TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)
GIOVEDÌ 9 APRILE 1998

179a Seduta
Presidenza del Vice Presidente
CARCARINO

Interviene il sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Bargone.

La seduta inizia alle ore 8,50.

IN SEDE REFERENTE
(3040) Disposizioni finanziarie a favore dell'Ente autonomo acquedotto pugliese - EAAP
(Seguito dell'esame e sospensione)

Riprende l'esame del disegno di legge in titolo, sospeso nella seduta del 31 marzo scorso.

Si passa all'esame degli ordini del giorno.

Il presidente CARCARINO illustra il seguente ordine del giorno:

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

premesso che l'EAAP è attualmente commissariato per irregolarità di bilancio ed amministrative;
considerato che la gestione commissariale ha l'obiettivo di ripristinare condizioni di normalità e di legalità per pervenire al risanamento dell'Ente e per consentire all'Ente medesimo di assumere il ruolo di gestore del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) trasformandolo in società per azioni;
rilevato che ci troviamo di fronte al più grande acquedotto d'Europa ed è quindi necessario valorizzare il patrimonio di conoscenza dell'Ente, ritenendo l'esperienza acquisita in campo acquedottistico unica in Europa;
visto che in ottemperanza al disposto di cui alla legge finanziaria 1995, alla legge n. 36 del 1994 e alla legge n. 127 del 1997 è prevista la trasformazione dell'EAAP in società per azioni;

impegna il Governo affinchè:

la trasformazione avvenga appena approvato il disegno di legge per il risanamento dell'Ente (A.S. 3040):

il patrimonio della futura società per azioni sia costituito da tutte le opere che saranno cedute dallo Stato nonchè dalla differenza patrimoniale riveniente dalla rivalutazione del patrimonio proprio dell'Ente;
il capitale della costituenda società per azioni sia di proprietà pubblica (Ministero del tesoro);
siano attivate tutte le procedure per la tutela delle professionalità esistenti nell'Ente con particolare riguardo al mantenimento dei livelli occupazionali;
si valorizzino le peculiarità dell'Ente con l'intento di proiettare l'acquedotto pugliese in un mercato aperto alla realtà dell'Europa unita».
0/3040/1/13
Carcarino, Veltri

Il senatore VELTRI illustra il seguente ordine del giorno:

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

premesso che:

il tema delle risorse idriche costituisce uno strumento di elevata qualificazione del rapporto tra il Mezzogiorno ed i paesi del bacino del Mediterraneo;
una decisiva spinta potrebbe provenire dalla completa attuazione della legge «Galli» che, com'è noto, richiede una forte apertura alle esperienze e al confronto internazionale atteso che per potenziare l'intervento nel campo dell'acqua è necessario sviluppare capacità di gestione del ciclo integrato della risorsa puntando sullo sviluppo delle conoscenze, delle capacità di pianificazione e di gestione, delle capacità tecnologiche e d'impresa;
nel Meridione sono pochi gli operatori dotati di risorse finanziarie adeguate, di esperienze gestionali e di know-how capaci di competere sul mercato internazionale, in specie quello mediterraneo, dominato dalle grandi imprese francese e inglesi;
ruolo decisivo nel processo di industrializzazione del settore appare quello degli enti pubblici da trasformare in società per azioni;
è auspicabile l'intervento in società miste di imprese adeguate all'impegno per dimensione, capacità di management ed esperienza tali da far assumere a questi nuovi soggetti il ruolo di motore dell'industrializzazione dei servizi idrici nel Meridione, ma soprattutto occorre che la trasformazione in società per azioni tenga conto dei princìpi e dello schema organizzativo per ambiti previsto dalla legge n. 36 del 1994;
la stessa legge dedica un capitolo importante, anzi fondamentale, ai problemi idrici nel Mezzogiorno, laddove riporta (art. 17) alla competenza dello Stato la programmazione e la gestione relative al grande trasporto di acqua, volta ad equilibrare le condizioni di accesso dei cittadini ad un bene primario qualè l'acqua;
in una qualificata logica di pianificazione e di programmazione dovrà essere prioritaria ad ogni iniziativa la ristrutturazione efficace ed organica dei grandi sistemi di adduzione come l'acquedotto pugliese, facendo sì che detta azione si concili e armonizzi con la costituzione degli ambiti nei diversi territori regionali per il più rapido esplicarsi della legge di riforma;
le suddette iniziative dovranno tendere al recupero del tempo perduto e consentire al Mezzogiorno d'Italia di riacquistare una posizione privilegiata all'interno del bacino Mediterraneo in un momento in cui il Paese è partecipe e protagonista (per i prossimi tre anni l'Italia presiederà il SEMIDE, Sistema Euromediterraneo d'Informazione sulla Gestione dell'Acqua a cui aderiscono 27 paesi) di un'incisiva politica di cooperazione con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo sia sul piano tecnologico che gestionale, ma anche su quello politico, che trova il suo principale momento di attuazione nel processo di pace,

