GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 1997


41a Seduta

Presidenza del Presidente
BEDIN

Interviene, a norma dell'articolo 48 del Regolamento, il Vice Segretario Generale della Confcommercio, dott. Stefano Torda.

La seduta inizia alle ore 8,40.

PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sull'attuazione del trattato di Maastricht e le prospettive di sviluppo dell'Unione europea: audizione del Vice Segretario Generale della Confcommercio
(Seguito dell'indagine e rinvio)
(R048 000, C23a, 0001°)

Riprende l'indagine sospesa nella seduta del 25 giugno.

Il presidente BEDIN ringraziando il dott. Torda, Vice Segretario generale e responsabile per gli affari europei della Confcommercio, per essere intervenuto, chiede di illustrare le valutazioni di tale organismo in merito agli effetti conseguenti all'attuazione del Trattato di Maastricht ed alle prospettive di revisione del suddetto Trattato.

Il dott. TORDA esprime le scuse del Presidente della Confcommercio, impossibilitato a partecipare, e ringrazia la Giunta per aver dato la possibilità di intervenire sul tema. La Confcommercio, che riunisce circa 500 mila operatori commerciali, 200 mila imprese turistiche e 40-50 mila aziende dei servizi, è in grado di assicurare una larga rappresentatività dei suddetti settori i quali hanno consentito negli ultimi dodici mesi la creazione di 57 mila posti di lavoro a fronte della crescente riduzione di occupati nella industria manifatturiera. L'importanza strategica di tali settori è stata riconosciuta anche da due Libri verdi della Commissione europea, dedicati rispettivamente al turismo, che interessa circa 1,2 milioni imprese e 9 milioni di occupati nell'Unione europea, ed al commercio, che interessa 4,5 milioni di imprese e 22 milioni di occupati. Sottolineando pertanto come il commercio ed il turismo siano venuti a costituire il più importante datore di lavoro nell'Unione europea, l'oratore rileva come tali settori siano altresì in grado di dare delle risposte specifiche proprio a quelle categorie, quali i giovani e le donne, che sono maggiormente penalizzate dal grave problema della disoccupazione.
Esprimendo un giudizio complessivamente favorevole sul Trattato di Maastricht e sulle prospettive di revisione, il dott. Torda rileva l'impulso positivo che può derivare ai settori del commercio e del turismo dalla creazione di uno spazio commerciale comune, dalla completa liberalizzazione della circolazione di beni, persone e servizi e dalla piena applicazione del principio della libertà di stabilimento.
L'oratore ritiene tuttavia che sussistano dei ritardi nell'attuazione del Trattato da parte dell'Italia, con particolare riferimento all'applicazione del principio dello snellimento delle procedure amministrative, le quali costituiscono un pesante onere improprio per le piccole imprese. Passando dall'enunciazione dei principi generali alla concreta realizzazione delle politiche comunitarie, il dott. Torda esprime, inoltre, un giudizio insoddisfacente per quanto concerne le disposizioni dei Trattati che interessano i settori del commercio e del turismo, che nonostante la loro importanza strategica per l'occupazione, vengono trascurati a vantaggio di altri settori quali l'agricoltura, l'energia e l'industria, disposizioni che non sembra vengano adeguate neppure nei nuovi accordi scaturiti dal Vertice di Amsterdam. Il Trattato di Maastricht, in particolare, dedica il titolo tredicesimo all'industria tralasciando il commercio ed i servizi nonchè le specificità delle piccole e medie imprese del settore terziario. Tali settori vengono incidentalmente citati all'articolo 3 del Trattato, il quale contempla una serie di politiche - tra cui una politica commerciale comune, la quale però viene intesa in un senso ben diverso da quello che interessa le categorie del settore - e prevede genericamente, alla lettera «t)», delle misure in materia di «energia, protezione civile e turismo». Al riguardo, ove fossero disponibili degli spazi negoziali, sarebbe opportuno inserire nel nuovo trattato una nuova lettera «u)», dedicata espressamente al commercio, ai servizi e al turismo. La previsione di norme specifiche nel trattato offrirebbe la base giuridica per avviare azioni comunitarie volte a promuovere lo sviluppo di un sistema commerciale equilibrato, che tuteli il piccolo commercio - rispetto all'affermazione della grande distribuzione - la cui compressione determina preoccupanti effetti sociali sia in termini occupazionali sia in termini di degrado delle realtà urbane. Interventi comunitari sarebbero necessari anche in altri campi quali la tutela della qualità nel campo della distribuzione, la diversificazione delle stagioni turistiche in Europa e la promozione del turismo culturale. Tale settore, in particolare, che non riveste solamente un'importanza economica, è suscettibile di considerevoli sviluppi tenendo conto delle tendenze in atto in Europa e nei mercati mondiali del turismo.

