TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE 1996


44a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
CARCARINO

Interviene il sottosegretario di Stato per il bilancio e la programmazione economica Sales.

La seduta inizia alle ore 15,15.

IN SEDE REFERENTE
(1602) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 settembre 1996, n. 486, recante disposizioni urgenti per il risanamento dei siti industriali delle aree di Bagnoli e di Sesto San Giovanni, approvato dalla Camera dei deputati
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame del provvedimento in titolo, sospeso nella seduta di mercoledì 6 novembre 1996. Si prosegue con la discussione generale.

Il senatore LASAGNA indica nella vicenda industriale dell'ILVA di Bagnoli la dimostrazione dei perniciosi effetti dell'approccio statalistico dell'economia, che ha espropriato la città di Napoli di un sito ambientalmente assai rilevante: occorre evitare, nel prosieguo della vicenda, che il decreto-legge su Bagnoli rappresenti una mera occasione per la ricapitalizzazione dell'IRI, quando nel 1994 intendimento dell'allora Governo era quello - ben diverso - di restituire ai napoletani un «polmone verde» attualmente messo in serio pericolo. Il testo del decreto-legge licenziato dalla Camera dei deputati, lascia spazio alla speculazione edilizia, consentendo l'alienazione del sito bonificato a terzi tra i quali, pare, sia già costituito un gruppo di otto istituti di credito: il gruppo di Forza Italia, invece, presenterà emendamenti allo scopo di garantire che il sito di Bagnoli ritorni ad essere proprietà inalienabile della regione, della provincia e del comune di Napoli, garantendone così la libera fruizione da parte della cittadinanza.

Il senatore CONTE, nel preannunciare voto favorevole, conviene con il relatore nel ravvisare nel decreto-legge un importante momento di cesura nella vicenda urbanistica ed industriale napoletana dell'ultimo secolo: la congruità delle misure proposte, rispetto ad un nuovo modello di sviluppo che valorizzi l'apparato produttivo di medio-piccole dimensioni, è dimostrata dalla recente inaugurazione a Bagnoli della «Città della scienza». Ciò rappresenta un momento di verifica dell'intento di recuperare il territorio degradato dall'elefantiaca presenza industriale del passato, condensando e contemperando tematiche produttive, ambientalistiche e di valorizzazione della ricerca scientifica; quanto alla considerazione dell'ex Eternit, essa deriva proprio dalla volontà di prevenire disegni speculativi, rimettendosi alle scelte degli enti territoriali competenti sulla pianificazione urbanistica.

Il presidente CARCARINO, dichiarata chiusa la discussione generale, avverte che il sottosegretario Sales è chiamato alla Camera dei deputati per votazioni in corso; pur esprimendo il proprio rammarico, si dichiara certo che il rappresentante del Governo avrà modo di replicare agli intervenuti in discussione generale durante l'esame d'Assemblea.

Il sottosegretario SALES, nel ribadire le proprie scuse, si impegna nel senso preannunciato dal Presidente.

Il relatore CARCARINO replica agli intervenuti: la lunghezza dell'iter del provvedimento, più volte reiterato, non può far dimenticare che l'inserimento di Sesto San Giovanni, lungi dal derivare da prassi strumentali o da bilanciamenti impropri, fu richiesto dal gruppo della Lega al termine della scorsa legislatura; con tale richiesta convenne sia la Commissione che l'Assemblea del Senato, corrispondendo essa ad un'esigenza sorta dalla messa in cassa integrazione di 300 dipendenti del locale impianto siderurgico.
La bonifica di Bagnoli, quindi, costituisce il punto di partenza per una riconsiderazione delle necessità di recupero ambientale dei principali siti di deindustrializzazione esistenti in Italia: quanto alla scelta di iniziare da Bagnoli, essa dipese da ben quattro delibere del CIPE, tra le quali quella firmata dall'allora ministro Pagliarini, che evidentemente esprimeva istanze che ora il suo Gruppo non condivide. Anche la scelta di considerare l'arenile di Coroglio richiese un supplemento di copertura finanziaria, come è avvenuto per Sesto San Giovanni, ma in proposito il Governo ha ritenuto di non tirarsi indietro. Quanto agli interventi dei senatori Florino e Pontone, ricorda che la loro forza politica ha condiviso il provvedimento nelle passate reiterazioni, almeno fino a quando il senatore Florino ha rivestito la carica di presidente del consiglio comunale di Napoli. Ricorda altresì che il senatore Florino è stato con lui cofirmatario di un emendamento riferito al decreto-legge su Bagnoli n. 27, del gennaio 1996 dalla cui approvazione sono nate le «società partecipate di nuova costituzione» che egli oggi contesta. Al senatore Lasagna fa quindi presente che l'area da bonificare presenta oggettivi impedimenti, ivi compreso un indice di cubatura molto basso, alla proliferazione di interventi di speculazione edilizia, come risulta da atti deliberati dal consiglio comunale di Napoli. In conclusione, ribadisce l'interesse che l'intervento dovrebbe rivestire per l'intero Paese, in quanto trattasi della prima sperimentazione di bonifica di una vastissima area.

Il presidente relatore CARCARINO fa quindi presente che il provvedimento è stato calendarizzato in Assemblea per la seduta di lunedì pomeriggio e che è stato fissato alle ore 19 di oggi il termine per la presentazione degli emendamenti in Assemblea. Propone pertanto, alla luce della materiale impossibilità di concludere i lavori in tempo utile per l'inizio dell'esame in Assemblea, che gli sia conferito mandato a riferire sulla mancata conclusione dei lavori da parte della Commissione.

La Commissione, a maggioranza, dà mandato al relatore Carcarino nei termini testè proposti.

La seduta termina alle ore 16,20.