AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

MARTEDI' 9 MAGGIO 2000
290a Seduta

Presidenza del Vice Presidente
BOCO




Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri Danieli.

La seduta inizia alle ore 15,20.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE


Il senatore SERVELLO richiama l'attenzione sui recentissimi incidenti avvenuti in Sierra Leone, che potrebbero far precipitare una situazione di tregua estremamente precaria. Chiede che su tale questione possa riferire il sottosegretario Serri nelle sue comunicazioni, previste per la seduta di domani.

Il senatore VERTONE GRIMALDI, pur comprendendo la gravità dei recenti avvenimenti in Sierra Leone, ricorda che l'Ufficio di Presidenza allargato ai Capigruppo ha recentemente deciso di concentrare l'attenzione della Commissione su temi di assoluta priorità per la politica estera italiana.

Il presidente BOCO informa che il senatore Andreotti ha presentato qualche ora fa un'interrogazione sugli avvenimenti in Sierra Leone, che sarà messa all'ordine del giorno della seduta di domani. Se altri senatori intendono avvalersi della stessa possibilità, l'ordine del giorno sarà integrato con ulteriori interrogazioni, a cui il sottosegretario Serri potrà rispondere contestualmente allo svolgimento delle sue interrogazioni sul Corno d'Africa e sull'Africa australe. In tal modo la Commissione non intende certo contraddire quanto deciso dall'Ufficio di Presidenza, ma si avvarrà della presenza del sottosegretario Serri per affrontare con sollecitudine argomenti che rientrano nelle deleghe a lui attribuite.

IN SEDE DELIBERANTE

1280-B) Istituzione del Centro nazionale di informazione e documentazione europea, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Rimessione all'Assemblea)

Il presidente BOCO comunica che i senatori del Gruppo di Forza Italia hanno testé presentato la richiesta di rimessione all'Assemblea del disegno di legge n. 1280-B, assegnato alla Commissione in sede deliberante. Poiché la richiesta è stata avanzata dal prescritto numero di senatori, l'esame del disegno di legge si svolgerà in sede referente.

IN SEDE REFERENTE

(1280-B) Istituzione del Centro nazionale di informazione e documentazione europea, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Esame e rinvio)

Riferisce alla Commissione la senatrice DE ZULUETA, la quale ricorda l'esame assai approfondito del disegno di legge da parte della Commissione, che approvò in sede deliberante, il 19 gennaio 1999, un testo completamente diverso da quello presentato dal Governo. In particolare, si ritenne che la figura giuridica più adeguata alla istituzione del Centro nazionale di informazione e documentazione europea fosse un gruppo europeo di interesse economico (GEIE) cui partecipassero quali soci fondatori la Commissione delle comunità europee e lo Stato italiano.
La Camera dei deputati, dopo un lungo esame, ha sostanzialmente confermato le scelte del Senato, modificando leggermente solo la clausola di copertura finanziaria: si è previsto cioè che il contributo statale sia di 1.500 milioni all'anno, a decorrere dal 2000, mentre il Senato prevedeva un contributo di pari entità per il triennio 1999-2001 e rinviava la quantificazione degli ulteriori contributi alla legge finanziaria. In considerazione della portata assai limitata di tale modifica, la Relatrice auspica una rapida approvazione del disegno di legge.

Il senatore MAGGIORE condivide le conclusioni della Relatrice, precisando che il Gruppo di Forza Italia non è contrario al disegno di legge, ma ha chiesto la rimessione all'Assemblea solo per consentire un esame più attento di un provvedimento di spesa.

Il sottosegretario DANIELI fa presente che la clausola di copertura è stata modificata dalla Camera dei deputati, in conformità al parere espresso dalla Commissione bilancio. Sollecita dunque l'approvazione di tale modifica in tempi brevi.

Il senatore SERVELLO dichiara di condividere l'opportunità di una rapida approvazione del disegno di legge, che fu presentato all'inizio della legislatura e corrisponde, almeno in parte, a impegni assunti in sede internazionale.

