IGIENE E SANITA' (12ª)

MERCOLEDI’ 16 FEBBRAIO 2000

303ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Intervengono il ministro della sanità Bindi nonché i sottosegretari di Stato per lo stesso dicastero Bettoni Brandani e Di Capua.


La seduta inizia alle ore 14,45.

SULL’INCONTRO DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE CON UNA DELEGAZIONE DELLA MEDICAL PROFESSIONALS ALLIANCE DI TAIWAN

Il presidente CARELLA comunica che l’Ufficio di Presidenza ha ricevuto ieri, alla presenza di numerosi membri della Commissione, una delegazione della Medical Professionals Alliance di Taiwan, un’associazione che riunisce le 140 società mediche taiwanesi.
La delegazione era impegnata in un viaggio nei principali Paesi dell’Europa occidentale al fine di perorare, presso le istituzioni competenti in materia sanitaria e le società scientifiche, la richiesta di Taiwan di essere ammessa all’Organizzazione mondiale della sanità, almeno in qualità di osservatore.
I rappresentanti della Commissione igiene e sanità presenti all’incontro hanno convenuto nell’auspicare il successo di tale iniziativa, che ha già ricevuto numerosi avalli sia in sede politica che scientifica, come risulta anche dall’editoriale pubblicato lo scorso 25 dicembre dalla rivista “The lancet”.
Sono noti i problemi politici, storici e diplomatici che rendono attualmente impraticabile l’ammissione all’Organizzazione delle Nazioni Unite dello Stato taiwanese.
Vi è tuttavia da considerare, in primo luogo, che lo status di osservatore presso l’Organizzazione mondiale della sanità non comporta necessariamente il riconoscimento della qualifica di Stato: si pensi ad esempio al fatto che l’Autorità nazionale palestinese è attualmente osservatore permanente. In secondo luogo è evidente la necessità di sottolineare il carattere universale del diritto alla salute, che deve essere riconosciuto in egual misura a tutti gli abitanti della Terra indipendentemente dallo stato delle relazioni internazionali, nonché l’opportunità, al fine di garantire la globalità della tutela sanitaria, della collaborazione fra le strutture sanitarie di tutti i Paesi; sotto quest’ultimo aspetto va sottolineato come la realtà medica di Taiwan sia tutt’altro che marginale, ma sia anzi particolarmente avanzata in numerosi settori.
Il presidente Carella ritiene quindi di interpretare l’opinione di tutta la Commissione rappresentando queste valutazioni al Ministro della sanità.


SULL’ORDINE DEI LAVORI

Dopo aver rivolto un saluto di benvenuto al senatore Mascioni che è entrato a far parte della Commissione, il presidente Carella avverte che si passerà all’esame, in sede consultiva su atti del Governo, dello schema di decreto legislativo n. 626.

Il senatore CAMPUS è contrario a passare all’esame di tale schema di decreto; egli ritiene infatti che sarebbe più corretto proseguire nell’illustrazione degli emendamenti al disegno di legge n. 4048 e connessi, che è al primo punto dell’ordine del giorno, e chiede che la Commissione si pronunci a favore di tale soluzione.
In proposito egli osserva come da parte dei Gruppi aderenti al Polo della Libertà - che pure ritengono, e non essi soli, indispensabile procedere ad una rapida approvazione senza modifiche del testo sulla procreazione assistita trasmesso dalla Camera dei deputati, che può finalmente mettere termine al Far West della procreazione da tutti a parole deprecato - vi sia stata finora la massima disponibilità a consentire il pieno svolgimento del dibattito, partecipando alle sedute in cui gli oppositori del testo in esame hanno illustrato i loro numerosissimi emendamenti, ed accettando che si attendesse il parere della Commissione affari costituzionali prima di iniziare la votazione degli emendamenti stessi.
La decisione della Presidenza di bloccare questo lavoro per passare all’esame di altro argomento potrebbe essere interpretata come una manovra dilatoria, intesa ad allungare artificiosamente i tempi del dibattito sulla procreazione.

Il presidente CARELLA fa presente di non aver difficoltà a consentire che la Commissione si pronunci sulla richiesta del senatore Campus.
Egli osserva però che la decisione di trattare, anche giovandosi della presenza del ministro Bindi, lo schema di decreto sulla proroga dei termini per l’opzione dei dirigenti del Servizio sanitario nazionale, lungi dall’avere carattere dilatorio, è determinata dalla necessità di rispettare il termine per l’espressione del parere, fissato al 7 marzo, e di consentire al Governo di avere il parere stesso in tempo utile per la redazione definitiva del decreto legislativo.