impegna il Governo

a dare applicazione agli accordi approvati nel corso delle conferenze di Barcellona di novembre 1995 e di Marsiglia di novembre 1996;
a definire già nel prossimo documento di programmazione economico-finanziaria misure concrete volte a realizzare un'efficace politica delle acque nelle regioni del Sud;
ad individuare il settore delle risorse idriche come comparto strategico nella politica multilaterale, così come altri paesi hanno già realizzato, anche alla luce della conferenza di Parigi su acqua e sviluppo sostenibile di marzo 1998».
0/3040/2/13
Veltri, Carcarino

Il senatore MAGGI illustra i seguenti ordini del giorno:

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

impegna il Governo

d'intesa con le regioni del bacino servite dall'Ente autonomo acquedotto pugliese, ad accelerare i tempi per la trasformazione dell'attuale Ente acquedottistico nel rispetto delle competenze e del ruolo delle regioni stesse ex legge n. 36 del 1994».
0/3040/3/13
Maggi, Specchia, Cozzolino, Lasagna, Rizzi, Azzollini, Lisi, Curto, Bucciero

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

rilevata la necessità di reperire ulteriori risorse idriche per la regione Puglia;
rilevato, altresì, che recentemente è stato accertato, anche dal punto di vista tecnico, la fattibilità della realizzazione di una condotta idrica sottomarina che consenta l'approvvigionamento idrico per la Puglia dalle sorgenti del vicino Stato albanese,

impegna il Governo

a promuovere, d'intesa con la regione Puglia e con il Governo albanese, le iniziative utili al raggiungimento del suindicato obiettivo».
0/3040/4/13
Specchia, Maggi, Cozzolino, Lasagna, Rizzi, Azzollini, Lisi, Curto, Bucciero

Il senatore SPECCHIA, dichiaratosi insoddisfatto circa gli esiti delle audizioni svolte, sottopone alla Presidenza e alla Commissione l'opportunità di svolgere un dibattito, prima di proseguire l'esame del provvedimento, sull'eventualità di approfondire ulteriormente la fase conoscitiva. Peraltro, avrebbe gradito che la Presidenza portasse a conoscenza della Commissione all'inizio dei lavori la richiesta di avviare un'indagine conoscitiva formulata nella giornata di ieri su iniziativa del proprio Gruppo.

Il presidente CARCARINO, nel ricordare che i lavori si stanno svolgendo in modo assolutamente rituale in quanto l'esame di una proposta di indagine conoscitiva e la stessa deliberazione sulla medesima da parte della Commissione non possono in alcun modo essere pregiudiziali rispetto all'iter del disegno di legge, dichiara di non avere difficoltà a sospendere l'esame del provvedimento per riprenderlo dopo che la Commissione avrà assunto una posizione in merito alla predetta procedura informativa.

Non facendosi osservazioni, l'esame del disegno di legge è quindi sospeso.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(R048 000, C13a, 0005o)

Il presidente CARCARINO dà lettura della richiesta indirizzata alla Presidenza dai Gruppi Alleanza nazionale e Forza Italia, in merito all'effettuazione di un'indagine conoscitiva sulla situazione e sulla gestione dell'Ente autonomo acquedotto pugliese.

