TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MERCOLEDI' 18 MARZO 1998

168ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

La seduta inizia alle ore 8,50.


PROCEDURE INFORMATIVE

Indagine conoscitiva sulla difesa del suolo: seguito dell'esame della proposta di documento conclusivo
(R048 000, C13a, 0004°)

Riprende l'esame della proposta in titolo, sospeso nella seduta di ieri.

Dopo un breve intervento riepilogativo del documento proposto da parte del relatore VELTRI, il senatore BORTOLOTTO avanza una serie di suggerimenti di modifica del testo, concernenti gli indirizzi di semplificazione procedimentale. In particolare, si sofferma sulla suddivisione tra livelli nazionale, interregionale e regionale, nonché sull'opportunità che sia salvaguardata la necessità di approvazione dei consigli regionali in merito ai piani di bacino; in proposito, svolgono brevi interventi il presidente GIOVANELLI ed il senatore CARCARINO, che discettano sulla natura giuridica dell'autorità di bacino.
Riprende il senatore Bortolotto ammonendo circa le perniciose conseguenze di una diversificazione delle fasi di intervento su base territoriale: il disastro del Polesine sta a dimostrare che l'assenza di coordinamento tra le attività di regimazione delle acque può produrre effetti contraddittori di rischio per le aree trascurate dal metodo degli stralci successivi; quanto alle varie competenze coinvolte nella redazione dei piani di bacino, si dovrebbe garantire la presenza di esperti in tutte le materie oggetto di pianificazione.
Nel concordare con le linee ispiratrici del documento conclusivo, ricorda che le incongruenze applicative della legge n. 183 del 1989 sono ascrivibili sia alla scarsità di risorse conferite sia all'eccesso di contenuti pianificatori che hanno appesantito il quadro amministrativo di interventi sui bacini idrografici. Eppure, la delicata questione della difesa del suolo non si affronta con la drastica decurtazione di competenze operata dal titolo III dello schema di decreto legislativo sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali (in attuazione del capo I della legge n. 59 del 1997): il proposto articolo 51 abroga il fondamento giuridico stesso dei piani di bacino, così come l'intero capo IV stravolge il quadro amministrativo di riferimento della gestione delle risorse idriche e della difesa del suolo. Il Gruppo Verdi-l'Ulivo auspica che il documento proposto rilevi tali incongruenze, allo scopo di ottenere dal Governo una riscrittura dell'intero titolo III dello schema di decreto citato.

Il presidente GIOVANELLI dichiara che la Commissione è impossibilitata a pronunciarsi in sede formale sullo schema di decreto citato dal senatore Bortolotto, in quanto la legge n. 59 del 1997 conferisce potere consultivo ad un'apposita Commissione bicamerale. Ciò nondimeno, è di tutta evidenza la rilevanza politica dell'operazione di modificazione ordinamentale operata da tale schema di decreto nelle materie di competenza della Commissione: su tale questione intende proporre all'Ufficio di Presidenza integrato di inserire nel programma dei lavori una seduta di comunicazioni dei Ministri dei lavori pubblici, dell'ambiente e della funzione pubblica. Il senatore STANISCIA, lamentato lo stravolgimento istituzionale operato con lo schema di decreto, invita il Presidente ad investire direttamente la Presidenza del Senato circa le modalità più idonee a salvaguardare il diritto della Commissione a pronunciarsi in merito.

Il senatore CAPALDI esprime apprezzamento per il testo proposto dal relatore, il quale opera secondo un modello culturale evolutivo rispetto alla materia della tutela del suolo; se ne deve anzi auspicare l'applicazione anche ad altri settori, quale ad esempio quello della protezione civile, allo scopo di offrire punti di riferimenti certi all'azione amministrativa. In materia, non si può condividere la sottrazione al Parlamento di ambiti che richiedono il perseguimento di un delicato equilibrio istituzionale: esso in materia ambientale va visto, più che sotto forma di un nodo gordiano suscettibile soltanto di una netta recisione, come opportunità di individuazione di modelli procedimentali innovativi che trascendano la tradizionale ripartizione di competenze amministrative.

Il senatore CARCARINO concorda col Presidente sull'opportunità di integrare il programma dei lavori con comunicazioni dei Ministri le cui competenze sono toccate dallo schema di decreto citato dal senatore Bortolotto, auspicando anzi che sia in questa sede chiamato a riferire anche il Sottosegretario con delega alla protezione civile; quanto alla necessità di dare continuità politica alle conclusioni dell'indagine, essa può essere soddisfatta dalla presentazione in Assemblea, da parte del maggior numero di senatori della Commissione, di una mozione che recepisca i contenuti della parte quarta del documento conclusivo proposto dal relatore. Quest'ultimo testo incontra il consenso del Gruppo di Rifondazione comunista-Progressisti, che avanza alcuni suggerimenti migliorativi del testo, tra l'altro in merito alla necessità di risorse aggiuntive; il principio dell'unità territoriale del bacino va riaffermato, proprio nei termini contenuti nel testo, il quale è particolarmente incisivo anche sulla partecipazione delle comunità al governo del territorio.

Il senatore MAGGI giudica condivisibile l'impostazione del documento conclusivo proposto dal relatore, che ridà dignità alla sede parlamentare troppo spesso disattesa dalla presentazione di riforme ordinamentali partorite in sede governativa senza adeguato confronto politico. Auspicato un superamento delle gestioni diseconomiche in materia di risorse idriche - tra le quali non può non includersi l'acquedotto pugliese, che persegue obiettivi assistenziali piuttosto che soddisfare le finalità di istituto - l'oratore conclude invitando ad evidenziare la necessità del ruolo della protezione civile nell'interrelazione esistente con le Autorità di bacino.

Il presidente GIOVANELLI, dopo aver recepito le istanze emerse dal dibattito, dichiarandosi disponibile anche a riferirne in apposita corrispondenza con la Presidenza del Senato, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana.

La seduta termina alle ore 10,05.