I N D U S T R I A (10a)

MARTEDI' 23 GENNAIO 2001
355a Seduta

Presidenza del Presidente
CAPONI


Interviene il sottosegretario di Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato Passigli.

La seduta inizia alle ore 15,45.



IN SEDE DELIBERANTE


(377-391-435-1112-1655-1882-1973-2090-2143-2198-2932-B) Riforma della legislazione nazionale del turismo, approvato dal Senato in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei senatori Pappalardo ed altri; Micele ed altri; Wilde e Ceccato; Costa ed altri; Gambini ed altri; Polidoro ed altri; Athos De Luca; Demasi ed altri; Lauro ed altri; Turini ed altri; d'iniziativa del Consiglio regionale del Veneto e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito della discussione e rinvio)

Si riprende la discussione del disegno di legge in titolo, sospesa nella seduta del 17 gennaio.

Il senatore WILDE si richiama ai lavori del Forum mondiale del turismo, svoltosi lo scorso anno, per segnalare come anche in quella sede sia stata rilevata una insufficiente attenzione del governo italiano nei confronti del settore. Ricorda, poi, come la recente Conferenza nazionale del turismo si sia conclusa con un sostanziale fallimento, testimoniato dalla insoddisfazione dei rappresentanti delle categorie e dai rilievi critici avanzati dai rappresentanti delle regioni.
Lo stesso iter del disegno di legge in discussione è stato caratterizzato da continui rinvii ed il testo pervenuto dalla Camera è privo di norme di grande rilievo che erano state approvate in prima lettura. Si riferisce, in particolare, all'articolo sulla realizzazione degli impianti, a quello sulle concessioni demaniali e sulla portualità turistica.
In tale situazione, le potenzialità di sviluppo del settore, che appaiono estremamente interessanti, rischiano di non essere attivate, proprio in ragione della mancanza di una politica organica in grado di incentivare le iniziative più innovative.
Il provvedimento in discussione, infatti, non contiene misure indispensabili di incentivazione finanziaria e fiscale e non promuove interventi di carattere strutturale, soprattutto nel settore dei trasporti, divenuti ormai imprenscindibili. Ricorda, in particolare, le iniziative per il collegamento Brescia-Milano e i risultati certamente non positivi nel settore aeroportuale.
Si deve registrare, quindi, l'assenza di una volontà politica effettivamente rivolta alla valorizzazione di un settore che dovrebbe rivestire, secondo l'unanime giudizio di commentatori ed esperti, un carattere prioritario nell'economia italiana.

Il senatore LAURO ritiene che l'approvazione di una efficace riforma della disciplina del turismo potrebbe avere importanti effetti per lo sviluppo del settore. Del resto, ricorda che il disegno di legge già approvato dal Senato ha origine parlamentare e che, tra i firmatari delle diverse iniziative, vi sono numerosi rappresentanti dei Gruppi di opposizione.
Occorre però ora prendere atto delle modifiche apportate al testo nel corso dell'esame svoltosi alla Camera. Si tratta di modifiche che hanno determinato un sostanziale peggioramento dell'impianto normativo e che hanno indotto i rappresentanti dei medesimi Gruppi di opposizione a trasformare il voto di astensione reso al Senato in un voto contrario.
Osserva, quindi, come l'assenza di una organica politica del turismo abbia determinato gravi danni al settore, che ha già registrato una perdita significativa della quota di mercato, valutabile in circa 600 mila arrivi annui in meno. Nel testo in esame, peraltro, sono state soppresse importanti disposizioni concernenti i porti turistici, la balneazione e il demanio marittimo e i bus turistici. Non è stata accolta inoltre la proposta di introdurre nel disegno di legge anche le norme sulle case da gioco. Si tratta di scelte che indicano come non vi sia la volontà di intervenire per rafforzare in modo strutturale il settore turistico. Ci si illude che sia sufficiente affidarsi alle risorse naturali ed artistiche del Paese, sottovalutando la necessità di creare le condizioni per rilanciare l'intero settore con l'obiettivo di intercettare le potenzialità di sviluppo che si presenteranno nel corso dei prossimi anni.
In risposta alla sua richiesta concernente le conclusioni della Conferenza nazionale del turismo è stata inviata dal Ministero una precisazione che rinvia all'intervento svolto in quella sede dal rappresentante del governo, mentre si conferma che non è ancora disponibile il documento conclusivo della stessa Conferenza. E' invece indispensabile tener conto dei rilievi che erano stati formulati, anche rispetto al testo del disegno di legge in esame. Si riferisce, in particolare, all'intervento del presidente Ghigo, nella sua qualità di Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, il quale aveva sottolineato l'esigenza di superare normative ormai obsolete, di realizzare interventi di carattere infrastrutturale non più rinviabili e di equilibrare l'imposizione fiscale per porre gli operatori italiani allo stesso livello di quelli degli altri paesi europei. Occorrerebbe, inoltre, precisare il ruolo delle regioni, tenendo anche conto del parere contrario formulato dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali sui commi da 4 a 8 dell'articolo 2, nonché promuovere, in sede europea, il rilievo normativo del settore come previsto da uno specifico ordine del giorno finora inattuato.
Ritiene che il testo dovrebbe essere modificato per apportarvi i miglioramenti richiamati, considerando che vi sono i tempi per giungere comunque alla approvazione della legge e che la inadeguatezza del testo attuale non può essere certamente imputata alla responsabilità dei Gruppi di opposizione. Propone, infine, di procedere alla audizione del Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni.

