GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee

MERCOLEDÌ 19 LUGLIO 2000

220a Seduta

Presidenza del Presidente
BEDIN



La seduta inizia alle ore 8,35.


IN SEDE CONSULTIVA


(4726) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2000, n. 167, recante disposizioni urgenti in materia di autotrasporto (Approvato dalla Camera dei deputati)
(Parere alla 8a Commissione: favorevole con osservazioni)

Il relatore LO CURZIO illustra il provvedimento in titolo il quale recepisce, con le integrazioni apportate dalla Camera, l’accordo raggiunto lo scorso 20 giugno fra il Governo e le associazioni di categoria degli autotrasportatori al fine di affrontare le problematiche delle imprese del suddetto comparto, penalizzate dalla concorrenza degli altri operatori europei che beneficiano di minori carichi fiscali e previdenziali.
Dopo aver sottolineato l’importanza del settore dell’autotrasporto per l’economia - ricordando anche le ripercussioni delle agitazioni che hanno interessato la Francia e il Belgio - l’oratore descrive le misure previste dal decreto-legge in esame, che non presenta profili di contrasto con le competenze regionali e che si inquadra in un più ampio pacchetto di interventi, nella prospettiva di ridurre gli oneri che gravano sugli operatori dell’autotrasporto di merci in conto terzi, svilupparne la competitività e agevolarne la partecipazione al mercato europeo.
Soffermandosi sul nuovo articolo 01, introdotto dalla Camera, che estende le sanzioni previste per il trasporto abusivo alla fattispecie della circolazione di veicoli immatricolati all’estero sprovvisti della prescritta autorizzazione al trasporto internazionale, il relatore osserva l’esigenza di precisare che le suddette disposizioni si applicano agli autotrasportatori extracomunitari ovvero aggiungere un riferimento alla licenza comunitaria prevista dal regolamento (CEE) n. 881/92.
In relazione alla deduzione fiscale forfettaria prevista dall’articolo 1 l’oratore rileva l’esigenza di verificare se essa comporti benefici superiori alla cosiddetta soglia “de minimis”, corrispondente a circa 200 milioni di lire, nel qual caso scatterebbe l’obbligo di notifica alla Commissione europea previsto dall’articolo 88, paragrafo 3, del Trattato sulla Comunità europea. Ritenendo che gli importi relativi a spese non documentate che possono essere dedotti dal reddito, di cui all’articolo 2, comma 1, non superino la suddetta soglia de minimis, egli ravvisa analoghe esigenze di verifica del beneficio effettivamente derivante alle imprese interessate dalle disposizioni dell’articolo 2, comma 2, al fine di valutare se si ponga l’obbligo di notifica all’Unione europea. Tale comma comporta infatti il rifinanziamento di precedenti misure, di cui al decreto-legge 451 del 1998, concernenti una riduzione dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni dovuti all’INAIL nonché interventi connessi alla protezione ambientale ed alla sicurezza della circolazione.
L’articolo 2 bis estende infine ai veicoli adibiti all’autotrasporto il blocco dell’aumento delle tariffe assicurative già previsto per autovetture, motocicli e ciclomotori dal decreto-legge n. 70 del 2000, provvedimento oggetto di una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea lo scorso 12 luglio.
Sottolineando quindi l’urgenza di approvare le disposizioni in titolo per avviare a soluzione le problematiche del settore dell’autotrasporto, che interessa anche i lavoratori extracomunitari, il relatore propone di esprimere parere favorevole con le osservazioni esposte.

Il presidente BEDIN ringrazia il relatore per l’esposizione ed apre il dibattito.

La senatrice SQUARCIALUPI esprime apprezzamento per la relazione illustrata dal senatore Lo Curzio e sottolinea l’esigenza di favorire l’erogazione di servizi in materia di sicurezza stradale e di protezione ambientale piuttosto che la corresponsione di contributi finanziari al fine di garantire che gli interventi disposti siano effettivamente destinati alle finalità indicate.
L’oratore chiede altresì chiarimenti sui criteri di verifica della suddetta soglia de minimis e rileva lo stato preoccupante delle autostrade italiane ravvisando infine l’esigenza di interventi che riequilibrino la distribuzione dei traffici fra le varie modalità di trasporto.

Il senatore BETTAMIO ritiene che gli interventi disposti dal provvedimento in titolo attengano essenzialmente ad aspetti fiscali che non sono ancora divenuti oggetto di una disciplina armonizzata a livello comunitario. Al riguardo l’elemento più rilevante appare l’emendamento introdotto dall’altro ramo del Parlamento in materia di deducibilità delle spese non documentate, oggetto di rilievi per quanto concerne l’esigenza di una razionalizzazione di tutti gli interventi in materia fiscale ma che non presenta profili di contrasto con la normativa comunitaria.

