AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE (3a)

MERCOLEDI' 22 APRILE 1998

120a Seduta

Presidenza del Presidente
MIGONE

Intervengono l'ambasciatore Umberto La Rocca e l'ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris, presidente e segretario generale della SIOI.

La seduta inizia alle ore 15,08.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti della politica estera italiana: audizione dell'ambasciatore Umberto la Rocca e dell'ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris, presidente e segretario generale della SIOI (Società italiana per l'organizzazione internazionale)
(R048 000, C03a, 0001°)

Riprende l'indagine, sospesa nella seduta pomeridiana del 7 aprile scorso.

Il presidente MIGONE introduce gli ospiti ricordando le ragioni dell'audizione odierna inquadrata nell'analisi degli strumenti e dei mezzi della politica estera, con un aggancio altresì all'esame del disegno di legge recante un finanziamento straordinario alla SIOI, presentato dal Governo e già approvato dalla Camera: il dibattito consentirà anche di chiarire le ragioni alla base di questa necessità.

L'ambasciatore LA ROCCA si sofferma innanzitutto sulle motivazioni della richiesta di contributo straordinario accolta dal Governo con la presentazione di un apposito provvedimento, ricordando che il deficit del bilancio della SIOI è sorto nel 1990 a seguito della chiusura delle convenzioni legate al settore della cooperazione allo sviluppo. L'azione di risanamento allora intrapresa affrontò dapprima la riduzione di circa la metà del personale - cosa che ha comunque comportato l'onere delle liquidazioni - per poi impostare un piano di riordino che ottenne il consenso degli organi di controllo: purtroppo altri fattori vennero ad incidere in senso negativo, prima fra tutti la riduzione dei contributi del Ministero degli affari esteri e i ritardi dei relativi versamenti che creavano ulteriori oneri per interessi passivi, nonchè il nuovo contratto nazionale collettivo di lavoro che si è dovuto applicare ai dipendenti rimasti.
Le linee del piano di risanamento sono state caratterizzate da un lato per la politica del rigore volta a limitare le spese, senza peraltro incidere sull'attività istituzionale, economizzando sul fronte della gestione e introducendo la gratuità delle cariche dei vertici dell'istituto. Dall'altro lato sono stati apprestati tentativi di aumentare le entrate in relazione a progetti di ampliamento delle attività di ricerca, di documentazione e di formazione: su quest'ultimo aspetto ricorda come siano stati sviluppati quattro tipi di corsi di formazione, uno per la carriera diplomatica, uno per le organizzazioni internazionali, uno per operatori comunitari e uno per l'aggiornamento professionale di pubblici funzionari.
Sottolinea come oltre la metà dei diplomatici entrati in carriera nel dopoguerra sia passato per il corso di formazione organizzato dalla SIOI, purtroppo limitato ad uno solo all'anno a Roma, per 35 candidati, limitazione che il Ministero stesso ha voluto per permettere una pari opportunità di distribuzione di questo tipo di corsi in tutto il territorio nazionale. Particolare successo ha avuto il corso per operatori comunitari, di recente istituzione, rivolto a coloro che svolgono attività pubbliche e private con proiezioni in campo europeo: tanto è l'interesse destato nel mondo dell'impresa che rappresentanti di enti privati, banche e industria, sono presenti nel comitato di gestione e, pertanto, è stato deciso di raddoppiarne l'istituzione.
Sulle altre attività ricorda che la SIOI offre un centro di documentazione sull'attività dell'ONU, dell'Unione europea, e delle altre maggiori istituzioni internazionali aperto all'accesso gratuito di studiosi e studenti che permette di consultare una banca dati completa per tutti gli atti internazionali; segnala altresì che è stato aperto un sito su internet per la diffusione della medesima materia. Particolarmente interessante si è rivelata una consulenza gratuita per una trasmissione sperimentale su RAI 3 che promette positivi sviluppi. Per quanto riguarda il settore di ricerca, si sta programmando prevalentemente uno sviluppo nei campi dei nuovi equilibri internazionali e delle necessità istituzionali derivanti dall'allargamento dell'Unione europea e della NATO, nelle tipologie di intervento dell'ONU in materia di sostegno ai processi di pace, nelle prospettive legate al partenariato euromediterraneo.
Ricorda che la Società pubblica periodicamente la rivista "La comunità internazionale" e attira l'attenzione sul progetto che riguarda l'organizzazione di corsi dedicati a funzionari di altri paesi dell'area balcanica e dell'Africa mediterranea, come pure sulle iniziative volte ad estendere, a livello di enti locali, la partecipazione a progetti europei per l'utilizzo dei fondi strutturali. Da ultimo sottolinea l'importanza di valorizzare l'attività del MSOI (Movimento studentesco per l'organizzazione internazionale), nonchè quella dell'osservatorio di monitoraggio elettorale, come pure di sostenere l'ampliamento territoriale in aggiunta alle sezioni decentrate già operanti a Torino, Milano, Firenze e Napoli.

