IGIENE E SANITA' (12ª)

VENERDI’ 3 MARZO 2000

309ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA


Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Di Capua.

La seduta inizia alle ore 11,15.

IN SEDE REFERENTE


(68) FUMAGALLI CARULLI ed altri. - Norme a tutela dell'embrione umano.
(217) SALVATO. - Norme sull'inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro e il trasferimento di gameti ed embrioni.
(546) PEDRIZZI ed altri. - Norme per la tutela dell'embrione e la dignità della procreazione assistita.
(742) LAVAGNINI. - Norme a tutela dell'embrione umano.
(743) LAVAGNINI. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita.
(783) MAZZUCA. - Introduzione dell'articolo 235-bis del codice civile in tema di disconoscimento di paternità nel caso di figli nati a seguito di fecondazione eterologa.
(1154) BUCCIARELLI ed altri. - Modifiche all'articolo 235 e dell'articolo 263 del codice civile in tema di disconoscimento di paternità in relazione alla procreazione medico-assistita.
(1570) PERUZZOTTI ed altri. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita.
(2067) TOMASSINI ed altri. - Norme in materia di procreazione assistita.
(2210) FOLLONI ed altri. - Divieto della clonazione umana e della sperimentazione non terapeutica sull'embrione umano.
(2350) SERENA. - Irrevocabilità del consenso per l'inseminazione artificiale omologa ed eterologa nella specie umana nonché per l'impianto uterino di embrioni umani.
(2433) ASCIUTTI ed altri. - Tutela degli embrioni.
(2963) Lino DIANA ed altri. - Fecondazione medicalmente assistita.
(3276) SERENA. - Norme per la procreazione medicalmente assistita.
(3381) DI ORIO ed altri. - Norme in materia di fecondazione medicalmente assistita.
(3891) CORSI ZEFFIRELLI ed altri. - Nuove norme in materia di tutela dell'embrione e di procreazione medicalmente assistita.
(4048) Disciplina della procreazione medicalmente assistita, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Scoca ed altri; Palumbo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Buttiglione ed altri; Poli Bortone ed altri; Mussolini; Burani Procaccini; Cordoni ed altri; Gambale ed altri; Grimaldi; Saia ed altri; Melandri ed altri; Sbarbati; Pivetti; Delfino Teresio ed altri; Conti ed altri; Giorgetti Giancarlo; Procacci e Galletti; Mazzocchin ed altri.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 1° marzo 2000.

Il presidente CARELLA ricorda che nella seduta precedente era stata conclusa l’illustrazione degli emendamenti al disegno di legge n. 4048, assunto come testo base
Avverte che si passerà alla votazione degli emendamenti all’articolo 1 (gli emendamenti sono stati pubblicati in allegato alla seduta del 2 febbraio 2000).

La senatrice Carla CASTELLANI chiede la parola sull’ordine dei lavori osservando che, fino ad ora, la Commissione aveva evitato di procedere alla votazione degli articoli in attesa dei pareri della Commissione Affari Costituzionali e della Commissione Giustizia, ai quali veniva attribuito un particolare rilievo. Ella chiede quindi al Presidente Carella se sia opportuna in questa sede la votazione degli emendamenti non essendo ancora stati resi i suddetti pareri.

La senatrice SALVATO ritiene che quello sollevato dalla senatrice Castellani sia un problema reale, dal momento che la votazione degli emendamenti senza il previo parere delle suddette Commissioni, che investirà delicati aspetti tecnico-giuridici e di merito, è senz’altro poco opportuna. Tuttavia la Commissione a suo parere non può che impegnarsi a lavorare per concludere l’esame entro i ristretti termini per la discussione in Assemblea che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari ha ritenuto di fissare, se pure a suo parere del tutto inopportunamente.

Il senatore TOMASSINI condivide le osservazioni della senatrice Castellani e ritiene che meglio sarebbe se i presentatori ritirassero i propri emendamenti, così da consentire alla Commissione di conferire un mandato al relatore a riferire sul testo trasmesso dalla Camera dei deputati, per poi ridiscutere i singoli articoli in Assemblea tenuto dei pareri delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia.