Sulla proposta di richiedere l'autorizzazione alla Presidenza del Senato a svolgere tale indagine conoscitiva si apre il dibattito.

Il senatore VELTRI rammenta la necessità ed urgenza di procedere celermente alla conclusione dell'iter del disegno di legge n. 3040, sulla quale in discussione generale hanno convenuto anche i componenti del Gruppo Alleanza nazionale. Nè d'altro canto dalla maggioranza sono giunti ostacoli pregiudiziali all'acquisizione di nuovi elementi informativi, che si aggiungano a quelli forniti nel corso dell'audizione informale tenuta martedì scorso: è di tutta evidenza che l'applicazione dell'articolo 17 della legge n. 36 del 1994 resta estremamente problematica proprio in virtù delle inadempienze della regione Puglia, alle quali tende a rimediare il disegno di legge n. 3040 con il porre le basi di un ripiano della situazione economica dell'EAAP. Con la precisazione che la richiesta di indagine conoscitiva non interferisce con l'iter del provvedimento, il Gruppo Democratici di Sinistra-L'Ulivo è disponibile ad accedervi.

Il senatore COLLA si associa alla richiesta di indagine conoscitiva, giudicando necessario approfondire tematiche nelle quali emerge la cattiva gestione amministrativa dell'Ente.

Il senatore POLIDORO si associa alle considerazioni che ha espresso il senatore Veltri, invitando a disgiungere le due necessità ed affrontarle separatamente: si proceda il prima possibile a concludere l'esame in sede referente, accedendo successivamente alla richiesta di indagine, la quale non dovrebbe però essere interpretata dai proponenti come propedeutica ad un'inchiesta parlamentare; stigmatizza infatti l'eccessivo ricorso nelle sedi parlamentari a strumenti propri di un accertamento di competenza delle sedi giudiziarie.

Il senatore RIZZI concorda con la richiesta di indagine conoscitiva, non insistendo per il momento su quella che - stante la gravità del dissesto dell'EAAP - sarebbe dovuta essere la priorità di un Parlamento desideroso di esercitare la funzione di controllo che gli è propria, cioè la proposta di costituzione di una Commissione di inchiesta. Procedere alla conclusione dell'iter in sede referente senza disporre neppure di un bilancio dell'EAAP appare infatti discutibile: dal commissario straordinario non sono neppure pervenuti alla Commissione documenti utili alla disamina della situazione patrimoniale dell'Ente. In proposito, il presidente CARCARINO replica che una nota trasmessa stamane via telefax dal commissario straordinario è in via di fotoriproduzione e ne dispone la distribuzione immediata ai commissari presenti.

Il senatore BORTOLOTTO, dato atto alla Presidenza di aver seguito la procedura decisa dalla Commissione nella precedente seduta, concorda sulla natura deludente delle audizioni svolte informalmente dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi: dalla regione Basilicata è giunta per via epistolare una relazione esauriente, mentre l'assessore competente della regione Puglia non si è presentato ed i funzionari del suo ufficio non si sono potuti spingere ad esprimere considerazioni politiche, consegnando un documento generico sui corsi d'acqua della regione. Si dovevano invece acquisire elementi sui finanziamenti erogati in passato e non spesi correttamente, nonchè informazioni sulle motivazioni giuridiche delle mancate entrate e della possibile violazione delle norme comunitarie sugli aiuti alle imprese: sarebbero opportune nuove audizioni che coinvolgano anche funzionari ministeriali e l'acquisizione di elementi dalla Corte dei conti; per questi motivi si associa alla richiesta di indagine conoscitiva.

Il senatore LASAGNA riscontra anche negli ordini del giorno della maggioranza elementi che rafforzano la richiesta di indagine conoscitiva: si riconosce che un acquedotto che copre un'ampia platea di servizio non gode di alcuna normalità o legalità di gestione; la stessa scelta, per il futuro, di una società per azioni a proprietà pubblica costituisce un accomodamento con le situazioni pregresse, foriero di scelte di continuità con i dissesti del passato. Essa inoltre contrasterebbe con le normative comunitarie, per cui occorrerebbe un'apertura alle esperienze internazionali anche mediante il ricorso - nell'indagine conoscitiva - a società di revisori dei conti di livello europeo; laddove si ritenesse invece, da parte dei Gruppi, di proporre una Commissione di inchiesta, auspica che la sua Presidenza sia attribuita all'opposizione.