Il senatore PORCARI esprime innanzitutto apprezzamento per l'attività svolta in passato dalla SIOI, che ha avuto modo di verificare personalmente, e interesse per i programmi testè esposti. Ricorda come essa sia la più antica istituzione nel campo dello studio dell'organizzazione internazionale e la meritevole attività svolta implica necessariamente un finanziamento adeguato, la cui congruità potrà essere verificata periodicamente sulla base delle attività svolte. Ritiene che erroneamente in passato le entrate provenissero da fondi dedicati alla cooperazione internazionale e che al presente giustamente si debba liquidare una volta per tutte, con un solo provvedimento, il problema del debito ereditato dalla gestione precedente, per ripartire con un serio finanziamento dei progetti esposti. Dichiara di non condividere né la gratuità della consulenza svolta per la Rai né quella sulla prestazione lavorativa degli organi dirigenti, e si domanda se il livello dei servizi offerto è adeguatamente compensato.

L'ambasciatore LA ROCCA precisa che la stessa RAI, dopo il periodo di esperimento, ha riconosciuto l'ipotesi di un contratto di consulenza retribuita, mentre ricorda che la gratuità della prestazione degli organi dirigenti fu imposta dalle condizioni di necessità verificatesi negli anni in cui nella cassa non vi erano fondi per pagare nemmeno le spese correnti.

Il senatore ANDREOTTI, dopo essersi rallegrato per l'occasione offerta di analizzare le attività ed i programmi di un ente cui lo Stato contribuisce da molti anni, rileva come il lavoro della SIOI sia stato utile nell'opera di sensibilizzazione sui problemi di politica estera soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.

Il senatore GAWRONSKI rileva una positiva impressione dal ventaglio di attività che la SIOI va svolgendo, ma chiede chiarimenti sulla possibile creazione di doppioni con altri istituti soprattutto in materia di osservatorio per il monitoraggio elettorale o per la banca dati sulle attività di istituzioni internazionali già rappresentate a Roma. Concorda con l'osservazione del senatore Porcari circa la necessità del pagamento delle prestazioni di consulenza svolte per conto della RAI.

L'ambasciatore FERRARIS precisa che dopo il successo della trasmissione effettuata con la consulenza della SIOI, la RAI è disposta a dare un corrispettivo, mentre rassicura che il monitoraggio elettorale viene affrontato in collaborazione con altri centri ed istituti, senza sovrapposizioni. Per quanto riguarda gli atti di organismi internazionali osserva che quella della SIOI è l'unica biblioteca aperta al pubblico e che conta oltre 2.000 frequentatori abituali, cui si aggiungono i 500 frequentanti i corsi organizzati annualmente.

L'ambasciatore LA ROCCA, intervenendo sul problema dei finanziamenti futuri, osserva che, una volta risanata la gestione, si potrà affrontare la ricerca di fonti autonome di entrata per cui il settore più promettente appare quello della formazione professionale: si appresteranno servizi per il settore pubblico, ma soprattutto si svilupperà quello in direzione delle aziende che operano con riflessi in campo europeo.