Il presidente BOCO avverte che non è ancora pervenuto il parere della Commissione bilancio. Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

IN SEDE DELIBERANTE

(3435-B) Partecipazione italiana alla IV ricostituzione delle risorse del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Rimessione all'Assemblea)

Il presidente BOCO comunica che i senatori del Gruppo di Forza Italia hanno testé presentato la richiesta di rimessione all'Assemblea del disegno di legge n. 3435-B, assegnato alla Commissione in sede deliberante. Poiché la richiesta è stata avanzata dal prescritto numero di senatori, l'esame del disegno di legge si svolgerà in sede referente.

IN SEDE REFERENTE

(3435-B) Partecipazione italiana alla IV ricostituzione delle risorse del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Esame e rinvio)

Il presidente BOCO riferisce alla Commissione sul disegno di legge, approvato dalla Commissione in sede deliberante il 24 settembre 1998, successivamente modificato dalla Camera dei deputati, il 16 marzo 2000, e rimesso all'Assemblea nella seduta odierna per una iniziativa del Gruppo di Forza Italia, che risulta motivata solo da una pregiudiziale politica generale. In tal modo si rischia di ritardare ulteriormente l'approvazione di un disegno di legge che autorizza la partecipazione dell'Italia alla ricostituzione delle risorse dell'IFAD, con la corresponsione di due rate di circa 17 miliardi di lire relative agli anni 1999 e 2000.
Benchè le modifiche effettuate dalla Camera dei deputati riguardino unicamente l'imputazione degli oneri agli esercizi finanziari 1999 e 2000, ritiene opportuno ricordare che l'IFAD finanzia progetti agricoli nei paesi in via di sviluppo più poveri, ma considera auspicabile un suo più stretto collegamento con la Banca Mondiale, nonché con la Global Environment Facility (GEF), creata dalla stessa Banca Mondiale, dall'UNDP e dall'UNEP.
Peraltro, tenuto conto dell'alto grado di corruzione esistente nelle istituzioni finanziarie internazionali, nonché del comportamento della Banca Mondiale in alcuni casi – come quello della Diga di Narmada in India – è opportuno rafforzare il controllo sulla cooperazione multilaterale da parte dei Parlamenti e dei Governi dei paesi donatori. Nel caso dell'IFAD occorre che la partecipazione italiana alla ricostituzione delle risorse non costituisca una delega in bianco agli organi esecutivi di tale organizzazione; è inoltre necessario spingere in direzione di un più stretto coordinamento tra la medesima IFAD e le altre agenzie dell'ONU nell'attuazione della Convenzione contro la desertificazione.

Il senatore SERVELLO considera la disamina del Relatore come una sorta di autocritica della maggioranza che ha governato nella legislatura in corso. Sarebbe opportuno perciò che il rappresentante del Governo chiarisse come ha funzionato l'IFAD negli ultimi anni, quanto ha speso, quali siano stati i paesi beneficiari e soprattutto quale controllo sia stato esercitato dai paesi donatori.

La senatrice SQUARCIALUPI ritiene sconcertante che un Parlamento impieghi alcuni anni per approvare un disegno di legge in materia di aiuto allo sviluppo, benchè vi sia un sostanziale consenso di tutte le parti politiche, mentre vi sarebbe bisogno di una grande sollecitudine per sfamare intere popolazioni. In quest'ottica non riesce a comprendere né il lungo tempo impiegato dalla Camera dei deputati per l'approvazione del disegno di legge, né la decisione del Gruppo di Forza Italia di chiedere la rimessione all'Assemblea.

Il senatore PORCARI si associa alle richieste del senatore Servello e ritiene inoltre opportuno effettuare un'audizione del direttore esecutivo dell'IFAD di nazionalità italiana. A suo avviso, non vi è alcuna fretta di concludere in poco tempo l'esame del disegno di legge, ma anzi le perplessità manifestate dal Presidente sulla cooperazione multilaterale, in generale, dovrebbero indurre a una pausa di riflessione, che consentirebbe di affrontare con la dovuta cautela delicati problemi di trasparenza e di controllo nella gestione delle risorse messe a disposizione dai paesi donatori.

Il senatore MAGGIORE sottolinea che la relazione del Presidente e i successivi interventi dimostrano l'esigenza di rispondere a numerose domande tuttora aperte. La rimessione all'Assemblea potrà dunque favorire quegli approfondimenti da più parti ritenuti necessari.