Il presidente CARELLA concorda sul fatto che sarebbe stato opportuno attendere i pareri richiesti; tuttavia egli non può che concordare con quanto affermato dalla senatrice Salvato circa l’obbligo della Commissione di proseguire i propri lavori tenendo conto dei tempi indicati dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari. Quanto alla proposta del senatore Tomassini egli ritiene che, in mancanza di una volontà dei presentatori di ritirare gli emendamenti, essa non possa avere seguito.
Egli ricorda quindi che, in qualità di relatore, aveva invitato i presentatori a ritirare i propri emendamenti all’articolo 1 e ad accogliere l’emendamento 1.7 da lui presentato, interamente sostitutivo dell’articolo.
Ricorda altresì che il Governo si era rimesso al voto della Commissione.
Avverte quindi che si passerà all’esame dell’emendamento 1.1 identico all’emendamento 1.2, soppressivo dell’articolo 1.

Il senatore TOMASSINI annuncia il voto contrario del Gruppo Forza Italia.

La senatrice SALVATO annuncia a titolo personale il proprio voto favorevole sull’emendamento 1.1. Ella rileva come la formulazione dell’articolo 1, costituisca un proclama ideologico ed al contempo una summa di tutti gli aspetti più gravemente criticabili del testo in esame, dalla valutazione pregiudizialmente sfavorevole delle tecniche di fecondazione medicalmente assistita, alla reificazione della donna - cui si impone l’assoggettamento alle peggiori forme di accanimento terapeutico prima di consentirle il ricorso alle tecniche suddette - al tentativo di conferire piena soggettività personale agli embrioni.

La senatrice Carla CASTELLANI annuncia il voto contrario di Alleanza Nazionale, osservando che l’articolo 1, lungi dal configurarsi come una mera dichiarazione ideologica, si pone come un’indispensabile strumento per circoscrivere l’ambito applicativo delle procedure di fecondazione medicalmente assistita, in particolare per contenere e combattere quei deplorevoli fenomeni di sfruttamento commerciale di tali tecniche che si sono purtroppo verificate negli ultimi decenni.

Il senatore DI ORIO annuncia il proprio voto contrario agli identici emendamenti 1.1 e 1.2, sottolineando la necessità di ribadire la natura terapeutica degli interventi di fecondazione artificiale.

Il senatore Roberto NAPOLI, nell’annunciare il voto contrario dell’Unione Democratici per l’Europa, osserva come alla base di questo e di molti altri emendamenti presentati dalla senatrice Salvato e dai senatori di Rifondazione Comunista si possa leggere una filosofia di esasperata tutela dei punti di vista e delle scelte di vita di piccolissime minoranze; egli ritiene al contrario che, fermo restando il pieno diritto di tali minoranze di esprimere il proprio punto di vista, sia conforme al principio democratico che, in materie così delicate, le disposizioni legislative siano conformi ad orientamenti di pensiero ed esigenze morali condivisi dalla grandissima maggioranza del corpo sociale.

Il senatore RUSSO SPENA, nell’annunciare il proprio voto favorevole sottolinea come proprio l’intervento del senatore Napoli confermi il carattere ideologico della norma in esame, cui la sua parte intende contrapporre una visione laica della legge che, in quanto tale, può ricomprendere la piena libertà di autodeterminazione dei comportamenti dei cittadini secondo la propria etica.

La senatrice MAZZUCA POGGIOLINI annuncia il voto contrario dei Democratici alla soppressione dell’articolo 1, ritenendo necessaria una corretta identificazione della funzione essenzialmente terapeutica della fecondazione medicalmente assistita, soprattutto quale argine allo sfruttamento commerciale di tali tecniche tanto spesso praticato da operatori senza scrupoli.

