TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 1998

230ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Mattioli.

La seduta inizia alle ore 9,30.

IN SEDE REFERENTE

(3393) Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione di un disegno di legge d'iniziativa popolare e dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Storace; Zagatti ed altri; De Cesaris e Pistone; Testa; Pezzoli; Delmastro Delle Vedove; Riccio e Foti; Pezzoli ed altri
(536) CARCARINO ed altri. - Disciplina transitoria delle locazioni di immobili urbani
(537) CARCARINO ed altri. - Nuova disciplina delle locazioni degli immobili urbani
(587) LAVAGNINI ed altri. - Nuove norme in materia di locazioni di immobili urbani (645) SERVELLO. - Modifica all' articolo 11 del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, in materia di determinazione del canone di locazione di immobili ad uso abitativo
(684) SERVELLO ed altri. - Modifica dell' articolo 11 del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, in materia di determinazione del canone di locazione di immobili ad uso abitativo
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, sospeso nella seduta pomeridiana di ieri.

In apertura di seduta, il senatore POLIDORO dichiara di ritirare tutti gli emendamenti di cui è primo firmatario.

Il presidente GIOVANELLI chiede al relatore Parola se intende pronunciarsi con una propria proposta in merito ad una modifica del comma 4 dell'articolo 2, ovvero concludere previamente l'esame dell'articolo 1 con la votazione.

Il relatore PAROLA, premesso che ritiene opportuno riprendere subito l'esame dell'articolo 2, dichiara di avere individuato una possibile modifica del comma 4 dell'articolo 2, che potrebbe recepire le ragioni di gran parte degli emendamenti presentati, tenendo cioè presente che sarebbe un errore far coincidere la parte debole del rapporto locativo solo con una delle categorie interessate. Riterrebbe tuttavia preferibile che la soluzione da lui individuata venisse discussa congiuntamente con altre questioni che dovessero esser poste con forza nel prosieguo dell'esame degli articoli, presentando i relativi emendamenti in Assemblea.

Il senatore CARCARINO contesta decisamente sul piano metodologico quanto prospettato dal relatore, che è tra l'altro inaccettabile alla luce della posizione negativa più volte espressa dal Governo rispetto all'emendabilità del testo e che si presume rimanga invariata in Assemblea.

Il senatore SPECCHIA, premesso che la sua parte politica non potrebbe avallare modifiche del testo che spostino l'equilibrio a svantaggio dei proprietari, mentre potrebbe prendere in considerazione una modifica anche del comma 4 che, nel rendere più efficace la leva fiscale attraverso l'ICI, ne contempli l'utilizzo solo a determinate condizioni, esprime l'avviso che la Commissione debba procedere prendendo posizione sulle singole questioni anziché rinviarne la soluzione. Esprime infine un certo disappunto per le dichiarazioni rilasciate dal presidente Giovanelli alla stampa, anticipando la durata e l'esito dell'esame in Commissione.

Il senatore BORTOLOTTO dichiara di non condividere la proposta del relatore, essendo a suo avviso possibile raggiungere un accordo sulla modifica del comma 4 dell'articolo 2, avendo anche il senatore Specchia lasciato intendere che non esiste nell'opposizione una contrarietà pregiudiziale all'uso della leva fiscale per scoraggiare i proprietari che tengono sfitti i propri immobili, una volta accertato che ciò sia dovuto alla volontà di non affittare. Poiché i comuni chiedono una possibilità più ampia di aumentare l'ICI sugli immobili non locati, sembra a maggior ragione inaccettabile limitare tale possibilità alla soglia dell'1 per mille, soprattutto nell'ottica del trasferimento di sempre maggiori poteri e competenze ai comuni, nella quale si muove la maggioranza. A suo avviso, il punto di accordo può essere raggiunto se sono accolti sia l'emendamento 2.33, che lascia liberi i comuni di fissare l'aliquota agevolata per le abitazioni locate e quella aggravata per le abitazioni non locate, sia l'emendamento 2.56, che fissa in due anni il periodo di mancata locazione.

Il senatore IULIANO concorda con le obiezioni del senatore Carcarino, ritenendo molto difficile che la soluzione ai problemi emersi possa essere individuata in Assemblea e non invece in Commissione di volta in volta. Giudica poi incongrue talune posizioni emerse che attribuiscono un'importanza eccessiva alla misura della deroga rispetto alla normativa vigente per quanto riguarda la variazione dell'ICI, atteso che l'indirizzo più giusto è quello di attribuire ai comuni la massima discrezionalità possibile, come essi stessi chiedono.

