5
GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee



mercoledì 5 aprile 2000

205a Seduta

Presidenza del Presidente

BEDIN








Interviene il Ministro per le politiche comunitarie Toia.



La seduta inizia alle ore 8,40




IN SEDE REFERENTE



(Doc. LXXXVII, n.7) Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea
(Rinvio del seguito dell'esame )

Riprende l'esame rinviato nella seduta del 30 marzo.

Non essendovi richieste di intervento sull'argomento in titolo la Giunta conviene, su proposta del presidente relatore BEDIN, di rinviare il seguito dell'esame.



MATERIE DI COMPETENZA



Comunicazioni della Commissione europea recanti il programma di lavoro della Commissione per l’anno 2000 (COM (2000) 155 def.) e obiettivi strategici 2000-2005 (COM (2000) 154 def.)
(Seguito dell'esame, ai sensi dell’articolo 50, comma 1, del Regolamento, e rinvio)


Riprende l'esame rinviato nella seduta del 29 marzo.

Il senatore BETTAMIO chiede se il Governo intenda assumere specifiche iniziative a sostegno del Presidente della Commissione europea, alla luce delle critiche che gli sono state mosse dai vari Stati membri.

Il ministro TOIA non ravvisa l'opportunità di assumere iniziative ufficiali a difesa del presidente Prodi, non trattandosi di una contrapposizione fra Governi. Taluni motivi di critica e di tensione possono peraltro essere ascritti all'azione svolta sui temi delle riforme della burocrazia e delle istituzioni comunitarie ma da parte italiana non è mai mancata, come conferma la visita del Presidente della Repubblica a Bruxelles, un'azione di sostegno, non personale ma istituzionale, per la Presidenza della Commissione europea.

Il presidente BEDIN rileva come, nella riunione della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo che si è svolta lunedì scorso, il presidente Napolitano abbia evidenziato che dalle decisioni assunte dal Consiglio europeo di Lisbona si evince un significativo rafforzamento del ruolo del Consiglio nel quadro delle istituzioni comunitarie. L’oratore osserva come tale tendenza sia ulteriormente accentuata dall'istituzione della figura dell'Alto Rappresentante dell'Unione per la politica estera e di sicurezza (PESC) che, coincidendo con il Segretario generale del Consiglio, non può che rafforzare la posizione di tale istituzione.
Tali argomenti potranno essere ulteriormente approfonditi dalla Giunta dopo la conclusione dell'esame della materia in titolo e della relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea.

Il senatore MANZELLA conviene sulle osservazioni del Presidente in merito al rafforzamento del ruolo del Consiglio determinato dall'istituzione della figura dell'Alto Rappresentante per la PESC. Al riguardo si configurano due tendenze, la prima delle quali, perseguita soprattutto dalla Francia, è volta a strutturare sempre più l’attività e l’organizzazione del Consiglio per farne il perno dell’azione dell’Unione. La seconda, che dovrebbe essere sostenuta dall’Italia, guarda piuttosto alla Commissione non solo quale organo esecutivo ma anche quale soggetto responsabile dell’iniziativa politica e della coerenza dell’attività dell’Unione.

Il senatore BETTAMIO condivide le considerazioni del senatore Manzella ed auspica che in tal senso sia assunta una specifica presa di posizione da parte dell’Italia in sede europea.

Il ministro TOIA, riservandosi di replicare all’esposizione del Presidente relatore e al dibattito sugli atti in titolo nella prossima seduta, preannuncia lo svolgimento di un convegno promosso dal Governo, il prossimo 2 maggio, specificamente dedicato al programma legislativo della Commissione, cui raccomanda una fattiva partecipazione dei componenti della Giunta. Tale iniziativa, già avviata lo scorso anno, mira a realizzare un forte raccordo fra le varie amministrazioni pubbliche e le parti sociali, in vista della definizione della posizione italiana sui vari temi all’ordine del giorno del procedimento normativo comunitario.

Su proposta del PRESIDENTE, il seguito dell’esame è quindi rinviato.



SUI LAVORI DELLA GIUNTA



Il senatore MAGNALBO’, rilevando la sempre più frequente sovrapposizione fra i lavori della Giunta e le sedute della 1a Commissione, invita il presidente Bedin a prendere contatto con il presidente Villone affinché sia salvaguardato il rispetto di uno spazio per l’attività della Giunta.

Il senatore MANZELLA si associa alla richiesta del senatore Magnalbò.

Anche il senatore MANZI si unisce alla richiesta dei precedenti oratori per quanto attiene sulla sovrapposizione tra le sedute della Giunta e quelle dell’11a Commissione.

Il presidente BEDIN prende atto delle suddette richieste preannunciando che assumerà le opportune iniziative.



IN SEDE CONSULTIVA



(4470) Modifiche alla legge 17 maggio 1999, n. 144, concernente gli incentivi all'occupazione e gli ammortizzatori sociali
(Parere alla 11a Commissione: esame e rinvio)


Il relatore MANZI illustra il provvedimento in titolo il quale modifica la legge n. 144 del 1999 per la parte attinente alle deleghe conferite al Governo in materia di riforma degli incentivi all’occupazione e degli ammortizzatori sociali, di cui all’articolo 45, ed in materia di infortuni sul lavoro e di malattie professionali, di cui all’articolo 55.
La modifica dell’articolo 45 è volta a prorogare fino al 31 marzo 2001 il termine per l’esercizio della delega, onde consentire al Governo di reperire idonee risorse finanziarie con la manovra di bilancio per il 2001. Tale operazione si rende necessaria poiché in sede di attuazione della delega si è riscontrata l’impossibilità di rispettare l’articolo 45, comma 13, della legge n. 144, secondo cui l’emanazione dei decreti delegati doveva avvenire senza oneri aggiuntivi per lo Stato. La disposizione rendeva infatti difficile una razionale riforma del settore. In attesa dei provvedimenti per la riforma organica della materia il disegno di legge in titolo dispone inoltre un primo significativo intervento attraverso una rimodulazione delle risorse a carico del fondo per l’occupazione. In particolare, viene elevata dal 30 al 40 per cento l’indennità di disoccupazione e la sua durata viene estesa da 6 a 9 mesi, in favore dei soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquant’anni.
Procedendo alla descrizione delle modifiche all’articolo 55 della citata legge n. 144, l’oratore rileva come, recependo le osservazioni formulate in tal senso dalle parti sociali e dalle Commissioni parlamentari, venga consentito il cumulo tra il trattamento di reversibilità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità e la vecchiaia e la rendita per i superstiti erogata dall’INAIL in caso di decesso per infortunio sul lavoro o malattia professionale. Con l’occasione viene altresì disposta la relativa copertura finanziaria abrogando la norma che vieta oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica in sede di attuazione delle citate deleghe.
Dopo aver illustrato la disciplina vigente in altri Stati membri, che spesso si caratterizzano per l’applicazione di regimi di tutela più elevati, con indennità che arrivano fino all’80 per cento per una durata che arriva fino a tre anni, il relatore propone di esprimere un parere favorevole, non ravvisando profili di contrasto tra il disegno di legge in titolo e la normativa comunitaria.

Su proposta del PRESIDENTE la Giunta conviene di rinviare il seguito dell’esame.


La seduta termina alle ore 9,05