GIUSTIZIA (2a)

MARTEDÌ 17 DICEMBRE 1996


66a Seduta

Presidenza del Presidente
ZECCHINO

Interviene il sottosegretario di Stato per la grazia e la giustizia Ayala.

La seduta inizia alle ore 15,15.

SULL'ATTIVAZIONE DI UN NUMERO TELEFONICO IN MATERIA DI EVASIONE FISCALE
(A007 000, C02a, 0022°)

La senatrice SCOPELLITI denuncia l'attivazione di un numero telefonico in materia di evasione fiscale, le cui modalità di regolamentazione sembrano lesive dei diritti dei cittadini e tali da ricordare i peggiori esempi degli stati di polizia.
Chiede che la Commissione discuta il problema quanto prima per giungere alla necessaria riprovazione di quanto sta accadendo.

Il PRESIDENTE, preso atto delle dichiarazioni della senatrice Scopelliti, assicura che acquisirà tempestivamente il regolamento di questo nuovo servizio telefonico per distribuirlo ai componenti della Commissione che delibererà sulle iniziative da realizzare.

IN SEDE REFERENTE
(964) CIRAMI ed altri. - Modifica delle disposizioni del codice di procedura penale in tema di valutazione delle prove
(Seguito dell'esame e rinvio. Richiesta della sede deliberante)

Riprende l'esame sospeso il 5 novembre.

Il senatore CALVI, relatore sul provvedimento, considerato lo spirito unitario con cui il Comitato ristretto ha lavorato, auspica che la Commissione chieda il passaggio in sede deliberante del disegno di legge in discussione.

Il senatore BATTAGLIA si pronuncia in senso favorevole alla trattazione in sede deliberante.

Il senatore CIRAMI ritiene che la Commissione debba fare un ulteriore passo avanti rispetto a quello già compiuto con il lavoro del Comitato ristretto, prevedendo la revisione e l'aggiornamento del momento valutativo sulle prove tramite la modifica dell'articolo 192 del codice di procedura penale. Non manifesta tuttavia contrarietà all'ipotesi del passaggio alla sede deliberante.

Il senatore GRECO manifesta apprezzamento per il testo elaborato dal Comitato ristretto anche se la modifica dell'articolo 192 del codice di rito appare importante e necessaria, specialmente per quanto riguarda la disciplina dei riti alternativi. Aderisce alla richiesta di sede deliberante.

Il sottosegretario AYALA preannuncia che il Governo presenterà entro breve termine disegni di legge relativi al riordino dei riti alternativi.

Si esprimono in senso favorevole ad avanzare la richiesta di trasferimento del provvedimento in sede deliberante, a nome dei rispettivi Gruppi, i senatori RUSSO, MELONI, FOLLIERI, CALLEGARO, SALVATO e GASPERINI, che motiva la sua adesione con il carattere eminentemente tecnico del disegno di legge in questione.

Il PRESIDENTE si riserva di acquisire l'assenso dei rappresentanti dei Gruppi oggi non presenti in Commissione prima di inviare al Presidente del Senato la richiesta di riassegnazione.
Propone quindi di fissare il termine per gli emendamenti al testo elaborato dal Comitato ristretto a domani alle ore 13. Il rappresentante del GOVERNO chiede la fissazione di un termine di poco più lungo.

Il senatore BERTONI sottolinea che l'importanza del testo in discussione necessita di un maggiore approfondimento e ritiene eccessiva la fissazione di un termine per gli emendamenti così ravvicinato nel tempo. Ritiene inoltre necessaria un'adeguata integrazione della documentazione a disposizione dei membri della Commissione.

Il senatore RUSSO condivide le osservazioni del senatore Bertoni e propone che il relatore faccia, nella giornata di domani, una esposizione del contenuto del testo elaborato dal Comitato ristretto.

Il PRESIDENTE si pronuncia per la maggiore concentrazione possibile dei lavori della Commissione su provvedimenti il cui contenuto è ben conosciuto da tutti i senatori.
Ribadisce le necessità di fissare il termine per gli emendamenti a domani alle ore 14.
La Commissione concorda.

Il senatore BERTONI sostiene che è necessario chiedere il parere della 1a Commissione permanente sul testo del Comitato ristretto.

Il relatore CALVI sottolinea che la 1a Commissione permanente ha già dato parere favorevole al testo del disegno di legge n.964 che è più ampio del testo licenziato dal Comitato ristretto.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

(399) PREIONI. - Istituzione del giudice unico di prima istanza
(1245) Delega al Governo per l'istituzione del giudice unico di primo grado
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame dei provvedimenti, sospeso l'11 dicembre.

