IGIENE E SANITÀ (12ª)
MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 1999
282ª Seduta (antimeridiana)
Presidenza del Presidente
CARELLA
        La seduta inizia alle ore 15,10.
IN SEDE REFERENTE
(217) SALVATO. – Norme sull’inseminazione artificiale, la fecondazione in vitro e il trasferimento di gameti ed embrioni
(546)
PEDRIZZI ed altri. – Norme per la tutela dell’embrione e la dignità della procreazione assistita
(743)
LAVAGNINI. – Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
(783)
MAZZUCA. – Introduzione dell’articolo 235-bis del codice civile in tema di disconoscimento di paternità nel caso di figli nati a seguito di fecondazione eterologa
(1154)
BUCCIARELLI ed altri. – Modifiche all’articolo 235 e dell’articolo 263 del codice civile in tema di disconoscimento di paternità in relazione alla procreazione medico-assistita
(1570)
PERUZZOTTI ed altri. – Norme in materia di procreazione medicalmente assistita
(2067)
TOMASSINI ed altri. – Norme in materia di procreazione assistita
(2322)
BEVILACQUA. – Norme in materia di procreazione assistita
(2350)
SERENA. – Irrevocabilità del consenso per l’inseminazione artificiale omologa ed eterologa nella specie umana nonché per l’impianto uterino di embrioni umani
(2963)
Lino DIANA ed altri. – Fecondazione medicalmente assistita
(3276) SERENA. – Norme per la procreazione medicalmente assistita
(3381)
DI ORIO ed altri. – Norme in materia di fecondazione medicalmente assistita
(3891)
CORSI ZEFFIRELLI ed altri. – Nuove norme in materia di tutela dell’embrione e di procreazione medicalmente assistita
(4048)
Disciplina della procreazione medicalmente assistita, approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Scoca ed altri; Palumbo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Jervolino Russo ed altri; Buttiglione ed altri; Poli Bortone ed altri; Mussolini; Burani Procaccini; Cordoni ed altri; Gambale ed altri; Grimaldi; Saia ed altri; Melandri ed altri; Sbarbati; Pivetti; Delfino Teresio ed altri; Conti ed altri; Giorgetti Giancarlo; Procacci e Galletti; Mazzocchin ed altri.
(68)
FUMAGALLI CARULLI ed altri. – Norme a tutela dell’embrione umano
(742)
LAVAGNINI. – Norme a tutela dell’embrione umano
(2210)
FOLLONI ed altri. – Divieto della clonazione umana e della sperimentazione non terapeutica sull’embrione umano
(2433)
ASCIUTTI ed altri. – Tutela degli embrioni
(Esame e congiunzione dei disegni di legge nn. 68, 742, 2210, 2433, congiunzione con il seguito dell’esame congiunto dei disegni di legge nn. 217, 546, 743, 783, 1154, 1570, 2067, 2322, 2350, 2963, 3276, 3381, 3891, 4048 e rinvio. Seguito dell’esame congiunto dei disegni di legge nn. 217, 546, 743, 783, 1154, 1570, 2067, 2322, 2350, 2963, 3276, 3381, 3891, 4048, congiunzione con i disegni di legge nn. 68, 742, 2210, 2433 e rinvio)
        Riprende l’esame congiunto dei disegni di legge nn. 217, 546, 743, 783, 1154, 1570, 2067, 2322 2350, 2963, 3276, 3381, 3891 e 4048, sospeso nella seduta del 23 novembre 1999.
        La senatrice Carla CASTELLANI preannuncia alla Commissione, su incarico del senatore Bevilacqua, che quest’ultimo ha deciso di ritirare il disegno di legge n. 2322, da lui presentato, al fine di accelerare l’
iter di definizione dei provvedimenti in titolo.
        Il presidente CARELLA prende atto della comunicazione della senatrice Castellani, facendo però presente che la decisione del senatore Bevilacqua dovrà essere formalizzata presso la Presidenza del Senato.

        Il Presidente propone quindi alla Commissione la congiunzione con i disegni di legge in titolo dei disegni di legge nn. 68, 742, 2210 e 2433, tutti concernenti la tutela dell’embrione, che, precedentemente assegnati congiuntamente alla 2ª e alla 12ª Commissione, sono stati poi riassegnati a quest’ultima poiché la materia è trattata nel disegno di legge n. 4048, approvato dalla Camera dei deputati.