Il senatore VERTONE GRIMALDI sottolinea l'importanza della formazione nelle materie comunitarie dei dipendenti pubblici: é esemplare a tal riguardo la lungimiranza della Spagna, che inviò a Bruxelles 2.000 funzionari pubblici per prepararli all'ingresso di quel paese nella Comunità europea. Anche per tale ragione vi è un incolmabile divario tra Spagna e Italia nell'impiego dei fondi comunitari. Ciò premesso, chiede da quanto tempo la SIOI svolge attività formativa nel settore comunitario e quanti allievi hanno frequentato tali corsi.

L'ambasciatore LA ROCCA fa presente che la SIOI svolge corsi di formazione per operatori comunitari, prevalentemente rivolti a chi intende affrontare il concorso per il reclutamento nelle istituzioni comunitarie, nonchè corsi di aggiornamento per funzionari dello Stato o di enti territoriali che intrattengono frequenti rapporti con gli organismi comunitari.

L'ambasciatore FERRARIS osserva anzitutto che la particolare sensibilità europeistica delle autorità spagnole è dimostrata anche dal fatto che gli enti locali di quel paese inviano studenti al collegio europeo di Bruges, coprendone interamente le spese, mentre per gli studenti italiani sono previste soltanto borse di studio statali, peraltro di entità inadeguata. Per quanto riguarda i corsi per operatori comunitari organizzati dalla SIOI, cui fa seguito uno stage con contratto a tempo determinato, si tratta di una valida opportunità di addestramento che però non può garantire un posto di lavoro. L'esperienza dimostra comunque che, entro un arco di tempo relativamente breve, tutti coloro che hanno frequentato il corso hanno trovato una sistemazione adeguata alla loro preparazione.

Il senatore TABLADINI domanda con quale titolo di studio si viene ammessi ai vari corsi tenuti dalla SIOI e quale retta i corsisti siano tenuti a pagare. Chiede altresì se, dopo aver frequentato i corsi, riescano a trovare impiego anche presso imprese private. Infine sollecita informazioni circa la consistenza del personale della SIOI.

L'ambasciatore LA ROCCA fa presente che l'organico della SIOI è composto solo da otto impiegati amministrativi, in quanto i docenti dei corsi sono collaboratori esterni, per lo più provenienti dal mondo accademico e dalle aziende. Ai corsi si accede con una selezione, che ha il fine di ridurre il numero degli aspiranti a non più di 35 allievi, cioè il massimo consentito se si vuol mantenere un alto livello di qualificazione. Peraltro l'impostazione dei corsi che preparano a specifiche carriere è profondamente cambiata rispetto agli scorsi decenni, essendo previsto l'addestramento alla redazione di relazioni scritte e persino simulazioni di concorso.
Per quanto riguarda i titoli richiesti, precisa che al corso per la carriera diplomatica sono ammessi laureati o laureandi in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio e, da alcuni anni, anche in materie storico-letterarie; peraltro l'ampio ventaglio di materie richieste per superare la selezione impone ai candidati di colmare eventuali lacune in materie non previste dall'ordinamento delle rispettive facoltà.
Con riferimento agli ulteriori quesiti del senatore Tabladini, sottolinea poi che il corso per gli operatori comunitari è frequentato anche da dipendenti delle imprese private e che i costi di tutti i corsi sono piuttosto modesti.

L'ambasciatore FERRARIS precisa che il costo del corso di preparazione alla carriera diplomatica è pari a 2,5 milioni di lire e quello per il corso di formazione per le carriere internazionali è di 2,1 milioni di lire.

Il senatore TABLADINI chiede poi quale sia la retribuzione dei docenti e l'ambasciatore LA ROCCA risponde che per ogni ora di insegnamento è prevista una retribuzione di 140.000 lire lorde, ma numerosi docenti, tra cui i diplomatici, prestano la loro opera gratuitamente.

Il senatore PORCARI chiede poi per quale ragione non si preveda un contributo differenziato sulla base del reddito familiare degli studenti; a tal proposito il senatore TABLADINI esprime il suo netto dissenso.

