TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 1996


43a Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

indi del Vice Presidente
LASAGNA

Interviene il sottosegretario di Stato per il bilancio e la programmazione economica Sales.

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE REFERENTE
(1602) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 settembre 1996, n. 486, recante disposizioni urgenti per il risanamento dei siti industriali delle aree di Bagnoli e di Sesto San Giovanni, approvato dalla Camera dei deputati
(Esame e rinvio)

Il relatore CARCARINO riferisce sul provvedimento in titolo, ricordandone la storia parlamentare che risale ad un decreto-legge del 20 novembre 1995 emanato a seguito dell'approvazione della delibera del CIPE del 30 dicembre 1992, più volte reiterata. Sottolinea quindi che l'oggetto del provvedimento concerne ormai anche l'area di Sesto San Giovanni, accanto ai siti industriali di Bagnoli, e pertanto su di esso occorre effettuare un'analisi obiettiva che conduca ad un giudizio univoco perchè univoca è la finalità delle disposizioni riferite alle due aree geografiche. Lungi da qualunque intento di natura assistenzialista, il progetto proposto per l'area di Bagnoli non muove da un'angusta visione localistica, ma dall'individuazione in modo innovativo di un meccanismo che può essere interessante per l'intero Paese, dal momento che sono diffusi sul territorio nazionale problemi di riconversione connessi con la fase di transizione economico-sociale in atto. L'idea di trasformare una grave crisi in una occasione di crescita è un segnale importante di un nuovo modo di operare sul territorio, garantendo trasparenza a futuri investitori italiani e stranieri e pertanto non può che essere valutata con pieno apprezzamento.
Il relatore dà quindi conto dettagliatamente delle numerose modifiche introdotte presso la Camera dei deputati. All'articolo 1 risulta aggiunto un periodo al comma 1, il quale prevede che il risanamento ambientale comprende le operazioni di smantellamento e rimozione, le demolizioni e le rottamazioni, la bonifica dalla presenza di inquinanti fino alla profondità interessata dalla contaminazione e che i valori risultanti da tale risanamento dovranno corrispondere a quelli delle aree circostanti non inquinate che presentino caratteristiche analoghe; il comma 2 relativo al personale risulta più articolato essendo stato sostituito da due commi; il comma 3 qualifica come fisso ed invariabile il conferimento all'IRI degli importi in esso stabiliti, mentre con un comma 3-bis si è precisato che il 10 per cento dell'importo relativo a ciascuno stato di avanzamento è conferito al termine dei lavori di risanamento; il comma 4 risulta modificato nel senso di prevedere la natura consultiva delle funzioni del comitato di coordinamento e di alta vigilanza, ai cui lavori partecipano rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali nonchè, se necessario, esperti nominati dagli enti territoriali competenti; il nuovo comma 5-bis prevede che ogni valutazione circa i prezzi di alienazione o esproprio sia eseguita dall'ufficio tecnico erariale competente; il comma 14 risulta infine modificato stabilendo che gli interventi di ripristino, ove previsti dalla concessione demaniale relativa all'arenile e all'area marina, sono a carico degli eventuali concessionari. Le modifiche relative all'articolo 2 inseriscono due commi aggiuntivi dopo il comma 1, riguardanti l'acquisizione e il diritto di prelazione nell'acquisto delle aree con le medesime procedure previste nell'ambito dell'articolo 1.
Il relatore conclude auspicando che si possa finalmente pervenire alla conversione del decreto-legge ed a tal fine fa appello al senso di responsabilità dei Gruppi parlamentari verso il lavoro del Parlamento, che è cosa diversa dall'esercizio legittimo dei ruoli di maggioranza ed opposizione.

Si apre la discussione generale.

Il senatore COLLA esprime un giudizio nettamente sfavorevole sul testo del decreto-legge, che nella sua eterogeneità cela un'antica prassi consociativa volta a giustificare elargizioni finanziarie al Mezzogiorno.

Il senatore FLORINO dichiara che le modifiche apportate dalla Camera dei deputati hanno sostanzialmente peggiorato il testo licenziato dal Senato, in particolare per quanto riguarda l'estensione delle sue previsioni anche all'area ex Eternit, di proprietà privata. Dubbi ingenera anche la previsione delle società partecipate «di nuova costituzione», dietro le quali potrebbero celarsi iniziative che, lungi dall'essere imprenditoriali, potrebbero essere collegate a realtà locali ai margini della legalità; viceversa, la partecipazione alla bonifica dovrebbe essere assicurata alle sole società partecipate dell'IRI.
Timori di favoritismi ingenera anche la normativa sulla concessione demaniale, stante la diffusione di installazioni di strutture fisse sull'arenile campano anche oltre il periodo balneare; infine, esprime a titolo personale dubbi sul cofinanziamento, a meno che quest'ultimo non sia destinato ad avvenire dopo la bonifica.

Il senatore PONTONE, dichiarato che preferirebbe invece un cofinanziamento a decorrenza immediata, giudica poi assurda l'esclusione della regione Campania dalle procedure di bonifica, stanti le sue competenze specifiche sulle aree demaniali interessate. Auspica poi l'estensione a 50 miliardi dei finanziamenti destinati a Sesto San Giovanni.

Il senatore RIZZI dichiara che il Gruppo Forza Italia fu favorevole al testo licenziato dal Senato, per senso di responsabilità, ma la forzatura operata dal Governo alla Camera dei deputati - con la richiesta di fiducia -ha indotto ad un diverso comportamento nell'altro ramo del Parlamento. Inoltre, il testo ivi licenziato è notevolmente peggiorato, soprattutto per quanto riguarda l'inclusione dell'area ex Eternit; condivide peraltro i dubbi sollevati in merito alle società di nuova costituzione.

Il senatore AVOGADRO stigmatizza l'eterogeneità del decreto-legge, il quale incontra elementi di ostilità anche nei senatori del Mezzogiorno, come si desume dagli interventi testè svolti.

Il senatore BORTOLOTTO dichiara che la natura privata dello stabilimento ex Eternit è compensata dal valore ridotto del diritto di prelazione esercitatabile: ciò potrebbe evitare intenti speculativi dei privati sul suolo bonificato; auspica pertanto la celere approvazione del provvedimento, senza emendamenti.

Il senatore VELTRI rileva la ritualità delle dichiarazioni in corso, circa le posizioni politiche dei singoli Gruppi, già espresse nel precedente iter; si sofferma poi sulla norma concernente l'estensione alla fascia litoranea dei siti da bonificare, voluta dal Senato, nonchè sull'applicazione dell'articolo 1, comma 3-bis, alla partecipazione degli imprenditori.

Il senatore RESCAGLIO ravvisa elementi positivi anche nella composizione del comitato di coordinamento e vigilanza di cui al comma 4 dell'articolo 1.

Il presidente LASAGNA rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 16,20.