TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MARTEDÌ 25 GIUGNO 1996


6a Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per il bilancio e la programmazione economica Sales.

La seduta inizia alle ore 15,25.

IN SEDE REFERENTE
(456) Conversione in legge del decreto-legge 17 maggio 1996, n. 274, recante disposizioni urgenti per il risanamento dei siti industriali dell'area di Bagnoli
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame del disegno di legge in titolo, sospeso nella seduta del 20 giugno scorso.

Il relatore CARCARINO illustra due ordini del giorno del seguente tenore:

«Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge n. 456,
premesso che attualmente la qualità delle acque marine antistanti l'area industriale è condizionata esclusivamente dagli effetti di scarichi civili non canalizzati verso gli impianti pubblici di depurazione, quali quelli raccolti dal canale di S. Andrea e dal canale di Coroglio;
considerato che il litorale è attualmente in uno stato di diffuso degrado, sia per quanto riguarda il livello di inquinamento della sabbia e delle acque - vige, infatti, l'assoluto divieto di balneazione e di elioterapia - sia per quanto concerne l'utilizzo della spiaggia stessa;

impegna il Governo

a riattivare, a tempo determinato, l'impianto di depurazione di liquami esistente nell'area siderurgica per trattare tali scarichi».
0/456/1/13
Carcarino, Iuliano
«Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge n. 456,
premesso che:

il CIPE con deliberazione del 28 dicembre 1993, ai sensi dell'articolo 4 della legge 18 aprile 1984, n. 80, inerente il piano triennale di sviluppo della Campania, ha individuato le azioni per il rilancio dello sviluppo ed ha disposto il conseguente approntamento dei relativi progetti attuativi;
con successiva deliberazione 13 aprile 1994, registrata alla Corte dei Conti il 27 luglio 1994 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 184 dell'8 agosto 1994, il CIPE ha individuato, tra gli interventi immediatamente avviabili all'attuazione, il progetto della «Città della Scienza», da realizzarsi nel complesso industriale dismesso ex Federconsorzi di Bagnoli;
con ulteriore deliberazione del 20 dicembre 1994, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 1995, il CIPE ha approvato il progetto della Città della Scienza, dopo positiva istruttoria del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici, contestualmente all'approvazione del progetto del Piano di recupero ambientale - Progetto delle operazioni tecniche di bonifica dei siti industriali dismessi nella zona ad elevato rischio ambientale dell'area di crisi produttiva ed occupazionale di Bagnoli;

considerato che:

il progetto Città della Scienza costituisce una risposta importante e concreta nella direzione della riqualificazione dell'area di Bagnoli che rappresenta una delle più vaste aree industriali dismesse del Mezzogiorno e del Paese;
la Città della Scienza concorre all'innesco di nuove occasioni di sviluppo produttivo mediante la promozione dell'uso sociale e produttivo del sapere scientifico e tecnologico e del trasferimento di tecnologie alle imprese specialmente di piccola e media dimensione;

visto:

il consenso scientifico, sociale e istituzionale che accompagna il progetto, come dimostrato dal coordinamento scientifico da parte del Ministero della ricerca scientifica e tecnologica, dall'approvazione del progetto in linea tecnica ed economica da parte della regione (che ha destinato all'intervento una propria quota parte), dalla previsione del comune di Napoli nei propri piani urbanistici della Città della Scienza, individuato come il primo atto concreto e positivo del piano di riqualificazione di Bagnoli;
che il progetto in questione è immediatamente cantierabile, in quanto fornito di tutti i pareri e le autorizzazioni necessarie;

ritenuto che:

è necessario dar corso rapidamente all'iniziativa, anche per evitare ulteriori inspiegabili ritardi che, come sottolineato unitariamente dalle organizzazioni sindacali, potrebbero vanificare del tutto l'attuazione di un progetto che, oltre ad avere un indubbio valore scientifico per Napoli e per il Paese, rappresenta una concreta possibilità di occupazione per i lavoratori attualmente in mobilità e per i giovani inoccupati;

impegna il Governo

a porre in essere tutte le iniziative necessarie perchè si sottoscriva, entro il mese di ottobre 1996, l'accordo di programma per la realizzazione della Città della Scienza, così come del resto previsto dalla delibera CIPE del 20 dicembre 1994».
0/456/2/13
Carcarino, Veltri, Donise, Iuliano
I senatori LUBRANO DI RICCO e COZZOLINO aggiungono la propria firma ad entrambi gli ordini del giorno.