Il presidente BEDIN ringrazia il dottor Torda per l'esposizione, la quale offre degli interessanti elementi anche per valutare i nuovi accordi di Amsterdam, ed introduce il dibattito.

La senatrice SQUARCIALUPI ringrazia per la chiarezza dell'esposizione e dichiara di ritenere ancora fattibili talune correzioni minori del Trattato, quali l'introduzione di una specifica disposizione su commercio e turismo. L'oratrice sottolinea tuttavia l'esigenza che gli operatori del settore si concentrino sulle carenze del sistema di distribuzione in Italia, carenze che per essere risolte non necessitano dell'intervento di misure comunitarie. Al riguardo si riscontra una maggiore attenzione nei confronti dei consumatori in altre realtà europee, quali la Francia, dove sono più estesi gli orari di apertura degli esercizi commerciali, è possibile per le famiglie effettuare degli acquisti anche nei giorni festivi, si tiene conto delle specifiche esigenze della terza età, che costituisce un segmento di consumatori di crescente importanza, e dove la qualità dell'offerta turistica, a parità di categoria, è migliore.

Anche il senatore MANZI sottolinea l'esigenza di un adeguamento della qualità delle prestazioni offerte da parte degli operatori turistici italiani tenendo conto degli standards europei. Al riguardo è opportuno considerare che gli operatori del settore turistico e le loro organizzazioni non sono stati in grado di formulare delle proposte articolate per rilanciare, mediante adeguati investimenti, delle zone le cui ampie potenzialità turistiche non sono state ancora sufficientemente sfruttate.

Il senatore MAGNALBÒ, rilevando come le scelte strategiche fondamentali in merito alla valorizzazione turistica di determinate aree geografiche siano ormai operate da pochi grandi gruppi internazionali, chiede al dottor Torda se non ritenga che la realizzazione dell'Unione economica monetaria, impedendo quei deprezzamenti della moneta che costituiscono un oggettivo incentivo per i turisti stranieri, costituisca un fattore di limitazione dello sviluppo delle potenzialità dell'industria italiana del turismo.

Il senatore TAPPARO rileva che, benchè per i settori suddetti non sia riscontrabile nei Trattati uno spazio analogo a quello riservato ad altre materie, quali l'agricoltura, essi risultano tuttavia tra i principali beneficiari dei Fondi strutturali dell'Unione europea. L'oratore sottolinea altresì come la tutela dei piccoli commercianti - a fronte delle tendenze di mercato che mostrano una progressiva affermazione della grande distribuzione, in quanto essa è in grado di offrire dei prezzi migliori - sia strettamente connessa alla valorizzazione ed alla promozione della qualità dei servizi e dei prodotti, aspetti che sono tutti correlati alla promozione della qualità della vita. Il senatore Tapparo chiede inoltre al dottor Torda chiarimenti sull'incidenza dei settori suddetti sulla bilancia dei pagamenti, sull'articolazione delle associazioni delle aziende di servizi, e in particolare di quelle del settore informatico, sul coordinamento tra le associazioni di categoria di tali settori a livello europeo e sui loro rapporti con l'Unione europea.

Il senatore NAVA, soffermandosi sulle difficoltà enunciate dal dottor Torda in merito ai rapporti tra gli operatori commerciali e la Pubblica amministrazione, chiede delucidazioni sulle prospettive di soluzione del problema, sulle soluzioni adottate in altri Paesi e sul possibile ruolo che può essere svolto al riguardo dal Parlamento.

