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GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee

MERCOLEDÌ 24 GENNAIO 2001

246a Seduta

Presidenza del Presidente
BEDIN



Interviene il Ministro per le politiche comunitarie, Mattioli.


La seduta inizia alle ore 8,30



SUI LAVORI DELLA GIUNTA


Il presidente BEDIN, in relazione ai nuovi atti comunitari assegnati, il cui elenco è stato trasmesso ai componenti della Giunta, propone l'inserimento nel programma dei lavori dell'atto n. 147, concernente una proposta di direttiva sulla prevenzione e la lotta contro alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili.

La Giunta approva la proposta del Presidente.

Il senatore MANZELLA osserva che all'ordine del giorno della seduta odierna della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo è previsto uno scambio di vedute con una delegazione della Commissione per le politiche dell'Unione europea della Camera dei deputati. Al riguardo egli esprime la propria sorpresa in quanto sarebbe opportuno, nel rispetto della reciproca autonomia per quanto attiene ai contatti più informali, impostare tali scambi di vedute ufficiali, soprattutto se su argomenti delicati come le riforme istituzionali, con una logica bicamerale. Sebbene dei rappresentanti del Senato abbiano la facoltà di partecipare ai lavori della suddetta Commissione, grazie all'apprezzabile iniziativa del suo presidente, Napolitano, di coinvolgere i Parlamenti nazionali, non appare infatti ipotizzabile un analogo formale scambio di vedute con la Giunta nei pochi mesi che mancano alla fine della legislatura.

Il presidente BEDIN rileva che i rappresentanti del Senato hanno preso parte a tutte le sedute della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo dedicate alla Conferenza intergovernativa sulla riforma dell’Unione ma conviene che, per il futuro, sarebbe opportuno un maggiore raccordo fra i due rami del Parlamento in merito alle suddette iniziative.
L'oratore comunica altresì che ha richiesto al Presidente del Senato il deferimento del programma della Presidenza svedese quale affare assegnato, ai sensi dell'articolo 50, comma 2 del Regolamento, affinché la Giunta si possa pronunciare su di esso, anche in vista della prossima visita di una sua delegazione in Svezia.

La Giunta prende atto delle comunicazioni del Presidente.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO


(824) Schema di Intesa tra il Governo italiano e la Commissione delle Comunità europee per l’istituzione del Centro nazionale di informazione e documentazione europea
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1 della legge 23 giugno 2000, n. 178: seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 139-bis del Regolamento, e sospensione)

Riprende l’esame rinviato nella seduta del 18 gennaio.

Il presidente relatore BEDIN porge il benvenuto alla senatrice De Zulueta, nominata componente della Giunta in sostituzione del senatore Tapparo, dimessosi dal Senato, sottolineando il qualificato apporto che potrà arrecare quale componente, altresì, della Commissione esteri, dove è stata tra l'altro relatrice sul disegno di legge da cui trae origine lo schema di intesa in titolo.
L'oratore illustra quindi il seguente progetto di parere, predisposto tenendo conto del dibattito che si è svolto nella precedente seduta:
"La Giunta per gli affari delle Comunità europee, esaminato lo schema di Intesa in titolo, rilevato come la costituzione di un Centro nazionale di informazione e documentazione europea si inserisca nell’evoluzione della politica di informazione comunitaria e nel quadro della collaborazione tra le istituzioni dell’Unione e gli Stati membri; rilevato che con l’esame del suddetto schema di intesa essa si esprime altresì sulla designazione dei rappresentanti del Governo italiano nell’Assemblea generale dell’istituendo Centro, esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni:
considerando che la Giunta non sarà chiamata ad esprimere il parere sul contratto che darà luogo all’istituzione del Centro attraverso la costituzione di un Gruppo europeo di interesse economico (GEIE), in ordine agli obiettivi del suddetto organismo si raccomanda che la sede di Roma sia considerata come un punto di partenza nella prospettiva del coinvolgimento dell’insieme del territorio nazionale; si raccomanda altresì che il Centro includa nelle sue finalità la preparazione dei cittadini alla crescente integrazione europea, tenendo conto delle dimensioni attuali dell’Unione, del suo prossimo ampliamento ai paesi candidati e dei rapporti di partenariato con i paesi mediterranei. L’informazione su tali aspetti e sul programma MEDA, in particolare, potrebbe offrire al Centro l’occasione per attingere a risorse aggiuntive e caratterizzarsi, fra gli analoghi organismi istituiti negli Stati membri, come quello proiettato sulle politiche dell’Unione per il Mediterraneo.