Il senatore MAGGI dichiara che il Gruppo Alleanza nazionale non intende ostacolare la fuoriuscita del dibattito politico dall'insostenibile stallo nel quale versa la gestione dell'acquedotto pugliese per lo stato di dissesto accumulatosi negli anni: rivendica però il diritto di offrire all'opinione pubblica la rappresentazione della realtà pugliese, che costituisce il fondamento della richiesta di maggiore legalità nella gestione e nella spesa.
La richiesta di indagine conoscitiva sorge dall'informalità con la quale - per esigenze di celerità dell'iter - la Commissione decise di tenere l'audizione del commissario straordinario Pallesi: l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, infatti, non rappresenta una sede cui consegue l'attestazione fidefacente della veridicità degli interventi in esso tenuti, in quanto manca la redazione di un processo verbale e, conseguentemente, alcuna forma di pubblicità dei lavori su di esso fondata. È a questa pubblicità che il proprio Gruppo tende con la richiesta di indagine conoscitiva, per poter contestare - sulla base di dichiarazioni svolte e comprovabili - le affermazioni che crede di aver colto nell'intervento del commissario straordinario: il «mercato» degli stati di avanzamento, le perdite idriche al 25 per cento del totale, l'abusivismo al 50 per cento del totale, il mancato pagamento dell'allacciamento idrico dell'aeroporto di Bari, sono tutti elementi che meritano un approfondimento sulla base di dichiarazioni più circostanziate. La stessa inesigibilità dei crediti appare meno rigida di quanto presentato dal Governo in sede parlamentare: sull'ammontare complessivo di 144 miliardi, circa 50 sono dovuti dal comune di Potenza ed il relativo commissario straordinario si sarebbe dichiarato disponibile a restituirne la metà; in una materia così delicata, quindi, si registrerebbero prassi divergenti, interpretazioni più o meno flessibili, ai limiti dell'opinabilità.

Dopo che il senatore CONTE, relatore sul disegno di legge n. 3040, non si è opposto alla richiesta di indagine conoscitiva, purchè essa non ostacoli l'iter del provvedimento che mira ad offrire un quadro di certezze nella futura gestione dell'EAAP, il presidente CARCARINO dà conto di una seconda lettera pervenutagli dai Gruppi di maggioranza, anch'essa volta a richiedere lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla gestione dell'acquedotto pugliese.

Il senatore SPECCHIA dichiara che la propria richiesta non è stata avanzata in senso esclusivista od ostruzionistico, pur ritenendo personalmente che gli elementi offerti dal commissario Pallesi all'Ufficio di presidenza integrato e nella successiva missiva non costituiscano fondamento informativo sufficiente per la Commissione nell'esercizio delle sue funzioni legislative.

La Commissione quindi accoglie all'unanimità le proposte volte a richiedere alla Presidenza del Senato, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, lo svolgimento di un'indagine conoscitiva intesa ad acquisire notizie, informazioni e documentazioni sulla gestione dell'acquedotto pugliese, conferendo altresì mandato al Presidente di sottoporre volta per volta alla Presidenza del Senato richiesta di ulteriore autorizzazione per sopralluoghi.

IN SEDE REFERENTE
(3040) Disposizioni finanziarie a favore dell'Ente autonomo acquedotto pugliese - EAAP
(Ripresa e conclusione dell'esame)

Il senatore SPECCHIA interviene sull'ordine del giorno n. 1, formulando taluni rilievi sulla trasformazione dell'Ente in società per azioni e sulla natura pubblica della proprietà della costituenda società, aspetti che non sono stati sufficientemente approfonditi; pertanto, non è opportuno farne oggetto del dispostivo di un ordine del giorno.