Il senatore CORRAO sottolinea l'importanza della formazione nella caratterizzazione dei piccoli esercizi commerciali, al fine di competere su di un piano diverso con i grandi gruppi e di offrire dei servizi di qualità migliore. L'oratore rileva altresì l'esigenza di raccordare l'artigianato artistico con la distribuzione commerciale soffermandosi altresì sulla maggiore idoneità delle piccole e medie imprese commerciali ad integrarsi con realtà urbane particolari sotto il profilo storico, artistico e architettonico. Al riguardo l'oratore chiede anche chiarimenti sulle sfide poste dalla competizione europea, considerando che alcune catene straniere sembrano in grado di aggiudicarsi l'esercizio di attività commerciali presso i musei italiani.

Tenendo conto dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea il presidente BEDIN propone di sospendere la seduta e di riprendere alle ore 13, ove terminata la seduta antimeridiana dell'Assemblea, per consentire al dottor Torda di rispondere ai quesiti che sono stati posti.

Conviene la Giunta.

La seduta, sospesa alle ore 9,30, riprende alle ore 13.

Il presidente BEDIN, con riferimento agli interventi della senatrice Squarcialupi e del senatore Corrao ed a talune notizie di stampa in merito alla conclusione di intese tra grandi gruppi di distribuzione nazionali ed imprese straniere, chiede al dottor Torda se esista un'autorità europea in grado di governare tali processi, che sfuggono alla dimensione delle associazioni di categoria e dei governi nazionali.

Il dottor TORDA interviene soffermandosi in primo luogo sul quesito del presidente Bedin. A tale riguardo l'oratore sottolinea come la Confcommercio sostenga l'inserimento nei Trattati di una disposizione che costituisca la base giuridica per la realizzazione di una specifica politica europea. Tale politica si rende necessaria anche per definire le istituzioni ed i principi chiamati a disciplinare le intese tra i grandi gruppi europei in questo campo. A tale proposito non si tratta di introdurre delle limitazioni ma di fissare delle regole idonee, come nel caso della commercializzazione dei prodotti agroalimentari, a consentire un ulteriore sviluppo del settore.
Rivolgendosi alla senatrice Squarcialupi il dottor Torda rileva le difficoltà proprie di aziende a conduzione familiare ad estendere l'orario di apertura a tutto l'arco della giornata e la necessità di giungere ad opportune intese sia a livello di Enti locali sia a livello più ampio. Delle misure di politica commerciale, non necessariamente costituite da sovvenzioni, potrebbero altresì favorire la fascia dei consumatori più anziani mediante l'incentivazione di confezioni di volume ridotto e sostenendo, soprattutto, la sopravvivenza delle piccole aziende di distribuzione. In relazione ai divari nella qualità offerta dalle strutture alberghiere nelle varie regioni, a parità di categoria di riferimento, l'oratore rileva come la Confcommercio abbia più volte sollecitato, anche nell'ambito del dibattito sulla legge quadro sul turismo, l'emanazione di un atto di indirizzo e di coordinamento a livello nazionale, peraltro già previsto dalla legge n. 203 del 1995.