Il senatore WILDE si associa alle proposte formulate dal senatore Lauro, ricordando come i ritardi nella realizzazione di interventi di carattere strutturale abbiano già danneggiato talune aree del Paese.

Il senatore MUNGARI si sofferma in particolare sugli articoli 2 e 7 del disegno di legge per evidenziare talune incongruenze normative che richiedono interventi modificativi. All'articolo 2, comma 4, è indispensabile sopprimere il carattere vincolante dei pareri delle commissioni parlamentari: del resto, lo stesso rappresentante del governo ha riconosciuto che l'intendimento era di considerare tali pareri come obbligatori e non come vincolanti.
Quanto all'articolo 7, sottolinea l'esigenza di precisare la distinzione tra esercizi di somministrazione e di vendita e, soprattutto, con riferimento al comma 5, rileva come si dia luogo ad una sovrapposizione e ad una confusione tra l'esercizio della professione turistica e quello dell'impresa. Occorre porre rimedio alla incongruenza terminologica e alla mancanza di coordinamento che può determinare effetti negativi in fase attuativa.
Dichiara di condividere, infine, le valutazioni formulate dal senatore Lauro che non consentono di esprimere un giudizio positivo sulla normativa proposta, pur nella consapevolezza del rilievo assunto dalla riforma.

Il senatore CAZZARO osserva che la generalità delle organizzazioni rappresentative delle categorie che operano nel settore del turismo hanno formulato un giudizio complessivamente positivo sul testo in discussione ed hanno auspicato la sua approvazione definitiva. Non quindi una mera indicazione di giungere alla approvazione di una riforma, ma una valutazione riferita allo specifico disegno di legge in esame.
A suo avviso ciò deve essere interpretato come un segnale di disponibilità per una riforma che, pur presentando taluni limiti e potendo essere migliorata in alcuni punti, realizza tuttavia un significativo passo in avanti verso l'obiettivo della definizione di una organica politica nazionale per il turismo. Le norme in esame rappresentano, infatti, il risultato di un lavoro estremamente approfondito che ha stabilito in modo meditato i rapporti e le competenze tra Stato e regioni in materia. In conseguenza di ciò, sono state mantenute le disposizione proprie di una legge quadro, mentre saranno le regioni a definire le diverse normative di settore.
Ritiene che la modifica di tale impianto potrebbe rendere difficile l'approvazione definitiva del disegno di legge, anche tenendo conto dei tempi a disposizione. Occorre, quindi, limitarsi alle modifiche di carattere tecnico che si rendono necessarie, in particolare sulla norma di copertura finanziaria.

Il seguito della discussione viene quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.