AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

MARTEDI' 6 FEBBRAIO 2001
344a Seduta

Presidenza del Presidente
MIGONE

Intervengono i sottosegretari di Stato per gli affari esteri Danieli e per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Pagano.

La seduta inizia alle ore 15,10.


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il senatore SERVELLO manifesta rammarico per il fatto che soltanto dalla lettura di un articolo comparso sul "Corriere della sera" di domenica scorsa, firmato congiuntamente dal Presidente del Consiglio e dal Primo Ministro britannico, i componenti della Commissione hanno potuto apprendere che sono stati assunti impegni puntuali di cooperazione con la Gran Bretagna in materia di contrasto alla tratta delle persone. Senza con ciò voler esprimere un giudizio negativo sul merito delle iniziative prefigurate in tale testo, sarebbe infatti necessario garantire la possibilità di un confronto preventivo nelle appropriate sedi istituzionali dei due paesi interessati, ed in particolare in Parlamento.
Per tali ragioni, il Governo dovrebbe riferire al più presto sul significato dell'iniziativa.

Il sottosegretario DANIELI assicura che l'Esecutivo è disponibile a fornire ragguagli alla Commissione sulle proposte contenute nell'articolo richiamato dal senatore Servello, rilevando peraltro come sia connaturata all'azione di governo nel campo della politica estera l'assunzione di iniziative non precedute dall'adozione di specifici indirizzi parlamentari. Ciò è quanto accade, ad esempio, per la maggior parte dei processi negoziali volti ad elaborare il testo di accordi internazionali, salva poi ovviamente la necessità della ratifica parlamentare. Nel caso in specie, le iniziative prefigurate nell'articolo si riferiscono peraltro ad ambiti sui quali più volte il Parlamento ha avuto modo di pronunciarsi.
Per quanto riguarda i disegni di legge iscritti all'ordine del giorno per la corrente settimana con assegnazione alla sede deliberante, auspica che vi siano le condizioni per una rapida conclusione delle rispettive discussioni, osservando in particolare come una battuta d'arresto per ciò che attiene al disegno di legge n. 3342-B potrebbe rappresentare un segnale negativo difficilmente comprensibile da parte delle comunità degli italiani che vivono al di fuori del territorio nazionale.

La senatrice DE ZULUETA fa presente che il contributo a firma congiunta inviato al "Corriere della sera" dal Presidente del Consiglio italiano e dal Primo Ministro britannico contempli un insieme di iniziative già prese in considerazione dalla Commissione parlamentare antimafia nell'ambito di una relazione approvata all'unanimità.

Il senatore SERVELLO ribadisce l'opportunità di far precedere l'assunzione di impegni da parte dell'Italia su tematiche fondamentali come quella della tratta delle persone da un confronto parlamentare.

Il PRESIDENTE rileva come, alla stregua degli interventi precedenti, sia emersa l'esigenza di un approfondimento sugli indirizzi del Governo in tema di traffico degli esseri umani. Nel prendere poi atto della disponibilità al riguardo manifestata dal rappresentante del Governo, assicura che saranno promosse le opportune intese per garantire la possibilità di un confronto in Commissione in tempi ravvicinati.

IN SEDE DELIBERANTE

(3736-B) Partecipazione italiana al finanziamento del Segretariato per il controllo delle esportazioni di armi convenzionali e prodotti a tecnologia dual use, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
(Discussione e rinvio)

Riferisce alla Commissione la senatrice DE ZULUETA, rilevando preliminarmente come, rispetto al testo approvato in prima lettura dal Senato, la Camera dei deputati abbia introdotto modifiche di carattere meramente formale.
Ricorda poi brevemente i compiti del Segretariato per il controllo delle esportazioni di armi convenzionali e prodotti a tecnologia dual use , organismo istituito nel luglio 1996 – a seguito dell'Intesa di Wassenaar sottoscritta da 33 Stati, tra cui i 15 paesi membri dell'Unione europea, gli altri partners della NATO, la Russia, l'Ucraina e altri paesi già appartenenti al Patto di Varsavia, nonchè la Svizzera, l'Argentina, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone e la Corea del Sud - in luogo del Comitato di coordinamento (COCOM) che ha operato dal 1950 al 1994 esercitando uno stretto controllo sui trasferimenti di tecnologie verso i paesi dell'ex Patto di Varsavia.
I compiti del Segretariato, ovviamente diversi da quelli del COCOM, sono di sovrintendere alla raccolta, all'elaborazione e allo scambio di dati su tutti i trasferimenti relativi alle armi convenzionali, nonchè a beni e tecnologie a duplice uso.
In conclusione, dopo aver ricordato come dal 1998 al vertice del Segretariato sia preposto un diplomatico italiano, Luigi Labriola, auspica la sollecita approvazione del provvedimento.

Il PRESIDENTE, non essendo pervenuto il parere della 5a Commissione permanente, rinvia il seguito della discussione.

(3342-B) Istituzione dei Consigli degli italiani all'estero, approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Dameri ed altri; Tremaglia ed altri; modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.
(Discussione e sospensione).

