GIUSTIZIA (2a)
GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE 1997

180a Seduta
Presidenza del Presidente
ZECCHINO

Interviene il Ministro per la grazia e la giustizia Flick e il sottosegretario di Stato per lo stesso dicastero Ayala.

La seduta inizia alle ore 15,15.

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO
Comunicazioni del Ministro di grazia e giustizia sull'attuazione della legge 16 luglio 1997, n.254, istitutiva del giudice unico di primo grado
(R046 003, C02a, 0002o)

Il ministro FLICK sottolinea che la sua iniziativa intende corrispondere all'esigenza - da lui fortemente avvertita - di informare le competenti sedi parlamentari circa gli orientamenti fino ad oggi maturati per dare attuazione alla delega contenuta nella legge n. 254 del 1997, istitutiva del giudice unico di primo grado. Naturalmente al momento della presentazione degli schemi di decreti delegati - che dovrebbe intervenire entro il 15 novembre prossimo -le competenti Commissioni di Camera e Senato valuteranno tutti i dettagli in vista del parere da esprimere al Governo, ma una prima informativa appare utile e necessaria, in considerazione dell'ampiezza e della portata della riforma in questione che determina una situazione di attesa in molti ambienti.
Finalità essenziale dell'intervento è, come è noto, una maggiore funzionalità e razionalizzazione nell'impiego delle risorse umane e strutturali del sistema giustizia e, proprio allo scopo di realizzare tale obiettivo, il Governo intende esercitare la delega ad esso conferita utilizzando il metodo del confronto tra costi e benefici e ciò, sia per rispettare il principio contenuto nella delega stessa secondo cui la ridistribuzione degli uffici giudiziari non deve comportare oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, sia per contemperare le esigenze di efficienza del settore giustizia con la tutela dei diritti dei cittadini.
Il Ministro si sofferma quindi sulle implicazioni connesse con l'istituzione delle sezioni distaccate di tribunale e sulle soluzioni che verranno proposte per consentire ai magistrati attualmente preposti agli incarichi direttivi e semidirettivi presso gli uffici da sopprimere di ricoprire incarichi con funzioni equiparate nelle sedi giudiziarie in cui si renderanno disponibili posti direttivi e semidirettivi, fermo restando peraltro il rispetto delle garanzie costituzionali in materia di inamovibilità.
Con riferimento all'interpretazione del punto della delega relativo al passaggio dei procedimenti penali pendenti «ad altro ufficio secondo le nuove regole di competenza» , il ministro si sofferma sull'opportunità di garantire, da un lato, l'identità del giudice - oltre che come persona fisica, anche come ufficio - e, dall'altro, la necessità di non disperdere preziosissime forze di lavoro. Tali considerazioni convergono pertanto verso la limitata sopravvivenza della figura del pretore al fine di esaurire il carico pendente. Il ministro Flick prosegue sottolineando come l'attività normativa del ministero si stia orientando verso una più completa regolamentazione delle materie interessate dalla delega. Così, fra l'altro, si intende attuare una consistente devoluzione alle autorità amministrative delle funzioni oggi spettanti al pretore non strettamente attinenti all'esercizio della giurisdizione.
Il Ministro richiama successivamente l'attenzione sulla necessità, derivante dalla soppressione degli uffici di pretura, di ridisciplinare le funzioni del vice pretore e del vice procuratore onorari, cosa che il Governo si propone di fare nella prospettiva di valorizzare sempre di più il ruolo della magistratura onoraria.
Il ministro Flick evidenzia quindi gli ulteriori aspetti problematici connessi con il considerevole aumento delle attribuzioni del giudice monocratico e sul rischio di aggravio che ciò comporta in termini di impatto sul decollo della riforma. Da tali considerazioni emerge l'opportunità di introdurre, a regime, meccanismi di definizione anticipata dei procedimenti o, comunque, sistemi di deflazione del carico giudiziario. All'una e all'altra esigenza potrebbe rispondere la presentazione di un autonomo, contenuto, disegno di legge alla cui rapida approvazione sarebbe condizionato il buon esito della riforma sul giudice unico.
Va ancora sottolineato che completamento imprescindibile della riforma sul piano sostanziale è, altresì, la rapida conclusione dell'iter parlamentare del disegno di legge delega in materia di depenalizzazione, già approvato dalla Camera dei deputati e attualmente all'esame del Senato (A.S. 2570). Sotto un diverso profilo, va poi ricordato anche il contributo che potrà derivare dalle modifiche alla competenza del giudice di pace, sia nel caso della definitiva approvazione del disegno di legge in materia, attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento (A.C. 1873), sia nell'eventualità che siano conferiti a questo giudice anche i pro cedimenti civili già pendenti davanti al pretore al 30 aprile 1995, nei limiti della competenza attribuita allo stesso giudice di pace.
Da ultimo il rappresentante del Governo fa presente che gli uffici spoglio previsti dalla legge istitutiva delle sezioni stralcio stanno completando i programmi per la definizione dei procedimenti pendenti, relativamente ai quali, peraltro, è stato già comunicato il dato complessivo di ciascun tribunale. Pur essendo opportuno riservare ad un momento successivo ogni ulteriore valutazione, appare comunque tranquillizzante il fatto che l'arretrato effettivamente pendente ammonti a circa 880.000 cause, 277.000 delle quali già devolute al collegio per la decisione e poco più di 600.000 da destinare alle sezioni stralcio. Si tratta, infatti, di un dato largamente inferiore alle previsioni meno ottimistiche formulate da alcune parti.
Sempre a tale proposito, il ministro Flick auspica infine che sia possibile pervenire in tempi rapidi alla definitiva approvazione da parte del Senato del disegno di legge ieri licenziato dalla Camera dei deputati (A.C. 4114).