Esprimendo apprezzamento per l’intenzione manifestata dal Governo di fare in modo che il Centro si avvalga delle più avanzate tecnologie di comunicazione – incluso Internet e call center – La Giunta ne sottolinea le potenzialità ai fini della formazione degli operatori addetti all’informazione e alla documentazione su questioni europee ed auspica che esso possa adoperarsi, nel rispetto dell’autonomia dei vari soggetti interessati, per rendere più omogenea la presenza sul territorio di centri di riferimento o di sportelli per l’informazione e la documentazione, anche attraverso il coinvolgimento – non solamente quali utenti – di soggetti quali le Regioni, gli Enti locali, le scuole, le biblioteche e gli organismi associativi di volontariato e delle categorie produttive.

La Giunta raccomanda altresì di invitare il Parlamento europeo a far parte del Centro quale socio ordinario, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera a), della legge n. 178 del 2000, completando in questo modo la presenza delle istituzioni comunitarie - essendovi già rappresentati la Commissione europea e, attraverso il Governo italiano, il Consiglio - ed in conformità con l'accordo quadro tra Parlamento europeo e Commissione europea del 5 luglio 2000, volto a consolidare la cooperazione tra tali organismi nel settore dell'informazione e della comunicazione.

La Giunta prende infine positivamente atto dell’intenzione del Governo di sottoporre all’esame del Parlamento, per il parere, la designazione dell’Amministratore delegato dell’istituendo Centro, il quale ne costituirà l’organo fondamentale ai fini della progettazione, dell’esecuzione e dello sviluppo dei programmi di attività.".

Il Presidente relatore cede quindi la parola al senatore Bettamio, che nella precedente seduta ha chiesto il rinvio dell'esame.

Il senatore BETTAMIO ricorda che nella precedente seduta ha sollecitato una riflessione supplementare sull'atto in esame al fine di verificare i criteri organizzativi cui sarà improntato l'istituendo Centro nonché di valutare se tale organismo non costituisca una duplicazione dell'attività espletata in Italia dagli Uffici di rappresentanza della Commissione europea già aperti a Roma e Milano. Mentre il primo aspetto appare sufficientemente chiarito, permangono le perplessità riferibili al timore di sovrapposizioni.

Il ministro MATTIOLI, in relazione alle osservazioni del senatore Bettamio e ad altre questioni emerse nel precedente dibattito, precisa che l'istituendo Centro, pur venendo realizzato in collaborazione con la Commissione europea, è destinato a caratterizzarsi con proprie specificità rispetto ai citati Uffici di rappresentanza della Commissione. Come già evidenziato, questi sono presenti solamente a Roma e Milano laddove uno degli obiettivi prioritari del Centro sarà proprio quello di assicurare una diffusione omogenea dell'informazione sulle tematiche europee nel territorio attraverso il raccordo con la Pubblica amministrazione, con la rete di informazione già presente e, più in generale, con la società civile.
Ricordando di aver già intrapreso delle iniziative comuni in collaborazione con i soggetti delle reti di informazione comunitaria, su argomenti quali l'introduzione dell'euro e la Carta dei diritti, l'oratore evidenzia come l'apertura del Centro si accompagnerà con la costituzione di un apposito Gruppo di lavoro interministeriale e la definizione di specifiche intese con gli organismi rappresentativi degli Enti territoriali quali il CINSEDO, l'ANCI e l'UPI. Si prevede altresì di sviluppare le attività di informazione e formazione, anche attraverso convegni e seminari, facendo del Centro un punto di raccordo fra le realtà locali e l'Europa. A tale proposito è previsto il coinvolgimento dei giovani, del mondo della scuola, dell'università, di organizzazioni non governative, delle associazioni di volontariato nonché di soggetti quali le piccole e medie imprese e le fondazioni bancarie. Lo strumento preferenziale di coinvolgimento sarà costituito dalla stipula di convenzioni ma, quando possibile, si ricorrerà anche all'ingresso formale di nuovi soci, consentendo così al Centro di disporre di risorse aggiuntive.
Per quanto riguarda in particolare il rapporto con le regioni il Ministro sottolinea che il tema dell'informazione è stato discusso proprio nell'ultima sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni, che si è tenuta lo scorso dicembre, dove è stato ravvisato nel Centro un ruolo importante per valorizzare e coordinare le strutture di informazione regionali già esistenti e per promuovere le necessarie attività di formazione. Le Regioni guardano inoltre con interesse al Centro quale strumento concreto per un loro più efficace partecipazione alla vita dell'Unione europea.

