deludente che a distanza di tanto tempo venga emanato un solo regolamento, per di più molto limitato nel suo contenuto.

Il senatore SPECCHIA non sente di condividere i rilievi espressi, sia perché le riserve del Consiglio di Stato, richiamate dal senatore Manfredi, sembrano riferirsi all'articolo 1 della prima stesura del provvedimento, sia perché le competenze coinvolte nell'emanazione del regolamento non potevano che essere quelle attualmente esistenti. E' comunque a suo avviso importante che si arrivi presto ad un punto fermo nell'attuazione della legge n. 36 del 1994, in quanto la disciplina della materia è già prossima ad una nuova evoluzione, in ragione della nuova normativa comunitaria in itinere.

Il senatore RESCAGLIO esprime l'avviso che il provvedimento in esame, pur apprezzabile perché finalmente consente l'attuazione in modo più completo della legge "Galli", risenta comunque di una certa superficialità nella stesura.

Non essendovi altri interventi il relatore VELTRI rileva che, nelle more dell'emanazione dei regolamenti previsti dalla citata legge n. 36 e successive modificazioni, nella materia sono intervenute anche sentenze della Corte costituzionale, delle quali era opportuno che il Governo tenesse conto: tale circostanza consente, a suo avviso, di ridimensionare l'importanza del ritardo rilevato. Per quanto riguarda le critiche formulate ai commi 1 e 2 dell'articolo 1, egli ne sottolinea la necessità dal momento che, in mancanza delle specificazioni in essi contenute, la responsabilità dello Stato si estenderebbe alle acque piovane e diventerebbe quindi enorme. Dopo essersi soffermato sul significato della concessione preferenziale di cui al comma 4, fa presente che la competenza in materia di difesa del suolo, pur essendo oggetto di provvedimenti in itinere, rimane ancora del Ministero dei lavori pubblici, ma ciò non toglie che il Ministero dell'ambiente possa essere ricompreso nell'ambito di quei Ministeri interessati ai quali fa riferimento lo schema di regolamento. Propone in definitiva l'espressione di un parere favorevole, raccomandando una più tempestiva attuazione della legge n. 36 del 1994, attraverso l'emanazione degli altri provvedimenti previsti.

La Commissione, a maggioranza, dà quindi mandato al relatore Veltri di redigere un parere favorevole con l'osservazione testé enunciata.

La seduta termina alle ore 9,30.