IGIENE E SANITA' (12ª)

MARTEDI' 21 NOVEMBRE 2000

360ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 15,15.

SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

Il presidente CARELLA fa presente che, in considerazione del fatto che il termine per la presentazione del rapporto alla Commissione bilancio sui documenti finanziari è stato fissato a giovedì 30, ritiene opportuno organizzare come segue l'esame dei provvedimenti: martedì 28 novembre, alle ore 16, si svolgerà la relazione generale congiunta e mercoledì 29 novembre, dalle ore 8,30 alle ore 11, la discussione generale congiunta.
Gli emendamenti al bilancio e gli ordini del giorno al bilancio ed alla finanziaria dovranno essere presentati entro le ore 13,30 di mercoledì 29 novembre. Lo stesso giorno, dalle ore 16,30 (orario che consentirà ai colleghi di recarsi a votare alla Camera dei deputati per l'elezione di un giudice costituzionale) alle ore 18, si svolgeranno le repliche, la votazione degli emendamenti alle tabelle e degli ordini del giorno al disegno di legge di bilancio e al disegno di legge finanziaria, e la votazione dei rapporti.
Poiché il tempo a disposizione nella seduta pomeridiana potrebbe non essere sufficiente, sarà prevista anche una seduta alle ore 20,30 dello stesso giorno, che ovviamente si terrà solo se necessaria.
Rispondendo ad una richiesta del senatore Tomassini, il presidente Carella assicura che, naturalmente, già martedì 28, a conclusione della relazione, i senatori che lo vorranno potranno intervenire in discussione generale.

AFFARI ASSEGNATI

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari (COM (2000) 222 def.) (n. 34)
(Esame, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento. Parere favorevole con osservazioni)

Riferisce alla Commissione il presidente CARELLA.

La proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in esame è stata presentata con l'intento di avvicinare la legislazione dei Paesi dell'Unione in materia di integratori alimentari, al fine di superare la disparità fra le legislazioni nazionali che è attualmente oggetto di numerosi reclami da parte dei produttori e dei commercianti.
La proposta di direttiva ha inteso soprattutto fissare dei criteri generali par la valutazione della salubrità e della sicurezza dei numerosi prodotti oggi esistenti sul mercato, il cui consumo è attualmente in forte aumento anche in considerazione di una maggiore consapevolezza dei consumatori sulla funzione dei nutrienti essenziali, anche se bisognerebbe sempre raccomandare, in un'ottica di corretta educazione sanitaria della popolazione, di conseguire l'apporto degli elementi nutrizionali essenziali ricorrendo a preferenza ad una dieta equilibrata.
La proposta di direttiva definisce in primo luogo l'oggetto dell'intervento normativo agli articoli 1 e 2, stabilendo che esso non si applica ai prodotti alimentari destinati a diete alimentari di cui alla direttiva 89/398 CEE del Consiglio e ai medicinali di cui alla direttiva 65/65/CEE, mentre si definiscono "integratori alimentari" i prodotti, sia monocomposti che pluricomposti, costituiti da vitamine e minerali elencati in allegato e commercializzati in forma di dosaggio allo scopo di concorrere all'apporto di tali sostanze nutritive nella dieta normale.
Gli articoli 3 e 4 consentono la commercializzazione solo ai prodotti conformi alla direttiva in quanto a composizione e criteri di purezza.
L'articolo 5 dispone che i livelli massimi di vitamine e minerali siano stabiliti tenendo conto dei livelli di tollerabilità scientificamente provati, dei valori di riferimento per la popolazione riguardanti le vitamine minerali disponibili e il loro possibile apporto da altre fonti alimentari.
Gli articoli 6, 7, 8 e 9 disciplina la denominazione e l'etichettatura, in particolare per quanto riguarda le modalità di espressione delle quantità delle sostanze nutritive.
L'articolo 10 dispone che, per agevolare e rendere efficace il controllo degli integratori alimentari, qualora questi siano fabbricati in un paese terzo, l'importatore ne informi le autorità competenti degli stati membri dell'Unione, trasmettendo loro un campione dell'etichetta del prodotto.
L'articolo 11 impegna gli stati membri a non ostacolare la libera circolazione degli integratori prodotti in conformità alla direttiva; lo stato membro però, a norma dell'articolo 12, quando per una circostanziata motivazione ritiene che da un prodotto conforme alla direttiva possa derivare pericolo per la salute umana, può sospenderne provvisoriamente la commercializzazione informando la Commissione che esamina i motivi addotti e valuta se il prodotto sia da sospendere ovvero da modificare.
L'articolo 13 stabilisce che la Commissione è assistita dal Comitato permanente per i prodotti alimentari di cui alla decisione 69/414/CEE ed estende agli integratori alimentari le procedure di cui alla decisione 1999/468/CE.
L'articolo 14 stabilisce che le disposizioni aventi implicazioni per la salute pubblica sono adottate previa consultazione del Comitato scientifico per l'alimentazione umana.
L'articolo 15 dispone che il commercio dei prodotti conforme alla direttiva dovrà essere consentito dagli stati membri dal 1° giugno 2002 e quello dei prodotti non conformi dovrà essere vietato dal 1° giugno 2004.
La Giunta per gli affari europei ha espresso su questa proposta valutazioni favorevoli, raccomandando di estendere la disciplina comunitaria anche a sostanze diverse dalle vitamine e dai minerali, quali, ad esempio, gli integratori a base di aminoacidi e di sostanze vegetali, e che la normativa comunitaria fissi non solo i livelli di assunzione massimi ed i livelli di assunzione vietati in quanto nocivi, ma anche i livelli raccomandati.
La Giunta per gli affari europei, infine, ha invitato il Governo a sostenere la candidatura di Parma quale sede dell'istituenda autorità per la sicurezza alimentare, ed ha anche raccomandato che, nel contesto della trattativa sul provvedimento in titolo, il Governo difenda, in coerenza con la posizione sostenuta dall'Italia nelle altre sedi comunitarie, il principio di precauzione nell'impegno di organismi geneticamente modificati.
In conclusione il relatore propone di esprimere parere favorevole recependo le osservazioni della Giunta per gli affari europei.