Il presidente ZECCHINO ringrazia, anche a nome della Commissione, il ministro Flick per le comunicazioni da lui rese.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo concernente modifica alla disciplina del concorso per uditore giudiziario e scuola di specializzazione per le professioni legali (n. 129)
(Parere al Ministro di grazia e giustizia, ai sensi dell'articolo 17, commi 113 e 114, della legge 15 maggio 1997, n. 127: rinvio del seguito dell'esame)
(R139 b 00, C02a, 0002o)

Il presidente ZECCHINO ricorda che nella seduta di ieri era stata prospettata l'opportunità di richiedere una proroga dei termini per l'emissione del parere. Sulla base di tale orientamento è stata da lui sottoposta formale richiesta, che è stata accolta dal Presidente ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento.

Il seguito dell'esame è pertanto rinviato.

Conviene la Commissione.

IN SEDE DELIBERANTE
(2702) Interventi urgenti per il potenziamento delle strutture, delle attrezzature e dei servizi dell'Amministrazione della giustizia
(Rinvio del seguito della discussione)

Il presidente Zecchino - ricordato che nella seduta di ieri si era fissata al 30 settembre prossimo la scadenza di presentazione degli emendamenti - propone di anticipare la scadenza stessa alle ore 12 del 29 settembre per poter acquisire in tempi utili il parere della 5a Commissione prima dell'inizio della sessione di bilancio.

Conviene la Commissione.

Il PRESIDENTE rinvia pertanto il seguito della discussione.

(1406) Deputato SIMEONE. - Modifiche all'articolo 656 del codice di procedura penale ed alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito della discussione e approvazione con modificazioni)

Riprende il seguito della discussione del disegno di legge in titolo sospesa nella seduta di ieri, nella quale era stata conclusa la discussione degli articoli.

Il relatore FASSONE richiama l'attenzione sull'opportunità di introdurre una modifica di coordinamento al capoverso 9 dell'articolo 1 al fine di raccordare la procedura delineata dal nuovo articolo 656 del codice di procedura penale con quanto previsto dagli articoli 66 e 67 della legge n. 689 del 1981. Più specificamente si tratterebbe di introdurre nel citato capoverso 9 una lettera c) che escluderebbe l'applicazione di tale procedura nei confronti dei condannati in espiazione di pena detentiva per conversione di una pena sostitutiva. Preannuncia l'intenzione di presentare una proposta in questo senso.

Il senatore CIRAMI interviene, facendo presente come la modifica prospettata dal senatore Fassone non possa ritenersi di mero coordinamento e ritiene che, se formalizzata, dovrebbe essere considerata inammissibile. Si dichiara comunque ad essa contrario.

Il presidente ZECCHINO ritiene anch'egli che la modifica prospettata dal relatore Fassone difficilmente potrebbe essere qualificata di mero coordinamento e fa presente che, in mancanza di un consenso unanime nell'ambito della Commissione, la Presidenza non potrebbe considerarla ammissibile.

Il relatore FASSONE rinuncia pertanto a presentare la proposta di coordinamento da lui preannunciata.

Il presidente ZECCHINO avverte che si passerà alla votazione del disegno di legge nel suo complesso.

La senatrice SALVATO annuncia il voto favorevole del Gruppo Rifondazione comunista-Progressisti, sottolineando in particolare il lavoro positivo svolto da questo ramo del Parlamento e l'importanza delle innovazioni introdotte nel testo trasmesso dalla Camera, con specifico riferimento a quelle relative alla disciplina della detenzione domiciliare.
Più in generale, rileva come il disegno di legge che la Commissione si appresta a licenziare assicuri un quadro normativo che permetterà finalmente di evitare che il carcere sia un luogo riservato alle persone più deboli e meno garantite.