Stante la momentanea assenza del senatore Lauricella, incaricato di svolgere la relazione, riferisce alla Commissione il senatore SERVELLO, facendo presente come, rispetto al testo approvato in prima lettura dalla Commissione esteri del Senato, la Camera dei deputati abbia introdotto modifiche di rilievo meramente formali, essenzialmente per ciò che attiene alle modalità della copertura finanziaria.
Rileva poi come il provvedimento sia idoneo ad assicurare un funzionamento più trasparente dei Consigli degli italiani all'estero. In sede applicativa, potrà peraltro verosimilmente emergere qualche difficoltà in rapporto alle ben note carenze esistenti nella rete dei consolati italiani all'estero. Nel complesso, l'approvazione del provvedimento potrà rappresentare un segnale di attenzione nei confronti dei problemi delle comunità degli italiani che vivono fuori dal territorio nazionale, la cui portata sarebbe peraltro alquanto sminuita in caso di mancata approvazione nella corrente legislatura delle disposizioni dirette a garantire l'esercizio del voto per i connazionali all'estero.

Il senatore MAGLIOCCHETTI, con riferimento ai rilievi testé prospettati dal Relatore sulla rete consolare, sollecita la risposta all'interrogazione 4-04497 da lui presentata il 28 febbraio 1997 in ordine alla inopportuna scelta di sopprimere il Consolato d'Italia a New Orleans, scelta che è risultata fortemente penalizzante per i cittadini italiani che risiedono negli Stati sud-orientali degli USA, i quali ora devono far capo al remoto Consolato di Dallas.

Il senatore PIANETTA annuncia il voto favorevole del Gruppo di Forza Italia, ricordando come il provvedimento vada incontro a sollecitazioni ed aspettative da tempo espresse dal mondo dell'emigrazione italiana.
Esprime poi l'auspicio che sui problemi delle comunità stesse il Senato possa dare un ulteriore segnale di attenzione con la sollecita approvazione del disegno di legge n. 4721, contenente disposizioni urgenti per il completamento e l'aggiornamento della rilevazione dei cittadini italiani residenti all'estero.


Il sottosegretario DANIELI fa presente anzitutto al senatore Magliocchetti che numerosi consolati sono stati chiusi negli ultimi anni, poiché il Ministero ha dovuto far fronte alle spese per l'apertura di decine di nuove sedi diplomatiche o consolari nell'Europa centro-orientale, in un momento in cui non è stato possibile incrementare le risorse disponibili. Auspica poi che sia presto approvato dall'Assemblea del Senato il disegno di legge n. 4721, approvato dalla Commissione alcuni mesi orsono, che reca misure indispensabili per un buon funzionamento della rete consolare.
Infine osserva che la Camera dei deputati ha apportato solo pochi aggiustamenti, piuttosto marginali, al testo del disegno di legge n. 3342 approvato dalla Commissione esteri del Senato il 7 aprile 1999. Ne auspica pertanto una sollecita e definitiva approvazione.

Il senatore PORCARI, premesso che voterà a favore del disegno di legge per disciplina di Gruppo, esprime a titolo personale le più ampie perplessità sull'intero fenomeno dell'associazionismo cui ha dato origine la complessa realtà degli italiani all'estero. Si tratta quasi sempre di associazioni finanziate con denaro pubblico, ma scarsamente rappresentative delle collettività italiane a favore di cui operano, tanto più che l'esperienza dei Comitati per gli italiani all'estero (Comites) ha posto in evidenza una ben scarsa partecipazione alle elezioni e all'attività dei comitati.

Il senatore LAURICELLA ricorda in primo luogo che la recente Conferenza degli italiani nel mondo ha sollecitato la definitiva approvazione del disegno di legge in esame, il cui iter parlamentare è stato troppo lungo e travagliato. Si tratta peraltro di un intervento legislativo assai opportuno, oltre che atteso, perché disciplina in maniera rigorosa le incompatibilità per le elezioni dei Consigli degli italiani all'estero e ne aumenta i poteri, rispetto ai precedenti Comites, facendone un essenziale supporto all'attività dei consolati in settori importanti, come la politica culturale, la formazione professionale e la promozione dell'imprenditoria italiana.

Il senatore PORCARI stigmatizza il grave rischio, insito nel disegno di legge, di trasformare i consolati in organismi a responsabilità limitata, poiché sottoposti alla tutela di consigli che assomigliano molto ai soviet.

Il senatore LAURICELLA ricorda che meno di due anni fa il disegno di legge in esame è stato approvato dalla Commissione anche con il voto favorevole dell'opposizione, in un testo sostanzialmente identico a quello oggi in esame. Soprattutto se non sarà possibile approvare in questa legislatura il disegno di legge che dà attuazione all'esercizio del voto nella circoscrizione estero, è opportuno inviare un segnale positivo ai connazionali varando al più presto l'istituzione dei Consigli degli italiani all'estero.


