8
GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee



Mercoledì 6 Ottobre 1999

172a Seduta

Presidenza del Presidente

BEDIN








La seduta inizia alle ore 8,35.



IN SEDE CONSULTIVA



(4167) SELLA DI MONTELUCE ed altri – Disposizioni amministrative, fiscali e legali riguardanti l’adeguamento informatico all’anno 2000
(Seguito dell’esame e conclusione. Parere alla 1a Commissione: favorevole con osservazioni)


Riprende l’esame sospeso nella seduta del 30 settembre.

Dopo aver ricordato che nella seduta precedente il relatore Tapparo ha illustrato il provvedimento in titolo, proponendo di esprimere un parere favorevole con osservazioni, il presidente BEDIN, non essendovi ulteriori richieste di intervento e verificata la presenza del numero legale, propone di conferire al relatore un mandato a redigere un parere nei termini dallo stesso proposti.

La Giunta approva.


(377-391-435-1112-1655-1882-1973-2090-2143-2198 e 2932-bis) Trasformazione dell’Ente nazionale per il turismo (ENIT) in società per azioni, risultante dallo stralcio – deliberato dall’Assemblea il 17 giugno 1998 – dell’articolo 5 e del comma 3 dell’articolo 11 del testo proposto dalla 10a Commissione permanente per i disegni di legge d’iniziativa dei senatori Pappalardo ed altri; Micele ed altri; Wilde e Ceccato; Costa ed altri; Gambini ed altri; Polidoro ed altri; Athos De Luca; Demasi ed altri; Lauro ed altri; Turini ed altri e del Consiglio regionale del Veneto
(Parere alla 10a Commissione: favorevole condizionato)


Il presidente BEDIN, dopo aver rilevato come la questione della consultazione della Giunta sia stata sollevata nel corso dell’esame del disegno di legge in titolo da parte della Commissione di merito, cede la parola al relatore Pappalardo.

Il relatore PAPPALARDO illustra il provvedimento in titolo il quale risulta dallo stralcio delle disposizioni inerenti alla trasformazione dell'Ente nazionale per il turismo (ENIT) in società per azioni, dal testo proposto dalla 10a Commissione per una serie di disegni di legge concernenti il turismo. Esso consta di un primo articolo, che reca le disposizioni sul riordino dell'ENIT, e di un secondo articolo concernente l'abrogazione della legge n. 292 del 1990, che disciplina l'attuale ordinamento dell'ENIT. L'articolo 1, comma 4, prevede in particolare che la proprietà dell’istituenda società sia interamente pubblica nonché la conclusione di un contratto di programma volto a regolare le attività e i servizi che l'ENIT spa svolge per conto dello Stato, delle regioni, delle Province autonome e di altri soggetti pubblici e privati.
Dopo aver rilevato che il comma 6 prevede, alla lettera d), che l’ENIT spa possa organizzare e produrre servizi di consulenza, assistenza e collaborazione in favore di soggetti pubblici e privati, e che il successivo comma 8 consente a tale ente di costituire società o di partecipare a società aventi scopi analoghi ai fini propri, l’oratore evidenzia come la nuova società venga nel contempo a svolgere servizi di natura pubblica, come quelli derivanti dal contratto di programma, e servizi in regime di mercato, di cui al citato comma 6, lettera d). Tale duplice veste appare in contrasto con la direttiva 92/50/CEE, concernente gli appalti pubblici di servizi, che obbliga gli Stati membri a svolgere procedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di importo superiore alla soglia prestabilita.
Considerando, tuttavia, che tale direttiva non si applica agli appalti pubblici di servizi aggiudicati ad organismi di diritto pubblico aventi carattere non industriale o commerciale – come specificato all'articolo 1, lettera b), della direttiva stessa – il relatore, onde sanare i profili di contrasto con la normativa comunitaria, propone di esprimere un parere favorevole a condizione che siano soppresse le parole “e privati” all’articolo 1, comma 4, lettera c) e all’articolo 1, comma 6, lettera d). L’oratore propone altresì di chiedere la riformulazione dell’articolo 1, comma 8, al fine di precisare che l’ENIT spa può costituire o partecipare solamente a società che perseguano finalità di interesse generale.
L’oratore sottolinea infine come la trasformazione dell’ENIT in società per azioni si renda necessaria anche al fine di valorizzare adeguatamente il settore del turismo, che ormai costituisce uno degli elementi essenziali del sistema economico italiano.