Il senatore ZILIO annuncia il voto contrario del Gruppo Popolare osservando che l’articolo 1 definisce correttamente le finalità della procreazione medicalmente assistita e costituisce la base portante di un testo equilibrato e che configura certamente un quadro efficace per il sostegno alle coppie con problemi di infertilità.

L’emendamento 1.1, identico all’emendamento 1.2, posto ai voti non è accolto.

La senatrice SALVATO ritira l’emendamento 1.3 ritenendo che la problematica da esso sollevata debba essere più opportunamente trattata in altra parte del testo.

L’emendamento 1.4, posto ai voti non è accolto.

Il senatore VALLETTA non insiste per la votazione degli emendamenti 1.5 e 1.6 ai quali aveva aggiunto la propria firma.

Dopo dichiarazioni di voto contrario del senatore TOMASSINI e favorevole della senatrice SALVATO, l’emendamento 1.10, posto ai voti, non è accolto.

Si passa alla votazione dell’emendamento 1.7.

La senatrice BERNASCONI annuncia il voto favorevole dei Democratici di Sinistra all’emendamento del relatore, che riformula correttamente l’articolo 1 ribadendo il carattere terapeutico della procreazione medicalmente assistita, ma precisando che le finalità terapeutiche non si limitano al superamento dell’infertilità e della sterilità ma anche alla prevenzione e alla cura delle malattie geneticamente trasmissibili. Risulta inoltre apprezzabile la soppressione del riferimento, che appare del tutto pleonastico e ideologico, alla tutela dei soggetti coinvolti.

La senatrice SALVATO chiede che il primo e il secondo periodo dell’emendamento siano votati separatamente. Ella infatti ritiene di non poter votare l’emendamento nella sua attuale formulazione, dal momento che il secondo periodo, richiedendo comunque quale presupposto per l’adozione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita che si siano prima sperimentati gli altri metodi terapeutici, conferma l’impostazione del testo attuale, nei fatti gravemente sessista, che impone una sorta di accanimento terapeutico nei confronti della donna prima di consentire l’applicazione delle tecniche in oggetto.

Dopo una breve discussione, la Commissione respinge la proposta della senatrice SALVATO di votare per parti separate.

La senatrice Carla CASTELLANI annuncia il voto contrario di Alleanza Nazionale. Pur apprezzando l’intento del relatore di affrontare la delicata questione della prevenzione delle malattie geneticamente trasmissibili, ella ritiene che il disegno di legge in esame non possa costituire la sede adatta per affrontare tale questione, se non a rischio di costruire un strumento normativo che potrebbe, nelle mani di operatori di pochi scrupoli, consentire utilizzazioni pericolose e perverse.

Dopo dichiarazione di voto favorevole della senatrice MAZZUCA POGGIOLINI e delle dichiarazioni di voto contrarie dei senatori TOMASSINI e Roberto NAPOLI - il quale osserva che la questione della prevenzione delle malattie geneticamente trasmissibili è estranea all’oggetto del disegno di legge e appare piuttosto materia della legge n.194 del 1978 - nonché dopo un annuncio di voto favorevole del senatore DI ORIO e una dichiarazione di astensione del senatore RUSSO SPENA, l’emendamento, posto ai voti, non è accolto.

L’emendamento 1.8, posto ai voti con il parere contrario del senatore TOMASSINI ed il parere favorevole della senatrice SALVATO, non è accolto.

E’ altresì respinto l’emendamento 1.9.

Si passa alla votazione dell’emendamento 1.12.

Il senatore CAMERINI annuncia il voto favorevole dei Democratici di Sinistra sottolineando l’importanza della previsione dell’ammissibilità alle tecniche di procreazione medicalmente assistita in caso di rischio di malattie geneticamente trasmissibili. Dopo aver ricordato la positiva esperienza realizzata in materia in Germania grazie ad una legislazione particolarmente attenta, egli fa presente come nei casi di grave rischio di malattie geneticamente trasmissibili il ricorso alla procreazione medicalmente assistita può da un lato evitare l’insorgere di malattie particolarmente gravi e dolorose e, dall’altro ridurre grandemente il ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza.