Il senatore GRECO annuncia il voto favorevole del Gruppo Forza Italia, evidenziando come il provvedimento in votazione consentirà di evitare una permanenza in carcere inutile e controproducente per quei condannati a pene detentive brevi, nei confronti dei quali ricorrono i presupposti per le misure alternative alla detenzione.

Il senatore CIRAMI annuncia il voto favorevole del Gruppo Centro Cristiano Democratico, sottolineando come il Senato abbia indubbiamente migliorato il testo trasmesso dall'altro ramo del Parlamento.

In dissenso dal Gruppo Forza Italia, il senatore CENTARO annuncia la sua astensione, motivandola soprattutto con il timore che il disegno di legge in votazione possa determinare in concreto una vanificazione delle pene irrogate e sottolineando inoltre come, anche in base alla sua esperienza di componente della Commissione Antimafia, ciò avrebbe sicuramente un effetto negativo sulla fiducia dei cittadini e sulla loro disponibilità a collaborare con le istituzioni.

Il senatore Antonino CARUSO annuncia il voto favorevole del Gruppo Alleanza Nazionale, non condividendo i timori manifestati dal senatore Centaro.

Il senatore GASPERINI manifesta profonde perplessità sul provvedimento in votazione in quanto, pur di fronte al fallimento del sistema carcerario, la scelta di lasciare liberi condannati per reati, che possono anche essere di rilevante gravità, rischia in concreto di indebolire il concetto di pena e la certezza del diritto.
Per tali motivi annuncia la sua astensione.

Pur manifestando qualche perplessità, il senatore MELONI annuncia il suo voto favorevole - anche in rappresentanza dei senatori del Gruppo misto che si riconoscono nella coalizione dell'ulivo - sottolinea inoltre l'esigenza che si proceda, in futuro, ad una verifica sul campo degli effetti prodotti dall'applicazione della nuova normativa che ci si appresta a varare.

Il senatore RUSSO annuncia il voto favorevole del Gruppo Sinistra democratica-L'ulivo, ritenendo che il provvedimento in titolo vada valutato positivamente, sia per la tendenza che esprime sia per i suoi specifici contenuti. Considera inoltre del tutto priva di fondamento l'affermazione secondo cui vi sarebbe il rischio di una vanificazione delle pene irrogate, in quanto la concessione delle misure alternative sarà sempre subordinata alla valutazione, da parte del Tribunale di sorveglianza, in merito alla sussistenza dei presupposti per la concessione delle stesse.

Il senatore PETTINATO annuncia infine il suo voto favorevole, evidenziando l'importanza delle misure alternative alla detenzione nella prospettiva di una valorizzazione della funzione rieducativa della pena.

Viene quindi posto ai voti e approvato il disegno di legge nel suo complesso con le modificazioni apportate.

(1920) ZECCHINO ed altri. - Modifiche alla legge 31 maggio 1965, n. 575, recante disposizioni contro la mafia
(Discussione e rinvio)

Il presidente ZECCHINO ricorda che il provvedimento in titolo era stato varato dalla Commissione in sede referente nella seduta del 17 luglio scorso.

Il relatore CIRAMI ricostruisce il senso delle modifiche introdotte in sede referente e auspica una rapida conclusione dell'iter del provvedimento in sede deliberante.

Non essendovi iscritti a parlare in discussione generale e riservandosi il RAPPRESENTANTE DEL GOVERNO di fornire in seguito alcune precisazioni, il presidente ZECCHINO propone di assumere a base della discussione il testo del disegno di legge in titolo come risultante dalle modifiche ad esso apportate in sede referente.

Conviene la Commissione.

Il presidente ZECCHINO propone altresì di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 18 del 30 settembre prossimo.

Conviene la Commissione.

Il seguito della discussione del disegno di legge è quindi rinviato.

(1800) Norme in tema di espropriazione forzata immobiliare e di atti affidabili ai notai
(320) DE LUCA Michele. - Modifica dell'articolo 567 del codice di procedura civile, in tema di istanza di vendita dell'immobile pignorato
(401) PREIONI. - Modifiche al capo IV del titolo II del libro III del codice di procedura civile sull'espropriazione forzata immobiliare
(840) DIANA Lino e COVIELLO. - Interpretazione autentica degli articoli 574 e 576 del codice di procedura civile, in materia di vendita dell'immobile pignorato
(Discussione e rinvio)

Il presidente ZECCHINO ricorda che la Commissione - il 29 maggio scorso - aveva concluso, nella sede referente, l'esame del disegno di legge n.1800, nel quale era stato proposto l'assorbimento dei rimanenti provvedimenti in titolo.

Il relatore CENTARO si rimette pertanto alla relazione scritta da lui già predisposta per l'Assemblea.

Il senatore Antonino CARUSO preannuncia che il Gruppo Alleanza nazionale richiederà la rimessione in Assemblea dei disegni di legge in titolo. Se la richiesta non troverà il necessario supporto fa presente di ritenere comunque indispensabile che su tali disegni di legge si svolga la discussione generale in modo che in questa sede sia possibile richiamare l'attenzione sulle gravi disparità di trattamento che provocherebbe la definitiva approvazione del testo licenziato in sede referente.