Il senatore MANZELLA rileva come da una relazione del ministro Bassanini si evincano i positivi risultati raggiunti con l'istituzione dello sportello unico, realizzato nel 37,8 per cento dei comuni italiani, coprendo quasi il 60 per cento della popolazione. A tale proposito ci si potrebbe giovare di tale positiva esperienza anche al fine di rendere più omogenea la rete dei punti di informazione europea sul territorio, assicurandone una presenza uniforme nei Comuni. Una tale iniziativa potrebbe comportare il raggiungimento di risultati concreti in tempi rapidi. Egli propone pertanto di integrare nel senso indicato il progetto di parere esposto dal Presidente relatore.

Il ministro MATTIOLI rileva l'utilità della proposta del senatore Manzella.

La senatrice DE ZULUETA si rallegra per il fatto che l'iniziativa di costituire un Centro di informazione sull'Europa sia giunta finalmente a compimento.

Il presidente relatore BEDIN accoglie la proposta di modifica del senatore Manzella – inserendo nel secondo paragrafo delle osservazioni, dopo le parole “Enti locali” le seguenti: “anche utilizzando l’esperienza dello sportello unico;” - e propone di sospendere l'esame.

La Giunta conviene con la proposta del Presidente.


IN SEDE CONSULTIVA


(4947) Conversione in legge del decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, recante disposizioni urgenti per la distruzione del materiale specifico a rischio per encefalopatie spongiformi bovine e delle proteine animali ad alto rischio, nonché per l’ammasso pubblico temporaneo delle proteine animali a basso rischio
(Parere alla 9a Commissione: favorevole)

Il presidente relatore BEDIN illustra il provvedimento in titolo che affronta due aspetti specifici del problema delle encefalopatie spongiformi bovine (ESB) quali, da un lato, lo smaltimento di materiale a rischio da parte dei macelli e, dall'altro, la situazione delle attività del settore zootecnico connesse alla trasformazione degli scarti di macellazione in farine, non più utilizzabili per l'alimentazione animale.
Soffermandosi sui profili comunitari l'oratore descrive in particolare la decisione 2000/418/CE, che disciplina l'impiego di materiale a rischio per quanto concerne le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE), modificata da una decisione dello scorso 27 dicembre, e non ravvisando profili di contrasto con la normativa dell'Unione europea propone infine di esprimere, per quanto di competenza, parere favorevole. A tale proposito egli evidenzia altresì come il provvedimento in esame sia stato opportunamente notificato alla Commissione europea e rileva che l'Unione europea si accinge a stanziare 970 milioni di euro per finanziare le misure supplementari necessarie per far fronte all'epidemia di ESB.
Il Presidente relatore sottolinea inoltre come lo sviluppo delle ricerche e delle intese a livello europeo potrebbe rendere opportuni l'adozione di ulteriori misure ovvero l'aggiornamento di quelle già assunte, come si evince anche da un documento elaborato dal Comitato scientifico che assiste la Commissione europea - a proposito della sicurezza di taluni tessuti e prodotti di origine animale – sulla base di una richiesta formulata dai Ministri dell'agricoltura dell'Unione europea lo scorso 4 dicembre.
In merito alla recente polemica fra il Ministro delle politiche agricole e la Commissione europea l'oratore rileva infine che quest'ultima sottolinea di aver promosso circa 50 iniziative legislative concernenti la BSE, proponendo fin dal 1997 di vietare l'uso di taluni materiali a rischio, e di aver rafforzato le proprie strutture veterinarie e sanitarie, aumentando il numero degli ispettori, unificando i vari servizi che si occupano di sicurezza alimentare e proponendo, fra l'altro, l'istituzione di una Autorità europea competente per tale materia.