Il senatore LASAGNA si esprime criticamente in merito alla previsione della proprietà pubblica del capitale della futura società, ritenendo tale previsione una contraddizione in termini, oltretutto contraria alla politica di privatizzazione messa in atto finora dal Governo in carica, in sintonia anche con lo spirito comunitario.

Il relatore CONTE esprime parere favorevole all'ordine del giorno, formulando tuttavia dei suggerimenti che vengono condivisi dai proponenti.

Il sottosegretario BARGONE, concordando con il relatore, precisa che le azioni della società saranno di proprietà del Ministero del tesoro nel momento del collocamento sul mercato ma, conclusa tale fase iniziale, è invece auspicabile favorire la sottoscrizione da parte delle regioni interessate, degli enti locali e dei privati, in modo ovviamente regolato; con l'occasione ricorda altresì che alcuni atti giudiziari prodotti dalla regione Puglia sembrano andare nel senso di ripristinare la situazione preesistente al commissariamento, che non contemplava la presenza della regione nella programmazione delle risorse idriche, a differenza di quanto invece il Governo intende fare da questo momento in poi esaltando proprio il ruolo regionale.

Il presidente CARCARINO, accogliendo i suggerimenti del relatore e del Governo, riformula l'ordine del giorno in un testo del seguente tenore:

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

premesso che l'EAAP è attualmente commissariato per irregolarità di bilancio ed amministrative;
considerato che la gestione commissariale ha l'obiettivo di ripristinare condizioni di normalità e di legalità per pervenire al risanamento dell'Ente e per consentire all'Ente medesimo di assumere il ruolo di gestore del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) trasformandolo in società per azioni;
rilevato che ci troviamo di fronte al più grande acquedotto d'Europa ed è quindi necessario valorizzare il patrimonio di conoscenza dell'Ente, ritenendo l'esperienza acquisita in campo acquedottistico unica in Europa;
visto che in ottemperanza al disposto di cui alla legge finanziaria 1995, alla legge n. 36 del 1994 e alla legge n. 127 del 1997 è prevista la trasformazione dell'EAAP in società per azioni;

impegna il Governo affinchè:

la trasformazione sia avviata entro novanta giorni dall'approvazione del disegno di legge per il risanamento dell'Ente (A.S. 3040):

il patrimonio della futura società per azioni sia costituito da tutte le opere che saranno cedute dallo Stato nonchè dalla differenza patrimoniale riveniente dalla rivalutazione del patrimonio proprio dell'Ente;
il capitale della costituenda società per azioni sia nella fase iniziale di proprietà pubblica;
sia prevista la sottoscrizione delle azioni della futura società da parte delle regioni interessate, degli enti locali e di eventuali privati;
siano attivate tutte le procedure per la tutela delle professionalità esistenti nell'Ente con particolare riguardo al mantenimento dei livelli occupazionali;
si valorizzino le peculiarità dell'Ente con l'intento di proiettare l'acquedotto pugliese in un mercato aperto alla realtà dell'Europa unita e del Mediterraneo».
0/3040/1/13 (Nuovo testo)
Carcarino, Veltri

Il senatore BORTOLOTTO, rilevato che anche nel testo riformulato l'ordine del giorno può aprire la strada alla tentazione di surrogare con soluzioni temporanee le disposizioni di cui alle leggi n. 183 del 1989, n. 36 del 1994, dichiara di non condividere la fissazione di un termine per la trasformazione in società per azioni e preannuncia quindi voto contrario.

Anche il senatore SPECCHIA dichiara la propria contrarietà all'ordine del giorno, ispirato ad una cultura di tipo centralistico che non condivide.

Si associa il senatore LASAGNA, ad avviso del quale dovrebbe essere preliminarmente indicato il valore patrimoniale della futura società e chiarito quali soggetti andranno effettivamente a finanziare l'acquisto delle relative azioni.

Dopo che il sottosegretario BARGONE ha dichiarato che accoglierà l'ordine del giorno n. 1 nel testo riformulato, qualora ripresentato in Assemblea, detto ordine del giorno è posto ai voti ed accolto.

Il relatore CONTE esprime parere favorevole all'ordine del giorno n. 2, suggerendo talune correzioni che vengono accolte dai proponenti.