Il presidente BOCO ricorda che la Commissione ha affermato in più occasioni l'esigenza di un coordinamento delle varie agenzie attraverso cui si esercita la cooperazione multilaterale. Ciò non significa che vi siano ragioni per ritardare la partecipazione italiana alla quarta ricostituzione delle risorse dell'IFAD.

Il senatore VERTONE GRIMALDI, rilevato che tutte le democrazie si pongono il problema di come controllare le spese delle organizzazioni internazionali, osserva che nel caso di specie si debba piuttosto constatare un cattivo funzionamento delle istituzioni parlamentari, dovuto al sistematico abuso di alcuni strumenti regolamentari a disposizione delle minoranze.

La senatrice DE ZULUETA reputa opportuno distinguere le questioni sollevate dalla campagna per la riforma della Banca Mondiale dalla ben diversa situazione dell'IFAD, che è generalmente considerata un'agenzia efficiente e in grado di lavorare su progetti. Non vi è alcuna notizia di corruzione che riguardi l'IFAD, né vi è ragione per generalizzare a tutte le agenzie che finanziano lo sviluppo agricolo un'analisi nata in contesti differenti.

Il senatore MAGGIORE, con riferimento alle affermazioni del senatore Vertone Grimaldi, ritiene ridicolo che esponenti della maggioranza attacchino il Gruppo di Forza Italia per la richiesta di rimessione in Assemblea, dopo che la Camera dei deputati ha impiegato un anno e mezzo per l'approvazione del disegno di legge. Ribadisce poi che le motivazioni della richiesta avanzata dalla sua parte politica risultano con evidenza dallo stesso dibattito odierno.

La senatrice SQUARCIALUPI sottolinea che il fattore tempo è essenziale, quando si tratta di finanziare progetti vitali per l'agricoltura nei paesi in via di sviluppo.

Il senatore PORCARI formalizza la richiesta di audizione precedentemente avanzata, precisando che potrebbe essere effettuata nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle organizzazioni internazionali, prescindendo dai tempi di approvazione del disegno di legge. Ritiene poi che la Commissione debba evitare la tentazione di sindacare tutto e tutti sotto un profilo moralistico, per svolgere invece i suoi reali compiti di indirizzo politico.

Il senatore ANDREOTTI ricorda che, in occasione del Vertice mondiale della FAO svoltosi alcuni anni orsono, fu lanciato un programma volto a dimezzare, entro il 2015, il numero di persone che muoiono per fame. Purtroppo una verifica promossa recentemente dall'Unione interparlamentare ha dimostrato che il ritmo di diminuzione è assai lento: emerge in tutta evidenza la necessità di approvare rapidamente ogni provvedimento per la lotta alla fame nel mondo.

Il sottosegretario DANIELI, pur non contestando la legittimità dell'uso di tutti gli strumenti regolamentari da parte dell'opposizione, fa presente che il Gruppo di Forza Italia ha assunto spesso un atteggiamento contraddittorio riguardo alla richiesta di rimessione all'Assemblea di disegni di legge presentati dal Ministero degli affari esteri.
Per quel che riguarda il dibattito odierno, dichiara di condividere le osservazioni del presidente Boco sulla cooperazione multilaterale, in generale, soprattutto per quel che concerne il coordinamento tra le numerose agenzie che si occupano dei progetti di sviluppo agricolo. L'IFAD è comunque un'agenzia tecnica, che ha sede a Roma, e non manca al Parlamento la possibilità di approfondire ogni aspetto della sua attività in assoluta trasparenza. A tal riguardo ricorda che, da deputato, presentò un ordine del giorno volto a sollecitare una maggiore presenza italiana nelle istituzioni finanziarie internazionali e che, in seguito all'accoglimento di tale ordine del giorno, fu costituito un ufficio ad hoc presso la Farnesina.

Il presidente BOCO avverte che non è ancora pervenuto il parere della Commissione bilancio, che nel caso di specie si presenta particolarmente delicato, avendo la Camera dei deputati spostato l'imputazione degli oneri al fondo speciale di parte corrente. Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 16.30.