Il sottosegretario SALES dichiara che il Governo potrebbe accogliere l'ordine del giorno n. 1 come raccomandazione, mancando allo stato i dati tecnici necessari per valutare la reale portata dell'onere di riattivazione dell'impianto di depurazione; per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 2, fa presente che proprio nella giornata di domani il CIPE discuterà in merito all'accordo di programma della «Città della Scienza».

Alla luce delle dichiarazioni del rappresentante del Governo, il relatore CARCARINO ritira entrambi gli ordini del giorno, riservandosi di ripresentarli in Assemblea.

Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti al testo del decreto-legge.

Il presidente GIOVANELLI propone di limitare per il momento l'illustrazione agli emendamenti non trasmessi alla 5a Commissione permanente per il parere.

Il relatore CARCARINO illustra gli emendamenti 1.1 e 1.2.

Il senatore LUBRANO DI RICCO illustra l'emendamento 1.6.

Il senatore SPECCHIA illustra l'emendamento 1.7, volto a riportare nella responsabilità politica dei vari organi interessati l'attività del comitato di cui al comma 4 dell'articolo 1.

Il senatore LUBRANO DI RICCO, dopo aver illustrato l'emendamento 1.11, lo ritira ritenendo soddisfacente il testo dell'analogo emendamento (1.12) presentato dal relatore.

Il relatore CARCARINO illustra l'emendamento 1.12.

Il senatore LUBRANO DI RICCO illustra l'emendamento 1.13 che sopprime, nel terzo periodo, una dizione idonea a creare forti incertezze sull'attuazione della norma.

Il relatore CARCARINO illustra l'emendamento 1.15, volto a recepire la condizione posta dalla 5a Commissione permanente nell'ambito del parere reso sul testo.

Il senatore LASAGNA illustra l'emendamento 1.16, volto a responsabilizzare i componenti del comitato, nonchè l'emendamento 1.17, la cui ratio è quella di garantire che l'area risanata sia effettivamente acquisita dal comune di Napoli.

Il relatore CARCARINO illustra l'emendamento 1.18, contenente norme procedurali relative alla cessione delle aree oggetto di risanamento, sottolineando che esso risponde anche alle preoccupazioni sottese all'emendamento 1.17 del senatore Lasagna.

Il senatore LUBRANO DI RICCO dichiara di aggiungere la propria firma all'emendamento 1.18 e di ritirare l'emendamento 1.19.

Il senatore SPECCHIA illustra l'emendamento 1.0.2, volto a dettare una disciplina di carattere generale in materia di riqualificazione e risanamento delle aree dismesse, già utilizzate per l'attività siderurgica.

Si passa all'espressione dei pareri sugli emendamenti illustrati.

Il sottosegretario SALES esprime parere contrario sull'emendamento 1.1, che introdurrebbe nel provvedimento un elemento di eccessiva rigidità.

Il relatore CARCARINO fa presente di aver presentato l'emendamento anche a garanzia del reimpiego dei lavoratori attualmente in cassa integrazione.

Dopo un intervento del senatore DONISE, che dichiara di comprendere le ragioni espresse dal rappresentante del Governo, e una dichiarazione di voto contrario del senatore LASAGNA, il relatore CARCARINO ritira l'emendamento 1.1.

Sull'emendamento 1.2 si apre un breve dibattito nel quale intervengono i senatori BORTOLOTTO (secondo il quale esso vanificherebbe il piano di risanamento già predisposto), DONISE (che sottolinea il rischio da una parte di un ritardo delle operazioni di risanamento, dall'altra di un'eccessiva semplificazione procedurale), SPECCHIA (il quale si dichiara contrario all'emendamento in quanto suscettibile di rendere più confusa la disciplina) e LASAGNA (il quale dichiara la propria contrarietà in quanto l'emendamento consentirebbe al Ministero dell'ambiente di procedere all'elaborazione di un nuovo piano di risanamento).

