AFFARI COSTITUZIONALI (1a)
MARTEDÌ 28 OTTOBRE 1997

186a Seduta
Presidenza del Presidente
VILLONE

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE CONSULTIVA
(2207) Modifica della disciplina della protezione e del trattamento sanzionatorio di coloro che collaborano con la giustizia
(1927) VEGAS ed altri. - Norme in materia di assistenza di coloro che collaborano con la giustizia
(1976) LISI. - Modifiche alle norme relative ai soggetti che collaborano con la giustizia
(Parere alla 2a Commissione: favorevole)

Il relatore LUBRANO DI RICCO ricorda la normativa vigente in tema di protezione dei collaboratori di giustizia e si sofferma sull'esigenza di introdurre una nuova disciplina anche allo scopo di adottare criteri più selettivi nell'ammissione ai programmi di protezione. Questi ultimi, nel disegno di legge del Governo sono considerati quale misura estrema per i casi più gravi ovvero per i casi in cui si rivelino inadeguati gli altri sistemi di tutela. Egli esprime perplessità, tuttavia, sul requisito della novità delle informazioni rese in sede processuale, in quanto anche la conferma di circostanze già acquisite da altra fonte dovrebbe essere considerata rilevante. A suo avviso, la normativa in esame non suscita riserve di legittimità costituzionale, mentre le disposizioni attinenti ai programmi di protezione sono da considerare opportune in primo luogo per la separazione concettuale e normativa nell'ammissione ai benefici sanzionatori e ai programmi di protezione: conclusivamente, propone un parere favorevole sui disegni di legge in titolo. Su richiesta del senatore GUERZONI, precisa quindi che non vi sono disposizioni transitorie rivolte a rendere retroattiva la nuova disciplina, ma ritiene, concorde in tal senso anche il presidente VILLONE, che l'estensione del nuovo regime anche a quanti hanno già collaborato è senz'altro da considerare implicita.

Il senatore ROTELLI critica il riferimento al presupposto di fatto in base al quale viene giustificata, a suo avviso anche dal relatore, la nuova normativa in esame: l'intento di ridurre il numero di collaboratori di giustizia ammessi ai programmi di protezione, che è desumibile anche dalla relazione al disegno di legge n. 2207, non può infatti essere considerato quale argomento persuasivo nella materia in esame, dato che l'entità delle collaborazioni non potrebbe essere programmata o limitata in funzione di un problema gestionale.

Secondo il presidente VILLONE, tale finalità non è da considerare immanente al disegno di legge ma può esserne un effetto indotto e tuttavia non determinante ai fini della sua valutazione: osserva, infatti, che la separazione tra i benefici sanzionatori e i programmi di protezione consente di razionalizzare il sistema sulla base di un criterio qualitativo, le cui conseguenze quantitative non sono esattamente prevedibili.

Si associa il relatore LUBRANO DI RICCO.

Il senatore PARDINI ritiene indiscutibile la possibilità di applicare il nuovo regime anche agli attuali collaboranti e concorda sul rilievo critico formulato da parte del relatore in ordine al requisito della novità delle informazioni rese in sede processuale. Ritiene inoltre impropria una finalizzazione della normativa alla riduzione del numero dei collaboranti.

Il presidente VILLONE insiste nel precisare che tale finalità non è da considerare quale elemento costitutivo della proposta normativa del Governo. Anche il senatore MAGGIORE sottolinea la natura qualitativa del criterio di selezione adottato con il nuovo sistema. Il relatore LUBRANO DI RICCO conferma che lo scopo della nuova disciplina è di separare i presupposti normativi e di fatto sui quali devono essere fondate rispettivamente la concessione di benefici penali e l'ammissione ai programmi di protezione.

Il senatore ROTELLI, quindi, osserva che l'obbligo di riferire al Parlamento sull'applicazione della normativa di per sè non implica alcuna funzione di controllo da parte delle Assemblee elettive, se non quella di ordine generale attinente al rapporto tra Governo e Parlamento.

La Commissione, quindi, approva la proposta di parere favorevole avanzata dal relatore.

SCONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE

Il PRESIDENTE comunica che la seduta già convocata per domani, mercoledì 29 ottobre alle ore 15, non avrà luogo.

La seduta termina alle ore 16.