Replicando ad un breve intervento della senatrice SQUARCIALUPI sull'esigenza di porre maggiore attenzione alle aspettative dei consumatori, il dottor TORDA ribadisce che l'adeguamento degli orari dei negozi alle esigenze dei consumatori non può derivare solamente dalla buona volontà dei singoli operatori ma necessita di opportune intese a livello locale.
Con riferimento agli interventi dei senatori Manzi e Tapparo il Vicesegretario generale della Confcommercio conviene sull'insufficiente sfruttamento delle potenzialità turistiche dell'Italia - soprattutto in termini di offerta disponibile nel Mezzogiorno a fronte delle ricchezze culturali, umane e paesaggistiche di cui dispone tale area - ma sottolinea come il settore turistico italiano, nel suo complesso, si collochi ai primi posti nel mondo, se si escludono gli Stati Uniti. Al riguardo l'oratore espone alcuni dati: il complesso delle attività turistiche italiane impiega, direttamente o indirettamente, due milioni di persone con un prodotto di circa 120 mila miliardi all'anno; al settore spetta inoltre il merito di due terzi del saldo attivo della bilancia commerciale, pari a 24.200 miliardi nel 1996 su un saldo attivo delle esportazioni dell'ordine di 45.000 miliardi. Tali valori sono stati sostanzialmente salvaguardati rispetto al 1995, nonostante l'aumento della concorrenza straniera ed il rafforzamento della lira.
Rispondendo al senatore Magnalbò l'oratore si dichiara convinto della capacità della struttura turistica italiana di mantenere la propria competitività nonostante la prospettiva dell'introduzione dell'Euro. A tale proposito sarebbe miope ritenere di poter trarre dei vantaggi solamente dalla debolezza della moneta laddove le autorevoli considerazioni finali presentate recentemente dal Governatore della Banca d'Italia indicano una crescita della produttività della struttura alberghiera, nel 1996, del 6,4 per cento, essenzialmente ascrivibile a recuperi di efficienza, dato che presupone la capacità di offrire servizi migliori mantenendo dei prezzi ragionevoli.
Rispondendo agli altri quesiti del senatore Tapparo il dottor Torda rileva come il settore turistico, pur essendo destinatario di interventi pluriennali previsti dai Fondi strutturali, per circa 5.000 miliardi di lire, risenta dei più generali ritardi che caratterizzano l'attuazione dei quadri comunitari di sostegno, ritardi che costituiscono una occasione perduta in termini di sviluppo delle attività turistiche proprio nelle zone che maggiormente necessiterebbero di iniziative produttive. In merito alle considerazioni sulla qualità della vita espressa dal senatore Tapparo, l'oratore sottolinea anche la funzione sociale svolta dai piccoli operatori commerciali, grazie alla loro presenza capillare nel tessuto urbano, laddove le grandi imprese, pure rappresentate dalla Confcommercio, sono invece in grado di offrire maggiori benefici sul versante dei prezzi. Convenendo sull'esistenza di una zona di contiguità con la Confindustria in merito alla rappresentanza delle aziende che forniscono servizi informatici alle imprese, l'oratore rileva come il settore dei servizi includa anche altri rami, quali le intermediazioni immobiliari, le assicurazioni ed i trasporti, ed illustra i compiti dell'ufficio di rappresentanza di Bruxelles, già istituito da diversi anni ed in corso di potenziamento, il quale svolge una importante funzione di raccordo con le istituzioni comunitarie e con gli organismi di categoria a livello europeo.
In relazione ai quesiti del senatore Nava il dott. Torda esprime soddisfazione per le riforme concernenti lo snellimento dei procedimenti amministrativi avviate dal ministro Bassanini e, in particolare, per il provvedimento che una volta applicato consentirà la semplificazione di almeno cento procedure che attualmente costituiscono un pesante onere per le aziende del settore.
L'oratore conviene infine con le osservazioni del senatore Corrao in merito all'esigenza di sviluppare la collaborazione tra artigianato, commercio e turismo ed illustrando talune forme di coordinamento già avviate fra le rispettive organizzazioni di categoria sottolinea altresì l'utilità di definire appropriate politiche di sostegno a livello europeo, nazionale e locale. Specifiche iniziative di formazione sono necessarie soprattutto per le nuove generazioni di imprenditori commerciali, con particolare riguardo ad interventi di formazione continua caratterizzati da corsi brevi e da periodici interventi di aggiornamento. Per quanto concerne le insegne pubblicitarie, infine, l'appello alla cultura degli operatori commerciali è importante ma nel contempo è indispensabile stabilire delle disposizioni che, così come avviene in altri Paesi, vincolino al rispetto dell'arredo urbano.

Il presidente BEDIN ringrazia il dottor Torda per essere cortesemente intervenuto anche alla seconda parte della seduta e lo congeda.

Il seguito dell'indagine è pertanto rinviato.

La seduta termina alle ore 13,35.