Il senatore RIZZI, dichiarato il convincimento che la reazione del mercato non sarà positiva nei confronti della nuova legge sulle locazioni, che non è affatto equilibrata, giudica inaccettabile la chiusura pregiudiziale del Governo verso ipotesi di modifica.

Al riguardo il presidente GIOVANELLI fa presente che non è mai stata assunta alcuna decisione di sbarramento rispetto a proposte modificative, ma anzi gli interventi svolti sembrano indicare una linea di miglioramento che deve essere senz'altro sperimentata.

Il senatore RESCAGLIO ritiene che dopo il dibattito sul metodo i tempi siano maturi per una decisione nel merito, non essendo egli convinto che la Commissione stia lavorando inutilmente in quanto sarebbe già stabilito che il provvedimento non può essere modificato. Formula inoltre l'invito a non dare eccessiva importanza alle dichiarazioni rese alla stampa che, tra l'altro, non sempre vengono riportate con il necessario approfondimento.

Il sottosegretario MATTIOLI ribadisce che l'obiettivo della nuova normativa dovrebbe essere quello di riportare a condizioni di normalità i rapporti proprietari-inquilini ed è per questo motivo che egli ha espresso l'avviso di affrontare sistematicamente i problemi che dovessero qualificarsi come politicamente significativi. Di conseguenza, la decisione di procedere caso per caso costringerebbe il Governo ad una maggiore rigidità.

Il relatore PAROLA, nonostante l'avviso opposto manifestato dai commissari, si associa al rappresentante del Governo nel ritenere più proficuo esaminare la proposta modificativa del comma 4 che egli avrebbe individuato dell'ICI nell'insieme della discussione sulle altri parti da modificare.

Il presidente GIOVANELLI prende atto della proposta del relatore di accantonare gli emendamenti al comma 4 dell'articolo 2, proseguendo l'esame di tale articolo.

Si oppone il senatore RIZZI, il quale chiede che, nell'ipotesi di accantonamento di parte degli emendamenti, i lavori siano sospesi.

Il presidente GIOVANELLI sospende quindi la seduta per consentire al relatore di preparare subito l'emendamento al comma 4.

La seduta, sospesa alle ore 10,55, è ripresa alle ore 11,45.

Il relatore PAROLA illustra un'ipotesi di emendamento che prevede, per i soli comuni ad alta tensione abitativa, la possibilità di derogare al limite massimo dell'ICI in misura non superiore al due per mille, limitatamente agli immobili non locati per i quali non risultino registrati contratti di locazione da un periodo di due anni.

Il senatore CARCARINO riformula l'emendamento 2.57, prevedendo che il comma 4 dell'articolo 2 sia completato con la previsione, per i comuni ad alta tensione abitativa, della possibilità di deroga nella misura massima del 2 per mille.

Sulla proposta del relatore intervengono ripetutamente i senatori CAPALDI, SPECCHIA e CARCARINO, nonché il sottosegretario MATTIOLI ed il presidente GIOVANELLI.

Infine, il relatore PAROLA formalizza l'emendamento 2.59.

Il senatore RIZZI chiede che non siano posti in votazione gli emendamenti al comma 4, essendo opportuno lasciare ai Gruppi il tempo necessario per valutare la proposta del relatore.

Il presidente GIOVANELLI, accogliendo tale richiesta, rinvia il seguito dell'esame.


ANTICIPAZIONE DELL'ORARIO DELLA SEDUTA POMERIDIANA

Il presidente GIOVANELLI avverte che la seduta pomeridiana, già convocata per le ore 15,30, è anticipata alle ore 14.

La seduta termina alle ore 12,25.


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 3393

Art. 2

Al comma 4, in fine, aggiungere il seguente periodo: "Possono altresì derogare nella misura massima complessiva del 2 per mille i soli comuni di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61, e successive modificazioni".

2.37 (Nuovo testo) CARCARINO


Sopprimere l'ultimo periodo del comma 4.

Conseguentemente, aggiungere, dopo il comma 4, il seguente comma:

"4-bis. I comuni di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61, e successive modificazioni, possono derogare al limite massimo stabilito dalla normativa vigente in misura non superiore al 2 per mille, limitatamente agli immobili non locati, per i quali non risultino essere stati registrati contratti di locazione da almeno due anni".

2.59 IL RELATORE