AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

GIOVEDI' 8 FEBBRAIO 2001
346a Seduta

Presidenza del Presidente
MIGONE

Intervengono i sottosegretari di Stato per gli affari esteri Danieli e per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Pagano.

La seduta inizia alle ore 15,05.

IN SEDE DELIBERANTE

(4927) Partecipazione italiana al quinto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa
(Rimessione all'Assemblea)

Riprende la discussione, sospesa nella seduta del 31 gennaio scorso.

Il presidente MIGONE avverte che da parte del prescritto numero di senatori è stata presentata la richiesta di rimessione all'Assemblea del disegno di legge in titolo, ai sensi dell'articolo 35, comma 2 del Regolamento. Pertanto l'iter del disegno di legge proseguirà in sede referente.


IN SEDE REFERENTE
(4927) Partecipazione italiana al quinto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (Esame)

Il PRESIDENTE propone di considerare acquisite le fasi svolte nell'ambito della discussione del disegno di legge in sede deliberante.
Conviene la Commissione.

Il senatore PROVERA, in sostituzione del relatore Porcari, impegnato nell'ambito di una missione a Bruxelles, ricorda come l'ambito di operatività della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa si sia andato nel corso del tempo estendendo alle emergenze sanitarie e alle situazioni di degrado sociale nelle zone urbane.
In tale contesto, appare ineludibile individuare gli strumenti d'azione più idonei per affrontare la drammatica emergenza che si registra in Romania sul versante dell'AIDS, con oltre 9.000 bambini affetti dalla malattia, cifra che rappresenta il 60 per cento dei casi della sindrome da HIV che si registrano nell'intera Europa in età pediatrica. Tale stato di cose è ulteriormente aggravato dalla accentuata carenza nei presidi sanitari che caratterizza attualmente la Romania, che fa sì che nella gran parte dei casi i bambini affetti dalla malattia restino sostanzialmente privi di qualsiasi cura efficace.
In tale contesto, ricorda di aver già presentato all'Assemblea del Consiglio d'Europa un documento volto a sollecitare l'assunzione in via immediata di appropriate iniziative di sostegno, documento che è stato oggetto di unanime approvazione. A seguito di ciò la Presidente della competente Commissione del Consiglio d'Europa lo ha incaricato di verificare possibili direttrici d'intervento rispetto a quello che rischia di divenire una sorta di genocidio generazionale. Sottolinea quindi l'esigenza di una forte iniziativa italiana in seno al Consiglio d'Europa a tale riguardo, preannunziando la presentazione di un apposito ordine del giorno in occasione dell'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea.

Il senatore SERVELLO si associa alle considerazioni svolte dal Relatore, osservando poi come le purtroppo ricorrenti situazioni di emergenza che si verificano sul piano sanitario o anche in relazione a catastrofi naturali continuino a trovare sostanzialmente impreparati gli apparati preposti. Sul piano nazionale, assai significativa è a tale riguardo l'esperienza dell'alluvione di Soverato, per la quale gli interventi prefigurati sono tuttora largamente inattuati a causa dei ritardi nella predisposizione dei necessari strumenti normativi ed amministrativi, con evidente penalizzazione della Calabria rispetto ad altre regioni che hanno dovuto far fronte ad analoghe calamità.

Il senatore PIANETTA, dopo aver espresso apprezzamento per le finalità istituzionali della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, preannunzia l'orientamento favorevole dei senatori del Gruppo di Forza Italia sull'ordine del giorno in precedenza prospettato dal relatore Provera.

Il senatore ANDREOTTI sottolinea l'opportunità di un'iniziativa del Governo per contribuire, anche con misure straordinarie, a far fronte alla gravissima emergenza in precedenza evocata dal senatore Provera. A tal fine, potrà valutarsi la possibilità di utilizzare eventualmente anche strumenti diversi da quelli propri della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, ad esempio avvalendosi del contributo di organizzazioni come la Caritas.