Dopo che il sottosegretario SALES si è espresso favorevolmente sull'emendamento 1.2, il relatore CARCARINO lo ritira, sottolineando tuttavia che, secondo le informazioni da lui assunte, non esiste attualmente un piano di risanamento mentre esistono le specifiche tecniche; aggiunge altresì che l'emendamento era stato da lui presentato proprio in funzione di un'accelerazione delle procedure per giungere al più presto ad attuare le operazioni di risanamento e pertanto con intendimenti assolutamente diversi da quelli paventati dagli intervenuti.

Il presidente GIOVANELLI dà notizia del parere pervenuto dalla 5a Commissione permanente sugli emendamenti trasmessi: l'unico parere contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione è sull'emendamento 1.3. Può pertanto procedersi all'illustrazione degli emendamenti trasmessi alla 5a Commissione, precedentemente accantonati.
Il senatore SPECCHIA illustra gli emendamenti 1.3, 1.8, 1.14
ed 1.0.4.

Il relatore CARCARINO, nell'illustrarlo, modifica in un nuovo testo l'emendamento 1.5, alla luce del ritiro dell'emendamento 1.1; dà poi per illustrati gli emendamenti 1.9, 1.0.1 e 1.0.3.

Il senatore LUBRANO DI RICCO ritira gli emendamenti 1.4 ed 1.10, mentre aggiunge firma all'emendamento 1.5 (nuovo testo). Invita poi il proponente a riformulare l'emendamento 1.3 in un nuovo testo.

Il senatore SPECCHIA riformula l'emendamento 1.3 in un nuovo testo: dopo un breve dibattito a cui prendono parte i senatori DONISE, COLLA, BORTOLOTTO e LASAGNA, previa rimessione alla Commissione del relatore CARCARINO e parere contrario del sottosegretario SALES, l'emendamento 1.3 (nuovo testo) è accolto a maggioranza dalla Commissione.

Previo parere favorevole del sottosegretario SALES, l'emendamento 1.5 (nuovo testo) è accolto dalla Commissione.

La Commissione conviene sull'emendamento 1.6, sul quale il Relatore ed il Governo hanno espresso parere favorevole.

Previo parere contrario del sottosegretario SALES, su invito del relatore CARCARINO il senatore SPECCHIA ritira l'emendamento 1.7.

Su invito del senatore VELTRI, il senatore SPECCHIA ritira l'emendamento 1.8.

Previo parere favorevole del sottosegretario SALES, gli emendamenti 1.9 ed 1.12, posti separatamente ai voti, sono accolti dalla Commissione.
Il relatore CARCARINO, alla luce del parere contrario espresso dal sottosegretario SALES e del preannuncio di voto contrario del senatore SPECCHIA, invita il proponente al ritiro dell'emendamento 1.13, sul
quale pure conveniva: il senatore LUBRANO DI RICCO aderisce all'invito; suggerisce altresì il ritiro anche dell'emendamento 1.14.

Il proponente SPECCHIA insiste per la votazione dell'emendamento 1.14 che, previo parere contrario del Relatore e del Governo, è respinto a maggioranza dalla Commissione.

Il sottosegretario SALES si rimette alla Commissione sull'emendamento 1.15, invitando a considerare l'opportunità di finanziare con le risorse del decreto-legge anche i compensi per le attività degli organi collegiali di cui al comma 4 dell'articolo 1.

La Commissione conviene sull'emendamento 1.15.

Il relatore CARCARINO si rimette alla Commissione sull'emendamento 1.16, che riceve parere contrario dal sottosegretario SALES.

Su richiesta di chiarimenti del senatore DONISE, interviene il senatore LASAGNA, che si dichiara disponibile a riformulare l'emendamento 1.16 in un nuovo testo, volto a recepire i suggerimenti che avanza in un apposito intervento il senatore VELTRI.

Non facendosi osservazioni, il presidente GIOVANELLI dispone l'accantonamento dell'emendamento 1.16.

Il senatore VELTRI invita al ritiro dell'emendamento 1.17, offrendo al proponente la possibilità di figurare tra i primi firmatari dell'emendamento 1.18, che è volto a soddisfare analoga esigenza.

Il senatore LASAGNA accoglie l'invito testè pronunciato, ritirando l'emendamento 1.17 ed aggiungendo firma all'emendamento 1.18.