Il senatore FASSONE, sottolinea anzitutto l'importanza fondamentale, per la razionalizzazione dell'ordinamento giudiziario, del tema in discussione che ha già avuto una prima attuazione con alcune modifiche del codice di procedura penale.
Dopo aver sottolineato i benefici derivanti dalla riforma in esame, che rappresenta una attuazione del dettato costituzionale, sostiene che essa comporta una semplificazione delle questioni procedurali, la specializzazione dei magistrati, la possibilità di una equa ridistribuzione dei carichi di lavoro fra pretura e tribunale, un risparmio di spesa per gli uffici, la riduzione dell'avvicendamento dei magistrati e la riduzione del numero di magistrati titolari di incarichi direttivi. Purtroppo però una riforma di questo tipo non può non essere collegata almeno alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, al provvedimento sulla competenza penale del giudice di pace, all'individuazione di un nuovo rito per il giudice monocratico e alla revisione dello strumento tabellare.
Fra le quattro riforme sopra elencate sottolinea che la più urgente (che deve cioè assolutamente andare di pari passo con quella del giudice unico) è quella della revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Si dichiara tuttavia consapevole delle forti resistenze che si verificheranno a questo proposito e ritiene che, per superarle, sarebbe forse possibile ipotizzare l'esistenza a livello locale di sezioni distaccate di sedi centrali maggiori che potrebbero valutare il numero di magistrati da adibire, a seconda delle esigenze, alle sezioni locali.
Si sofferma quindi sui criteri di individuazione delle materie di competenza collegiale o monocratica, che dovrebbero essere omogenei sia per il settore penale che per quello civile; manifesta preoccupazione per le dimensioni che verrebbero ad assumere gli uffici giudiziari in alcune metropoli a seguito della pedissequa attuazione della riforma in oggetto, senza la previsione di correttivi.

Il senatore MELONI, ricordato il principio costituzionale di non sottrazione al giudice naturale dei cittadini, sostiene che nei disegni di legge in esame non si comprende a sufficienza la collocazione e il funzionamento dei giudici di secondo grado, permanendo il rischio di obbligare gli utenti della giustizia a recarsi in sedi territorialmente molto lontane dalle loro residenze. Sottolinea che vanno perciò riviste profondamente le circoscrizioni giudiziarie in modo da venire incontro alle esigenze dei cittadini che, anche in Sardegna, rischiano di essere sottoposti a disagi notevoli.
Dopo essersi quindi soffermato sulla necessità di pensare anche ad una diversa strutturazione del processo amministrativo - che appare altrettanto urgente rispetto a quello civile e penale - sostiene che ogni ufficio giudiziario deve essere posto nelle condizioni di funzionare regolarmente sia per quanto riguarda la presenza dei magistrati che per quanto riguarda la dotazione di personale e di strutture logistiche.

Il senatore BERTONI prende la parola per dichiarare che appare indispensabile acquisire dal Governo, prima di prendere qualsiasi decisione in materia, un elenco completo delle preture, dei tribunali e delle corti di appello esistenti sul territorio nazionale nonchè il quadro organico dei magistrati ad essi assegnati.

Il senatore BUCCIERO si associa alla richiesta del senatore Bertoni.

Il senatore PREIONI si associa alla richiesta del senatore Bertoni, ma domanda al rappresentante dell'Esecutivo di fornire anche il quadro degli uffici giudiziari che risulterebbe a seguito della completa attuazione del provvedimento in discussione. Ritiene inoltre indispensabile avere precise informazioni sui costi che la riforma in discussione farà gravare sul bilancio pubblico.

Il senatore GASPERINI chiede di conoscere dal Governo il numero delle decisioni dei giudici di pace e quale sia la percentuale delle stesse che è stata annullata dai giudici di appello.

Il sottosegretario AYALA auspica di poter dare risposta quanto più possibile sollecita alla domanda del senatore Gasperini dal momento che il Ministero sta attuando un monitoraggio sull'attività dei giudici di pace.
Riguardo poi alla richiesta del senatore Bertoni in merito alla mappa degli uffici giudiziari, sostiene che il Governo sarà in grado di fornire un quadro della situazione attuale. Ritiene invece, in merito alla richiesta del senatore Preioni, che sia prematuro prefigurare il quadro futuro degli uffici giudiziari poichè tale materia è appunto l'oggetto della delega, pertanto il quadro sarà chiaro una volta che tale delega sarà esercitata dal Governo.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.