IGIENE E SANITA' (12ª)

GIOVEDI' 8 FEBBRAIO 2001
378ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA


Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 8,45.

IN SEDE REFERENTE
(123-252-1145-2246-2653-B) Disciplina della professione di odontoiatra, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Calderoli; Caccavari ed altri; Mussolini; Gambale; Saia ed altri, modificato dal Senato ed unificato con i disegni di legge d'iniziativa dei senatori Manieri ed altri; Di Orio ed altri; Mazzuca Poggiolini; Bettamio ed altri e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame sospeso nella seduta di ieri.

Il presidente CARELLA ricorda che nella seduta precedente il relatore Roberto Napoli aveva integrato la relazione introduttiva. Dichiara quindi aperta la discussione generale.

La senatrice BERNASCONI ritiene che l'audizione informale svolta dall'Ufficio di Presidenza lo scorso 31 gennaio abbia posto in luce come le associazioni rappresentative degli odontoiatri e dei medici dentisti non sembrino al momento capaci di elaborare una strategia per giungere ad una normativa giusta ed equilibrata, in quanto eccessivamente condizionate dagli interessi settoriali e contingenti dei vari gruppi di operatori che in essa si riconoscono; né vale in questo caso un criterio numerico di rappresentatività, laddove si consideri che la nuova normativa dovrà tenere conto soprattutto degli interessi dei cittadini e della armonizzazione con la disciplina degli altri Paesi dell'Unione europea.
A suo parere il testo approvato dalla Camera dei deputati è ben lontano da conseguire questi obiettivi, che erano invece soddisfacentemente assicurati dalla difficile mediazione che si era realizzata in Senato, e pertanto ritiene opportuna la proposta del relatore Napoli di tentare, attraverso una riassegnazione in sede deliberante, di intervenire sulle questioni più controverse.

Il senatore TOMASSINI concorda con le osservazioni del relatore e della senatrice Bernasconi circa il carattere certamente peggiorativo delle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati. Non è la prima volta, del resto, che si deve constatare come l'altro ramo del Parlamento sia meno accurato del Senato nel ricercare soluzioni ottimali dal punto di vista della coerenza ordinamentale e della tutela degli interessi generali. L'audizione informale svolta dall'Ufficio di presidenza, che si è ben presto trasformata in un babelico conflitto fra le contrastanti posizioni assunte dalle varie associazioni e alle volte anche all'interno di queste, richiama una volta di più il Senato alla necessità di intervenire con equilibrio e razionalità su una materia che, è bene ricordarlo, investe non solo e non tanto problemi de iure condendo, quanto situazioni pregresse che hanno bisogno di essere sanate.
A suo parere comunque non è indispensabile il ricorso fin da ora alla sede deliberante, dal momento che la Commissione può ben impegnarsi a lavorare per la ricerca di un nuovo punto di equilibrio, riservandosi di decidere sulla base dei risultati ottenuti se chiedere un trasferimento di sede, magari alla redigente, per accelerare l'iter del provvedimento e consentire anche alla Camera dei deputati di esaminarlo per la votazione finale.

Il senatore BRUNI concorda con le osservazioni degli oratori che lo hanno preceduto circa il fatto che il testo approvato dalla Camera dei deputati abbia rappresentato un notevole peggioramento rispetto a quello licenziato da questo ramo del Parlamento .
In particolare egli si sofferma sulla norma introdotta dalla Camera dei deputati che consente la doppia iscrizione all'albo dei medici chirurghi e, contemporaneamente, al nuovo albo degli odontoiatri, per i medici che pratichino l'odontostomatologia.
Si tratta di una soluzione che, oltre ad apparire profondamente illogica e ingiusta, contrasta con specifici indirizzi assunti dall'Unione europea.
Il senatore Bruni conclude osservando come il testo licenziato dall'altro ramo del Parlamento sembri in realtà diretto a consolidare le rendite di posizione di alcuni professionisti che esercitano contemporaneamente la medicina generale in regime di convenzione e l'odontoiatria, cosa che appare particolarmente grave a fronte dell'elevata disoccupazione giovanile medica.

La senatrice Carla CASTELLANI, nel concordare con le osservazioni svolte dagli oratori precedenti, invita la Commissione a ricercare la strada per consentire di approvare le necessarie modifiche nei tempi più rapidi possibili, in modo da lasciare aperta la possibilità dell'approvazione definitiva di un testo che sia in grado di soddisfare con equilibrio tutti gli interessi in gioco.

Il senatore MANARA esprime la più viva perplessità circa la reale possibilità di approvare entro la fine della legislatura un disegno di legge che sia veramente giusto e razionale. Infatti, se le audizioni informali hanno testimoniato il permanere di atteggiamenti di chiusura corporativa da parte delle singole associazioni che rendono assai difficile la possibilità di instaurare un dialogo costruttivo nell'interesse dei cittadini utenti, d'altro canto le caratteristiche della navette che si è instaurata tra i due rami del Parlamento - e in particolare il fatto che le posizioni su alcuni punti cruciali sono antitetiche tra Camera e Senato e in entrambe le Assemblee approvate all'unanimità - giustificano una previsione negativa sulla possibilità che la Camera dei deputati approvi definitivamente eventuali proposte di modifica da parte del Senato; non ci si può nascondere del resto che il fatto di trovarsi ormai in una più o meno lunga vigilia preelettorale rende ancora più difficile l'instaurazione di un circuito virtuoso che porti al superamento di questa impasse.

Il presidente CARELLA dichiara chiusa la discussione generale.

Il relatore Roberto NAPOLI replica ringraziando in primo luogo tutti gli oratori intervenuti che hanno sostanzialmente condiviso la sua analisi delle modifiche introdotte dalla Camera dei deputati.
Va ricordato in particolare come queste riguardino il regime di doppia iscrizione - la sostituzione dell'esame previsto dall'articolo 4, nonché dal decreto legislativo n. 386 del 1998 - con un corso di formazione, nonché l'abrogazione della norma per il riconoscimento dei titoli di odontostomatologia ai fini dell'iscrizione all'albo rilasciati dall'Università di Fiume-Rijeka.
Gli interventi di tutti i colleghi hanno sottolineato l'impossibilità di approvare così com'è un testo che verrebbe oltretutto censurato in sede europea, e d'altra parte il senatore Manara ha giustamente segnalato il rischio che l'approvazione di nuove modifiche da parte del Senato continui a non essere recepita dall'altro ramo del Parlamento, il che rappresenterebbe uno scenario francamente non molto dignitoso.
A suo parere perciò il Presidente della Commissione dovrebbe avviare informalmente dei contatti per verificare la reale possibilità che eventuali proposte di modifica approvate da questo ramo del Parlamento possano essere accettate dalla Camera dei deputati, in caso contrario sarà evidente che l'intera questione ha bisogno di una ulteriore riflessione e di un ulteriore confronto che non possono essere svolti in questo scorcio di legislatura.

Il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI, nel concordare in gran parte con le osservazioni svolte in discussione generale, rivela in particolare che in sede di Commissione europea è stato già espresso parere negativo alla formulazione del comma 6 dell'articolo 3 proposta dalla Camera dei deputati, che sostituisce con un corso di formazione l'esame previsto dal decreto legislativo n. 386 del 1998 per consentire l'iscrizione all'albo degli odontoiatri dei laureati in medicina iscritti tra il 1980-81 e il 1984-84.

Il presidente CARELLA fissa il termine per la presentazione degli emendamenti per le ore 14 di martedì 13 febbraio 2001.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,30.