9a Seduta (pomeridiana)


Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE CONSULTIVA
(757) Conversione in legge del decreto-legge 20 giugno 1996, n. 323, recante disposizioni urgenti per il risanamento della finanza pubblica
(Parere alle Commissioni riunite 5a e 6a: favorevole con osservazioni)

Il relatore VELTRI riferisce alla Commissione sul disegno di legge in titolo, ricordando preliminarmente che le disposizioni in esso contenuto sono state occasionate da una parte dalle risultanze della relazione di cassa dell'aprile scorso, dall'altra da un rallentamento della crescita dell'economia stimato, nelle ultime previsioni, in una crescita del PIL dell'1,2 per cento. Tutto ciò ha fatto attestare il fabbisogno su 20.600 miliardi, al quale il Governo ha deciso di far fronte con l'attuale manovra di 16 mila miliardi. Nel sottolineare lo scarto esistente tra fabbisogno ed entità della manovra, ascrivibile a suo avviso alle diffuse attese circa una riduzione del tasso di sconto, egli segnala il carattere meramente correttivo e non strutturale del provvedimento adottato ed esprime l'avviso che sarebbe stato preferibile varare tale manovra, se non in una con il prossimo disegno di legge finanziaria, almeno dopo la presentazione al Parlamento del documento di programmazione economico-finanziaria.
Soffermandosi quindi nel merito delle disposizioni attinenti alle competenze della Commissione, il relatore fa presente che le misure di risanamento, contenute nei commi 3 e 4 dell'articolo 3, si muovono nella duplice direzione di un'immediata riduzione degli stanziamenti per il 1996 ed uno slittamento di spesa, attraverso la reiscrizione di alcune autorizzazioni nell'anno 1998. Ulteriori economie derivano dal comma 2, che riduce gli stanziamenti dei fondi globali. I capitoli di competenza della Commissione soggetti ad una immediata riduzione degli stanziamenti sono quelli concernenti il fondo protezione civile, la difesa del suolo, le aree naturali protette, il programma triennale e i contributi all'ANPA, per una riduzione complessiva di 68 miliardi; i capitoli interessati anche da uno slittamento degli stanziamenti riguardano la legge sui fenomeni alluvionali dei mesi da settembre a dicembre 1993 e quelli sugli eventi alluvionali della prima decade del mese di novembre 1994. I fondi ad essi assegnati, peraltro non spendibili nel 1996, risultano ridotti complessivamente di 200 miliardi sui 1.041 miliardi circa cui ammonta la riduzione complessiva. Conseguentemente, le somme disponibili per il 1996 per l'attuazione dei due provvedimenti citati sono pari rispettivamente a 136 e 512 miliardi, con una riduzione del 42,37 per cento e del 16,34 per cento rispetto ai complessivi stanziamenti di competenza.

Si apre il dibattito.

Il senatore MAGGI rileva che il provvedimento in esame ha operato sui due fronti della riduzione di spesa e dell'aumento di entrate senza seguire peraltro un progetto complessivo che faccia comprendere qual è l'obiettivo finale perseguito dal Governo. Le riduzioni apportate ai capitoli rientranti nella competenza della Commissione sono di entità ragguardevole e ciò dà la misura di quanto il Governo si stia allontanando dalle sue stesse enunciazioni circa le questioni da considerare prioritarie per il Paese. La manovra nel suo complesso suscita perplessità e preoccupazione e pertanto il Gruppo Alleanza nazionale non potrà che esprimere un voto contrario.

Il senatore LASAGNA, nel lamentare che i tempi e le modalità di presentazione della manovra non sono stati tali da assicurare l'adeguata informazione dei parlamentari, segnala che il settore ambientale subisce un taglio di spesa eccessivamente elevato rispetto all'importanza che esso riveste.