L'ordine del giorno risulta pertanto del seguente tenore:

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

premesso che:

il tema delle risorse idriche costituisce uno strumento di elevata qualificazione del rapporto tra il Mezzogiorno ed i paesi del bacino del Mediterraneo;
una decisiva spinta potrebbe provenire dalla completa attuazione della legge “Galli” che, com'è noto, richiede una forte apertura alle esperienze e al confronto internazionale atteso che per potenziare l'intervento nel campo dell'acqua è necessario sviluppare capacità di gestione del ciclo integrato della risorsa puntando sullo sviluppo delle conoscenze, delle capacità di pianificazione e di gestione, delle capacità tecnologiche e d'impresa;
nel Meridione sono pochi gli operatori dotati di risorse finanziarie adeguate, di esperienze gestionali e di know-how capaci di competere sul mercato internazionale, in specie quello mediterraneo, dominato dalle grandi imprese francese e inglesi;
ruolo decisivo nel processo di industrializzazione del settore appare quello degli enti pubblici da trasformare in società per azioni;
è auspicabile l'intervento in società miste di imprese adeguate all'impegno per dimensione, capacità di management ed esperienza tali da far assumere a questi nuovi soggetti il ruolo centrale nell'industrializzazione dei servizi idrici nel Meridione, ma soprattutto occorre che la trasformazione in società per azioni tenga conto dei princìpi e dello schema organizzativo per ambiti previsto dalla legge n. 36 del 1994;
la stessa legge dedica un capitolo importante, anzi fondamentale, ai problemi idrici nel Mezzogiorno, laddove riporta (art. 17) alla competenza dello Stato la programmazione e la gestione relative al grande trasporto di acqua, volta ad equilibrare le condizioni di accesso dei cittadini ad un bene primario qualè l'acqua;
in una qualificata logica di pianificazione e di programmazione dovrà essere prioritaria la ristrutturazione efficace ed organica dei grandi sistemi di adduzione come l'acquedotto pugliese, collegando detta azione con la costituzione degli ambiti nelle realtà regionali in un contesto di puntuale attuazione della legge di riforma;
le suddette iniziative dovranno tendere al recupero del tempo perduto e consentire al Mezzogiorno d'Italia di riacquistare una posizione privilegiata all'interno del bacino Mediterraneo in un momento in cui il Paese è partecipe e protagonista (per i prossimi tre anni l'Italia presiederà il SEMIDE, Sistema Euromediterraneo d'Informazione sulla Gestione dell'Acqua a cui aderiscono 27 paesi) di un'incisiva politica di cooperazione con i paesi della regione mediterranea sia sul piano tecnologico che gestionale, ma anche su quello politico, che trova il suo principale momento di attuazione nel processo di pace,

impegna il Governo

a dare applicazione agli accordi approvati nel corso delle conferenze di Barcellona di novembre 1995 e di Marsiglia di novembre 1996;
a definire già nel prossimo documento di programmazione economico-finanziaria misure concrete volte a realizzare un'efficace politica delle acque nelle regioni del Sud;
ad individuare il settore delle risorse idriche come comparto strategico nella politica multilaterale, così come altri paesi hanno già realizzato, anche alla luce della conferenza di Parigi su acqua e sviluppo sostenibile di marzo 1998».
0/3040/2/13 (Nuovo testo)
Veltri, Carcarino

Dopo che il sottosegretario BARGONE ha dichiarato che accoglierà l'ordine del giorno n. 2 nel testo riformulato, qualora ripresentato in Assemblea, detto ordine del giorno è posto ai voti ed accolto.

Con il parere favorevole del relatore CONTE e dopo che il sottosegretario BARGONE si è dichiarato disponibile ad accogliere in Assemblea l'ordine del giorno n. 3, detto ordine del giorno è posto ai voti ed accolto.

Sull'ordine del giorno n. 4 interviene il senatore VELTRI, dichiarandosi perplesso in quanto l'iniziativa proposta non si inquadra nell'ambito del SEMIDE e degli accordi approvati nelle conferenze di Barcellona e Marsiglia in materia di risorse idriche.