Il senatore PIANETTA chiede ulteriori informazioni sui corsi di formazione per i funzionari internazionali, nonchè sull'aggiornamento professionale dei dipendenti pubblici.

L'ambasciatore FERRARIS sottolinea che i corsi per funzionari internazionali organizzati dalla SIOI costituiscono certamente un valido punto di riferimento per chi intenda abbracciare tali carriere, anche se vi è un'obiettiva difficoltà relativa alla conoscenza delle lingue straniere. La SIOI cerca di garantire un'adeguata preparazione anche in questo campo, ma talune organizzazioni internazionali richiedono una conoscenza dell'inglese talmente elevata da circoscrivere il reclutamento ai paesi di madrelingua inglese.
Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento per i funzionari pubblici, essi possono essere di durata e di complessità assai variabili, a seconda delle esigenze delle pubbliche amministrazioni. Peraltro la domanda di tali corsi è ancora piuttosto limitata, forse a causa di una scarsa consapevolezza della cruciale importanza che i rapporti con la Comunità europea hanno ormai acquistato.

L'ambasciatore LA ROCCA pone in risalto che i corsi per i funzionari internazionali vertono soprattutto su materie giuridiche ed economiche, mentre le lingue straniere si dovrebbero apprendere a cominciare dalla scuola. Peraltro anche il Ministero degli affari esteri incontra notevoli difficoltà a reclutare dipendenti che conoscano lingue extraeuropee, anche perchè sono stati soppressi gli indirizzi specialistici nel concorso per la carriera diplomatica, che un tempo consentivano di assumere dipendenti con una specifica formazione linguistica e culturale per l'area orientale.

Il presidente MIGONE, premesso che la SIOI ha compiuto una scelta felice specializzandosi nei settori della formazione e della documentazione, sottolinea la necessità che tutte le forze politiche compiano una riflessione sul valore della meritocrazia, che è imprescindibile se si vuole competere con gli altri paesi, ma anche per garantire un'effettiva giustizia sociale. E' infatti la meritocrazia l'unico vero rimedio al mandarinato, che tanto a lungo ha caratterizzato la carriera nella diplomazia e nelle organizzazioni internazionali. Raccomanda perciò che la SIOI pubblicizzi al massimo le opportunità di impiego in tali carriere, che spesso non sono note alla maggior parte degli studenti, e aumenti i suoi sforzi per decentrare i corsi di formazione: ciò si rende indispensabile soprattutto al fine di riequilibrare il reclutamento nella carriera diplomatica, afflitto da evidenti distorsioni territoriali. Auspica altresì che le rette dei corsi siano mantenute basse e che lo Stato offra borse di studio agli studenti meritevoli ma che non siano in grado di sopportare le spese connesse alla frequenza dei corsi.
Invita inoltre la SIOI a mantenere uno stretto rapporto con gli enti territoriali, che sono destinati ad avere contatti sempre più frequenti con gli organismi comunitari. Chiede poi che gli amministratori della Società facciano pervenire, in vista dell'esame del disegno di legge n.2899, ulteriori elementi di informazione sulle ragioni che hanno determinato l'indebitamento della SIOI e sulle iniziative adottate dagli amministratori per evitare che, dopo il ripianamento, si produca un nuovo disavanzo.

L'ambasciatore LA ROCCA concorda sulla necessità di una riflessione in ordine alla meritocrazia e alle pari opportunità che lo Stato dovrebbe garantire a chi aspira alla carriera diplomatica o a lavorare nelle organizzazioni internazionali. Peraltro spetterebbe al Ministero degli affari esteri offrire borse di studio agli studenti meritevoli, dal momento che la SIOI non ha certo questa possibilità. E' giusto garantire lo svolgimento di corsi in più sedi sul territorio nazionale, dal momento che la frequenza presso la sede di Roma implica costi ben superiori alla retta per gli studenti provenienti da altre regioni.

Il presidente MIGONE ringrazia gli ambasciatori La Rocca e Ferraris e dichiara chiusa l'audizione. Il seguito dell'indagine conoscitiva è rinviato ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 16,40.