IGIENE E SANITA' (12ª)

MARTEDI' 30 NOVEMBRE 1999

284ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA


Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Bettoni Brandani.

La seduta inizia alle ore 15,40.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA DI OGGI.

Il senatore CAMERINI chiede che la seduta notturna di oggi, prevista per le ore 21,00, sia sconvocata dal momento che alle ore 20,30 avrà luogo, nell'ambito degli incontri "Dialoghi al Senato", la conferenza del professor Arturo Falaschi su "Biotecnologie: una riflessione per il futuro", tema che è di grande interesse per la gran parte dei componenti della Commissione.
Non essendovi osservazioni in senso contrario, la Commissione accoglie la richiesta del senatore Camerini.

IN SEDE REFERENTE

(68) FUMAGALLI CARULLI ed altri. - Norme a tutela dell'embrione umano
(217) SALVATO. - Norme sull'inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro e il trasferimento di gameti ed embrioni
(546) PEDRIZZI ed altri. - Norme per la tutela dell'embrione e la dignità della procreazione assistita
(742) LAVAGNINI. - Norme a tutela dell'embrione umano
(743) LAVAGNINI. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita.
(783) MAZZUCA. - Introduzione dell'articolo 235-bis del codice civile in tema di disconoscimento di paternità nel caso di figli nati a seguito di fecondazione eterologa
(1154) BUCCIARELLI ed altri. - Modifiche all'articolo 235 e dell'articolo 263 del codice civile in tema di disconoscimento di paternità in relazione alla procreazione medico-assistita.
(1570) PERUZZOTTI ed altri. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
(2067) TOMASSINI ed altri. - Norme in materia di procreazione assistita
(2210) FOLLONI ed altri. - Divieto della clonazione umana e della sperimentazione non terapeutica sull'embrione umano
(2350) SERENA. - Irrevocabilità del consenso per l'inseminazione artificiale omologa ed eterologa nella specie umana nonché per l'impianto uterino di embrioni umani
(2433) ASCIUTTI ed altri. - Tutela degli embrioni
(2963) Lino DIANA ed altri. - Fecondazione medicalmente assistita
(3276) SERENA. - Norme per la procreazione medicalmente assistita
(3381) DI ORIO ed altri. - Norme in materia di fecondazione medicalmente assistita
(3891) CORSI ZEFFIRELLI ed altri. - Nuove norme in materia di tutela dell'embrione e di procreazione medicalmente assistita
(4048) Disciplina della procreazione medicalmente assistita, approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Scoca ed altri; Palumbo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Buttiglione ed altri; Poli Bortone ed altri; Mussolini; Burani Procaccini; Cordoni ed altri; Gambale ed altri; Grimaldi; Saia ed altri; Melandri ed altri; Sbarbati; Pivetti; Delfino Teresio ed altri; Conti ed altri; Giorgetti Giancarlo; Procacci e Galletti; Mazzocchin ed altri.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 25 novembre 1999.

Il PRESIDENTE ricorda che è in corso la discussione generale.

