BILANCIO (5a)
Sottocommissione per i pareri

MERCOLEDI' 21 MARZO 2001
325a Seduta

Presidenza del Presidente
COVIELLO


Interviene il sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Giarda.

La seduta inizia alle ore 11,10.

(5045) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 febbraio 2001, n. 17, recante interventi per il ripiano dei disavanzi del Servizio sanitario nazionale al 31 dicembre 1999, nonché per garantire la funzionalità dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 12a Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazioni)

Il relatore FERRANTE fa presente che si tratta del disegno di legge di conversione - già approvato dalla Camera dei deputati - del decreto-legge finalizzato al ripiano dei disavanzi di parte corrente del Servizio sanitario nazionale fino al 31 dicembre 1994 e per il periodo 1995-1999, in conformità all'accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni in data 3 agosto 2000. L'importo posto a carico del bilancio dello Stato (pari a 7.000 miliardi per il 2001, 6.000 miliardi per il 2002 e 3.000 miliardi per il 2003) è coperto con gli appositi accantonamenti di fondo speciale iscritti nella legge finanziaria per il 2001 a titolo di regolazioni debitorie. Il meccanismo di erogazione stabilito nell'articolo 1, comma 3, prevede la corresponsione alle Regioni di un acconto per complessivi 7.000 miliardi (che corrispondono all'onere per il primo anno), salvo conguaglio a seguito dell'accertamento definitivo, demandato al Ministero del tesoro previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni: il limite finanziario per gli anni successivi non risulta invece esplicitato dal meccanismo di cui al citato comma 3 ed è riconducibile unicamente al rinvio effettuato dal comma 2, lettera c), al limite delle risorse di cui alla clausola di copertura del comma 4. Sembra, comunque, opportuno ottenere un chiarimento da parte del Tesoro sui termini dell'accordo stipulato nell'agosto scorso con le Regioni e sulle relative implicazioni finanziarie. In relazione all'articolo 2, che detta disposizioni organizzative concernenti l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, si segnala la rideterminazione in aumento della dotazione organica del personale, di cui al comma 1, capoverso 4: al riguardo, la quantificazione dell'onere conseguente alle nuove assunzioni effettuata nella relazione tecnica appare piuttosto generica, anche in considerazione del fatto che il comma 2 demanda al nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia un nuovo inquadramento del personale stesso. Segnala, infine, che il comma 2-quater, inserito dalla Camera dei deputati, esclude le suddette assunzioni dalla programmazione delle assunzioni nel pubblico impiego e dal calcolo degli obiettivi di riduzione del personale stabiliti dalla legislazione vigente.

Il sottosegretario GIARDA ricorda preliminarmente che l'accordo dello scorso agosto in materia sanitaria tra Stato e regioni contiene diversi aspetti, alcuni già recepiti nella legge finanziaria per il 2001. In particolare risultano già inclusi in atti legislativi, l'indicazione delle previsioni di spesa relative al 2000 e agli anni successivi e l'accordo con le regioni che una eventuale spesa superiore ai citati importi rimanga a carico delle regioni stesse. Il provvedimento in esame dà attuazione, invece, alla parte relativa ai ripiani dei disavanzi fino al 1999. Il disavanzo complessivo stimato per tale periodo risulta superiore ai 16.000 miliardi che il decreto-legge pone a carico del bilancio dello Stato: la differenza deve essere finanziata dalle regioni e, in base ad un emendamento approvato dalla Camera dei deputati, la liquidazione del saldo è subordinata all'adozione dei provvedimenti di copertura del residuo disavanzo da parte delle regioni stesse.
Sono peraltro in corso incontri con le regioni per la verifica dei bilanci regionali del 2000 e per l'individuazione di modalità di compilazione omogenee delle informazioni necessarie: la spesa relativa al 2000 risulta superiore - per motivi non connessi con le decisioni adottate con la legge finanziaria per il 2001 - a quella indicata nella legge finanziaria per il 2000 per un importo pari a circa 5.000 miliardi. La ripartizione dei disavanzi fino al 1999 è inequivocabilmente definita dal decreto-legge in esame, mentre per quelli che eventualmente emergeranno per gli esercizi successivi dovrebbero essere integralmente posti a carico delle regioni; anche per il 2001 le previsioni di spesa sanitaria scontate nei conti della pubblica amministrazione sono per circa 5.000 miliardi superiori all'importo indicato nell'accordo di agosto scorso. Ritiene che le motivazioni della formazione dei disavanzi sono riconducibili alla interazione di comportamenti tra Stato centrale, regioni e aziende sanitarie locali, rispetto ai quali risulta difficile individuare i margini di rispettiva responsabilità: ritiene, peraltro, che l'eliminazione del vincolo di destinazione delle risorse in materia sanitaria, adottato con la finanziaria per il 2001, abbia prodotto una assunzione di responsabilità, con una maggiore attenzione al controllo dei flussi di spesa da parte delle regioni, soprattutto degli assessori al bilancio.

Il senatore CURTO osserva che i chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo confermano la mancanza di un indirizzo strategico da parte del Governo centrale in materia di spesa sanitaria: ciò determina l'assenza di un contesto istituzionale chiaro e trasparente per le scelte specifiche demandate al livello di governo regionale. Ne deriva altresì un'impostazione di "federalismo non solidale" che la sua parte politica non condivide, in quanto si limita a ripartire risorse tra tutte le regioni sulla base di criteri aritmetici, che non tengono in adeguata considerazione le diverse condizioni di partenza delle singole realtà regionali, alcune delle quali caratterizzate da pesanti squilibri strutturali che non consentono di soddisfare adeguatamente i bisogni sanitari della popolazione residente. Alla luce di tali considerazioni, preannuncia la valutazione negativa del gruppo Alleanza nazionale sul provvedimento in esame.

Il sottosegretario GIARDA, nel replicare alle considerazioni del senatore Curto, osserva che la responsabilità del mancato rispetto del vincolo di bilancio è imputabile per metà al livello regionale e per la restante parte allo Stato e alle aziende sanitarie, con prevalente responsabilità dello Stato.

Il relatore FERRANTE, tenuto conto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Tesoro, ritiene che possa essere fornita una valutazione positiva sull'articolo 1 del provvedimento, pur esprimendo perplessità sul fatto che non risultano ancora determinati in via definitiva gli importi dei disavanzi al 31 dicembre 1994, nonché quelli relativi agli anni 1995-1999. In relazione poi all'articolo 2, si richiama alle considerazioni precedentemente espresse.

La Sottocommissione, su proposta del relatore, esprime quindi parere di nulla osta, osservando che la quantificazione dell'onere conseguente alle nuove assunzioni dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali di cui all'articolo 2 non sembra tenere conto del fatto che il comma 2 demanda al nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia un nuovo inquadramento del personale stesso. Segnala, inoltre, che il comma 2-quater dello stesso articolo esclude le suddette assunzioni dalla programmazione delle assunzioni nel pubblico impiego.

La seduta termina alle ore 11,45.