Il senatore DI ORIO si dichiara contrario alla proposta del senatore Campus.
E’ evidente che tale richiesta deve essere inquadrata nell’ambito della polemica a tutto campo condotta dall’opposizione contro la maggioranza, polemica che mira ad inasprire tutti gli elementi di conflittualità in relazione allo scontro sul disegno di legge sulla par condicio.
Solo così si può spiegare perchè l’opposizione sembri considerare poco importante un provvedimento che coinvolge le scelte di migliaia di medici ed il funzionamento del sistema sanitario nel suo complesso.

Il senatore BRUNI si associa alla richiesta del senatore Campus.

Il senatore ZILIO, nel condividere quanto affermato dal Presidente circa la necessità di avviare l’esame dello schema di decreto legislativo, coglie l’occasione per invitare la Presidenza a sollecitare la Commissione affari costituzionali affinchè esprima il proprio parere in ordine al disegno di legge sulla procreazione assistita e ai relativi emendamenti.

Il senatore CAMPUS insiste perché si voti sulla sua proposta, osservando oltretutto che il termine per l’espressione del parere è di trenta giorni. Se il termine assegnato alla Commissione scade il 7 marzo, è da ritenere che questo sia avvenuto per una colpevole negligenza del Governo nel trasmettere lo schema di decreto legislativo.

Il presidente CARELLA fa presente al senatore Campus che lo schema di decreto legislativo era stato assegnato alla Commissione nei tempi regolamentari. Se egli non lo ha iscritto all’ordine del giorno della Commissione già nella scorsa settimana è stato solo perché, auspicando che la 1a Commissione potesse fornire il suo parere sulla procreazione assistita in tempi ravvicinati, egli aveva ritenuto opportuno proseguire con l’esame degli emendamenti, prevedendo che l’avvio del dibattito sullo schema di decreto legislativo avrebbe dato luogo ad una “sceneggiata” come quella attualmente in corso. Evidentemente il decorso dei termini rende ora opportuno iniziare l’esame del parere sullo schema di decreto legislativo.

Il senatore CAMPUS deplora fermamente l’uso del termine “sceneggiata” per definire il legittimo diritto dell’opposizione di sindacare i criteri con cui vengono organizzati i lavori della Commissione. Egli ritiene pertanto di dover abbandonare la seduta in segno di protesta.

Il presidente CARELLA chiede al senatore Campus di rimanere, scusandosi per il termine improprio da lui usato.

Il senatore Roberto NAPOLI è contrario alla proposta del senatore Campus.
Il Gruppo dell’Unione dei Democratici Europei per la Repubblica ha votato alla Camera dei deputati a favore del testo sulla procreazione medicalmente assistita, ed è tra coloro che auspicano una sua rapida approvazione anche qui al Senato. Tuttavia ciò non significa che i lavori della Commissione debbano essere bloccati rendendo impossibile l’espletamento di atti procedurali sottoposti a termini perentori.

Il senatore TOMASSINI, a nome del prescritto numero di senatori, chiede che la proposta del senatore Campus sia votata per appello nominale. Egli deplora poi il fatto che lo schema di decreto legislativo sia stato iscritto all’ordine del giorno della Commissione senza una preventiva riunione dell’Ufficio di presidenza.

Il presidente CARELLA fa presente al senatore Tomassini che, a norma dell’articolo 29 del Regolamento, l’ordine del giorno della Commissione è stabilito dal Presidente, tenendo certamente conto del calendario dei lavori deciso in Ufficio di presidenza, ma anche di quelli che sono gli atti dovuti dalla Commissione sulla base di termini costituzionali, legali o regolamentari. Non a caso non è mai avvenuto che si sia convocato l’Ufficio di presidenza per decidere l’iscrizione all’ordine del giorno dell’esame di decreti-legge o di pareri su atti del Governo.
Il Presidente procede quindi alla votazione per appello nominale sulla proposta del senatore Campus, che è respinta.

Votano sì i senatori BRUNI, CAMPUS, Carla CASTELLANI e TOMASSINI.
Votano no i senatori BERNASCONI, CAMERINI, CARELLA, CO’, DANIELE GALDI, DI ORIO, MASCIONI, MIGNONE, MONTAGNINO, Roberto NAPOLI e ZILIO.
Si astiene il senatore MANARA.

Il senatore DI ORIO fa rilevare che i senatori dei Gruppi aderenti al Polo delle Libertà hanno preso la parola senza aver preventivamente apposto la firma, così come usano abitualmente fare seguendo una discutibile opinione per cui il numero legale sarebbe onere della sola maggioranza. Egli ritiene che tale comportamento non sia accettabile e che i loro voti non avrebbero dovuto essere computati.