Prende la parola il senatore LAVAGNINI, il quale rileva come, a giudizio del Gruppo del Partito Popolare, il disegno di legge n. 4048, approvato dalla Camera dei deputati, contenga aspetti positivi largamente prevalenti rispetto ad alcuni punti che si presterebbero a modifiche migliorative. Tra i primi vanno certamente menzionati quelli concernenti la promozione di campagne di informazione e di prevenzione sul fenomeno della sterilità e della infertilità, il consenso informato, l'adozione di linee guida contenenti l'indicazione delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, ma soprattutto la disposizione recata dall'articolo 1 che sancisce come meritevoli di particolare tutela i diritti del concepito, da intendersi come tutela alla identità biologica, anagrafica e genitoriale. Rispetto ai prevalenti diritti del concepito, è assolutamente condivisibile la limitazione, contenuta nel testo trasmesso dall'altro ramo del Parlamento, del desiderio di filiazione, che non può essere legittimato come una sorta di diritto assoluto, tale da poter mettere a rischio il rispetto dei diritti fondamentali della persona che devono essere riconosciuti al nascituro. In questo contesto, se non può che considerarsi sostanzialmente giusta la scelta di vietare la procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo e se è senz'altro apprezzabile la tutela apprestata all'embrione dall'articolo 13, sarebbe stato d'altra parte preferibile circoscrivere l'accesso alle tecniche previste alle sole coppie sposate.
La procreazione medicalmente assistita - continua il senatore Lavagnini - non può del resto considerarsi una problematica a prevalente contenuto etico o religioso, giacché essa chiama piuttosto in causa elementi ed aspetti di ordine naturale, posti a fondamento della convivenza sociale. A tale proposito è significativo che una recente indagine ha posto in luce che, in ordine alla procreazione eterologa, la popolazione italiana è sostanzialmente divisa a metà tra favorevoli e contrari, con una maggiore disponibilità da parte dei soggetti giovani ed una resistenza numericamente crescente con l'avanzare dell'età, ma comunque indipendentemente dalle concezioni etiche o religiose professate. Né vanno trascurate le difficoltà alle quali è andata incontro, in paesi come il Regno Unito, una legislazione accentuatamente liberista, ora non a caso in fase di revisione: occorre in proposito fare riferimento soprattutto ai disturbi di ordine psicologico che insorgono, durante l'adolescenza, nei soggetti nati da fecondazione eterologa, i quali spesso desiderano conoscere i genitori biologici, circostanza che ha determinato una drastica diminuzione di donatori di seme o di ovulo. L'argomento è stato anche oggetto di una recente polemica tra monsignor Tonini e l'onorevole Veltroni, il quale si è dichiarato disponibile a prevedere la possibilità da parte del figlio di identificare i genitori biologici. In linea generale non sono inoltre da sottovalutare i rischi di derive pericolose ed irreversibili, ove una materia di simile delicatezza venisse affrontata con un approccio eccessivamente tecnocratico, dimenticando che la vita è un bene primario ed indisponibile.
Non può comunque essere messa in discussione la necessità di un urgente intervento legislativo che detti efficaci norme a tutela dei diritti dei soggetti interessati e che regoli in modo accettabile l'erogazione di tecniche ora applicate da oltre 160 centri in Italia, con un giro di affari non certo trascurabile ove si abbia presente che il singolo trattamento - quando in media vi è l'esigenza di sottoporsi ad almeno tre o quattro tentativi - ha un costo di oltre 25 milioni di lire. La necessità di un intervento legislativo è del resto stata ammessa dallo stesso Governo, finora intervenuto soltanto con alcune circolari: ciò di cui il Paese avverte pressantemente il bisogno è una legge che aiuti la fecondazione assistita, riducendo i rischi collaterali connessi ad un uso sregolato delle tecniche disponibili, senza peraltro fissare previsioni che si prestino ad essere rapidamente superate dal travolgente sviluppo tecnico.
Alla luce delle considerazioni esposte, il senatore Lavagnini ritiene assolutamente preferibile la tempestiva approvazione del testo trasmesso dalla Camera dei deputati, giacché l'introduzione di eventuali modifiche migliorative comporterebbe l'inaccettabile rischio di veder trascorrere l'intera legislatura senza approdare ad un risultato definitivo. Il varo della legge potrebbe del resto essere accompagnato da un accordo politico in base al quale, dopo alcuni anni di prima applicazione, il Parlamento potrà intervenire per apportare le correzioni eventualmente necessarie.
In conclusione il senatore Lavagnini, pur non intendendo polemizzare con il presidente Carella in ordine ai tempi dell'esame dei disegni di legge in titolo, ritiene doveroso richiamare un’intervista concessa a “Il Corriere della sera” in data 29 maggio 1999, nella quale il Presidente preannunciava che l'esame in Commissione non sarebbe iniziato prima del mese di settembre e che riteneva necessario lo svolgimento di numerose audizioni, addirittura prefigurando la possibilità di presentare, come relatore, un nuovo testo del disegno di legge approvato dall’altro ramo del Parlamento. E' evidente che il Gruppo del PPI non può condividere un simile metodo.