Il senatore MUNGARI, dopo aver ricordato di aver personalmente sollevato nella Commissione industria la questione della compatibilità del provvedimento in titolo con la normativa comunitaria, sottolinea le proprie perplessità in merito alla trasformazione dell’ENIT in una società per azioni, iniziativa incoerente con gli istituti attualmente previsti dal diritto societario. Il nuovo ente verrebbe ad assumere una configurazione propria di soggetti di diritto privato che non appare confacente per il perseguimento delle finalità pubbliche cui è preposto. Il disegno di legge, inoltre, non appare chiaro in relazione alla definizione degli assetti proprietari dell’istituenda società – in relazione alla quale lo Stato sembrerebbe venire ad assumere una responsabilità illimitata, ai sensi dell’articolo 2362 del codice civile – e le sue disposizioni sono state oggetto di un parere negativo da parte del Ministero del tesoro, il quale vi ha ravvisato un contrasto con la normativa comunitaria sugli appalti recepita dal decreto legislativo n. 157 del 1995. Alla luce di tali considerazioni l’oratore ritiene che le modifiche proposte dal relatore non siano sufficienti a risolvere i problemi di compatibilità del disegno di legge con il diritto dell’Unione europea.

Il senatore BORTOLOTTO, dopo aver ricordato che con un apposito referendum è stata decisa la soppressione del Ministero del turismo, in conformità con la Costituzione che attribuisce la competenza per tale materia alle regioni, rileva come l’istituenda società costituisca un opportuno strumento di coinvolgimento delle regioni benché resti preponderante il ruolo dello Stato.
Esprimendo apprezzamento per l’esposizione del relatore Pappalardo l’oratore sottolinea la necessità di ricorrere ad una soluzione che consenta una più efficace valorizzazione del patrimonio turistico italiano – tenendo conto che le potenzialità di talune regioni appaiono ancora trascurate – ed evidenzia l’importanza di un’efficace applicazione della normativa comunitaria. A tale riguardo l’oratore ritiene che le modifiche proposte dal relatore potrebbero non essere sufficienti per conformare il disegno di legge con le disposizioni comunitarie e che sarebbe preferibile affidare i suddetti servizi ai soggetti in grado di offrire le prestazioni migliori.

Il senatore BIASCO osserva che l’attribuzione della competenza in materia di turismo alle regioni non esclude l’esigenza di un’azione di coordinamento a livello statale. A tale proposito l’istituenda società appare uno strumento idoneo a coinvolgere le regioni tenendo conto della tendenza che vede la progressiva trasformazione in società per azioni di organismi pubblici, la quale comporta anche una diversa configurazione delle responsabilità dei rispettivi amministratori.

Il relatore PAPPALARDO, dopo aver osservato che nell’audizione svolta dalla Commissione industria anche il Presidente dell’ENIT ha riconosciuto l’esigenza di un riassetto organizzativo dell’ente, sottolinea la necessità di proseguire nel processo che vede la progressiva soppressione di enti pubblici non economici, soggetti che si caratterizzano per la configurazione di situazioni di privilegio e di irresponsabilità. Condizioni analoghe sono riscontrabili anche nell’ambito dell’ENIT dove, alle perplessità in merito ai rapporti dell’ente con le sedi estere e con le rappresentanze consolari, si aggiungono le incertezze sulla reale produttività dell’ente.
Rilevando che il parere negativo del Ministero del tesoro citato dal senatore Mungari si riferisce ad uno schema di decreto legislativo predisposto in attuazione della legge Bassanini e che poi non ha avuto seguito, l’oratore precisa che il disegno di legge in titolo – benché non specifichi le rispettive quote – definisce, all’articolo 1, comma 4, lettera a), la composizione del capitale sociale con riferimento alla partecipazione di Stato, regioni e province autonome. Evidenzia altresì come organismi simili, quali la Società Sviluppo Italia, siano stati già costituiti in Italia e come analoghi soggetti di interesse pubblico operino in altri paesi dell’Unione europea. Tra questi, l’esempio più significativo è costituito dalla Maison de France, nel cui capitale sociale partecipano anche importanti imprenditori turistici e commerciali.
Ravvisando l’esigenza di tener conto della distinzione tra organismi di diritto pubblico ed organismi, anche privati, che perseguono finalità pubblicistiche, l’oratore replica al senatore Bortolotto sottolineando la necessità di separare le funzioni di promozione turistica di interesse generale da quelle di natura privata. Un soggetto qualificato per promuovere l’immagine del turismo italiano nel mondo, infatti, ove svolgesse anche attività di promozione di una specifica catena alberghiera o di ristorazione, creerebbe una condizione di alterazione della concorrenza. È vero, peraltro, che le finalità dell’ENIT spa potrebbero essere perseguite anche con altri strumenti – quali la trasformazione dell’Ente in un soggetto rappresentativo degli operatori del turismo – ma la Giunta deve limitarsi ad esaminare il testo in titolo assegnato.

I senatori LO CURZIO e CORRAO chiedono chiarimenti sulle forme di raccordo del nuovo ente con le regioni a statuto speciale, quali Sicilia e Sardegna, e propongono di inserire delle specifiche disposizioni al riguardo nel disegno di legge in titolo.