Dopo dichiarazione di voto favorevole dei senatori SALVATO e RUSSO SPENA, il senatore TOMASSINI si dichiara contrario all’emendamento che, allargando l’ambito di applicazione delle procedure di fecondazione medicalmente assistita al di là di quella che è la stretta terapia della sterilità e dell’infertilità, apre la strada al rischio di interventi di carattere eugenetico e di speculazioni commerciali.

Il senatore DI ORIO, intervenendo in dissenso dal gruppo, annuncia la propria astensione ritenendo che la formulazione dell’articolo 1 proposta dall’emendamento in votazione, non prevedendo l’obbligo di esperire altre strade terapeutiche prima della procreazione medicalmente assistita, non costituisca margine sufficiente contro le tentazioni di sfruttamento commerciale.

Concorda la senatrice MAZZUCA POGGIOLINI.

L’emendamento, posto ai voti, non è accolto.

Il presidente CARELLA avverte che gli emendamenti 1.14, 1.15, 1.16 e 1.17 devono considerarsi inammissibili in quanto privi di contenuto modificativo. Avverte quindi che si passerà all’esame degli identici emendamenti 1.18 e 1.19.

La senatrice BERNASCONI annuncia il voto favorevole dei Democratici di Sinistra rilevando come l’attuale formulazione del comma 1 dell’articolo 1 introduca una grave vulnus nell’ordinamento giuridico italiano, in quanto individua l’embrione come portatore di diritti prevalenti, laddove nel nostro ordinamento la capacità giuridica si acquista con la nascita. Ella osserva inoltre come tale emendamento non possa non essere votato da chi, come il senatore Napoli, ha affermato poc’anzi che la questione della prevenzione delle malattie trasmissibili per via ereditaria non debba essere valutata in questa sede in quanto argomento rientrante nella disciplina della legge n.194 del 1978, con ciò implicitamente rifiutando la possibilità di ridurre attraverso la procreazione medicalmente assistita l’interruzione di gravidanza.

Il senatore Roberto NAPOLI esprime il proprio voto contrario all’emendamento in votazione, osservando come esso non tenga conto di una lunga elaborazione culturale e scientifica compiuta negli ultimi decenni in materia di definizione e soggettività del concepito.

Il senatore RUSSO SPENA annuncia il proprio voto favorevole all’emendamento in votazione. La mancata approvazione di tale proposta emendativa testimonierebbe infatti il carattere puramente ideologico di un testo che, lontano dalla realtà, dalle convinzioni e dai bisogni della società civile, sembra ispirato essenzialmente a contenere il ricorso alle pratiche di procreazione medicalmente assistita nell’ambito di quanto ritenuto accettabile da una determinata impostazione etica.

Il senatore DI ORIO, intervenendo in dissenso dal Gruppo annuncia il voto contrario sugli identici emendamenti 1.18 e 1.19 sottolineando che l’esigenza di farsi carico degli interessi del soggetto più debole, che è il bambino che deve nascere, non possa essere riportata ad un etica di parte, ma rappresenti un principio umano imprescindibile che deve informare di sé la nuova normativa.

Dopo un dichiarazione di voto contraria dei senatori TOMASSINI e Carla CASTELLANI, l’emendamento 1.18 identico all’emendamento 1.19, posto ai voti, non è accolto.


La senatrice SALVATO annuncia il proprio voto favorevole sull'emendamento 1.20, di contenuto identico all'emendamento 1.21, volto a sopprimere l'espressione "in particolare del concepito" in riferimento ai soggetti i cui diritti vengono assicurati dal disegno di legge in esame. Come è stato opportunamente messo in rilievo dal senatore Senese, relatore davanti alla Commissione Giustizia in sede consultiva sui provvedimenti in titolo, tale espressione, qualora non debba essere intesa come un'enunciazione priva di concreta portata normativa, verrebbe a configurare il concepito come soggetto di diritto, modificando una tradizione giuridica consolidata nell'ordinamento italiano, in base alla quale soltanto l'individuo già nato è soggetto di diritto, mentre il concepito è configurato come centro di imputazione di diritti unicamente nelle ipotesi previste, in via eccezionale, dalla legge, sempre comunque in subordine all'evento della nascita. Questa conclusione interpretativa, dirompente rispetto al sistema delineato in codice civile, comporterebbe seri problemi di ordine sistematico, con conseguenze particolarmente rilevanti in materia successoria.