Il presidente GIOVANELLI, premesso che alcuni dei tagli proposti sembrano di segno contrario alle dichiarazioni programmatiche dello stesso Governo, esprime preoccupazione soprattuto per le riduzioni concernenti i capitoli relativi ai provvedimenti sulle alluvioni, in un momento in cui si decidono aumenti di impegni di spesa per situazioni analoghe, contestualmente all'aumento di alcune tariffe (acqua, fognature), che peraltro va giudicato positivamente dal punto di vista dei risvolti sul piano ambientale.
Richiama pertanto l'attenzione del relatore sull'opportunità di osservare da una parte che il decollo ed il potenziamento dell'ANPA sono indispensabili, dall'altra che la riduzione e lo slittamento della somma stanziata nel capitolo 9087 riguarda essenzialmente il ripristino delle opere pubbliche danneggiate dalle alluvioni del Piemonte, che sono opere essenziali dal punto di vista della prevenzione. Sebbene la capacità di spesa di tali fondi abbia registrato notevoli ritardi, non va sottovalutato il fatto che si tratta di interventi qualificati di necessità in quanto volti a rimuovere situazioni di immanente pericolo ed è pertanto essenziale che il Governo assicuri il rigoroso impegno di non procedere in futuro ad ulteriori slittamenti dei fondi in argomento.

Il senatore RESCAGLIO si associa alle considerazioni del Presidente.

Non essendoci altre richieste di intervento, il relatore VELTRI replica agli intervenuti elencando le osservazioni che saranno oggetto del parere che intende proporre: si raccomanda che il Governo assegni alle tematiche ambientali il riconoscimento e il risalto necessari; soprattutto in materia di difesa del suolo, di protezione civile, di politica delle aree protette, di Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente, è necessario prevedere congrui finanziamenti ed indispensabili indirizzi di orientamento e di coordinamento. Le misure raccomandate al Governo possono costituire elemento decisivo sia in direzione di una politica di equilibrato sviluppo sul territorio, sia per quanto riguarda il risanamento delle aree sottoposte a varie tipologie di rischio, presenti sul territorio nazionale.
Pare altresì necessario ribadire la certezza della reiscrizione, nel 1998, degli importi ridotti nel 1996 ai capitoli 7866 e 9087, rispettivamente del Ministero del tesoro e del Ministero dei lavori pubblici; va infatti ribadita la tempestività dell'avvio dei lavori previsti e finanziati in tali capitoli di spesa, in quanto essi sono in grado di far diminuire il rischio di calamità, e pertanto anche l'ammontare di eventuali futuri risarcimenti.

Il presidente GIOVANELLI propone che sia conferito mandato al senatore Veltri di redigere parere favorevole, con le osservazioni da lui formulate in replica.

Il senatore POLIDORO dichiara voto favorevole, ricordando che, prima ancora di difendere la pur ridotta appostazione di bilancio per le aree protette, occorrerebbe incrementare la capacità di gestione e di spesa del Ministero dell'ambiente, la cui struttura è insufficiente a dare il necessario impulso alla costituzione dei nuovi parchi previsti dalla legge-quadro.

Il senatore BORTOLOTTO dichiara il voto favorevole del Gruppo Verdi-l'Ulivo, auspicando che nel prosieguo dell'iter del disegno di legge n. 757 siano recuperati i 20 miliardi decurtati dalla politica dei parchi: tale cifra appare assai modesta, sul complesso della manovra, per cui potrebbe essere compensata con una diversa articolazione di altre voci di bilancio.

Il senatore MAGGI dichiara il voto contrario del Gruppo di Alleanza nazionale, lamentando il grave errore previsionale compiuto sull'incremento del prodotto interno lordo nello scorso bimestre; è poi tutta da verificare la forma assunta da talune voci della manovra, che vorrebbero gravare di una copertura aggiuntiva le regioni, mentre non può che stigmatizzarsi la decisione di incidere sulle misure volte a ridurre i danni da calamità naturale.

Il senatore CARCARINO annuncia voto favorevole, mentre il senatore AVOGADRO si dichiara contrario.

La Commissione conferisce quindi, a maggioranza, al senatore Veltri mandato di redigere parere favorevole con osservazioni sul disegno di legge in titolo.

La seduta termina alle ore 16,20.