Il presidente MIGONE, con riferimento alla sollecitazione del senatore Magliocchetti, precisa che la Commissione ha più volte, ma inutilmente, invitato il Ministero a presentare un piano generale sulla ristrutturazione della rete diplomatico-consolare; a questo punto sarà forse necessario convocare un rappresentante del Governo perché svolga comunicazioni in proposito.
Per quanto riguarda il disegno di legge in esame, fa presente che la modifica all'articolo 12 non è certo meramente formale, ma sembra rivelare l'ingovernabilità dei Comites e degli istituendi Consigli; in merito alla modifica apportata dalla Camera all'articolo 30, sono evidenti le sue implicazioni finanziarie su cui forse il Ministero del tesoro avrebbe dovuto esercitare una maggiore attenzione.

Il relatore SERVELLO richiama l'attenzione di tutti i commissari sull'esigenza di mantenere posizioni coerenti con quanto la Commissione ha sostenuto in altre sedi. In particolare, l'esistenza stessa del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, recente riformato, non sarebbe giustificata se non vi fossero a livello periferico i Consigli disciplinati con il disegno di legge in esame. Inoltre rileva che proprio la soppressione di numerosi uffici consolari, in paesi in cui esistono collettività italiane, rende necessaria l'attività svolta dai Consigli.
Fa poi presente al senatore Porcari che nessuna disposizione del disegno di legge limita o condiziona l'attività dei consolati, i quali sono però chiamati ad adeguarsi alla mutata realtà internazionale, che richiede spesso una profonda trasformazione dei tradizionali metodi di lavoro. Infine giudica favorevolmente la modifica dell'articolo 12, che garantisce la possibilità di eleggere in ogni caso un vicepresidente del Consiglio.

Il presidente MIGONE propone una breve sospensione della discussione, per consentire la votazione di un altro disegno di legge all'ordine del giorno.

La Commissione concorda e, pertanto, la discussione del disegno di legge è sospesa.

(4027-B) Partecipazione italiana alla XII ricostituzione dell'IDA (International Development Association) e alla VIII ricostituzione del Fondo africano di sviluppo, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Seguito della discussione e approvazione)



Riprende la discussione, sospesa nella seduta del 30 gennaio scorso.

Il relatore BOCO, nel ribadire le considerazioni già svolte nella scorsa seduta, auspica una sollecita approvazione del disegno di legge, che la Camera ha modificato solo per quel che concerne gli esercizi di bilancio cui sono imputati gli oneri finanziari.

Il sottosegretario PAGANO si associa alle conclusioni del Relatore.

Non essendovi iscritti a parlare nella discussione, il PRESIDENTE comunica che è pervenuto il parere favorevole della Commissione bilancio e avverte che si passerà all'esame delle modifiche apportate dalla Camera dei deputati.
Verificata la presenza del numero legale, pone ai voti l'articolo 1 che è approvato.
Con separate votazioni sono poi approvati gli articoli 2, 3 e 4 e successivamente il disegno di legge nel suo complesso.

(3342-B) Istituzione dei Consigli degli italiani all'estero, approvato dalla Camera dei deputati, in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Dameri ed altri; Tremaglia ed altri; modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.
(Ripresa della discussione e rinvio)


Il sottosegretario DANIELI assicura al senatore Porcari che il Governo non intende certo porre i consolati sotto la tutela degli istituendi Consigli; peraltro i Comites esistono già da molti anni e non hanno dato vita a inconvenienti di tal genere. L'esigenza di riformarli, trasformandoli nei Consigli degli italiani all'estero, è legata appunto alla scarsa partecipazione lamentata dal senatore Porcari, che ha determinato anche un calo dei votanti nelle ultime elezioni. Il rafforzamento di tali organismi rappresentativi dovrebbe consentire, nelle intenzioni del Governo, di riportare in una sede istituzionale la ricchezza di fermenti politici, sociali e culturali che si esprime nel fiorire di associazioni in seno alle collettività di italiani all'estero.
Rilevato che tali associazioni vivono grazie all'opera gratuita degli amministratori e degli animatori della loro attività, fa poi presente che gli oneri aggiuntivi recati dal provvedimento, pari a due miliardi di lire all'anno, servono unicamente ad aumentare a due unità il numero dei dipendenti dei Consigli rispetto all'unico dipendente su cui può contare attualmente ciascun Comitato. La Camera dei deputati ha modificato la clausola di copertura finanziaria, facendo slittare gli oneri al triennio 2001-2003, e ha poi modificato anche l'articolo 30, evitando che, per una svista del legislatore, venissero abrogati gli stanziamenti previsti dalla legge istitutiva dei Comites.
Infine il Sottosegretario dichiara che il Ministero degli affari esteri è disposto a fornire al Parlamento tutte le informazioni richieste sulla ristrutturazione della rete diplomatico-consolare, facendo presente però che il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero è stato sempre informato circa la soppressione o l'istituzione di uffici consolari.

Il presidente MIGONE prende atto della disponibilità manifestata dal sottosegretario Danieli, ma fa presente che le sollecitazioni della Commissione al Governo riguardavano la rete diplomatico-consolare nel suo complesso.
Avverte quindi che è pervenuto il parere di nulla osta della 1a Commissione permanente. In attesa che la Commissione bilancio esprima il suo parere, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 16,20.