Replica quindi agli intervenuti il sottosegretario PAGANO, ricordando come, in occasione della precedente seduta, il senatore Porcari, nell'esercizio dell'incarico di relatore, abbia manifestato l'esigenza di acquisire elementi d'informazione ulteriori, rispetto a quelli desumibili dalla relazione di accompagnamento al disegno di legge, circa le modalità di funzionamento della Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa.
A tale riguardo, fa presente che la struttura e le modalità di finanziamento della Banca possono essere riassunte nei termini seguenti. I prestiti vengono erogati a lungo termine, per periodi di 10-15 anni e con periodi di grazia. I tassi di interesse possono essere variabili o fissi a livello sociale, cioè con tassi di intermediazione in media dello 0,20-0,25 per cento sul livello di un mutuatario beneficiante di un rating "AAA". La Banca opera in stretta collaborazione con le autorità nazionali ed altre istituzioni finanziarie per migliorare l'impatto sociale, l'efficacia dei progetti e la loro operatività, operando anche il monitoraggio della valutazione dei risultati degli interventi.
Vengono inoltre elaborati piani di riorientamento dello sviluppo delle attività della Banca e strategie-paese al fine di assicurare l'ottimizzazione degli interventi, soprattutto nei confronti dei nuovi Stati membri.
Obiettivo prioritario della Banca resta l'aiuto ai rifugiati, agli emigranti e alle vittime di catastrofi naturali ed ecologiche. Vengono poi in considerazione gli obiettivi della coesione sociale, con un ambito di intervento che va dall'educazione, alla salute, al problema degli alloggi, alla protezione dell'ambiente.
La Banca presta inoltre particolare attenzione ai gruppi di persone più vulnerabili, tra i quali, oltre ai rifugiati e alle vittime di disastri ecologici e naturali, vanno annoverate le minoranze etniche, i portatori di handicap, i bambini, gli anziani, i disoccupati di lunga durata e i giovani che abbandonano la scuola.
La Banca indirizza i suoi interventi nei confronti di ben 35 paesi europei; tra i beneficiari degli interventi vi è stata a più riprese anche l'Italia.
Dal 1994, la Banca è intervenuta in maniera crescente nei paesi dell'Europa centrale e orientale, e la previsione è di un'accentuazione di tale tendenza.
I criteri di prudenza finanziaria, solidità patrimoniale, qualità dei progetti ed efficacia amministrativa rappresentano per la Banca parametri di operatività fondamentali per raggiungere i propri obiettivi istituzionali.
In conclusione, sottolinea l'opportunità di una sollecita approvazione del disegno di legge.

Il sottosegretario DANIELI, con riferimento alle considerazioni precedentemente svolte dal Relatore, fa presente che l'esistenza di una grave emergenza sanitaria in relazione all'elevata incidenza dell'AIDS in età pediatrica non è purtroppo rilevabile solo in Romania. Ricorda a tale proposito che la situazione è particolarmente critica, sempre per tali fasce di età, nel continente africano. Ad esempio in Sudafrica l'incidenza della malattia è dell'ordine di un terzo della popolazione in età scolare. Ancora peggiore è la situazione esistente in quei paesi africani ove all'elevatissima incidenza del contagio si accompagna, a differenza che in Sudafrica, la sostanziale inesistenza dei presidi sanitari, come ad esempio avviene nella zona dei Grandi Laghi.
Appare comunque evidente l'opportunità di un rafforzamento dell'impegno internazionale a favore dei bambini rumeni affetti da HIV, ed in tale contesto assicura che verificherà, anche sulla scorta delle indicazioni che potranno derivare dall'ordine del giorno preannunziato dal relatore Provera, quale siano i più opportuni canali di intervento, facendo presente che, a quanto gli risulta, l'Italia ha già in corso un'iniziativa in proposito nell'ambito dell'OMS.

Il relatore PROVERA raccomanda l'approvazione del provvedimento, sottolineando l'opportunità di assicurare al suo esame in Assemblea modalità il più possibile spedite.

Il presidente MIGONE avverte che la 1a e la 5a Commissione permanente hanno espresso parere favorevole sul provvedimento.

Dopo che è stata verificata la presenza del numero legale, la Commissione conferisce al Relatore il mandato di riferire in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge.


IN SEDE DELIBERANTE

(3342-B) Istituzione dei Consigli degli italiani all'estero, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Dameri ed altri; Tremaglia ed altri; modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati)
(Rimessione all'Assemblea)

Riprende la discussione, sospesa nella seduta del 6 febbraio scorso.

