IGIENE E SANITA' (12ª)

MERCOLEDI’ 10 MARZO 1999

224ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato alla sanità Bettoni Brandani.


La seduta inizia alle ore 15,10.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(R048 000, C12a, 0004°)

Il presidente CARELLA propone, anche alla luce del nuovo calendario dei lavori dell’Assemblea, che, acquisita l’autorizzazione del Presidente del Senato, il previsto sopralluogo a Lisbona e Madrid di una delegazione della Commissione, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di politiche di contrasto alla tossicodipendenza, si svolga nei giorni dal 6 al 9 aprile 1999.

La Commissione conviene.


IN SEDE REDIGENTE

(55-67-237-274-798-982-1288-1443-65-238-B). - Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione, con modificazioni, del disegno di legge già approvato dal Senato in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge di iniziativa dei senatori Provera; Napoli Roberto ed altri; Di Orio ed altri; Martelli; Salvato; Bernasconi ed altri; Centaro ed altri e di un disegno di legge di iniziativa popolare; del disegno di legge già approvato dal Senato in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei senatori Napoli Roberto ed altri e Di Orio ed altri; dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Caveri; Balocchi; Delfino Teresio; Mussolini; Polenta ed altri; Saia ed altri; Bono; Saia ed altri; del disegno di legge d’iniziativa del Consiglio regionale della Valle D’Aosta; del disegno di legge d’iniziativa del Consiglio regionale dell’Abruzzo; del disegno di legge d’iniziativa del Consiglio regionale delle Marche e di un disegno di legge d’iniziativa popolare.
(Discussione e rinvio)

Il presidente CARELLA comunica che, nella riunione di ieri, la Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari ha deciso di assegnare alla Commissione in sede redigente il disegno di legge in titolo nonchè i disegni di legge relativi ai trapianti di midollo osseo: entrambi i provvedimenti sono stati messi all’ordine del giorno dell’Assemblea nella giornata di martedì prossimo.

Il relatore DI ORIO, tenuto conto che l’esame in sede referente del disegno di legge concernente i prelievi e i trapianti di organi e di tessuti è stato concluso dalla Commissione soltanto la scorsa settimana, si rimette alla relazione scritta già presentata.

Intervenendo sull’ordine dei lavori, il senatore CAMPUS esprime sconcerto per la decisione di riservare all’Aula del Senato soltanto la votazione finale di un disegno di legge di grande rilevanza, che tocca profondamente la coscienza dei singoli cittadini e dei singoli parlamentari. Non a caso, del resto, il provvedimento è stato oggetto di una discussione assai ampia presso l’Assemblea della Camera dei deputati, cosa che dimostra il carattere non strettamente tecnico delle problematiche evocate. In ragione delle perplessità e riserve già in altra occasione illustrate, il senatore Campus dichiara, a titolo personale, che, qualora la richiesta fosse appoggiata dal prescritto numero di senatori, egli chiederà che il disegno di legge sia sottoposto alla procedura normale. Sottolinea infine, nel caso in cui dovesse continuare la discussione in sede redigente, l’esigenza di assicurare un adeguato termine per la presentazione degli emendamenti e tempi di esame di questi ultimi non eccessivamente ristretti.

Il presidente CARELLA, rispondendo al senatore Campus, ricorda come la Commissione abbia, nel corso della legislatura, ampiamente esaminato le problematiche evocate dal disegno di legge in discussione, sia in occasione dell’esame in prima lettura dei due disegni di legge poi accorpati dall’altro ramo del Parlamento, sia durante l’esame in sede referente del testo trasmesso dalla Camera dei deputati, in riferimento al quale sono stati discussi e votati gli emendamenti presentati. Per quanto concerne i tempi della discussione in sede redigente, fa presente l’esigenza di rispettare la decisione assunta dalla Conferenza dei Presidenti dei gruppi, secondo la quale l’Assemblea deve essere posta in condizione di procedere alla votazione finale del disegno di legge nella serata di martedì prossimo.

Il relatore DI ORIO osserva che al di fuori del Parlamento poco si comprendono le problematiche di ordine procedurale richiamate dal senatore Campus, mentre è indubbio che nell’opinione pubblica vi è una grande attesa per l’approvazione del disegno di legge recante la nuova normativa sui prelievi e sui trapianti. Va poi ricordato che la Commissione ha approvato in sede deliberante, in prima lettura, il disegno di legge in materia di organizzazione dei prelievi e dei trapianti, che costituisce almeno il 70 per cento del testo approvato dalla Camera dei deputati, e che anche rispetto al tema della manifestazione di volontà la normativa è rimasta pressochè immutata. Sulla base delle argomentazioni illustrate, invita pertanto il senatore Campus a recedere dalla posizione manifestata.