Il senatore BORTOLOTTO, rilevando l’esigenza di chiarire gli elementi che penalizzano gli autotrasportatori italiani rispetto ai concorrenti europei, sottolinea l’inopportunità di estendere il campo di applicazione di una misura – quale il blocco delle tariffe assicurative - già oggetto di rilievi da parte dell’Unione europea.
L’oratore condivide inoltre il richiamo della senatrice Squarcialupi in ordine all’esigenza di procedere ad un riequilibrio fra le varie modalità di trasporto, in quanto risultano insostenibili un ulteriore sviluppo del trasporto su gomma ovvero una crescita indefinita delle reti autostradali.

Il senatore BIASCO, in relazione alle osservazioni del senatore Bortolotto in merito alle difficoltà degli autotrasportatori italiani, sottolinea come questi siano penalizzati dalla mancanza di un adeguato piano nazionale dei trasporti, che tenga conto delle esigenze di raccordo con il contesto europeo. L’attività degli autotrasportatori è resa ulteriormente precaria dall’inadeguatezza della rete autostradale e dalla mancanza di una strategia globale in merito al trasporto delle merci. La stessa scelta di privilegiare l’alta velocità rispetto ai rami periferici penalizza lo sviluppo del trasporto di merci su ferrovia, con il conseguente intasamento della rete autostradale. A tale proposito l’oratore sottolinea l’esigenza ad una presa di posizione della Giunta affinché il sistema dei trasporti italiani si adegui al quadro europeo, soprattutto in termini di sviluppo delle infrastrutture.

Il senatore MANZI esprime apprezzamento per quelle misure previste dal provvedimento in titolo che consentono una più adeguata tutela dei lavoratori del settore.
L’oratore sottolinea altresì l’esigenza di affrontare il tema dei trasporti a livello europeo tenendo conto che taluni Stati, fra cui l’Austria e la Svizzera, hanno adottato delle regole più restrittive dell’Italia in materia di trasporto stradale. Un approccio comune a livello europeo potrebbe infatti consentire di individuare delle soluzioni strutturali, preferibili a provvedimenti parziali, quali appaiono quelli posti in essere con il decreto-legge in esame e quelli adottati dalla Francia a seguito delle recenti manifestazioni degli autotrasportatori. Al riguardo sono condivisibili i richiami all’esigenza di un riequilibrio con altre modalità di trasporto, come i trasporti ferroviari, fluviali e marittimi.

Condividendo l’opinione che il parere da esprimere all’8a Commissione possa accennare all’esigenza di affrontare più incisivamente a livello europeo le problematiche attinenti al settore dei trasporti, il presidente BEDIN evidenzia che, per quanto attiene ai profili di competenza della Giunta, l’aspetto più rilevante appare l’articolo 2 bis introdotto dalla Camera. Considerando infatti che lo scorso 12 luglio la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione, ritenendo che il blocco delle tariffe assicurative costituisca un ostacolo al diritto di stabilimento e alla libera prestazione dei servizi, che non si giustifica per considerazioni di interesse generale né per fini di controllo dei prezzi, l’estensione del campo di applicazione delle suddette misure all’autotrasporto potrebbe oggettivamente aggravare il contrasto fra l’Italia e l’Unione europea. Al riguardo sarebbe pertanto opportuno sollecitare il Governo, che ha motivato il blocco delle tariffe assicurative con riferimento all’esigenza di contenere l’inflazione, a rispondere tempestivamente alla suddetta lettera di messa in mora della Commissione europea – che invita le autorità italiane ad esprimere le loro osservazioni entro tre settimane – possibilmente prima della conclusione dell’iter del provvedimento in titolo.
Per quanto attiene agli altri aspetti del decreto-legge in esame, l’oratore conviene con il senatore Bettamio che le misure di natura fiscale indicate riguardano settori ancora non oggetto di armonizzazione a livello comunitario e che pertanto esse non violano il diritto dell’Unione europea. A tale proposito – condividendo l’opportunità di esprimere un parere favorevole su un provvedimento volto a rasserenare un settore importante per l’economia nazionale - sarebbe tuttavia opportuno rivolgere una raccomandazione al Governo affinché le relazioni tecniche sulle iniziative legislative esponessero più chiaramente i dati sull’incidenza economica delle misure previste, anche al fine di valutare l’eventuale superamento della suddetta soglia de minimis .

Il relatore LO CURZIO condivide le valutazioni del presidente Bedin nonché i richiami ad un riequilibrio fra le diverse modalità di trasporto anche attraverso un adeguato sviluppo delle infrastrutture – tema che però non è affrontato dal provvedimento in titolo - che attualmente non consentono, ad esempio, di trasferire con risultati soddisfacenti il trasporto di determinate merci, come prodotti ortofrutticoli, dalla modalità autostradale a quella ferroviaria.
Tornando a sottolineare l’importanza del decreto-legge in titolo per un settore nevralgico per l’economia italiana, l’oratore ribadisce la proposta di esprimere un parere favorevole con le considerazioni esposte.