        La Commissione approva la congiunzione.
        Il presidente CARELLA ricorda quindi che deve essere svolta la discussione generale.
        Il senatore MANARA chiede la parola per rappresentare la propria difficoltà ad intervenire in discussione generale allo stato attuale dell’approfondimento delle tematiche, di carattere tecnico, giuridico ed etico, sottese ai disegni di legge in titolo.

        Egli ritiene infatti che, senza un’adeguata acquisizione di elementi conoscitivi, il dibattito in Commissione rischia di essere caratterizzato dalla stessa superficialità che, a suo parere, può essere riscontrata nella discussione avvenuta alla Camera dei deputati.
        Il senatore DI ORIO, condividendo le osservazioni testè formulate dal senatore Manara, sottolinea il carattere spesso improvvisato del dibattito che si è svolto su un tema, quello della procreazione medicalmente assistita, che richiede invece puntuali approfondimenti, tenuto conto delle sue numerose e complesse articolazioni. A giudizio dei Democratici di Sinistra, pertanto, lo svolgimento di alcune audizioni rappresenta un’effettiva necessità al fine della elaborazione di un testo adeguato, dal momento che non può essere dato per scontato che tutti i parlamentari abbiano una conoscenza sufficientemente approfondita in materia, salvo casi particolari quale, ad esempio, quello del senatore Tomassini che vanta una specifica competenza professionale.
        Il senatore Di Orio suggerisce in conclusione di svolgere le audizioni se non prima almeno dopo la discussione generale, prevedendo comunque la possibilità di una ulteriore serie di interventi da effettuare alla luce delle nuove acquisizioni che per tal via potrebbero emergere.
        Premesso che in linea generale è prassi della Commissione svolgere audizioni in ordine ai disegni di legge concernenti temi di rilievo, il senatore MONTELEONE fa presente come, a suo parere, nel caso specifico, tenuto conto del contesto politico che caratterizza l’esame dei provvedimenti in titolo, lo svolgimento di audizioni non recherebbe alcun sostanziale contributo di chiarimento conoscitivo, ma determinerebbe soltanto un inutile ritardo, oltretutto inconciliabile con l’esigenza di rispettare il termine opportunamente fissato dalla Conferenza dei Capigruppo.
        La senatrice BERNASCONI rileva che, essendo prassi consolidata della Commissione quella di svolgere audizioni di approfondimento nel corso dell’esame di provvedimenti di particolare rilievo, appare singolare che proprio nel caso della procreazione assistita, che pure riguarda un fenomeno sociale relativamente poco noto e comporta conoscenze tecniche specialistiche, si sostenga l’inutilità di ascoltare operatori ed associazioni del settore. Al riguardo va osservato come la richiesta di essere auditi sia stata formulata anche da associazioni di ispirazione religiosa, quale in particolare il
Forum delle associazioni dei familiari. Non è nemmeno fondata l’affermazione secondo la quale la richiesta di audizioni nasconderebbe in realtà un intento dilatorio; al contrario è ravvisabile un’indebita forzatura delle regole di procedura parlamentare nella posizione di quanti si oppongono alla giusta richiesta di acquisire ulteriori elementi di conoscenza e di svolgere un dibattito in Commissione in tempi non soffocati.
        Il senatore CAMERINI, associandosi alle osservazioni del senatore Manara, sottolinea come la procreazione medicalmente assistita sia materia di indubbia complessità tecnica, che necessita pertanto di un adeguato approfondimento di conoscenza, anche in relazione alle normative straniere, e coinvolga tematiche di natura etica, le quali devono poter essere discusse con sufficiente ampiezza. In quest’ottica appare certamente un errore quello di impedire le condizioni per lo svolgimento di un dibattito che, per citare il cardinale Martini, dovrebbe essere informato ad un ascolto reciproco pacato e costruttivo.
        Il senatore BRUNI afferma che gli argomenti addotti da quanti richiedono lo svolgimento di audizioni non sono tali da dissipare il sospetto che il vero intento da loro perseguito sia quello di portare il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati alle calende greche. In realtà la giusta esigenza di approfondire le tematiche ad esso connesse può essere direttamente soddisfatta attraverso lo studio, da parte dei singoli senatori, dell’ingente documentazione già disponibile.
