AFFARI COSTITUZIONALI (1a)
GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 1997

182a Seduta
Presidenza del Presidente
VILLONE

Intervengono i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Bettinelli e per le finanze Castellani.

La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE CONSULTIVA
(2791) Conversione in legge del decreto-legge 29 settembre 1997, n. 328, recante disposizioni tributarie urgenti
(Parere, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, alle Commissioni 5a e 6a riunite: favorevole)

Il presidente VILLONE espone il contenuto del decreto-legge, recante disposizioni concernenti la rimodulazione delle aliquote dell'imposta sul valore aggiunto, il regime della stessa imposta per le cessioni di contratti di sportivi professionisti e per i trasporti pubblici, la disciplina delle registrazioni delle fatture, il trattamento tributario delle plusvalenze sulle cessioni delle partecipazioni, l'anticipo dei versamenti dell'imposta sulle assicurazioni, le tasse per lo smaltimento dei rifiuti solidi e urbani. Si tratta di un provvedimento omogeneo, la cui necessità e urgenza è resa evidente dagli effetti sul sistema tributario. Propone pertanto di esprimere un parere favorevole.

Il senatore SPERONI conviene sull'omogeneità del decreto-legge, mentre ne contesta la necessità e l'urgenza, poichè le modifiche concernenti l'imposta sul valore aggiunto determinano un aumento della pressione fiscale, niente affatto necessario anche alla stregua della normativa europea che impone la ridefinizione delle aliquote senza postulare un aumento di gettito.

Il senatore PASSIGLI condivide invece la valutazione del Presidente e osserva che l'urgenza delle misure tributarie è insita nella prevenzione di comportamenti elusivi e speculativi.

Il senatore SPERONI osserva che l'argomento del senatore Passigli potrebbe essere persuasivo per le disposizioni di cui all'articolo 4, mentre per le altre misure contenute nel decreto-legge egli insiste nel negare la sussistenza dei presupposti costituzionali. D'altra parte, negli ordinamenti che non prevedono la decretazione d'urgenza, si dovrebbe ritenere impossibile l'adozione di efficaci misure fiscali. Propone di esprimere un parere contrario sugli articoli 1, 2, 3, 5, 6 e 7 del decreto-legge.

Il senatore ANDREOLLI condivide le valutazioni del Presidente e del senatore Passigli e annuncia voto contrario alla proposta del senatore Speroni.

Il sottosegretario CASTELLANI precisa che gli obblighi comunitari in materia di imposta sul valore aggiunto contemplano per alcuni casi anche l'elevazione delle aliquote. Afferma, inoltre, che l'imposizione indiretta investe direttamente i consumi, e ciò rende necessario il ricorso al decreto-legge al fine di prevenire manovre speculative. Quanto all'articolo 4, si tratta di misure già contenute in un apposito schema di decreto legislativo, la cui immediata entrata in vigore consente di prevenire comportamenti elusivi.

Sulla proposta di parere contrario avanzata dal senatore SPERONI, questi annuncia il proprio voto favorevole, ritenendo non persuasive le ragioni addotte dal Sottosegretario di Stato per sostenere la necessità e l'urgenza del decreto-legge. A suo avviso il provvedimento consiste soprattutto in un inasprimento fiscale, che colpisce prevalentemente le popolazioni settentrionali, in particolare a causa dell'aumento di prezzo che ne deriva al metano per il riscaldamento, notoriamente più utilizzato nelle regioni dove il clima è rigido. Quanto alle paventate speculazioni in caso di normativa tributaria adottata secondo le procedure ordinarie, dubita che esse sarebbero state rilevanti, mentre per le disposizioni contenute nell'articolo 4 i comportamenti elusivi sono possibili anche per l'effetto di annuncio connesso all'adozione del citato schema di decreto legislativo. Dal contenuto del decreto-legge e dal contesto in cui esso si inserisce si desume a suo avviso la sostanziale incapacità del Governo.

Il senatore Lino DIANA replica ad alcune osservazioni del senatore Speroni osservando che in alcune zone del Centro-Sud il clima è forse più rigido rispetto alle regioni settentrionali, come si può drammaticamente constatare da quanto sta avvenendo in alcune zone dell'Umbria, regione di appartenenza del sottosegretario Castellani, che tuttavia ha dimostrato il proprio stile nel non rilevare la circostanza.

La proposta di parere contrario sugli articoli 1, 2, 3, 5, 6 e 7, avanzata dal senatore Speroni, non risulta accolta.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal Presidente riguardo alle altre parti del decreto-legge.

IN SEDE DELIBERANTE
(2692) Disposizioni generali sull'uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell'Unione europea, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputato Scoca ed altri; Zeller, Sbarbati e La Malfa; Bono ed altri
(1309) COSTA. - Norme per l'esposizione della bandiera della Repubblica sugli edifici pubblici e presso le sedi di uffici ed enti pubblici
(1536) CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA. - Norme per l'esposizione della bandiera nazionale tricolore, dei vessilli o gonfaloni regionali e della bandiera dell'Unione europea negli edifici scolastici o universitari
(1668-bis) SPECCHIA. - Disposizioni per l'uso della bandiera della Repubblica, risultante dallo stralcio deliberato dalla 7a Commissione degli articoli da 1 a 7 e 10
(1796) SPECCHIA. - Disposizioni per l'uso della bandiera della Repubblica
(Rinvio del seguito della discussione congiunta)

Il senatore SPERONI, in via preliminare, comunica che durante la riunione odierna della Conferenza dei presidenti dei Gruppi parlamentari è emerso un orientamento rivolto a evitare l'adozione di deliberazioni parlamentari di notevole impegno politico, considerata l'evoluzione in atto nei rapporti tra il Governo e la maggioranza parlamentare. Pur precisando che non è stata adottata alcuna determinazione, nè in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi nè da parte dell'Assemblea del Senato circa la prosecuzione ordinaria dei lavori delle Commissioni permanenti, ritiene opportuno non procedere, nella seduta in corso, al seguito della trattazione dei disegni di legge in titolo, le cui implicazioni politiche sono a suo avviso evidenti.

Il presidente VILLONE non condivide la valutazione del senatore Speroni sulla rilevanza politica della materia in discussione, che a suo avviso attiene prevalentemente a profili di natura istituzionale. Tuttavia osserva che il tempo disponibile per la discussione sarebbe molto ridotto a causa della imminente seduta della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali e pertanto da parte sua non vi sarebbero difficoltà ad accedere alla richiesta di rinvio formulata dal senatore Speroni.

Concorda il senatore BESOSTRI, ritenendo che le circostanze di tempo rendono preferibile rinviare la discussione.

Si conviene quindi di rinviare il seguito della discussione congiunta dei disegni di legge in titolo.

IN SEDE REFERENTE
(2640) D'ALESSANDRO PRISCO ed altri. - Norme in materia di decentramento comunale
(Rinvio dell'esame. Richiesta di trasferimento alla sede deliberante)

Su proposta del presidente VILLONE, la Commissione conviene all'unanimità di richiedere il trasferimento del disegno di legge in titolo alla sede deliberante, rinviandone intanto la trattazione.

La seduta termina alle ore 15,40.