AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

MARTEDI' 6 MARZO 2001
354a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
SERVELLO

Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Serri.

La seduta inizia alle ore 15,10.



IN SEDE REFERENTE

(4707) TAROLLI ed altri. - Misure in favore della riduzione del debito estero dei Paesi in via di sviluppo
(Seguito e conclusione dell'esame)


Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 31 gennaio scorso.


Il relatore PIANETTA, nel richiamarsi alla sua esposizione introduttiva sul provvedimento, rileva come l'Italia, considerando i crediti vantati tanto dallo Stato che dalle banche e dai privati, presenti una posizione creditoria nei confronti dei paesi in via di sviluppo pari a circa 71.000 miliardi di lire, fra crediti d'aiuto, crediti bancari nei confronti di banche pubbliche e private e crediti commerciali derivanti da squilibri nella bilancia dei pagamenti.
In tale contesto, con la legge 25 luglio 2000, n. 209 sono stati definiti meccanismi diretti ad agevolare la cancellazione di quote significative dei crediti in questione, ciò che ha rappresentato un apprezzato seguito dell'impegno annunciato dalla comunità internazionale in occasione del vertice del G7 svoltosi a Colonia nel 1999 per un rilancio dell'iniziativa HIPC che era stata promossa nel 1996 dalla Banca mondiale e dal Fondo monetario internazionale a favore dei paesi poveri altamente indebitati.
Anche in vista del prossimo G7, che avrà luogo a Genova nel mese di luglio, appare però opportuno che l'Italia si doti di nuovi, più incisivi strumenti legislativi per promuovere la riduzione del debito estero dei PVS. A tal fine, il disegno di legge, nel testo base adottato dalla Commissione lo scorso 31 gennaio, prevede l'utilizzo di meccanismi particolarmente innovativi, come il coinvolgimento diretto dei paesi beneficiari nel finanziamento di progetti di infrastrutturazione e di adeguamento dei servizi sociali, attraverso l'istituzione di fondi in valuta locale.
Illustra infine gli emendamenti 3.1, 6.1, 7.1, 7.2, 8.1 e 9.1, da lui predisposti per raccogliere le indicazioni espresse nel parere della 5a Commissione permanente.

Il sottosegretario SERRI, nel rilevare come il provvedimento possa rappresentare un interessante contributo ai fini di una più incisiva azione sul versante della riduzione del debito estero dei PVS, si rimette su di esso, e sulle proposte emendative testè illustrate dal relatore, alla Commissione, anche in considerazione del fatto che con ogni probabilità non si potrà giungere ad un'approvazione parlamentare prima della conclusione della corrente legislatura. È augurabile che le Camere, nella rinnovata composizione che risulterà dalle prossime elezioni, riprendano sollecitamente in esame la complessa materia, all'interno di un più generale impegno di riforma per il settore della cooperazione. A tale, proposito, considerato il lavoro parlamentare già svolto, la legge di riorganizzazione della cooperazione italiana dovrebbe ragionevolmente essere approvata entro il primo anno della prossima legislatura.

Il senatore ANDREOTTI auspica che nella prossima legislatura le disposizioni sulle quali la Commissione si accinge a pronunciarsi possano beneficiare della procedura abbreviata d'esame di cui all'articolo 81 del Regolamento.

Il presidente SERVELLO rileva che, ai fini dell'applicazione della procedura abbreviata di cui al comma 1 dell'articolo 81 del Regolamento, sarebbe necessario che il disegno di legge pervenisse all'approvazione da parte del Senato, il che, considerata la situazione dei lavori dell'Assemblea, potrebbe realisticamente avvenire soltanto nel caso di una nuova assegnazione alla Commissione in sede deliberante.

Il senatore SCALFARO, con riferimento a quanto testè osservato dal Presidente, auspica che si determinino le condizioni per una riassegnazione del disegno di legge alla Commissione in sede deliberante.