        Se non può essere messa in dubbio l’esigenza di varare un disegno di legge in materia di procreazione medicalmente assistita, colmando così l’attuale carenza normativa, d’altra parte – sottolinea il senatore MIGNONE – la funzione istruttoria della Commissione non può essere sostanzialmente annullata dalla decisione della Conferenza dei Capigruppo che, fissando un termine temporale eccessivamente stringente, compromette di fatto la possibilità di condurre i necessari approfondimenti. Sembra pertanto opportuno invitare la Conferenza dei Capigruppo a stabilire un termine più ampio, in modo da consentire alla Commissione di svolgere un’adeguata serie di audizioni ed un ampio dibattito, assolvendo così al suo compito istituzionale nei confronti dell’Assemblea.
        Il senatore PAPINI ricorda come, in occasione dell’esame del disegno di legge di delega concernente la riforma del Servizio sanitario nazionale egli, in qualità di relatore, propose alla Commissione, la quale accettò, di non svolgere alcuna audizione: tale scelta fu giustificata dal carattere squisitamente politico delle questioni connesse, fondamentalmente, alla opzione tra diversi modelli di sanità. La materia ora in questione, invece, prescinde da modelli e scelte di carattere precipuamente politico, avendo piuttosto attinenza a questioni di ordine etico e giuridico, e pertanto l’esigenza di svolgere audizioni e di condurre gli opportuni approfondimenti conoscitivi è effettiva e non nasconde alcun intento dilatorio.
        Il senatore LAVAGNINI osserva come il clima politico in cui si sta svolgendo l’odierno dibattito non è mutato da quello che ha fatto sì che, essendo stato trasmesso sin dallo scorso mese di maggio il testo approvato dalla Camera dei deputati, soltanto ora, e su sollecitazione della Conferenza dei Capigruppo, si è in procinto di aprire la discussione generale. È evidente che le audizioni rappresentano un falso problema e che riproporne pregiudizialmente la richiesta è dimostrazione di una contrapposizione che, ove perdurasse, renderebbe la Commissione sede inadeguata anche per lo svolgimento di un lavoro istruttorio. Va in proposito ricordato come, in un clima politico ben diverso, nella passata legislatura la Commissione giunse alla elaborazione di un testo unificato il cui
iter fu interrotto soltanto dalla anticipata conclusione della legislatura. È pertanto auspicabile, ed egli in tal senso si appella al Presidente, avviare finalmente un franco ed aperto dibattito che, sfuggendo a logiche di sterile contrapposizione, consenta di affrontare le vere questioni, rispetto alle quali potranno successivamente essere effettuati gli eventuali approfondimenti che si rendessero necessari.
        Il senatore IULIANO evidenzia che, in considerazione della natura dei temi evocati dai disegni di legge concernenti la procreazione medicalmente assistita, non è plausibile il determinarsi di divisioni esclusivamente politiche ed è comunque auspicabile evitare contrapposizioni oltranziste. In effetti un punto fondamentale della questione è rappresentato dalla circostanza che il testo approvato dall’altro ramo del Parlamento riguarda non più soltanto le tecniche di fecondazione assistita, ma contiene anche una normativa relativa alla tutela dell’embrione. Tenuto conto di questo elemento, e rilevando l’opportunità di abbandonare quegli accenti polemici che hanno nel recente passato caratterizzato il dibattito, non può negarsi l’esigenza di acquisire ulteriori elementi conoscitivi, esigenza che peraltro non è incompatibile con l’altra, pure legittima, di imprimere una accelerazione all’
iter legislativo. La Commissione infatti potrebbe, nelle prossime settimane, dedicare ai disegni di legge in titolo una serie di sedute straordinarie, al fine di licenziare per l’Assemblea un testo che rechi un contributo di miglioramento rispetto a quello trasmesso dalla Camera dei deputati.
        Il senatore TOMASSINI sottolinea come il testo approvato dalla Camera dei deputati rappresenti un importante punto di equilibrio, probabilmente il più avanzato possibile nell’attuale contesto e quindi non suscettibile di profonde modificazioni. Quanto alle manifestate esigenze di ulteriori acquisizioni conoscitive, sembra corretto ritenere che gli approfondimenti a suo tempo svolti dalla Commissione e quelli compiuti dall’altro ramo del Parlamento siano stati sufficienti, circostanza in qualche misura confermata dal fatto che a lui non sono pervenute richieste di audizioni da parte di operatori o di associazioni. La posizione del senatore Lavagnini appare pertanto perfettamente condivisibile: la Commissione inizi subito la discussione generale, terminata la quale, nel rispetto dei tempi assegnati dalla Conferenza dei Capigruppo, potranno eventualmente svolgersi le audizioni che si rendessero necessarie.