Il relatore PAPPALARDO ritiene che i riferimenti del provvedimento in titolo alle regioni contemplino anche le regioni a statuto speciale ma non si oppone a recepire nel parere le suddette proposte.

Il presidente BEDIN conviene che le considerazioni sulle regioni a statuto speciale potrebbero essere inserite nel parere, benché esse non sembrino direttamente connesse ai profili di competenza della Giunta, e propone altresì di introdurre, fra le disposizioni sulle finalità dell’ENIT spa, dei riferimenti ai collegamenti con le politiche e le iniziative comunitarie in materia di turismo.

Il senatore MUNGARI interviene per dichiarazione di voto precisando che il parere espresso dal Ministero del tesoro si riferiva ad uno schema di decreto legislativo che recava disposizioni sostanzialmente analoghe a quelle del disegno di legge in merito alla trasformazione dell’ENIT in società per azioni. Ribadendo le proprie perplessità in merito all’utilità di trasformare in società per azioni un ente che ha visto recentemente un recupero di efficienza, l’oratore ritiene semmai preferibile il ricorso allo strumento dell’agenzia pubblica.

Il senatore BORTOLOTTO preannuncia la propria astensione sul parere proposto dal relatore non condividendo l’attribuzione di un monopolio ad una società chiamata a svolgere servizi di valore superiore a quello oltre il quale è necessario applicare la direttiva comunitaria sugli appalti pubblici. L’oratore ribadisce inoltre la propria perplessità sull’opportunità della trasformazione dell’ENIT in un soggetto in cui lo Stato è destinato a mantenere una partecipazione predominante nonostante la preminente competenza regionale.

Il senatore LO CURZIO preannuncia il voto favorevole sulla proposta del relatore, a nome del Gruppo del Partito popolare, ribadendo l’esigenza di contemplare l’introduzione di specifici riferimenti alle regioni a statuto speciale.

Il senatore MANZI condivide l’esigenza di pervenire all’istituzione di un soggetto che svolga una più efficace azione di promozione del turismo italiano senza tuttavia ledere i principi di concorrenza sanciti dal diritto comunitario. L’oratore sottolinea inoltre come il turismo abbia generalmente privilegiato i grandi centri e come si renda necessario disporre di uno strumento idoneo a valorizzare le potenzialità di tutte le regioni italiane, senza favorire alcune aree a scapito di altre.

Il senatore MAGNALBÒ, ritenendo nel merito che sarebbe preferibile costituire una società mista con la partecipazione di soggetti privati, esprime un giudizio non ostativo per quanto attiene ai profili di competenza della Giunta.

Il senatore BIASCO rileva come l’ENIT abbia finora assicurato l’assolvimento dei compiti cui è preposta promuovendo iniziative di grande respiro, come la partecipazione italiana alla Borsa internazionale del turismo, e ritiene, pertanto, che sarebbe preferibile mantenere inalterata l’attuale configurazione dell’ente.

Il senatore BETTAMIO condivide le considerazioni del senatore Magnalbò ed esprime un giudizio favorevole sul parere proposto dal relatore, per quanto attiene ai profili di competenza della Giunta, riservandosi di prendere posizione sul merito del provvedimento in altra sede.

Il presidente BEDIN, verificata la presenza del numero legale, pone ai voti il conferimento di un mandato al relatore a redigere un parere favorevole condizionato alle proposte di modifica che sono state esposte e con le altre osservazioni emerse nel dibattito.

La Giunta approva a maggioranza.


ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA



(32) Progetto di Convenzione EURODAC per il confronto delle impronte digitali dei richiedenti asilo e relativo protocollo di estensione del campo di applicazione agli immigrati clandestini
(Deliberazione ai sensi dell’articolo 144, comma 5, del Regolamento)


(R144 001, C01a, 0001°)


Il presidente BEDIN, verificata la presenza del numero legale per lo svolgimento della procedura in titolo, ricorda che nella seduta dello scorso 22 luglio la Giunta ha espresso osservazioni favorevoli con rilievi alla 1a Commissione sul progetto di convenzione EURODAC, sulla base dell’esposizione svolta dal relatore Bettamio.
Considerando che la Commissione di merito, a distanza di più di quindici giorni, non si è ancora pronunziata ed attesa l’esigenza di concludere la procedura di esame del progetto di atto comunitario in titolo, il Presidente propone, ai sensi dell’articolo 144, comma 5, del Regolamento, verificata la presenza del numero legale, che la Giunta deliberi di chiedere al Presidente del Senato che le osservazioni e proposte da essa formulate siano inviate al Governo.

La Giunta approva la proposta del Presidente.


SUI LAVORI DELLA GIUNTA



Il presidente BEDIN comunica che la Giunta tornerà a riunirsi mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre per l’esame, per il parere alla Commissione competente, del disegno di legge finanziaria per il 2000 e del bilancio di previsione, la cui assegnazione è prevista nella giornata di domani.



La seduta termina alle ore 9,40.