Il presidente CARELLA, rispondendo all'ultima osservazione formulata dal senatore Lavagnini, ribadisce che l'iter dei disegni di legge in titolo è stato discusso ed approvato dall'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentati dei Gruppi in una riunione alla quale il senatore Lavagnini non ha preso parte. In quell’occasione fu anche avanzata la proposta, da lui respinta, di nominare più relatori per compiere separati approfondimenti delle varie tematiche evocate dal provvedimento.

La senatrice Carla CASTELLANI osserva come alcune dichiarazioni rese alla stampa, all'indomani dell'approvazione del disegno di legge n. 4048 da parte della Camera dei deputati, da esponenti di spicco della maggioranza appaiano dettate da un estremismo fondamentalista di sinistra assai poco rispettoso dell'istituzione parlamentare. Se in tali dichiarazioni si affermava espressamente la volontà di affossare il disegno di legge, un simile orientamento veniva giustificato, tra l’altro, con la considerazione che il testo licenziato dalla Camera avrebbe allontanato l'Italia dal resto dell'Europa: ora, a parte l'ovvia obiezione in base alla quale bisognerebbe richiamarsi all'Europa anche in tema, ad esempio, di parità scolastica, sistema previdenziale e pressione fiscale, occorre in proposito sottolineare con forza il diritto e il dovere di ogni paese di legiferare nel pieno e consapevole rispetto delle proprie tradizioni culturali.
Ciò premesso, la senatrice Castellani esprime il proprio consenso al testo trasmesso dall'altro ramo del Parlamento, con l'unica eccezione dell'articolo 5 in tema di requisiti soggettivi, ritenendo che l'accesso alle coppie non coniugate conviventi, se da un lato tiene conto della realtà sociale, dall'altro pone a rischio il diritto del nascituro ad una famiglia stabile, regolarmente costituita. Sono viceversa pienamente condivisibili le disposizioni recate dagli articoli 2, con particolare riferimento alla campagna di informazione e di prevenzione, 3, in ordine ad una adeguata informativa sulle opportunità e sulle procedure per l'adozione, e 4, relativo all'accesso alle tecniche. Per quanto in particolare concerne il comma 3 dell'articolo 4, la scelta di vietare il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo deve considerarsi fortemente condivisa a livello sociale ed in linea con la prevalenza attribuita ai diritti del nascituro rispetto alla tutela del desiderio di filiazione da parte dei genitori. Inoltre, la citata tecnica non sfugge alla possibilità di rischi di applicazione di tipo eugenetico che naturalmente occorre evitare con la massima attenzione, mentre non pare a ben vedere riscontrabile la contraddizione, segnalata dal relatore, tra il suddetto comma 3 e la previsione di cui all'articolo 9, comma 1.
In conclusione la senatrice Carla Castellani ritiene assolutamente urgente l'approvazione del testo trasmesso dalla Camera del deputati, che del resto recepisce il contenuto di gran parte dei disegni di legge presentati al Senato, compreso quello che ha come primo firmatario il senatore Di Orio, che anzi si caratterizza per un impianto maggiormente vincolistico.
Prende quindi la parola il senatore Baldassare LAURIA, il quale sottolinea come l'esigenza di un intervento legislativo in materia sia molto avvertita dai cittadini, a fronte di un drammatico problema, la sterilità di coppia, che affligge circa il 40 per cento delle coppie italiane. Il testo approvato dalla Camera dei deputati risulta per la gran parte condivisibile, anche se il divieto di fecondazione eterologa suscita questioni di coscienza individuale ed evoca una lunga serie di argomentazioni problematiche. A tale riguardo, molte delle considerazioni svolte dal senatore Lavagnini appaiono senz'altro fondate, anche se non può essere trascurato quel desiderio di genitorialità che resterebbe inevitabilmente frustrato ove tale divieto fosse sancito per legge. Pur tuttavia, nella situazione presente, la scelta migliore appare quella di procedere ad una tempestiva approvazione del disegno di legge n. 4048, ripromettendosi di intervenire eventualmente in un secondo tempo per migliorarne gli aspetti che risultassero nell’applicazione meno convincenti.

Il Presidente rinvia quindi il seguito dell’esame dei disegni di legge in titolo.

La seduta termina alle ore 16.25.