        Auspicando il ripristino di un sereno e costruttivo clima di collaborazione all’interno della Commissione, anche la senatrice Carla CASTELLANI dichiara di condividere le richieste formulate dal senatore Lavagnini e concorda altresì con il senatore Iuliano in ordine alla possibilità di svolgere alcune sedute straordinarie per l’esame dei disegni di legge in titolo.
        Dopo che il senatore DE ANNA ha fatto presente l’esigenza di accelerare i tempi per l’approvazione di un disegno di legge molto atteso dai cittadini, il presidente CARELLA, rispondendo al senatore Lavagnini, fa presente come tutte le decisioni in merito all’
iter dei disegni di legge in titolo siano state concordemente assunte in sede di Ufficio di Presidenza – per la precisione in una seduta dello scorso luglio alla quale il senatore Lavagnini non prese parte – e sono state poi puntualmente rispettate.
        Il senatore MONTELEONE puntualizza, in relazione alla riunione dell’Ufficio di Presidenza testè ricordata dal Presidente, che la decisione di calendarizzare i provvedimenti relativi alla procreazione medicalmente assistita dopo la pausa estiva fu assunta accogliendo la richiesta di tutti i Gruppi di svolgere un’adeguata riflessione in materia.
        Il presidente CARELLA dichiara quindi aperta la discussione generale.
        Il senatore CAMPUS ricorda come l’approvazione del disegno di legge n. 4048 da parte della Camera dei deputati abbia dato luogo a polemiche piuttosto vive, tanto che alcuni esponenti dei Democratici di Sinistra giunsero ad affermare che un simile provvedimento non sarebbe mai diventato legge. In realtà il vero punto cruciale del provvedimento è dato dalla disposizione, di cui al comma 3 dell’articolo 4, che vieta il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo: con tutta evidenza si tratta di un problema di carattere esclusivamente etico, alla soluzione del quale non sembra che lo svolgimento di alcuna audizione possa recare un effettivo contributo. Condividere tale scelta di fondo non significa peraltro rifiutare di introdurre nel testo approvato dalla Camera dei deputati le modifiche migliorative che si ritenessero opportune; in particolare, per quanto lo riguarda, il senatore Campus cita come non esente da dubbi e perplessità la disposizione recata dall’articolo 5 che consente alle coppie conviventi ma non coniugate la possibilità di accedere alle tecniche di procreazione assistita. Critiche a singoli punti del testo, tuttavia, non possono giustificare la posizione, prima citata, di assoluta contrarietà al varo di un disegno di legge in materia di procreazione medicalmente assistita, ove solo si abbiano presenti le gravissime carenze normative che attualmente caratterizzano il settore e che il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati colma con disposizioni complessivamente apprezzabili. Sarebbe pertanto incomprensibile che, sia pure animati dalla ricerca del meglio, si compromettesse il varo di una legge tanto necessaria ed attesa, quando recentemente una maggioranza trasversale ha approvato senza modifiche, in seconda lettura al Senato, la legge di riforma dei trapianti nonostante contenesse una serie di errori tecnici che l’hanno resa di fatto inapplicabile, come ammesso davanti alla Commissione dallo stesso ministro Bindi.
        In relazione all’ultima affermazione del senatore Campus, il senatore DI ORIO interviene per puntualizzare che, a suo giudizio, il ministro Bindi non ha affatto ammesso l’inapplicabilità della riforma sui trapianti, ma si è limitata a segnalare alcune difficoltà che il Governo è attivamente impegnato a superare.

        Il presidente CARELLA, rispondendo ad una richiesta del senatore Campus, informa di avere ricevuto numerose richieste, da parte di operatori e di associazioni, di essere ascoltati in audizione in ordine alle tematiche connesse alla procreazione medicalmente assistita: sarà sua cura comunicare alla Commissione l’elenco delle richieste ricevute.
        Rinvia quindi il seguito dell’esame dei disegni di legge in titolo alla prossima seduta.    

La seduta termina alle ore 16,25.