I senatori BORTOLOTTO e LUBRANO DI RICCO chiedono lumi al Governo sul prezzo di mercato della dismissione del sito industriale di Bagnoli, una volta bonificato: il sottosegretario SALES, dopo aver ricordato che la possibilità di revoca dei contributi comunitari e statali rappresenta un utile deterrente contro fittizie ipervalutazioni del prezzo di vendita, esprime parere favorevole sull'emendamento 1.18, che, posto ai voti, è accolto dalla Commissione.

Previo parere favorevole del sottosegretario SALES, la Commissione conviene anche sull'emendamento 1.0.1.

Il relatore CARCARINO si rimette al Governo sull'emendamento 1.0.2; il sottosegretario SALES esprime parere contrario, giudicando improprio l'intervento sulle competenze urbanistiche degli enti territoriali competenti.

Il senatore SPECCHIA, precisato che suo intendimento era quello di applicare la norma all'intero territorio nazionale, riformula comunque l'emendamento 1.0.2 nel seguente ordine del giorno:

«Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge n. 456,
impegna il Governo

ad emanare i provvedimenti per la riqualificazione ed il risanamento ambientale delle altre aree dismesse connesse all'attività siderurgica di grande superficie, inserite in un contesto fortemente urbanizzato e con presenza di particolare tensione sociale connessa alla forte incidenza della disoccupazione».
0/456/3/13
Specchia, Maceratini, Maggi, Cozzolino, Pontone, Florino
Il relatore CARCARINO esprime parere favorevole sull'ordine del giorno n. 3, che, ad avviso del sottosegretario SALES, se ripresentato in Assemblea, sarà accolto dal Governo.

Insistendo il proponente per la votazione, l'ordine del giorno n. 3 è accolto dalla Commissione.

Dopo un intervento del senatore BORTOLOTTO, in difesa dei finanziamenti di cui alla legge n. 305 del 1989, il sottosegretario SALES esprime parere favorevole sull'emendamento 1.0.3.

Previa dichiarazione di voto favorevole del senatore LASAGNA, l'emendamento 1.0.3 è accolto dalla Commissione, risultandone conseguentemente assorbito l'emendamento 1.0.4.

Si riprende l'esame dell'emendamento 1.16, precedentemente accantonato.

Su invito del senatore VELTRI, il senatore LASAGNA presenta una riformulazione dell'emendamento: previo parere favorevole del Relatore e del Governo, tale emendamento 1.16 (nuovo testo) è accolto dalla Commissione, che accoglie altresì la proposta di riformulazione del titolo avanzata dal relatore CARCARINO.

La Commissione conferisce quindi mandato al relatore Carcarino di riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in titolo, con le modifiche testè accolte; nonchè sull'ordine del giorno; lo autorizza altresì ad apportare le modifiche di coordinamento formale che dovessero rendersi necessarie.

La seduta termina alle ore 17,15.


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 456
al testo del decreto-legge


Art. 1.

Al comma 1 sostituire le parole: «direttamente o per il tramite di società partecipate e quando occorra di società specializzate» con le seguenti: «direttamente o tramite la società Bagnoli S.r.l.».
1.1
Carcarino, Veltri, Donise, Iuliano
Al comma 1 sostituire le parole da: «, e sulla base di uno specifico piano di risanamento» fino alla fine del comma con le seguenti: «e sulla base di un protocollo tecnico sugli standard del risanamento predisposto dal Ministero dell'ambiente entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per l'attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1995, di cui al comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 272 del 21 novembre 1995».
1.2
Carcarino, Veltri, Donise, Iuliano
Al comma 1, in fine, aggiungere il seguente periodo: «Per la bonifica dell'arenile e del mare si provvederà con i fondi ricavati dalla confisca dei beni della camorra, con le procedure di cui alla legge 7 marzo 1996, n. 109,».
1.3
Florino, Specchia
Al comma 1, in fine, aggiungere il seguente periodo: «Per la bonifica dell'arenile e del mare si provvederà anche con i fondi ricavati dalla confisca dei beni della camorra, con le procedure di cui alla legge 7 marzo 1996, n. 109.».
1.3 (nuovo testo)
Florino, Specchia, Cozzolino
Dopo il comma 1, inserire il seguente:

«1-bis. L'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI) direttamente o per tramite di società partecipate e specializzate provvede altresì al risanamento ambientale delle spiaggie di Coroglio e Bagnoli da Nisida alla Pietra ed al risanamento comunque dell'area interessata dall'inquinamento di origine industriale circostante i siti dismessi per un raggio non superiore a 800 metri dal loro perimetro».
1.4
Lubrano di Ricco
Sostituire il comma 2 con il seguente:

«2. Per la realizzazione delle attività di cui al comma 1, che saranno gestite secondo le modalità definite dal progetto approvato dal CIPE con delibera del 20 dicembre 1994, viene utilizzato in via prioritaria il personale dell'ILVA e delle società collegate di cui alle intese con le parti sociali sottoscritte in data 9 e 12 marzo 1994, nonchè il personale addetto prima del 14 giugno 1988 ad attività di servizio e manutenzione, identificato da opportuna documentazione contrattuale, nello stabilimento dell'ILVA di Bagnoli. Entrambe le categorie di personale verranno utilizzate attraverso l'assorbimento da parte dell'IRI o della società di cui al comma 1, di nuova costituzione».
1.5
Carcarino, Bertoni, Veltri, Donise, Iuliano
Sostituire il comma 2 con il seguente:

«2. Per la realizzazione delle attività di cui al comma 1, che saranno gestite secondo le modalità definite dal progetto approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica con delibera del 20 dicembre 1994, viene utilizzato in via prioritaria il personale dell'ILVA e delle società collegate di cui alle intese con le parti sociali sottoscritte in data 9 e 12 marzo 1994, nonchè il personale addetto prima del 14 giugno 1988 ad attività di servizio e manutenzione, identificato da opportuna documentazione contrattuale, nello stabilimento dell'ILVA di Bagnoli. Entrambe le categorie di personale verranno utilizzate attraverso l'assorbimento da parte dell'IRI o delle società partecipate di cui al comma 1, ovvero di società partecipate di nuova costituzione».
1.5 (nuovo testo)
Carcarino, Bertoni, Veltri, Donise, Iuliano
Al comma 3, alinea, sostituire le parole: «intesa di programma» con le seguenti: «accordo di programma».
1.6
Lubrano di Ricco
Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole da: «composto da sette funzionari» fino alla fine del periodo con le seguenti: «composto dai rappresentanti del Ministero del bilancio e della programmazione economica con funzione di Presidente, del Ministero dell'ambiente, del Ministero del tesoro, del Ministero della sanità, della regione Campania, della provincia di Napoli e del comune di Napoli».
1.7
Specchia, Maceratini, Maggi, Cozzolino, Pontone, Florino
Al comma 4, secondo periodo, dopo le parole: «di una Commissione» sostituire le parole: «di esperti» con le seguenti: «costituita da sette esperti».
1.8
Specchia, Maceratini, Maggi, Cozzolino, Pontone, Florino
Al comma 4, secondo periodo, dopo le parole: «di una Commissione» sostituire le parole: «di esperti» con le seguenti: «costituita da cinque membri, esperti».
1.9
Carcarino, Veltri, Donise, Lubrano di Ricco, Iuliano
Al comma 4, secondo periodo, dopo le parole: «di una Commissione di esperti» aggiungere le seguenti: «composta da tre membri».
1.10
Lubrano di Ricco
Al comma 4, dopo il secondo periodo, inserire il seguente: «La Commissione per il controllo ed il monitoraggio provvede a realizzare ed a diffondere, ogni tre mesi, anche attraverso pubbliche audizioni, al fine di garantire una partecipazione pubblica al controllo delle procedure di bonifica, documentazione idonea a fornire motivata risposta a rilievi ed istanze provenienti dalle associazioni ambientaliste e da comitati di cittadini. Tutte le informazioni resteranno a disposizione dei richiedenti su loro istanza ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241,».
1.11
Lubrano di Ricco
Al comma 4, dopo il secondo periodo inserire il seguente: «Onde consentire la pubblicità delle operazioni di bonifica, la commissione per il controllo ed il monitoraggio provvede a realizzare e a diffondere, periodicamente, materiale informativo di facile comprensione al fine di accogliere e/o esprimersi sulle istanze che possono pervenire dalle associazioni ambientaliste, aventi finalità sociali o locali».
1.12
Carcarino, Lubrano di Ricco, Donise, Veltri, Iuliano
Al comma 4, terzo periodo, sopprimere le seguenti parole: «, ove occorra opportunamente integrato,».
1.13
Lubrano di Ricco, Carcarino, Veltri, Donise, Iuliano
Al comma 4, in fine, aggiungere il seguente periodo: «Il Comitato di coordinamento sarà affiancato da due magistrati della Direzione distrettuale antimafia e da un funzionario della Direzione investigativa antimafia, che svolgeranno funzioni di osservatorio anticriminalità».
1.14
Florino, Specchia
Al comma 4 aggiungere, in fine, il seguente periodo: «Dalla presente disposizione non conseguono oneri a carico del bilancio dello Stato».
1.15
Carcarino, Iuliano
Al comma 4, in fine, aggiungere il seguente periodo: «Il Comitato deve rispondere del suo operato direttamente ai Ministri del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, per il coordinamento delle politiche dell'Unione europea, dei lavori pubblici e dell'ambiente».
1.16
Lasagna
Al comma 4, dopo il primo periodo, inserire il seguente periodo: «Il Comitato deve rispondere del suo operato direttamente al Ministro del bilancio e della programmazione economica».
1.16 (nuovo testo)
Lasagna, Veltri, Cozzolino, Rizzi, Maggi
Sostituire il comma 5 con il seguente:

«5. Il comune di Napoli ha diritto di prelazione sulle aree oggetto di risanamento ambientale di cui al comma 1. Il valore dell'area, agli effetti dell'indennizzo o del prezzo della cessione volontaria, è decurtato dell'incremento di valore dell'area conseguente alle operazioni di bonifica e di risanamento effettuate».
1.17
Lasagna
Dopo il comma 5 aggiungere i seguenti:

«5-bis. In caso di cessione totale o parziale delle aree oggetto di risanamento ambientale di cui al comma 1, il comune di Napoli, anche eventualmente in concorso con gli altri enti pubblici territorialmente competenti e in subordine con altri enti pubblici della regione, ha diritto di prelazione nell'acquisto delle stesse. A tal fine l'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI) e/o le società del gruppo, nonchè le altre società operanti nel territorio oggetto della bonifica, che intendano procedere ad alienazione a terzi delle aree interessate, debbono notificare al comune di Napoli e agli altri enti pubblici territoriali la proposta di alienazione con l'indicazione del prezzo di vendita.
5-ter. Il comune di Napoli e gli altri enti pubblici nelle forme di cui al comma 5-bis, entro sei mesi dall'avvenuta notifica, possono esercitare il diritto di prelazione mediante offerta di una somma pari alla differenza tra il prezzo complessivo richiesto per la vendita ed il plusvalore acquisito dalle aree a seguito degli interventi di risanamento ambientale di cui al presente decreto. Nella determinazione del plusvalore si dovrà tener conto non solo dei miglioramenti conseguenti alla bonifica, ma anche della utilizzabilità dell'area ai fini dell'edificazione, nonchè dell'aumento di valore derivante dalla realizzazione nella stessa zona di opere di urbanizzazione e di qualunque altra opera o impianto pubblico.
5-quater. In mancanza della notificazione, il comune di Napoli e gli altri enti pubblici nelle forme di cui al comma 5-bis hanno diritto di riscattare le aree cedute dagli acquirenti e loro aventi causa alle condizioni di cui ai commi 5-bis e 5-ter.
5-quinquies. In caso di mancato esercizio del diritto di prelazione da parte del comune di Napoli anche in concorso con altro ente pubblico di cui al comma 5-bis, si deduce a favore dello Stato il valore delle migliorie apportate alle aree interessate dagli interventi di bonifica ambientale, quale accertato al tempo della alienazione.
5-sexies. Quanto previsto dai commi da 5-bis a 5-quinquies costituisce titolo per iscrizione di ipoteca legale in favore del comune di Napoli e degli altri enti pubblici di cui al comma 5-bis a garanzia del rimborso, a favore dello Stato, secondo quanto previsto dal comma 5-quinquies, dei miglioramenti nella misura dell'aumento di valore conseguito dalle aree al momento della loro cessione, calcolato dall'ufficio tecnico erariale.
5-septies. Contro la determinazione del valore calcolato gli interessati possono proporre opposizione davanti alla Corte di appello competente per territorio.
5-octies. Le aree acquisite dal comune di Napoli e dagli altri enti pubblici territoriali, nelle forme di cui al comma 5-bis, fanno parte del relativo patrimonio indisponibile».
1.18
Carcarino, Marino, Veltri, Donise, Iuliano
Dopo il comma 7 aggiungere il seguente:

«7-bis. Il Ministro dell'ambiente, nel termine di 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, di concerto con il Ministro del tesoro e con il Ministro del bilancio e della programmazione economica, sentiti la regione Campania, la provincia di Napoli ed il comune di Napoli, presenta un piano per la bonifica ed il risanamento di tutte le aree demaniali, che preveda in particolare il recupero dell'agibilità e della fruibilità del litorale sabbioso di Bagnoli ed il ripristino della relativa linea di costa».
1.19
Lubrano di Ricco
Dopo l'articolo 1, inserire il seguente:

«Art. 1-bis.

1. Il Ministro dell'ambiente, nel termine di 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentiti la regione Campania, la provincia di Napoli ed il comune di Napoli, presenta un piano per la bonifica dell'arenile di Coroglio-Bagnoli e dell'area marina, comprensivo del ripristino della morfologia naturale della costa in conformità allo strumento urbanistico del comune di Napoli».
1.0.1
Lubrano di Ricco, Carcarino, Veltri, Donise, Iuliano
Dopo l'articolo 1, inserire il seguente:

«Art. 1-bis.

1. Il Governo è delegato ad emanare i provvedimenti per la riqualificazione ed il risanamento ambientale delle altre aree dismesse connesse all'attività siderurgica di grande superficie, inserite in un contesto fortemente urbanizzato e con presenza di particolare tensione sociale connessa alla forte incidenza della disoccupazione.
2. I provvedimenti di cui al comma 1 fissano le priorità ed i criteri, tra i quali devono essere previste:

a) quote minime dell'area che dovrà essere ceduta, come standards di destinazione a verde pubblico;
b) localizzazione dell'area che dovrà essere ceduta in prossimità del contesto maggiormente urbanizzato;
c) pianificazione della bonifica da iniziarsi nelle aree a standards;
d) obbligo di prevedere il conferimento al patrimonio indisponibile comunale».
1.0.2
Specchia, Maceratini, Maggi, Cozzolino, Pontone, Florino
Dopo l'articolo 1, inserire il seguente:

«Art. 1-ter.

1. È disposta la bonifica dell'area di Sesto San Giovanni, relativamente al dismesso stabilimento Falck ed alle relative discariche industriali, ed a tal fine, a seguito di approvazione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e previa intesa di programma con il Ministro dell'ambiente, la regione Lombardia, l'amministrazione comunale competente ed i soggetti proprietari delle aree, è autorizzato il conferimento, per stati di avanzamento, dell'importo di lire 25 miliardi per la progettazione, pianificazione e prima fase della bonifica. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 4, della legge
n. 305 del 1989, così come determinata nella tabella C della legge 28 dicembre 1995, n. 550».
1.0.3
Carcarino, Crippa, Maconi, Veltri, Lasagna, Donise, Piloni, Squarcialupi, Rescaglio, Rizzi
Dopo l'articolo 1, inserire il seguente:

«Art. 1-ter.

1. È disposta la bonifica dell'area di Sesto San Giovanni (relativamente al dismesso stabilimento Falck) ed a tal fine, a seguito di approvazione da parte del Comitato interministeriale della programmazione economica e previa intesa di programma con il Ministro dell'ambiente, l'amministrazione comunale ed i soggetti proprietari delle aree, è autorizzato il conferimento, per stati di avanzamento, dell'importo di lire 25 miliardi per la progettazione, pianificazione e prima fase della bonifica. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 4, della legge 28 agosto 1989, n. 305, così come determinata nella tabella C della legge 28 dicembre 1995, n. 550».
1.0.4
Specchia, Maceratini, Maggi, Cozzolino, Pontone, Florino, De Corato, Mantica, Pellicini, Servello, Caruso
Sostituire il titolo del disegno di legge con il seguente:

«Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 maggio 1996, n. 274, recante disposizioni urgenti per il risanamento dei siti industriali delle aree di Bagnoli e di Sesto San Giovanni».
Tit. 1
Il Relatore