Il senatore TIRELLI ricorda come già in numerose altre occasioni i senatori della Lega Nord abbiano lamentato - in ciò trovando consensi anche presso altre parti politiche - l’inaccettabile diminuzione del ruolo del Senato, derivante da una situazione che vede spesso questo ramo del Parlamento posto nelle condizioni di non poter modificare i testi legislativi approvati dalla Camera dei deputati. Nel caso specifico, l’altro ramo del Parlamento ha introdotto modifiche non secondarie alla normativa dei trapianti, che mentre si caratterizza per il forte impatto sociale, non richiede peraltro un intervento di riforma con l’urgenza che viene invocata da più parti. Al riguardo va infatti sottolineato come nel Nord del Paese tale urgenza non sia affatto avvertita, visto che il numero dei prelievi e dei trapianti non è inferiore alla media europea, ancorchè potrebbe essere discutibile la circostanza che una parte degli organi prelevati sia poi destinata a trapianti da effettuarsi nel Sud del Paese.

Il senatore MANARA rileva che la stessa complessità della materia implica la necessità che essa venga esaminata dall’Assemblea, anche se la Commissione l’ha più volte esaminata. Si è in realtà in presenza di uno svilimento del ruolo dell’Assemblea del Senato, ridotta a mera sede di registrazione notarile di decisioni assunte dall’altro ramo del Parlamento. Il senatore Manara si dichiara pertanto disponibile a richiedere che il provvedimento in discussione sia sottoposto alla procedura normale.

Il senatore MIGNONE osserva che la decisione di assegnare il disegno di legge in sede redigente costituisce un significativo atto di fiducia politica e un riconoscimento della competenza della Commissione igiene e sanità. Ricorda poi che a distanza di circa trent’anni dal primo tentativo di trapianto in Italia - non a caso non andato a buon fine a causa di problemi di natura legale - non si è ancora riusciti a varare una soddisfacente normativa nel settore, ed esprime l’auspicio che, in considerazione delle pressanti esigenze dei malati in attesa di trapianto, non si dia corso a richieste che avrebbero l’effetto, assolutamente nefasto, di differire l’approvazione del disegno di legge.

Con un breve intervento della senatrice BERNASCONI, si conclude il dibattito sull’ordine dei lavori.

Il presidente CARELLA dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore DE ANNA, sebbene la riapertura del dibattito in Commissione sembri a suo giudizio assumere accenti tali da far tornare in discussione molti aspetti del provvedimento, ritiene, anche sulla base della conoscenza che gli deriva dalla sua esperienza professionale in materia di trapianti, di non poter che confermare le posizioni espresse in precedenza. Senza dubbio il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati non può dirsi perfetto, ma è tuttavia opportuno approvarlo definitivamente perchè le soluzioni in esso adottate consentono di risolvere problemi importanti.

Il senatore LA LOGGIA sottolinea il rilievo che il provvedimento in discussione riveste per il Gruppo Forza Italia, al cui interno si sono in proposito manifestate posizioni variegate, pur essendo alla fine stato raggiunto un sostanziale consenso. Nella riunione della Conferenza dei Presidenti dei gruppi svoltasi ieri è stata sottolineata l’urgenza di approvare il disegno di legge ed è stata concordemente valutata in senso positivo la possibilità di assegnarlo in sede redigente alla Commissione, di modo che, dopo una congrua discussione, nella serata di martedì prossimo l’Assemblea proceda alla votazione finale.
Nel giudizio del Gruppo Forza Italia l’aspetto del disegno di legge che suscita maggiori perplessità è quello concernente l’applicazione del meccanismo del cosiddetto silenzio-assenso informato, nel senso che il testo trasmesso dall’altro ramo del Parlamento non presenta sufficienti elementi di garanzia per quanto riguarda l’esigenza di informare adeguatamente tutti i cittadini, di qualsiasi livello socio-culturale essi siano, in ordine ai temi evocati dalla donazione di organi e tessuti, e di porli nelle condizioni di determinare consapevolmente la propria volontà. L’approvazione di eventuali emendamenti volti a migliorare il testo sotto questo cruciale profilo determinerebbe però un ulteriore ritardo nel varo della riforma, alimentando nuovi dubbi e polemiche. Al fine di contemperare tali opposte esigenze di garanzia e di urgenza, appare quindi preferibile utilizzare il decreto che, ai sensi dell’articolo 5 del testo in discussione, il Ministro della sanità dovrà emanare, al fine di inserire maggiori elementi di garanzia sulla adeguatezza delle informazioni che verranno date ai cittadini, in modo da assicurare la massima conoscenza e consapevolezza da parte di questi ultimi. Illustra quindi il seguente ordine del giorno, diretto ad impegnare il Governo nel senso indicato:

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge A.S. n. 55-67-237-274-798-982-1288-1443-65-238-B “Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti”
premesso:
- che l’articolo 5, comma 1, del suddetto provvedimento prevede che il Ministro della sanità, con proprio decreto, detti le disposizioni di attuazione delle norme sulla dichiarazione di volontà entro novanta giorni dall’entrata in vigore della nuova legge;
- che è quanto mai necessario che con suddetto decreto vengano stabilite modalità tali da garantire la massima conoscenza e consapevolezza dei cittadini in ordine alla dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti e, contestualmente, che lo Stato utilizzi tutti gli strumenti possibili al fine di permettere e controllare che tale dichiarazione venga di fatto manifestata;
- che, pertanto, è opportuno che nel decreto vengano specificati i casi in cui il cittadino viene a contatto con la Pubblica Amministrazione - quali, ad esempio, richiamo alla leva, iscrizione a corsi scolastici o universitari, emissione di libretti sanitari, presentazione del Modello 740 o 101, iscrizione all’anagrafe - che possono essere strumenti per operare il controllo da parte dello Stato dell’avvenuta dichiarazione o occasione di sollecito alla manifestazione di volontà;
- che è altresì necessario che anche il Parlamento operi un contollo sull’operato del Governo in ordine alla elaborazione di tali disposizioni;
impegna il Governo
a sottoporre il suddetto decreto, prima della sua emanazione, al parere delle competenti Commissioni parlamentari ed, altresì, che in esso vengano specificati i casi e gli strumenti idonei a permettere che venga garantita la massima efficacia della legge.

0/55-67-237-274-798-982-1288-1443-65-238-B /1/12 LA LOGGIA, TOMASSINI, DE ANNA

Il senatore BRUNI, pur dichiarandosi sorpreso per l’assegnazione del provvedimento in sede redigente, esprime soddisfazione perchè tale soluzione procedurale può consentire di abbreviare i tempi per la definitiva approvazione di un disegno di legge che, nell’interesse di tanti malati in attesa di trapianto, deve essere realizzata a tutti i costi. Ancorchè nel testo approvato dalla Camera dei deputati vi siano già indicazioni utili nel senso richiesto dal senatore La Loggia, ed in generale tale testo debba essere giudicato sufficientemente garantista, non può essere certamente posta in discussione la necessità di assicurare la massima informazione ai cittadini e pertanto sembra opportuno che il Governo accetti l’ordine del giorno presentato.

Il senatore MANARA ricorda in primo luogo che, a giudizio della Lega Nord, il meccanismo del silenzio-assenso, sia pure informato, è sostanzialmente lesivo dei diritti costituzionali dei cittadini, anche perchè sarà assai difficile realizzare concretamente ed in modo capillare l’informazione prevista dal disegno di legge, ed è altresì assai dubbio che per il tramite del decreto ministeriale tale esigenza possa essere soddisfatta. Il provvedimento si caratterizza inoltre per un eccessivo centralismo, giacchè la creazione del Centro nazionale per i trapianti si risolverà in un rafforzamento dell’apparato burocratico che avrà la conseguenza di deprimere l’efficienza e l’efficacia dei servizi che attualmente vengono resi dai centri regionali e interregionali in funzione. Al riguardo va infatti ricordato che, almeno per quanto riguarda il Nord del Paese, tali centri operano in modo soddisfacente, sia per quanto riguarda la reperibilità degli organi che per quanto concerne il numero degli interventi programmati. Ulteriori riserve e perplessità, anche di carattere costituzionale, suscita l’articolo 23, che detta un regime transitorio quanto mai discutibile senza peraltro ancorarlo ad un termine sufficientemente puntuale.

