TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)
GIOVEDÌ 4 MARZO 1999

289a Seduta
Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, con delega per la protezione civile, Barberi.

La seduta inizia alle ore 9,10.

IN SEDE REFERENTE
(580) LAVAGNINI ed altri: Norme in materia di prevenzione degli incendi boschivi
(988) CARCARINO: Modifiche al codice penale per prevenire e reprimere gli incendi boschivi
(1182) CAMO ed altri: Nuove norme in materia di incendi nei boschi
(1874) MANFREDI ed altri: Disciplina delle attività di previsione, prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi, fatto proprio dal gruppo parlamentare di Forza Italia, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento, nella seduta pomeridiana del 24 giugno 1998
(3756) SPECCHIA ed altri: Norme per la prevenzione degli incendi boschivi
(3762) CAPALDI ed altri: Attività di previsione, prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi
(3787) GIOVANELLI ed altri: Misure per il rafforzamento delle attività di indagine e repressione nel quadro delle normative volte alla prevenzione e al controllo degli incendi boschivi
(Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge nn. 580, 1874, 3756 e 3762, congiunzione con i disegni di legge nn. 988, 1182 e 3787 e rinvio. Esame congiunto dei disegni di legge nn. 988, 1182 e 3787, congiunzione con il seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge nn. 580, 1874, 3756 e 3762 e rinvio. Costituzione di un Comitato ristretto)

Riprende l'esame congiunto dei disegni di legge nn. 580, 1874, 3756 e 3762, sospeso nella seduta del 3 febbraio scorso.

Il relatore CARCARINO dà per illustrati i disegni di legge nn. 988 e 1182; passa poi ad illustrare il disegno di legge n. 3787, proposta integrativa volta ad introdurre misure di repressione delle azioni dolose e colpose (determinate da interessi speculativi o genericamente illeciti) all'origine del 66 per cento degli incendi boschivi. L'esigenza di istituire non solo meccanismi tecnici di controllo del territorio è soddisfatta mediante l'attribuzione ad organismi specializzati di compiti di investigazione e repressione del crimine: ciò avviene istituendo una direzione investigativa antincendi, incardinata all'interno del nucleo ecologico dei Carabinieri, in un'ottica di unitarietà di intervento con le altre forze di polizia.
Le fattispecie criminose alla cui persecuzione l'iniziativa di polizia è volta dovrebbero però estendersi anche ai delitti colposi di cui agli articoli 449 e 451 del codice penale, evitando così ripartizioni di competenze che andrebbero a discapito dell'efficacia: la risposta dello Stato deve essere data nei confronti di tutti i comportamenti lesivi del patrimonio naturale, oltre che dell'incolumità fisica di persone e beni. Quanto alle norme dell'articolo 2, il decreto di assegnazione di personale alla direzione investigativa antincendi dovrebbe essere emanato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge; i poteri ordinari di polizia possono essere richiamati senza un riferimento casistico che può apparire pleonastico, mentre sarebbe più opportuno prevedere una formazione specifica che utilizzi le risorse messe a disposizione dall'innovazione tecnologica.
Pur non considerando l'indennità speciale di cui al comma 3 dell'articolo 2 una forma di valorizzazione della specificità professionale dei militari utilizzati, il relatore dichiara che non eccepirà laddove la Commissione ritenesse indispensabile tale incentivo per le finalità della struttura da istituire. Quanto all'istituzione di una rete di monitoraggio satellitare del territorio nazionale, la relativa convenzione con l'Agenzia spaziale italiana (ASI) dovrebbe essere stipulata dal Ministero dell'ambiente di concerto con il Dipartimento della protezione civile, visto che al Ministero dell'ambiente competono un ruolo di coordinamento ed una sopraordinazione funzionale sul Nucleo operativo ecologico (NOE).
Ribadisce infine la disponibilità a recepire le istanze contenute in tutti i disegni di legge in titolo, sottoponendo al più presto alla Commissione - o eventualmente a qualsiasi sede ristretta cui si ritenesse di dar vita - la proposta di un testo unificato.