Il presidente CARELLA fa presente che, similmente a quanto accade in Assemblea, l’intervento in discussione deve essere considerato alla stregua di un comportamento concludente dal quale si desume la presenza del senatore.

Il senatore ZILIO esprime l’auspicio che un argomento di carattere squisitamente etico come la procreazione medicalmente assistita non diventi oggetto di polemiche elettorali, come certe iniziative procedurali lasciano presagire.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo concernente: “Disposizioni correttive del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229, concernenti il termine di opzione per il rapporto esclusivo da parte dei dirigenti sanitari” (n. 626)
(Parere al Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 10 della legge 13 maggio 1999, n. 133. Esame e rinvio).

Riferisce alla Commissione il senatore DI ORIO.
Lo schema di decreto legislativo in titolo reca al comma 1 dell’articolo 1 la proroga del termine - già fissato dall’articolo 15-quater del decreto legislativo n. 502 del 1992 come modificato dal decreto legislativo n. 229 del 1999, al novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo n. 229 - per l’opzione dei dirigenti del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale in ordine al rapporto esclusivo. Il termine suddetto viene prorogato al 13 marzo, quarantacinquesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 517 del 1999, che riordina i rapporti tra università e sistema sanitario nazionale. Si tratta di una proroga quanto mai opportuna, anche per consentire l’armonizzazione tra il trattamento dei medici del Servizio sanitario nazionale e gli universitari.
Il secondo comma dell’articolo 1 reca invece una disciplina per l’attuazione di quanto previsto dal comma 7 dell’articolo 15-quinquies del decreto legislativo n. 502 del 1992, come modificato dal decreto legislativo n. 229 del 1999; tale comma prevede che i dirigenti sanitari appartenenti a posizioni funzionali apicali alla data del 31 dicembre 1998, che non abbiano optato per il rapporto quinquennale previsto dalla pregressa normativa, siano sottoposti ad una verifica per la conferma dell’incarico per ulteriori sette anni. Il relatore osserva però che la disposizione del secondo comma dell’articolo 1 dello schema di decreto legislativo, che prevede che tale verifica sia effettuata entro due mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo stesso, appare di difficile applicazione. In sede di redazione del parere egli proporrà quindi un sistema diverso che preveda la conferma a domanda per sette anni, salvo una richiesta del direttore generale di sottoporre a verifica l’operato del dirigente.

Il presidente CARELLA dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore CAMPUS esprime una valutazione favorevole sulla proposta di proroga recata dallo schema di decreto legislativo, che risponde ad una esigenza di armonizzazione già segnalata dalla sua parte politica in sede di esame dello schema di decreto legislativo sul riordino dei rapporti tra università e Servizio sanitario nazionale. Egli ritiene peraltro che sarebbe preferibile, ai fini di un’ulteriore razionalizzazione del sistema, fissare il termine dell’opzione al 30 giugno 2000, che è il termine di cessazione dall’incarico dei dirigenti titolari di incarico quinquennale che non abbiano optato per il rapporto esclusivo.

Il senatore CAMERINI concorda con le valutazioni del relatore circa una rimodulazione delle modalità previste per la verifica dei dirigenti, osservando come per un buon esito della verifica stessa - che in molti sistemi sanitari stranieri rappresenta un momento fondamentale per assicurare la qualità dell’assistenza sanitaria - sia essenziale la previa definizione di corretti criteri di valutazione.

Il senatore MONTAGNINO concorda sulla necessità, in conformità del resto con quanto già esposto dal relatore, di avere tempi e modalità certi tanto per l’esercizio dell’opzione, quanto per la conferma in ruolo dei dirigenti di cui al comma 7 dell’articolo 15-quinquies del decreto legislativo n. 502 del 1992.
Egli ritiene perciò che sarebbe auspicabile riformulare l’articolo 1 dello schema di decreto legislativo, individuando nel 14 marzo il termine per l’opzione e stabilendo che i dirigenti di cui al comma 7 dell’articolo 15-quinquies siano confermati in ruolo per sette anni con rapporto di esclusività, salvo la possibilità per il direttore generale di chiedere una verifica del loro operato.

