IGIENE E SANITA' (12ª)

MERCOLEDI' 18 OTTOBRE 2000

351ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 15,15.

IN SEDE REFERENTE
(1637-1660-1714-1945 e 4102-B) Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping, approvato dal Senato in un testo risultante dall'unificazione di un disegno di legge d'iniziativa governativa e dei disegni di legge d'iniziativa dei senatori Cortiana ed altri; Lavagnini ed altri; Servello ed altri; De Anna ed altri e modificato dalla Camera dei deputati.
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 10 ottobre 2000.

Il presidente CARELLA ricorda che era in corso la discussione generale.

Il senatore TOMASSINI, nel concordare con quanto già affermato dai senatori Bruni e De Anna, ritiene che le modifiche effettuate dalla Camera dei deputati, lungi dal migliorare un testo che era frutto di un lavoro estremamente attento svolto dal Senato ed in particolare da questa Commissione, ha introdotto una serie di pericolose rigidità.
L'oratore si sofferma in particolare sulla nuova formulazione del comma 4 dell'articolo 1, relativo alle modalità ed ai limiti per la prescrizione di farmaci agli atleti in presenza di condizioni patologiche. La formulazione adottata dalla Camera dei deputati rischia di procurare non pochi problemi ai medici e agli atleti, in quanto non tiene conto della varietà delle condizioni patologiche che richiederebbe un approccio assai più flessibile; egli stesso, nella sua esperienza di medico e presidente di una squadra di basket, ha potuto constatare come per molte patologie sia necessario lasciare al medico un margine di apprezzamento circa la possibilità di somministrare medicinali anche in costanza di attività agonistica.
Un'altra modifica introdotta dalla Camera dei deputati che suscita qualche perplessità è quella di cui al comma 1 dell'articolo 4, che pone a carico delle società sportive gli oneri per l'effettuazione degli esami di laboratorio per il controllo sanitario dell'attività sportiva. E' a suo parere indubitabile che questa disposizione creerà gravi problemi alle società minori e agli sport più poveri.
La stessa composizione della commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e la tutela sanitaria delle attività sportive è stata modificata dalla Camera dei deputati secondo criteri quanto mai discutibili; si è voluto conferire, a scapito dell'efficacia dell'organo, una rappresentanza ad ogni figura professionale in qualche misura coinvolta dalla problematica dello sport, una logica sicuramente perdente dal momento che, una volta accettata, presterà il fianco alle recriminazioni di tutte quelle figure professionali che si riterranno ingiustamente escluse, come ad esempio i ginecologi. Sarebbe stato preferibile prevedere una Commissione più ristretta, con la facoltà di avvalersi di volta in volta delle consulenze ritenute necessarie.
Il Gruppo Forza Italia è peraltro convinto della necessità di approvare in questa legislatura la normativa sulla lotta al doping ed assicurerà quindi il suo contributo per la rapida definizione di un testo equilibrato ed efficace.

La senatrice Carla CASTELLANI condivide le osservazioni del senatore Tomassini. Il disegno di legge in esame costituisce un atto importante per la promozione della dimensione etica dell'attività sportiva e, al contempo, della tutela sanitaria degli atleti.
Bisogna però evitare di introdurre elementi di rigidità che rendano di fatto la normativa inapplicabile.
Nel condividere le considerazioni del senatore Tomassini circa l'inopportunità della composizione proposta dalla Camera dei deputati per la commissione di vigilanza di cui all'articolo 3, la senatrice Castellani si sofferma sul nuovo testo dei commi 1 e 2 dell'articolo 9, che introducono la perseguibilità degli atleti che facciano uso di sostanze dopanti, determinando un pericoloso sconfinamento della giustizia penale in un ambito che dovrebbe rimanere proprio di quella sportiva.

Il presidente CARELLA comunica che il senatore Manara, che non ha potuto raggiungere Roma a causa della grave situazione delle provincie settentrionali, gli ha comunicato la sua rinuncia ad intervenire in discussione generale.
Dichiara quindi chiusa la discussione generale, cui replica in qualità di relatore.
Egli condivide molte delle osservazioni che sono state svolte nel corso del dibattito, ad esempio per quanto riguarda la composizione della commissione di cui all'articolo 3 proposta dalla Camera dei deputati, che appare certamente molto meno snella di quella che era stata individuata da questo ramo del Parlamento.
Tuttavia egli ritiene che la necessità di approvare entro questa legislatura un testo che è frutto di un faticoso lavoro di approfondimento e di analisi - compiuto soprattutto in questa Commissione e condiviso da tutti i Gruppi - dovrebbe prevalere, specialmente se si tiene conto che l'attualità sportiva evidenzia ogni giorno di più la necessità di un intervento normativo, e dovrebbe indurre tutti i Gruppi ad una riflessione sulla reale portata delle modifiche introdotte dall'altro ramo del Parlamento.
Si pensi ad esempio a quanto affermato dal senatore Tomassini circa le modifiche introdotte al comma 4 dell'articolo 1. In realtà, ad un attento esame, si deve a suo parere ritenere che una dizione che fa riferimento ai "dosaggi previsti dalle specifiche esigenze terapeutiche", piuttosto che ai "dosaggi indicati dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale" sia maggiormente rispettosa dell'autonomia di giudizio del medico.
In conclusione egli auspica che il testo possa essere approvato in tempi estremamente rapidi.

Concorda il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI, che assicura peraltro la massima disponibilità del Governo a dare attuazione a eventuali ordini del giorno diretti a risolvere alcuni problemi evidenziati nel corso della discussione.

Il presidente CARELLA fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 12 di giovedì 26 ottobre 2000.

Prende atto la Commissione e il seguito dell'esame è quindi rinviato.


DIFFERIMENTO DEL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DEGLI EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 4720

Il presidente CARELLA, accogliendo una richiesta già avanzata dal senatore Tomassini ed in considerazione degli elementi emersi dalle audizioni informali svolte dall'Ufficio di Presidenza della Commissione, dispone che il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge n. 4720, recante "Disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico", già fissato per le ore 18 di giovedì 19 ottobre 2000, sia differito alle ore 12 di giovedì 26 ottobre 2000.

La seduta termina alle ore 15,50.