Anche il senatore RUSSO SPENA annuncia il proprio voto favorevole, ribadendo come un atteggiamento contrario rispetto all'emendamento in votazione possa solo avere il significato di una riaffermazione di quell'ideologismo che purtroppo segna in molte parti il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati.

Posto ai voti, l'emendamento 1.20 – di contenuto identico all'emendamento 1.21 – è respinto.

Gli emendamenti 1.22 e 1.23 sono dichiarati improponibili, in quanto privi di reale portata modificativa.

Il senatore RUSSO SPENA annuncia il proprio voto favorevole sull'emendamento 1.24, diretto a sopprimere l'intero comma 2 che stabilisce che il ricorso alla procreazione medicalmente assistita è consentito qualora i metodi terapeutici non risultino idonei.

Il senatore DI ORIO annuncia il suo voto contrario, rilevando come l'emendamento in votazione intenda mettere in discussione il valore terapeutico della procreazione medicalmente assistita che invece deve essere intesa proprio come extrema ratio del processo terapeutico.

Posto ai voti, l'emendamento 1.24 è respinto.

La senatrice SALVATO annuncia il suo voto favorevole sull'emendamento 1.25, osservando che la valenza terapeutica delle tecniche di procreazione medicalmente assistita è sufficientemente espressa dal comma 1 dell'articolo in esame, con riferimento alla finalità di dare soluzione ai problemi di sterilità e infertilità.

Il senatore DI ORIO annuncia il suo voto contrario, facendo presente che l'emendamento in oggetto consentirebbe di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita anche alle coppie di soggetti di sesso non diverso.

Posto ai voti, l'emendamento 1.25 è respinto.

E' altresì respinto l'emendamento 1.26, dopo dichiarazioni di voto contrario della senatrice BERNASCONI e del senatore RUSSO SPENA.

Gli emendamenti 1.27 e 1.28 sono dichiarati improponibili.

Il senatore CAMERINI invita la Commissione ad approvare l'emendamento 1.29, il cui intendimento è quello di sancire in modo più chiaro la valenza terapeutica delle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Accogliendo un suggerimento del senatore Pardini, il senatore Camerini modifica quindi l'emendamento nel senso di inserire, al comma 2, prima delle parole "metodi terapeutici" la parola "altri".

La senatrice MAZZUCA POGGIOLINI, a nome dei Democratici, annuncia il suo voto favorevole ed invita i sostenitori del disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati a riflettere con attenzione sull'opportunità di apportare la modifica recata dall'emendamento in oggetto.

Il senatore MONTELEONE annuncia il voto contrario di Alleanza Nazionale.

Posto ai voti l'emendamento 1.29, nel testo modificato, è approvato.

L'emendamento 1.30 è dichiarato improponibile, mentre gli emendamenti 1.31 e 1.32 sono respinti.

La Commissione approva l'articolo 1 nel testo modificato.

L'emendamento 1.0.1, diretto ad inserire un articolo aggiuntivo, non è approvato.

Il presidente CARELLA rinvia quindi il seguito dell'esame, preannunciando che giovedì 9 marzo - data per la quale è stata calendarizzata in Assemblea la discussione dei disegni di legge in titolo - avanzerà la richiesta di consentire alla Commissione di concludere la votazione degli emendamenti in sedute da convocarsi dopo la conclusione del Forum delle donne parlamentari dei Paesi del Mediterraneo che si svolgerà a Napoli.

Prende atto la Commissione.

La seduta termina alle ore 12,45.