Sull'ordine dei lavori, interviene il senatore MANFREDI: richiede che si inizi la discussione generale e che si faccia salva la possibilità di adottare come testo base l'unico disegno di legge fatto proprio da un Gruppo parlamentare; del resto, in esso sono prefigurate tutte le soluzioni necessarie per affrontare il problema degli incendi, compresa quella repressiva delle azioni dolose, per cui non giudica esatto sostenere che il disegno di legge n. 3787 sia l'unico ad affrontare la questione investigativa.

Concorda il senatore LASAGNA, secondo cui la maggioranza appare orientata a sottrarre l'iniziativa politico-parlamentare ai Gruppi di opposizione, diluendo le proposte in un indistinto testo unificato privo delle connotazioni proprie dei promotori del disegno di legge n. 1874: quest'ultimo dovrebbe invece essere correttamente assunto a testo base e ad esso andrebbero riferiti emendamenti eventualmente tratti dai contenuti degli altri disegni di legge.

Il senatore VELTRI auspica che da tutti i Gruppi si posponga il problema di visibilità pubblica delle proposte a quello di funzionalità dei lavori, allo scopo di ottenere una risposta politica unitaria ai problemi sollevati nei disegni di legge: ciò può venire incaricando un comitato ristretto della redazione di un testo base, al quale riferire successivamente un dibattito e la presentazione degli emendamenti.

Il senatore MAGGI invita il presidente Giovanelli - che già l'altro ieri in Assemblea ha dato prova di indipendenza di giudizio, intervenendo in dissenso dal proprio Gruppo sulla proposta di stralcio dell'articolo 9 del disegno di legge n. 2570 - a non consentire che le procedure siano piegate ad un intento di emarginazione politica dell'opposizione: l'estremizzazione della questione ambientale rischia infatti di espropriare il ruolo politico dell'intero Parlamento.

Il senatore PAROLA conviene con il pericolo testè paventato, ma si dichiara certo che la Commissione saprà salvaguardare il tradizionale patrimonio di dialettica libera e volta alla risoluzione dei problemi: ciò può avvenire, nel caso di specie, anche senza adottare come testo base il disegno di legge n. 1874, in quanto la composizione rappresentativa del comitato ristretto garantirebbe comunque margini ampi di intervento a tutti i Gruppi.

Concorda il relatore CARCARINO, secondo cui il testo unificato che intende proporre non rappresenta una proposta di parte, ma l'aggiornamento delle previsioni contenute in tutti i disegni di legge alla luce della sopravvenienza del decreto legislativo n. 112 del 1998: non ha difficoltà a presentare tale testo prima ad un comitato ristretto, assoggettandosi alle sue valutazioni ed ai suggerimenti che dovessero pervenire da tutti i Gruppi; desidera però che i tempi siano celeri, allo scopo di offrire agli operatori uno strumento legislativo compiuto prima dell'estate.

Il presidente GIOVANELLI dichiara preliminarmente che, a differenza di quanto sostenuto dal senatore Manfredi, la discussione generale è stata già iniziata il 19 gennaio scorso, ancorché non conclusa; il sopraggiungere di ulteriori disegni di legge, peraltro, giustifica che in sede referente si proceda con la flessibilità necessaria a consentire il diritto di intervento anche sui nuovi testi, ma esigenze di economia dei lavori sconsigliano di procedere con un andamento troppo rapsodico. Preferibile sarebbe accedere alla proposta del relatore, di elaborazione (anche in comitato ristretto) di un testo unificato, rispetto al quale svolgere un unico dibattito ed al termine riferirvi gli emendamenti.

Il senatore MANFREDI replica che un dibattito a testo unificato già presentato rischia di svilire l'enunciazione della posizione politica del suo Gruppo, proponente del disegno di legge n. 1874. Peraltro, tra un testo unificato proposto in tutta solitudine dal relatore ed una proposta vagliata in comitato ristretto, esprime preferenza per quest'ultima ipotesi, purché presenzino alle sedute anche rappresentanti del Dipartimento per la protezione civile.

Non facendosi osservazioni, la Commissione conviene quindi sulla costituzione di un comitato ristretto; i Gruppi sono invitati dal Presidente a far pervenire le loro designazioni; saranno invitati alle sedute del Comitato ristretto anche i senatori proponenti dei disegni di legge ed appartenenti alla Commissione.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 10,10.