Il presidente ZECCHINO assicura che, se verrà presentata la richiesta di remissione in Assemblea, la Presidenza ne prenderà naturalmente atto e rinvia comunque il seguito della discussione in modo da consentire, in una prossima seduta, lo svolgimento della discussione generale.

Il seguito della discussione è quindi rinviato.

IN SEDE REFERENTE
(2411) CENTARO ed altri. - Modifiche all'organizzazione ed alla competenza del giudice di pace
(Rinvio dell'esame)

La senatrice BONFIETTI ha la parola per sollecitare un chiarimento in merito alla possibilità che il provvedimento in titolo abbia connessione con il disegno di legge che attualmente si trova presso l'altro ramo del Parlamento in tema di competenza del giudice di pace (A.C. 1873). Vorrebbe infatti acquisire la certezza che l'esame che la Commissione si appresta a svolgere non rischi di essere rimesso in discussione una volta tale provvedimento pervenuto al Senato.

Il presidente ZECCHINO ricorda che il disegno di legge n. 2411 è stato posto all'ordine del giorno della Commissione e se ne è iniziato l'esame in applicazione dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento.

Il senatore CENTARO sollecita invece l'avvio dell'esame, ritenendo che la questione messa in evidenza dalla senatrice Bonfietti potrà essere affrontata al momento in cui il testo all'esame dell'altro ramo del Parlamento giungerà al Senato.

Il presidente ZECCHINO, nel prendere atto della richiesta di chiarimenti della senatrice Bonfietti, condivide l'esigenza di una accurata valutazione del rapporto fra la normativa che la Commissione si appresta ad affrontare e il disegno di legge sul giudice di pace pendente presso l'altro ramo del Parlamento, anche perchè i Regolamenti di Camera e Senato prevedono istituti volti ad evitare il sovrapporsi di interventi legislativi su identiche tematiche. Ritiene tuttavia che il relatore designato, senatore Antonino Caruso, possa procedere ad una prima ricognizione e mettere la Commissione in grado di decidere sul prosieguo dell'iter.

Il relatore Antonino CARUSO osserva che il disegno di legge n. 2411, così come l'altro provvedimento all'ordine del giorno n. 2641, presenta una debole connessione con la materia del giudice di pace, laddove si prevede il trasferimento della competenza del conciliatore al giudice di pace. Tuttavia tale aspetto è piuttosto residuale rispetto al tema prevalente del disegno di legge n. 2411, che è quello della collocazione dei messi di conciliazione presso gli uffici del conciliatore e del giudice di pace. Tale questione è prevalente anche nel disegno di legge n.2641 che comunque, a sua volta, riguarda anche lo spostamento della competenza del conciliatore e del pretore al giudice di pace.

Il presidente ZECCHINO propone quindi un breve rinvio dell'esame.

Conviene la Commissione.

L'esame del disegno di legge è quindi rinviato.

(2641) BRUNO GANERI ed altri. - Norme per una migliore organizzazione ed una più piena operatività dell'ufficio del giudice di pace
(Rinvio dell'esame)

Il relatore designato, senatore Antonino CARUSO, si rifà a quanto già messo in evidenza in sede di esame del disegno di legge n. 2411, rilevando che il provvedimento in titolo affronta del pari alcuni aspetti della riforma del giudice di pace, ma mira essenzialmente alla sistemazione di personale in servizio presso gli uffici del conciliatore e del giudice di pace.

Il presidente ZECCHINO, sulla base di quanto emerso in relazione al disegno di legge n. 2411, propone, quindi, un breve rinvio dell'esame sul quale conviene la Commissione.

L'esame del provvedimento è quindi rinviato.

(1899) LO CURZIO. - Modifiche alla legge 21 novembre 1991, n. 374, recante norme sul giudice di pace
(Rinvio dell'esame)

Il relatore designato, senatore Antonino CARUSO, si richiama a quanto emerso in relazione ai disegni di legge n. 2411 e n. 2641, rilevando che tale disegno di legge riguarda alcuni aspetti dell'ufficio del giudice di pace, in particolare le indennità e i compensi per il magistrato onorario e per i coordinatori.

Il presidente ZECCHINO propone quindi un breve rinvio dell'esame.

Conviene la Commissione.

L'esame del disegno di legge è quindi rinviato.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C02a, 0054o)

Il PRESIDENTE avverte che martedì 30 settembre, alle ore 20, l'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi incontrerà il direttore generale del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, dottor Alessandro Margara, nell'ambito dell'attività svolta dalla sottocommissione per lo studio dei problemi penitenziari.

La seduta termina alle ore 16,15.