La senatrice SQUARCIALUPI, nell'esprimere apprezzamento per la proposta emendativa presentata dal relatore all'articolo 8 - diretta a eliminare, con la soppressione dell'Osservatorio per la rilevazione della situazione creditoria dell'Italia nei confronti dei Paesi in via di sviluppo, un inutile elemento di complicazione negli assetti organizzativi - rileva come possa risultare opportuno prevedere la presentazione al Parlamento di relazioni periodiche sull'andamento della situazione creditoria stessa.

La senatrice DE ZULUETA osserva come il testo in esame tenda opportunamente ad assicurare la necessaria continuità all'impegno per la riduzione del debito estero, tenuto conto che la legge n. 209 del 2000 è destinata ad esaurire i suoi effetti in un triennio.
Apprezzabile è inoltre la scelta, prefigurata all'articolo 7, comma 3, del testo predisposto dal relatore, dell'istituzione di una tassa sui movimenti di capitale di breve periodo di carattere speculativo, secondo un modello sostanzialmente affine a quello definito dalla cosiddetta "Tobin tax". Se su tale meccanismo potesse manifestarsi un consenso bipartisan, potrebbero determinarsi in prosieguo di tempo le condizioni per un intervento di riforma molto più incisivo di quello che è stato possibile finora realizzare.
Perplessità suscita invece la previsione dell'istituzione, presso i paesi beneficiari delle misure di cancellazione, di fondi in valuta locale, che potrebbero determinare pericolosi effetti inflazionistici sulle fragili economie locali.
Per altro verso, è difficile ipotizzare che i Governi degli Stati beneficiari siano disponibili a far svolgere ai rappresentanti delle ONG compiti di gestione, come quelli previsti dall'articolo 3, comma 6, del testo predisposto dal Relatore, destinati ad incidere sui rispettivi indirizzi generali di politica economica.
Pur con le riserve testè richiamate, il provvedimento, ove approvato, potrà contribuire a migliorare l'efficacia degli interventi di riduzione del debito estero, anche ai fini dell'attuazione della legge n. 209 del 2000. In tale prospettiva, suggerisce al relatore di presentare, in occasione dell'esame da parte dell'Assemblea, un apposito ordine del giorno.

Il relatore PIANETTA prende atto delle considerazioni svolte dalla senatrice de Zulueta sulla scelta di prefigurare il ricorso alla cosiddetta "Tobin tax", rilevando che il meccanismo previsto dall'articolo 7, comma 3, potrà essere preso in considerazione in sede di esame della riforma della cooperazione. Per ciò che attiene al ruolo delle ONG, non ritiene invece fondate le preoccupazioni prospettate dalla stessa senatrice De Zulueta.
Si riserva infine di presentare un ordine del giorno in vista della prossima fase di esame del disegno di legge.

Si passa quindi alla votazione degli emendamenti, che sono riferiti al testo predisposto dal relatore, pubblicato nel resoconto della seduta del 31 gennaio 2001.

Non essendo stati presentati emendamenti ai primi due articoli del disegno di legge, la Commissione, dopo che è stata verificata la presenza del numero legale, accoglie l'emendamento 3.1 e, quindi, l'articolo 3, nel testo emendato.

Non essendo stati presentati emendamenti agli articoli 4 e 5, posti separatamente ai voti, sono approvati gli emendamenti 6.1, interamente soppressivo dell'articolo cui si riferisce, 7.1 e 7.2, e quindi l'articolo 7, nel tasto emendato.

Posti separatamente ai voti, sono quindi approvati gli emendamenti 8.1 e 9.1, entrambi interamente soppressivi degli articoli ai quali si riferiscono.

La Commissione conferisce quindi al relatore il mandato di riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno legge, nel testo pubblicato nel resoconto del 31 gennaio 2001, con le modifiche ad esso apportate nel corso della seduta odierna.

(3945-B) Ratifica ed esecuzione della Convenzione sugli effetti transfrontalieri derivanti da incidenti industriali, con annessi, fatta a Helsinki il 17 marzo 1992, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Esame)

Il presidente SERVELLO, essendo il relatore Boco impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, riferisce alla Commissione sulle modifiche apportate dalla Camera dei deputati al testo approvato dal Senato in prima lettura, modifiche che comportano unicamente lo slittamento di un anno delle autorizzazioni di spesa.