Il senatore TOMASSINI fa presente come il Gruppo di Forza Italia sia sempre stato contrario al tipo di percorso seguito dal Governo per raggiungere l’obiettivo dell’esclusività del rapporto nel Servizio sanitario nazionale; le difficoltà evidenziate dal senatore Montagnino e dallo stesso relatore dimostrano come la sua parte politica avesse a suo tempo visto giusto anche se, a fronte di quella che è la normativa vigente, tali osservazioni appaiono ormai intempestive.
Egli osserva in particolare che il comma 2, così com’è, appare del tutto inapplicabile, mancando, in carenza di elementi desumibili da un contratto di lavoro, qualsiasi criterio oggettivo per la valutazione dei dirigenti.
Il Gruppo di Forza Italia ritiene quindi che la sanatoria proposta dal relatore, se da un lato appare una sorta di captatio benevolentiae, è dall’altro oggettivamente necessaria per consentire, ad esempio da parte delle regioni, l’elaborazione di un sistema di valutazione oggettiva dei dirigenti.

Il presidente CARELLA dichiara chiusa la discussione generale.

Dopo una breve replica del relatore DI ORIO che ribadisce le posizioni espresse nella relazione, il ministro BINDI osserva che il comma 1 dello schema di decreto legislativo da un lato si propone di trattare in maniera uniforme situazioni oggettivamente uguali, e dall’altro tiene conto del fatto che sono ormai disponibili tutti gli elementi per consentire un’opzione consapevole dei dirigenti sanitari in tema di rapporto esclusivo. Pertanto ella ritiene che il termine del 13 marzo recato dallo stesso comma 1 debba essere mantenuto.
Si esprime invece favorevolmente sulla proposta di riformulazione del comma 2 preannunciata dal relatore e dal senatore Montagnino, che potrà consentire l’elaborazione di un modello corretto per la valutazione dei dirigenti.

Il presidente CARELLA rinvia quindi il seguito dell’esame.


IN SEDE REFERENTE

(68) FUMAGALLI CARULLI ed altri. - Norme a tutela dell'embrione umano
(217) SALVATO. - Norme sull'inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro e il trasferimento di gameti ed embrioni
(546) PEDRIZZI ed altri. - Norme per la tutela dell'embrione e la dignità della procreazione assistita
(742) LAVAGNINI. - Norme a tutela dell'embrione umano
(743) LAVAGNINI. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita.
(783) MAZZUCA. - Introduzione dell'articolo 235-bis del codice civile in tema di disconoscimento di paternità nel caso di figli nati a seguito di fecondazione eterologa
(1154) BUCCIARELLI ed altri. - Modifiche all'articolo 235 e dell'articolo 263 del codice civile in tema di disconoscimento di paternità in relazione alla procreazione medico-assistita.
(1570) PERUZZOTTI ed altri. - Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
(2067) TOMASSINI ed altri. - Norme in materia di procreazione assistita
(2210) FOLLONI ed altri. - Divieto della clonazione umana e della sperimentazione non terapeutica sull'embrione umano
(2350) SERENA. - Irrevocabilità del consenso per l'inseminazione artificiale omologa ed eterologa nella specie umana nonché per l'impianto uterino di embrioni umani
(2433) ASCIUTTI ed altri. - Tutela degli embrioni
(2963) Lino DIANA ed altri. - Fecondazione medicalmente assistita
(3276) SERENA. - Norme per la procreazione medicalmente assistita
(3381) DI ORIO ed altri. - Norme in materia di fecondazione medicalmente assistita
(3891) CORSI ZEFFIRELLI ed altri. - Nuove norme in materia di tutela dell'embrione e di procreazione medicalmente assistita
(4048) Disciplina della procreazione medicalmente assistita, approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Scoca ed altri; Palumbo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Buttiglione ed altri; Poli Bortone ed altri; Mussolini; Burani Procaccini; Cordoni ed altri; Gambale ed altri; Grimaldi; Saia ed altri; Melandri ed altri; Sbarbati; Pivetti; Delfino Teresio ed altri; Conti ed altri; Giorgetti Giancarlo; Procacci e Galletti; Mazzocchin ed altri.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 9 febbraio 2000.
Prosegue l'illustrazione degli emendamenti presentati al disegno di legge n. 4048, assunto come testo base.

Il presidente CARELLA ricorda che nella seduta precedente erano stati illustrati gli emendamenti all’articolo 6, ad eccezione dell’emendamento 6.56.

Il senatore CAMERINI illustra l’emendamento 6.56 osservando come la disposizione che si intende sopprimere appaia illogica ed inapplicabile, essendo evidentemente impossibile l’esecuzione coattiva dell’impianto dell’embrione qualora la donna che abbia chiesto il trattamento decida di ritirare il proprio consenso.

Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 15,45.



EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE N. 4048

Al comma 3, sopprimere l’ultimo periodo.

6.56 CAMERINI, DANIELE GALDI, MIGNONE, DI ORIO