Il senatore TOMASSINI esprime a nome di Forza Italia il più vivo apprezzamento per la proposta di direttiva in esame, che viene a colmare un vuoto normativo con indubbio vantaggio per la protezione della salute dei cittadini.
Egli condivide anche le osservazioni della Giunta per gli affari europei sia per quanto riguarda la proposta di sostenere la candidatura di Parma, che indubbiamente può essere considerata assolutamente qualificata a livello europeo, sia per quanto concerne la raccomandazione di adottare un criterio precauzionale nell'ammissione degli organismi geneticamente modificati, laddove il suo parere sarebbe stato contrario se la Giunta avesse invocato un totale divieto.

Il senatore MANARA concorda con le valutazioni del relatore e del senatore Tomassini, sottolineando peraltro che la regolamentazione in sede europea della produzione e del commercio degli integratori alimentari deve costituire soprattutto uno strumento per contenere e scoraggiare l'uso e l'abuso di queste sostanze, che molto spesso vengono utilizzate senza necessità, per garantire un apporto di vitamine e minerali che dovrebbe essere molto più correttamente assicurato da una alimentazione equilibrata.

Dopo un breve intervento del senatore BRUNI, il senatore MASCIONI si esprime favorevolmente sulla proposta di parere del Presidente osservando che l'elaborazione di una normativa comunitaria sempre più dettagliata in materia di prodotti alimentari rappresenta la strada più giusta per garantire i consumatori senza nel contempo danneggiare i produttori, come avviene a volte quando ogni Stato detta una propria disciplina.

Il senatore MONTELEONE, nel dichiararsi favorevole al parere proposto dal relatore, osserva però come l'elaborazione delle normative europee sia troppe volte condizionata dal timore delle imprese di vedersi penalizzate da normative nazionali particolarmente rigorose; in questo modo può avvenire che la normativa europea, così come fa la proposta di direttiva in esame, nel dettare norme di controllo garantisca però comunque un periodo di proroga per la vendita dei prodotti attualmente in commercio che rappresenta certamente un improprio vantaggio per i produttori.

Il senatore CAMERINI, nel condividere il parere proposto dal relatore, ritiene però che l'ultimo punto delle osservazioni della Giunta per gli affari europei non sia pertinente; in questo caso infatti si tratta di prodotti contenenti principi nutritivi semplici, quali vitamine e minerali, e non si vede come sia possibile che nella composizione di questi integratori possano essere presenti organismi geneticamente modificati. In realtà la proposta di regolamentazione europea si presenta particolarmente opportuna soprattutto perché consentirà di evitare, in particolare attraverso le indicazioni dei limiti di tollerabilità nelle etichettature, i danni derivanti dai frequenti sovradosaggi, ad esempio di vitamine, che conseguono dall'utilizzazione degli integratori alimentari.

Il presidente CARELLA dichiara chiusa la discussione generale.
Egli replica quindi in qualità di relatore ringraziando tutti gli intervenuti. Quanto all'ultima osservazione del senatore Camerini, egli ritiene comunque opportuno cogliere l'occasione offerta in questa sede per ribadire la necessità di un'attenta vigilanza sull'ammissibilità degli organismi geneticamente modificati.

Il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI, nel ringraziare gli intervenuti, fa presente come il Governo abbia in numerose sedi proposto la candidatura di Parma quale sede dell'Istituto di igiene dell'alimentazione. Purtroppo appare realisticamente improbabile che l'Italia ottenga questa sede, ciò nondimeno il Governo continuerà ad impegnarsi in tal senso.
Per quanto riguarda la questione dei criteri per l'ammissibilità degli organismi geneticamente modificati, nel condividere le osservazioni del senatore Camerini, ella fa presente come comunque il Governo italiano sia estremamente attento in tutte le sedi comunitarie, anche attraverso l'impegno diretto del Presidente del Consiglio, per vigilare su questa delicata questione.

La Commissione conferisce quindi al presidente Carella, previa verifica del numero legale, all'unanimità, il mandato a formulare un parere favorevole accogliendo le osservazioni proposte dalla Giunta per gli affari europei.

La seduta termina alle ore 15,50.