Il senatore TIRELLI critica la decisione di accorpare in un unico testo i due disegni di legge approvati in prima lettura dal Senato: sarebbe stato infatti assai più corretto procedere in sede deliberante per quanto concerne la parte della normativa sull’organizzazione dei prelievi e dei trapianti ed invece consentire che la parte riguardante la dichiarazione di volontà fosse approfonditamente discussa in Assemblea. Al di là degli emendamenti che la Lega Nord si riserva di presentare su aspetti specifici, alcune incongruità di fondo del disegno di legge - che comunque non riveste alcun carattere di urgenza, poichè esiste già una normativa vigente in materia - devono comunque essere sottolineate. In primo luogo il suo carattere centralistico, particolarmente criticabile ove si affida al Ministero della sanità l’intera competenza in materia di informazione: in proposito se non può essere messa in discussione l’esigenza di diffondere la cultura della donazione, sarebbe stato senza dubbio preferibile affidare agli enti locali territoriali maggiori competenze, riservando al Ministero il solo coordinamento. Anche gli aspetti finanziari del provvedimento non appaiono adeguati, mentre poco chiara e fonte di sicure confusioni risulta la formulazione dei commi 3 e 5 dell’articolo 4. Da ultimo, suscita sconcerto l’articolo 23, recante disposizioni transitorie, il cui negativo effetto psicologico sui cittadini è già tale da rendere concreto il timore che l’effetto complessivo della nuova disciplina non sarà affatto quello di aumentare il numero dei prelievi. Nel preannunciare il suo voto contrario, pertanto, il senatore Tirelli dichiara che la sua parte politica si impegnerà in ogni modo per migliorare il testo in discussione.

Intervenendo a titolo personale, il senatore CAMPUS, nel rivendicare le proprie esperienze culturali e professionali a favore dell’attività di trapianto, si dichiara sconcertato per l’iter eccessivamente affrettato che si è deciso di imporre al disegno di legge. Si ha l’impressione di essere in presenza della ricerca più di un mero effetto annuncio che non del serio e meditato sforzo di varare una buona legge. In realtà si corre così il rischio di ingenerare una crudele illusione nei malati in attesa di trapianto, giacchè la concreta applicabilità delle nuove norme è rimandata ad un futuro alquanto incerto, stante in particolare l’attuale gravissima insufficienza dell’apparato informativo del settore sanitario.
I malati avrebbero invece bisogno di una legge che non spaventi o demotivi i potenziali donatori e non penalizzi irragionevolmente i medici che effettuano i prelievi e i trapianti, i quali vengono invece esposti - ai sensi delle disposizioni contenute nel disegno di legge - al rischio di incorrere in sanzioni penali per l’omissione di atti burocratici che a loro non competono nel modo più assoluto. In conclusione, il senatore Campus sottolinea l’esigenza di non approvare sotto la spinta di una affrettata emotività un testo insufficiente, che invece si avrebbe tutto il tempo per migliorare.

La senatrice BERNASCONI, nel richiamare le critiche da lei in precedenza espresse in relazione alla prima parte del disegno di legge, fa presente che la materia dei prelievi e dei trapianti, i quali vengono effettuati in Italia sin dal 1969, è attualmente regolata da ben cinque leggi - rispettivamente relative al trapianto da vivente, al trapianto di organi da cadavere, all’accertamento della morte, all’accreditamento delle strutture e al prelievo e trapianto di cornea - in virtù delle quali, almeno nelle regioni in cui il Servizio sanitario funziona in maniera migliore, il numero dei trapianti realizzati negli ultimi anni è in costante aumento. Rispetto a tale situazione, l’approvazione del disegno di legge in discussione crea il rischio di determinare un regresso: basti al riguardo considerare, a titolo di esempio, che la normativa in oggetto non avrebbe consentito il prelievo e il trapianto degli organi del piccolo Nicholas Green, la cui vicenda, come è noto, ha certamente contribuito a modificare in positivo la cultura della donazione in Italia.

Il senatore MONTELEONE fa presente che lui personalmente e la maggioranza dei senatori di Alleanza Nazionale è favorevole al disegno di legge, in ordine al quale tuttavia, con riferimento ad alcuni aspetti di carattere squisitamente etico, non può non essere lasciata ai singoli parlamentari libertà di coscienza. Nel prendere quindi atto della decisione della Conferenza dei Capigruppo di assegnare il provvedimento in sede redigente alla Commissione, in quanto funzionale all’obiettivo, condiviso dalla sua parte politica, di favorirne la tempestiva approvazione, esprime peraltro qualche perplessità al riguardo, poichè in tal modo non si è consentito ad alcuni senatori di far sentire la propria voce nell’Assemblea del Senato. Ricorda poi come la sua parte politica abbia sempre sottolineato l’importanza che un’adeguata informazione dei cittadini riveste per la diffusione di una cultura solidaristica favorevole alla donazione di organi e tessuti, ed auspica che il ritardo accumulato sotto questo profilo possa essere in qualche modo recuperato.

Il presidente CARELLA dichiara quindi chiusa la discussione generale.

Dopo un breve dibattito nel quale intervengono il senatore CAMPUS ed il senatore TIRELLI, il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per le ore 12 di domani.

La seduta termina alle ore 16,30.