Il presidente MIGONE avverte che da parte del prescritto numero di senatori è stata presentata la richiesta di rimessione all'Assemblea del disegno di legge in titolo, ai sensi dell'articolo 35, comma 2 del Regolamento. Pertanto l'iter del disegno di legge proseguirà in sede referente.


IN SEDE REFERENTE

(3342-B) Istituzione dei Consigli degli italiani all'estero, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Dameri ed altri; Tremaglia ed altri; modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati)
(Esame)

Il PRESIDENTE propone di considerare acquisiti gli atti svolti nell'ambito della discussione del disegno di legge in sede deliberante.

Conviene la Commissione.

Il relatore SERVELLO, dopo aver espresso l'auspicio che, in occasione dell'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, il Governo fornisca finalmente indicazioni esaurienti circa gli indirizzi per la revisione della rete consolare, raccomanda l'approvazione del provvedimento.

La Commissione, verificata la presenza del numero legale, conferisce quindi al relatore l'incarico di riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge.


IN SEDE DELIBERANTE

(3736-B) Partecipazione italiana al finanziamento del Segretariato per il controllo delle esportazioni di armi convenzionali e prodotti a tecnologia dual use, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Rimessione all'Assemblea)

Riprende la discussione, sospesa nella seduta del 6 febbraio scorso.

Il presidente MIGONE avverte che da parte del prescritto numero di senatori è stata presentata la richiesta di rimessione all'Assemblea del disegno di legge in titolo, ai sensi dell'articolo 35, comma 2 del Regolamento. Pertanto l'iter del disegno di legge proseguirà in sede referente.


IN SEDE REFERENTE

(3736-B) Partecipazione italiana al finanziamento del Segretariato per il controllo delle esportazioni di armi convenzionali e prodotti a tecnologia dual use, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Esame)

Il PRESIDENTE propone di considerare acquisiti gli atti svolti nell'ambito della discussione del disegno di legge in sede deliberante.

Conviene la Commissione.

Non essendovi senatori iscritti a parlare, e poiché né il rappresentante del Governo né la Relatrice intendono intervenire, il PRESIDENTE avverte che si passerà alla votazione finale.

La Commissione conferisce quindi alla relatrice de Zulueta l'incarico di riferire all'Assemblea in senso favorevole all'approvazione del disegno di legge.


(4905) Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Rotterdam sulla procedura del consenso informato a priori per alcuni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale, con allegati, fatta a Rotterdam il 10 settembre 1998
(Esame)

Riferisce alla Commissione il senatore BOCO, il quale premette che la procedura del "consenso informato a priori" per il commercio di alcune sostanze chimiche pericolose era già operativa per gli Stati dell'Unione europea, prima che fosse firmata a Rotterdam la Convenzione in esame. Inoltre la preoccupazione per i rischi connessi all'uso di tali prodotti indusse anche alcune agenzie dell'ONU a promuovere accordi nel loro ambito di competenza: la FAO nel 1985 adottò il Codice internazionale di condotta sulla distribuzione e l'uso dei pesticidi, cui fece seguito nel 1987 l'approvazione da parte dell'UNEP delle Linee guida di Londra per lo scambio di informazione sui prodotti chimici nel commercio internazionale.
La procedura conosciuta come "consenso informato a priori" venne aggiunta con l'accordo in esame per agevolare il controllo sulle importazioni di prodotti chimici il cui uso era stato proibito o severamente limitato. L'obiettivo è di promuovere una responsabilità condivisa tra paesi esportatori e paesi importatori, per la protezione della salute e dell'ambiente dagli effetti nocivi di alcune sostanze chimiche potenzialmente pericolose.
Per quel che riguarda l'Unione europea, è attualmente in vigore il regolamento comunitario n. 2455/92, recepito in Italia con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha già individuato nei Ministeri della sanità, dell'ambiente e dell'industria le autorità nazionali competenti per la procedura di consenso informato, che saranno dunque responsabili anche dell'applicazione della Convenzione di Rotterdam. Peraltro gli uffici comunitari stanno valutando la possibilità di apportare alcune modifiche al regolamento già citato, per renderlo conforme alla Convenzione su alcuni punti in cui i due atti divergono, nonché per prevedere l'assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo che non dispongono delle infrastrutture e delle capacità necessarie a gestire il commercio dei prodotti chimici.
Infine il Relatore fa presente che solo 13 dei 73 Stati firmatari hanno finora ratificato la Convenzione, che entrerà in vigore dopo il deposito del cinquantesimo strumento di ratifica. Sollecita pertanto una rapida approvazione del disegno di legge.