Il senatore BORTOLOTTO dichiara di non condividere l'ordine del giorno per motivazioni di tipo ambientale in quanto il trasferimento di acque da un bacino all'altro crea seri problemi alla regolazione idrica in entrambi i territori interessati.

Il senatore MAGGI esprime l'avviso che l'iniziativa suggerita nell'ambito dell'ordine del giorno è fondata quanto alla sua praticabilità sia tecnica che politica, invitando i commissari a considerare le strette interconnessioni da sempre esistite tra lo Stato albanese e la regione Puglia che negli ultimi tempi, a seguito delle vicende politiche di quel Paese, stanno influenzando pesantemente le condizioni di vita di molti cittadini pugliesi.

Si associa il senatore SPECCHIA, dichiarando altresì che quanto ricordato dal senatore Veltri non costituisce un ostacolo formale, anche perchè l'iniziativa di cui all'ordine del giorno farebbe seguito ad una serie di incontri già svoltisi sul tema.

Il relatore CONTE, comprendendo le ragioni e lo spirito dell'ordine del giorno, suggerisce una riformulazione nel senso di allentare il vincolo derivante al Governo dall'ordine del giorno e di configurare l'iniziativa richiamata come parte integrante di una discussione da tenersi preliminarmente tra Governi nel contesto mediterraneo.

Il sottosegretario BARGONE, concordando con il relatore, fa presente altresì che la mancanza di un chiaro quadro amministrativo di riferimento in virtù della mancata attuazione della legge n. 36 del 1994 impedisce al Governo di accogliere l'ordine del giorno così come formulato: eventualmente potrebbe prendere in considerazione la valutazione della fattibilità dell'opera.

Il senatore MAGGI, tenendo conto di tali interventi, riformula l'ordine del giorno nel seguente testo:

«Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3040,

rilevata la necessità di reperire ulteriori risorse idriche per la regione Puglia;

invita il Governo

a promuovere, d'intesa con le regioni interessate e in accordo con il Governo albanese, la fattibilità tecnica della realizzazione di una condotta idrica sottomarina che consenta l'approvvigionamento idrico dalle sorgenti del vicino Stato albanese».
0/3040/4/13 (Nuovo testo)
Specchia, Maggi, Cozzolino, Lasagna, Rizzi, Azzollini, Lisi, Curto, Bucciero

Il senatore BORTOLOTTO si dichiara contrario anche al testo riformulato, avvertendo che lascerà l'aula della Commissione in segno di protesta qualora l'ordine del giorno venisse approvato.

Il senatore POLIDORO auspica che l'effettuazione dello studio di fattibilità non distolga risorse agli investimenti da destinare al risanamento della rete idrica che, a suo avviso, sono di gran lunga preferibili nonchè di più facile realizzazione.

Il senatore SPECCHIA rileva che la ricerca di nuove fonti è importante come la manutenzione e comunque non si pone affatto in alternativa con quest'ultima.

Il senatore COLLA invita a contenere i tempi degli interventi in modo da concludere celermente i lavori.

Il senatore VELTRI richiama l'attenzione del senatore BORTOLOTTO sulla portata più limitata dell'ordine del giorno dopo la riformulazione, che ne può consentire senz'altro una valutazione più serena.

Con il parere favorevole del relatore CONTE e dichiarando il sottosegretario BARGONE che accoglierà l'ordine del giorno nel nuovo testo, qualora ripresentato in Assemblea, l'ordine del giorno n. 4, come riformulato, è posto ai voti ed accolto.

Il senatore BORTOLOTTO abbandona i lavori in segno di protesta.

Si passa all'esame dell'articolo 1.

Il senatore COLLA illustra gli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3 e 1.4, sui quali il senatore SPECCHIA preannuncia voto contrario.

Dopo che il relatore CONTE ed il sottosegretario BARGONE hanno espresso parere contrario su tutti gli emendamenti all'articolo 1, detti emendamenti sono posti separatamente ai voti e respinti.

È quindi posto ai voti ed accolto l'articolo 1.