Il sottosegretario SERRI raccomanda l'approvazione del disegno di legge.

La Commissione, verificata la presenza del numero legale, conferisce quindi al relatore il mandato di riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge, nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati.

(4366) Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica popolare di Cina per la cooperazione scientifica e tecnologica, con allegato, fatto a Pechino il 9 giugno 1998, rinviato dall'Assemblea in Commissione nella seduta del 12 luglio 2000
(Esame)

Il presidente SERVELLO ricorda che il disegno di legge, già approvato in sede referente il 22 febbraio 2000, è stato rinviato alla Commissione in data 12 luglio 2000.

Il relatore VERTONE GRIMALDI si richiama alle considerazioni da lui svolte nella sua esposizione introduttiva sul provvedimento, ricordando come il senatore Boco abbia invitato la Commissione ad una pausa di riflessione. Successivamente, il quadro normativo di riferimento è divenuto più rassicurante rispetto ai rischi di un utilizzo distorto delle biotecnologie, in rapporto all'adozione da parte della Commissione Europea di una specifica direttiva. Per parte sua, il Governo italiano ha recentemente concluso un'intesa con la comunità scientifica sulle stesse problematiche.
In tali condizioni, non sembrano sussistere ragioni per differire ulteriormente l'approvazione della normativa.
Illustra quindi l'emendamento 3.1, volto a far slittare di un anno il periodo di riferimento delle autorizzazioni di spesa.

Il sottosegretario SERRI concorda con le considerazioni svolte dal Relatore, ed esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1.

Non essendo stati presentati emendamenti ai primi due articoli del disegno di legge, la Commissione, dopo che è stata verificata la presenza del numero legale, approva l'emendamento 3.1 e, quindi, l'articolo 3, nel testo emendato.
Viene quindi dato al Relatore il mandato di riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge, come emendato.

(4935) Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel campo della ricerca e dello sviluppo industriale, scientifico e tecnologico tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele, fatto a Bologna il 13 giugno 2000
(Esame)

Riferisce alla Commissione il presidente SERVELLO, in sostituzione del relatore Corrao, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna.
Al riguardo, sottolinea l'eccellenza della ricerca scientifica israeliana, e che è all'avanguardia in molti campi, grazie alla perfetta sinergia ivi esistente fra università, pubbliche amministrazioni e industrie.
Tenuto conto anche dell'accordo di associazione e di partenariato che già lega Israele all'Unione Europea, l'Accordo bilaterale in esame sembra meritevole di favorevole considerazione.
Avverte infine che sono pervenuti i pareri favorevoli della 1a, della 5a, della 7a e della 12a Commissione,

Il sottosegretario SERRI raccomanda l'approvazione del disegno di legge.

Dopo che è stata verificata la presenza del numero legale, la Commissione dà quindi mandato al Relatore di riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge.

La seduta termina alle ore 15,50.




EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE N. 4366


Art. 3

3.1
IL RELATORE

Sostituire il comma 1 con il seguente:

"1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato in lire 722 milioni annue a decorrere dal 2001, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l'anno finanziario 2001, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri."







EMENDAMENTI AL TESTO PREDISPOSTO DAL RELATORE
PER IL DISEGNO DI LEGGE N. 4707



Art. 3

3.1
IL RELATORE

Sopprimere il comma 6.

Art. 6

6.1
IL RELATORE

Sopprimere l'articolo.

Art. 7

7.1
IL RELATORE

Sopprimere i commi 1 e 2.


7.2
IL RELATORE

Al comma 3, sostituire le parole: "istituisce un Comitato col compito di formulare" con la seguente: "predisporrà".


Art. 8

8.1
IL RELATORE

Sopprimere l'articolo.

Art. 9

9.1
IL RELATORE

Sopprimere l'articolo.