IGIENE E SANITA' (12ª)

GIOVEDI' 22 FEBBRAIO 2001
384ª Seduta (pomeridiana)

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 15,15.

IN SEDE REFERENTE
(4720-B) Disciplina degli istituti di ricerca biomedica, approvato dalla Camera dei deputati, modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.
(Seguito dell'esame e rinvio).


Riprende l'esame sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.

Il senatore ZANOLETTI sottolinea in primo luogo la straordinaria importanza che hanno rivestito gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico nella storia della medicina italiana. In effetti se l'Italia è oggi uno dei Paesi all'avanguardia nella ricerca sul cancro ciò si deve soprattutto alla presenza di IRCCS pubblici e di diritto privato che in questi anni sono stati all'avanguardia nella ricerca applicata.
Purtroppo negli ultimi sette anni la produttività scientifica degli istituti è stata compromessa dal prolungato periodo di commissariamento; i Ministri della sanità che si sono succeduti nel tempo hanno preferito rinunciare ad intervenire in maniera realmente incisiva sulla disciplina dell'organizzazione degli istituti, al solo fine di conservare nelle proprie mani il potere di nominare commissari politicamente graditi.
E' pertanto sospetto il fatto che il Ministro della sanità e la maggioranza che sostiene il Governo di cui fa parte premano oggi per approvare una riforma pur che sia, evidentemente nella prospettiva di un cambiamento di maggioranza.
Il Gruppo del Centro Cristiano Democratico non ritiene però di poter avallare questo testo che presenta numerosi punti discutibili, primo fra tutti l'insufficiente motivazione economica dei ricercatori, sottoposti ad un trattamento burocraticamente livellatore, e l'inaccettabile estensione anche al mondo della ricerca del principio dell'esclusività del rapporto, che non tiene conto della necessità di attivare nella ricerca moderna sinergie positive sia fra i vari enti di ricerca, sia tra questi e il mondo dell'industria.

Il presidente CARELLA invita gli oratori a focalizzare i loro interventi sulle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati.

Il senatore TOMASSINI ritiene che, fermo restando il fatto che solo le parti modificate dall'altro ramo del Parlamento possono essere emendate, non si può limitare solo a queste la valutazione espressa in discussione generale o in dichiarazione di voto finale, dal momento che gli emendamenti introdotti dall'altro ramo del Parlamento modificano il senso e la portata del disegno di legge nel suo complesso e quindi la valutazione che ne fanno i singoli parlamentari.

Concordano i senatori BRUNI e TIRELLI.

Il senatore DE ANNA esprime in premessa una perplessità sulla nuova denominazione di "istituti di ricerca biomedica" che appare meno esaustiva di quella di "istituti di ricovero e cura a carattere scientifico". L'oratore, dopo una rapida ricostruzione dell'organizzazione attualmente vigente nel campo della ricerca medica applicata, si sofferma quindi sulle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati al comma 5 dell'articolo 3.
Egli ricorda che gli emendamenti a suo tempo proposti dal relatore Camerini a tale comma erano stati approvati dal Senato anche con il consenso dell'opposizione. Infatti in tali proposte emendative si coglieva un atteggiamento finalmente nuovo da parte della maggioranza - ed è unicamente da deplorare il fatto che la maggioranza stessa si fosse in qualche misura appropriata di una posizione storicamente sostenuta dalla Casa delle Libertà - rispetto alle norme iugulatorie volute dal ministro Bindi in materia di limiti di età e di esclusività del rapporto per i medici dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale, contro le quali si era inutilmente battuta l'opposizione di Centro-Destra, che si era trovata di fronte ad una chiusura preconcetta e sorda a qualsiasi appello alla ragione.
E' evidente che il cambiamento di orientamento prevalso alla Camera dei deputati in ordine alle disposizioni approvate dal Senato sull'esclusività del rapporto dei direttori scientifici e sulle convenzioni tra gli istituti di ricerca biomedica e altri enti di ricerca, non può che determinare la contrarietà del Gruppo Forza Italia.

Il senatore COZZOLINO, intervenendo anche a nome della senatrice Carla Castellani, assente per importanti impegni istituzionali, richiama in primo luogo i colleghi alla necessità di mantenere il dibattito parlamentare ad un livello di civiltà e di reciproco rispetto. In questo senso egli ritiene particolarmente ingiuste le accuse di scarso interesse per i problemi della ricerca scientifica mosse a quei senatori dell'opposizione che hanno richiesto il passaggio di sede del disegno di legge in esame, non diversamente del resto da quanto era avvenuto in occasione di un'analoga richiesta di trasferimento presentata per il disegno di legge sull'uso degli oppiacei nella terapia del dolore, quando i senatori della Casa delle Libertà furono accusati addirittura di insensibilità verso le sofferenze dei pazienti.
Egli sente quindi il dovere, come senatore e come medico, di ribadire che tutti i componenti di questa Commissione, anche per le loro pregresse esperienze professionali, sono certamente attenti ai problemi e ai bisogni dei cittadini, indipendentemente dal fatto che le risposte da loro offerte a tali bisogni siano ispirate da concezioni politiche differenti.
L'oratore richiama quindi l'importanza di disciplinare adeguatamente gli istituti di ricerca biomedica, tenendo conto della loro collocazione nel sistema italiano della ricerca medica applicata, e sottolinea come l'attenzione e le risorse dedicate allo sviluppo della scienza siano senza dubbio uno tra i criteri qualificanti per la valutazione della civiltà di un Paese industriale avanzato.
In quest'ottica non si può certamente accettare l'acritica adesione ad un testo, come quello proveniente dalla Camera dei deputati, che sostanzialmente sopprime più o meno tutte le modifiche migliorative approvate dal Senato.

Il presidente CARELLA, in considerazione dell'elevato numero degli iscritti in discussione generale, ritiene opportuno convocare per la prossima settimana quattro sedute, rispettivamente lunedì dalle ore 18 alle ore 21, nonché martedì, mercoledì e giovedì alle ore 15.

Il senatore TOMASSINI richiama il Presidente alla necessità di esercitare i propri poteri di fissazione dell'ordine del giorno nel rispetto delle esigenze dei senatori e dell'accordo con i Gruppi parlamentari.

Segue un dibattito cui partecipano i senatori DE ANNA, TIRELLI, DI ORIO, ZILIO e SCOPELLITI, a conclusione del quale il PRESIDENTE, acquisito l'impegno dell'opposizione a terminare la discussione generale entro la giornata di martedì 27 febbraio, convoca la Commissione per le ore 15 della predetta giornata di martedì.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,20.