Il senatore COLLA illustra gli emendamenti 1.0.1, 1.0.2 e 1.0.3.

Il senatore SPECCHIA preannuncia voto contrario, rilevando che la materia oggetto di tali emendamenti va più propriamente demandata alla sede dell'indagine conoscitiva.

Si associano i senatori VELTRI e POLIDORO.

Il relatore CONTE invita i proponenti a ritirare gli emendamenti, dicendosi altrimenti contrario, in quanto il ripristino di condizioni di normalità e legalità nel funzionamento dell'Ente è proprio l'obiettivo del disegno di legge in esame.

Concorda il sottosegretario BARGONE.

Dichiarando il senatore COLLA di mantenere gli emendamenti, essi sono posti separatamente ai voti e respinti.

Si passa all'esame dell'articolo 2.

Il senatore COLLA illustra gli emendamenti 2.1, 2.2 e 2.3 i quali, previa dichiarazione di voto contrario del senatore SPECCHIA, sono posti separatamente ai voti e respinti, dopo che il relatore CONTE ed il Rappresentante del Governo hanno espresso parere contrario.

È quindi posto ai voti ed accolto l'articolo 2.

In sede di esame dell'articolo 3, il senatore COLLA illustra l'emendamento 3.1, soppressivo dell'articolo.

Il relatore CONTE ed il sottosegretario BARGONE esprimono parere contrario sull'emendamento.

È posto ai voti ed accolto il mantenimento dell'articolo.

In sede di dichiarazioni di voto finali, il senatore COLLA annuncia voto contrario confermando l'impegno del proprio Gruppo a lavorare affinchè emergano e siano affrontate tutte le cause che hanno provocato l'attuale dissesto dell'Ente, auspicandone un migliore funzionamento per il futuro.

Il senatore RIZZI annuncia l'astensione del proprio Gruppo il quale, pur consapevole dell'importanza e dell'urgenza del provvedimento, non ritiene che il suo contenuto sia stato illustrato con chiarezza, in particolare per quanto riguarda la quantificazione del contributo statale. Per questi motivi auspica altresì che l'indagine conoscitiva sia avviata al più presto possibile.

La Commissione, a maggioranza, dà quindi mandato al relatore Conte di riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge in esame, richiedendo altresì l'autorizzazione a svolgere la relazione orale.

La seduta termina alle ore 11,35.


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 3040

Art. 1.

Sopprimere l'articolo 1.
1.1
Colla, Avogadro

Sopprimere il primo periodo.
1.2
Colla, Avogadro

Sopprimere il secondo periodo.
1.3
Colla, Avogadro

Sopprimere il terzo periodo.
1.4
Colla, Avogadro

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:

«Art. 1-bis.

1. L'erogazione del contributo di cui al precedente articolo è vincolata all'istituzione di una commissione di controllo che verifichi il puntuale pagamento delle utenze, predisponendo una relazione semestrale alle competenti commissioni parlamentari.
2. Tale commissione, formata da ufficiali superiori della Guardia di finanza, è nominata dal Presidente del Consiglio».
1.0.1
Colla, Avogadro

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:

«Art. 1-ter.

L'erogazione del contributo di cui al precedente articolo è vincolata al totale recupero dei crediti entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge. In caso di mancato pagamento è prevista l'immediata iscrizione a ruolo degli utenti morosi».
1.0.2
Colla, Avogadro

Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:

«Art. 1-quater.

L'erogazione del contributo di cui al precedente articolo è vincolata al pagamento, da parte del comune di Potenza, dei 43 miliardi di debito accumulati nei confronti dell'Ente. In caso di mancato pagamento è autorizzato il pignoramento del palazzo comunale e di altri beni del comune fino al raggiungimento di tale importo».
1.0.3
Colla, Avogadro

Art. 2.

Sopprimere l'articolo.
2.1
Colla, Avogadro

Sopprimere il comma 1.
2.2
Colla, Avogadro

Sopprimere il comma 2.
2.3
Colla, Avogadro

Art. 3.

Sopprimere l'articolo.
3.1
Colla, Avogadro