Su proposta del PRESIDENTE, verificata la presenza del numero legale, la Giunta conferisce quindi mandato al relatore a redigere un parere favorevole con osservazioni, nei termini emersi nel dibattito.


(4598) MANCONI ed altri. - Concessione di amnistia e di indulto
(Parere alla 2a Commissione: favorevole con osservazioni)

Il relatore BESOSTRI illustra il provvedimento in titolo soffermandosi in particolare, per quanto attiene ai profili di competenza della Giunta, sull’articolo 2, comma 1, lettera e), che esclude dal campo di applicazione dell’amnistia disposta dall’articolo 1 i reati connessi, fra l’altro, alla violazione delle norme di recepimento delle direttive comunitarie sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi, sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, sulle sostanze pericolose, sugli scarichi industriali di sostanze pericolose nelle acque e sulla qualità delle acque destinate ad uso umano.
A tale proposito l’oratore propone di esprimere parere favorevole osservando tuttavia l’opportunità di includere nel campo di applicazione dell’amnistia i reati connessi a violazioni delle direttive comunitarie sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e), numero 5), ove tali violazioni non cagionino danni alla salute.

Il senatore LO CURZIO sottolinea la gravità dei danni provocati dai rifiuti tossici nocivi.

Il relatore BESOSTRI precisa che i rifiuti tossici e nocivi rientrano nell’ambito dei rifiuti pericolosi disciplinati dalle citate direttive la cui violazione viene esclusa dal campo di applicazione dell’amnistia.

Il senatore BORTOLOTTO osserva come nell’ambito dei rifiuti di imballaggio figurino i contenitori di sostanze pericolose, quali prodotti chimici, vernici ed additivi per l’agricoltura, motivo per il quale sarebbe inopportuno includere la violazione delle pertinenti disposizioni comunitarie nel campo di applicazione dell’amnistia.

Il relatore BESOSTRI condivide le preoccupazioni del senatore Bortolotto precisando che l’eventuale inclusione nell’ambito dell’amnistia delle sanzioni connesse al recepimento delle direttive sugli imballaggi deve comunque riguardare la violazione di adempimenti burocratici ma non la violazione di comportamenti pericolosi per la salute.

Verificata la presenza del numero legale, la Giunta conferisce quindi mandato al relatore a redigere un parere favorevole con le osservazioni emerse nel dibattito.


(4714) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 giugno 2000, n. 160, recante differimento del termine per gli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati (Approvato dalla Camera dei deputati)
(Parere alla 13a Commissione: esame e rinvio)

Il relatore BORTOLOTTO illustra il provvedimento in titolo che consta di un unico articolo volto a differire al 31 marzo 2001 il termine previsto dall’articolo 9, comma 3, del decreto del Ministro dell’ambiente n. 471 del 1999 per l’esecuzione di interventi di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati. Tali interventi sono previsti dall’articolo 17 del decreto legislativo n. 22 del 1997, che ha recepito le direttive comunitarie sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi e sugli imballaggi. Tale decreto legislativo prevede talune agevolazioni per i soggetti che, autodenunciandosi, procedano spontaneamente al ripristino ambientale dei siti inquinati ma le imprese interessate hanno verificato l’impossibilità di assolvere a tutti gli adempimenti necessari entro il termine di sei mesi previsto dal citato decreto ministeriale n. 471 del 1999, che ha dato attuazione al decreto legislativo n. 22. Il suddetto termine, anche per via della normativa fiscale vigente, non ha poi consentito alle imprese interessate di diluire le spese necessarie su più esercizi finanziari, determinando un onere insostenibile per tali soggetti.
Non rilevando quindi profili di contrasto con la normativa comunitaria l’oratore propone di esprimere parere favorevole.

Il senatore BETTAMIO chiede chiarimenti sull’elenco dei siti inquinati.

Il relatore BORTOLOTTO precisa che vi sono centinaia di siti per ciascuna regione in quanto i soggetti interessati dal provvedimento sono estremamente numerosi.

Il senatore MANZI rileva la diffusione, soprattutto nel Nord Italia, del fenomeno di depositi utilizzati dalle aziende come discarica per evitare le spese connesse al raggiungimento delle discariche regolari, talora collocate a grande distanza. I suddetti depositi presentano numerosi rischi per la salute e per l’ambiente, anche perché spesso sono collocati nel centro delle città, ma la loro bonifica e la conseguente regolarizzazione della posizione delle imprese interessate si rivela proibitiva ove non si consenta di diluirne gli oneri nel tempo.

Su proposta del PRESIDENTE, la Giunta conviene di rinviare il seguito dell’esame.


La seduta termina alle ore 9,35