Il sottosegretario DANIELI si associa alle conclusioni del Relatore e fa presente che un motivo di più per ratificare al più presto la Convenzione consiste nell'interesse dell'Italia a ospitare almeno una parte degli uffici del Segretariato, attualmente divisi tra la sede della FAO di Roma e la sede dell'UNEP di Ginevra. Entro il 15 aprile prossimo dovranno essere formalizzate le candidature per ospitare la sede, ma già si sa che la Germania propone l'insediamento del Segretariato a Bonn; l'Italia e la Svizzera desidererebbero invece consolidare la situazione attuale.

Il senatore SERVELLO si dichiara favorevole a una rapida approvazione del disegno di legge, ma si domanda per quale ragione il Governo l'abbia presentato più di due anni dopo la firma della Convenzione.

Il presidente MIGONE osserva che lo sforzo compiuto da Parlamento e Governo per accorciare i tempi di ratifica degli accordi internazionali ha dato positivi frutti negli scorsi anni, grazie all'introduzione di una sorta di silenzio-assenso nel concerto interministeriale richiesto per la presentazione dei disegni di legge governativi, che costituisce nel caso di specie una duplicazione del concerto già effettuato prima della firma dell'accordo. Sarà necessario verificare se tale procedura viene tuttora osservata dagli uffici governativi.
Avverte poi che sono pervenuti i pareri non ostativi della 1a e della 5a Commissione, nonché i pareri favorevoli della 12a e della 13a Commissione.
Verificata la presenza del numero legale, pone ai voti la proposta di dar mandato al Relatore di riferire all'Assemblea a favore del disegno di legge.

La Commissione approva.


(4952) Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Sultanato dell'Oman per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Mascate il 6 maggio 1998
(Esame)

Riferisce alla Commissione il senatore MAGGIORE, il quale osserva anzitutto che la ratifica dell'accordo in esame deve essere autorizzata dal Parlamento con legge, in quanto le sue disposizioni derogano alla legislazione tributaria in vigore. La struttura della Convenzione ricalca gli schemi noti predisposti dall'OCSE, limitatamente alle imposte sui redditi. Per l'Italia sono considerate, oltre alle imposte sul reddito delle persone fisiche e giuridiche, anche l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), poiché nel sistema fiscale del Sultanato dell'Oman esiste un analogo tributo locale.
Dopo aver dato conto delle disposizioni riguardanti i vari tipi di reddito, fa presente che per eliminare la doppia imposizione è stata prevista la clausola del credito d'imposta ordinario. Rileva poi che il disegno di legge non richiede la copertura di oneri finanziari, in quanto la reciprocità dei vantaggi e degli svantaggi rispetto al gettito fiscale produce un risultato complessivo di compensazione degli effetti finanziari.

Il sottosegretario DANIELI raccomanda l'approvazione del disegno di legge.

Il presidente MIGONE avverte che sono pervenuti i pareri non ostativi delle Commissioni 1a e 5a.
Verificata la presenza del numero legale, pone ai voti la proposta di dar mandato al Relatore di riferire all'Assemblea a favore del disegno di legge.

La Commissione approva.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore SERVELLO pone in risalto i cambiamenti di grande portata che si sono verificati negli ultimi mesi sulla scena internazionale, dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti fino alle recenti elezioni in Israele. L'insieme di tali avvenimenti determina conseguenze rilevanti per l'area mediterranea e, soprattutto, per il Medio Oriente, che richiederebbero una riflessione da parte della Commissione e un confronto con il Ministro degli affari esteri.

Il presidente MIGONE concorda con il senatore Servello circa l'opportunità di un dibattito dedicato alle linee generali della politica estera, precisando che a suo avviso sarebbe proficuo sfruttare tale occasione per un'analisi approfondita della situazione politica mondiale. Invita pertanto il sottosegretario Danieli a trasmettere al Ministro degli affari esteri la richiesta di svolgere, in una delle prossime sedute, comunicazioni sui recenti sviluppi della situazione internazionale.

Il sottosegretario DANIELI assicura che sottoporrà al ministro Dini la richiesta della Commissione.

La seduta termina alle ore 16,05.