Il ministro MATTIOLI preannuncia l'adozione di un'iniziativa congiunta del Governo e della Commissione europea volta a significare la ritrovata convergenza di vedute tra le due istituzioni. Tale iniziativa appare particolarmente opportuna in quanto la stessa opinione pubblica potrebbe difficilmente comprendere uno scontro con l'Unione europea da parte di un Paese tradizionalmente europeista come l'Italia.

Il senatore MANZI sottolinea l'esigenza di chiarire la disciplina applicabile alla produzione di taluni materiali a rischio giacché, in taluni casi, questa è proseguita senza che si configurasse alcuna violazione.

Il senatore BIASCO osserva come a lungo si sia ritenuto che i pericoli derivassero dall'importazione di animali e prodotti francesi laddove poi si è scoperto che mangimi e materiali a rischio sono stati prodotti anche in Italia.

Il ministro MATTIOLI precisa come le misure adottate nei confronti della Francia rispondessero ad un normale approccio, adottato anche in altri casi di emergenza, che consiste nella segmentazione dei meccanismi di circolazione dei materiali a rischio al fine di individuare i canali di diffusione delle epidemie. A fronte di nuove emergenze sanitarie ed ambientali, come quelle che riguardano anche il cambiamento climatico e l'inquinamento elettromagnetico, una situazione di impreparazione, che peraltro si riscontra a livello mondiale, non può essere ascritta esclusivamente al Governo bensì è riconducibile anche alle inadeguate risposte che vengono dalla ricerca scientifica. A questa, infatti, dovrebbe essere posta maggiore attenzione affinché valuti le perturbazioni eventualmente introdotte nell'ecosistema dalle innovazioni tecnologiche e dalle loro applicazioni e indichi le condizioni necessarie per ripristinare la stabilità.

Il senatore VERTONE GRIMALDI sottolinea come sia difficile recuperare l'equilibrio del rapporto tra la scienza, che avanza per ipotesi, e la divulgazione, che trasforma le ipotesi in dogmi.

Il senatore BIASCO osserva che non appare lineare neanche il comportamento dell'Unione europea, che ha promosso la riduzione delle quote produttive di erba medica, tradizionale materiale di alimentazione dei bovini, favorendo inevitabilmente la sostituzione di tale foraggio con mangimi di produzione industriale, che hanno sostanzialmente determinato la trasformazione dei bovini da erbivori in carnivori.

Il senatore MIGNONE sottolinea come solo un ritorno alla supremazia della politica sull'economia consentirà di evitare speculazioni come la trasformazione di animali erbivori in carnivori, l'allevamento di pesci d'acqua salata in vasche di alta montagna o, più in generale, l'impiego di mangimi a rischio.

Il presidente relatore BEDIN propone alla luce del dibattito che la Giunta gli conferisca mandato a redigere un parere favorevole con la quale si inviti tuttavia la Commissione di merito a tener conto dell'evoluzione delle decisioni assunte in sede comunitaria.

Verificata la presenza del numero legale, la Giunta approva la proposta del Presidente relatore.



IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO


(824) Schema di Intesa tra il Governo italiano e la Commissione delle Comunità europee per l’istituzione del Centro nazionale di informazione e documentazione europea
(Ripresa dell'esame, ai sensi dell’articolo 139-bis del Regolamento, e conclusione. Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 1 della legge 23 giugno 2000, n. 178: favorevole con osservazioni)

Riprende l’esame dianzi sospeso.

Su proposta del presidente relatore BEDIN, verificata la presenza del prescritto numero di senatori, la Giunta approva il progetto di parere da questi illustrato, con le modificazioni concordate.



ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA


(38) Posizione comune adottata dal Consiglio il 28 marzo 2000 in vista dell’adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla ripartizione della capacità di infrastruttura ferroviaria, all’imposizione dei diritti per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria e alla certificazione di sicurezza

(40) Posizione comune adottata dal Consiglio in vista dell’adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 95/18/CE del Consiglio relativa alle licenze delle imprese ferroviarie

(42) Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 2027/97 sulla responsabilità del vettore aereo in caso di incidenti

(61) Relazione al Consiglio sulle operazioni congiunte di sorveglianza doganale realizzate nel 1999

(71) Iniziativa della Repubblica portoghese in vista dell’adozione della decisione quadro relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale

(73) Iniziativa della Repubblica francese in vista dell’adozione del regolamento del Consiglio relativo all’esecuzione reciproca delle decisioni in materia di diritto di visita ai figli minori

(76) Iniziativa della Repubblica francese in vista dell’adozione della decisione quadro del Consiglio concernente il riciclaggio di denaro, l’individuazione, il rintracciamento, il congelamento o sequestro e la confisca degli strumenti e dei proventi di reato

(79) Iniziativa della Repubblica francese riguardante l’adozione di una decisione quadro del Consiglio intesa a rafforzare il quadro penale per la repressione del favoreggiamento dell’ingresso e del soggiorno illegali

(88) Progetto di convenzione relativa al miglioramento dell’assistenza giudiziaria in materia penale

(95) Lotta contro il riciclaggio dei proventi di attività illecite – Preparazione del Consiglio congiunto ECOFIN/GAI sulla criminalità finanziaria

(49) Proposta modificata di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 85/611/CEE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative in materia di taluni organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) al fine di regolamentare le società di gestione ed i prospetti semplificati (COM (2000) 331 def.)
(Esame congiunto con esiti separati. Deliberazione, ai sensi dell’articolo 144, comma 5, del Regolamento per ciascuno degli atti n. 38, n. 40, n. 42, n. 61, n. 71, n.73, n. 76, n. 79, n. 88, n. 95, n. 49)

Il presidente BEDIN ricorda che gli atti in titolo sono stati già esaminati dalla Giunta per il parere alle Commissioni di merito, e che - essendo trascorsi 15 giorni dalla trasmissione dei pareri senza che le predette Commissioni si siano pronunciate - ai sensi dell'articolo 144, comma 5 del Regolamento si rende necessaria una nuova deliberazione per chiedere la trasmissione dei rispettivi pareri al Governo per il tramite del Presidente del Senato.
Verificata la presenza del prescritto numero legale l'oratore pone pertanto in votazione, ai fini della suddetta deliberazione, ciascuno dei seguenti atti: n. 38, su cui la Giunta ha espresso osservazioni favorevoli con proposte di modifica, e n. 40, su cui la Giunta ha espresso osservazioni favorevoli nella seduta del 26 ottobre 2000; n. 71 e n. 73, su cui la Giunta ha espresso parere favorevole con osservazioni e n. 76, n. 79, n. 88 e n. 95, su cui la Giunta ha espresso parere favorevole nella seduta del 15 novembre 2000; n. 42 e n. 61, su cui la Giunta ha espresso parere favorevole nella seduta del 16 novembre 2000; n. 49, su cui la Giunta ha espresso parere favorevole nella seduta del 13 dicembre 2000.

La Giunta delibera quindi, con distinte votazioni, di avanzare al Presidente del Senato le predette richieste di trasmissione al Governo.


La seduta termina alle ore 9,25.