GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee



Mercoledì 21 Aprile 1999

146a Seduta

Presidenza del Presidente

BEDIN








La seduta inizia alle ore 8,35.



COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE SUI SEGUITI DELLA RISOLUZIONE DELLA GIUNTA SUI DUTY FREE (A008 000, C23a, 0015°)



Il presidente BEDIN comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Giunta una lettera del Ministro delle finanze concernente la risoluzione approvata lo scorso 4 marzo sui duty free (Doc. XXIV-ter, n. 1). Tale lettera precisa che, già in occasione del Consiglio europeo di Vienna del dicembre 1998, il Presidente del Consiglio ebbe a pronunciarsi in favore della conferma della decisione assunta dall'Unione europea con le direttive 91/680/CEE e 92/12/CEE. Spiegando quindi che le posizioni fondamentali del Governo erano state definite prima che intervenisse la deliberazione della Giunta, il ministro Visco rileva come sia stato impossibile mutare l'atteggiamento in merito sulla suddetta materia.
A tale riguardo l'oratore sottolinea tuttavia come dalla risposta del Ministro si desuma la disponibilità del Governo a dare seguito alle indicazioni della Giunta, qualora questa si esprima tempestivamente sulle materie in discussione in sede comunitaria.

Il senatore BESOSTRI si associa al compiacimento sull'impegno del Governo a tener conto delle prese di posizione della Giunta, a condizione che questa sia tempestiva.



SULL'ESAME DELLA RELAZIONE SEMESTRALE SUL PROCEDIMENTO NORMATIVO COMUNITARIO E DEL PROGRAMMA LEGISLATIVO DELLA COMMISSIONE EUROPEA (A007 000, C23a, 0048°)



Il presidente BEDIN comunica di aver chiesto al Ministro per le politiche comunitarie, come convenuto dalla Giunta, la formale trasmissione al Presidente del Senato del programma legislativo annuale della Commissione europea - peraltro già acquisito come documentazione - e di aver scritto al Presidente del Senato affinché tale documento, ove trasmesso dal Governo, sia deferito, quale integrazione della relazione semestrale sul procedimento normativo comunitario (Doc. LXXXVII), alla Giunta ed alle Commissioni permanenti per il parere.



IN SEDE CONSULTIVA



(3774) Modifiche al decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, in materia di neutralità e trasparenza dell'informazione statistica, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 1a Commissione: non ostativo)


Il relatore BESOSTRI illustra il disegno di legge in titolo recante norme volte a conformare il Sistema statistico nazionale ai princìpi di indipendenza, imparzialità e trasparenza, a cui è ispirata la normativa comunitaria la quale prevede che alla produzione statistica, secondo le rispettive competenze, provvedano le autorità nazionali e quella comunitaria, l'EUROSTAT.
Rilevato come il provvedimento non presenti problemi di compatibilità con il diritto comunitario, l'oratore espone l'organizzazione dell'attività statistica in Italia, basata sul Sistema statistico nazionale, che si avvale di uffici delle amministrazioni statali e periferiche, nonché di altri enti pubblici a carattere economico e sociale, ed è sostanzialmente incentrato sull'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). L'ISTAT è una persona giuridica di diritto pubblico con ordinamento autonomo, dotata di compiti operativi, cui spetta anche la garanzia del corretto svolgimento delle rilevazioni e dell'informazione statistiche. La materia è attualmente disciplinata dal decreto legislativo n. 322 del 1989 che, all'articolo 12, dispone in particolare l'istituzione di una Commissione per la garanzia dell'informazione statistica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. La composizione di tale Commissione si ispira a criteri di qualificazione tecnica e di indipendenza, in modo da assicurare una verifica sull'attività svolta dall'ISTAT da parte di un organo estraneo all'Istituto. Prima del decreto legislativo del 1989, tale compito era infatti affidato all'Istituto superiore di statistica, la cui indipendenza ed imparzialità poteva essere pregiudicata dal fatto di essere un organismo incardinato nell'ISTAT.
Il relatore precisa poi come il disegno di legge in esame modifichi i poteri e la composizione della suddetta Commissione di garanzia prevedendo, in particolare, che una quota di componenti sia di nomina parlamentare; rileva come tali disposizioni rafforzino l'autonomia e l'imparzialità di tale organismo e ne evidenzia l'omogeneità con l'organizzazione delle analoghe istituzioni comunitarie. L'EUROSTAT, egli aggiunge, costituisce infatti un servizio inquadrato nell'ambito della Commissione europea ed è obbligato a garantire la massima imparzialità e professionalità nell'attività statistica comunitaria, sulla base dei princìpi definiti dal regolamento (CE) n. 322 del 1997. Tali princìpi, che valgono anche per l'attività statistica nazionale - con riferimento all'affidabilità, alla pertinenza, al rapporto costi-benefici, al segreto statistico e alla trasparenza - sono recepiti dal disegno di legge in titolo che, al fine di garantirne l'applicazione, modifica gli articoli 1, 9, 12, 14, 18 e 20 del decreto legislativo n. 322 del 1989. Viene anche introdotto un nuovo articolo 12-bis, concernente il Comitato per l'informazione statistica, cui sono attribuite funzioni di indirizzo e coordinamento nei confronti degli organismi che fanno parte del Sistema statistico nazionale, che perde la caratteristica di struttura interna dell'ISTAT.
Soffermandosi sull'iter del provvedimento nell'altro ramo del Parlamento il relatore rileva come la Camera abbia recepito, all'articolo 4, comma 3, le osservazioni espresse dalla Commissione per le politiche dell'Unione europea, concernenti l'esigenza di un coordinamento dell'informazione statistica nazionale con le attività statistiche europee, e propone infine di esprimere un parere non ostativo.

Il senatore BETTAMIO chiede se il disegno di legge in titolo rechi disposizioni sugli aspetti sostanziali della raccolta delle informazioni statistiche.

Il relatore BESOSTRI precisa che il provvedimento si limita a disciplinare gli aspetti inerenti alla garanzia dell'indipendenza e dell'imparzialità dell'informazione statistica, recando disposizioni essenzialmente concernenti la Commissione di garanzia e il Comitato di indirizzo e coordinamento.

Il PRESIDENTE, verificato il numero legale, propone quindi di dare mandato al relatore di redigere un parere non ostativo nei termini emersi.

Conviene la Giunta.

(2471) LAVAGNINI - Norme di decentramento e razionalizzazione della spesa farmaceutica

(2992) TOMASSINI ed altri - Disposizioni normative in materia di medicinali ad uso umano
(Parere alla 12a Commissione. Esame congiunto e rinvio)


La relatrice DANIELE GALDI, considerato che la Commissione di merito si accinge a definire un testo unificato sui provvedimenti in titolo e su altri disegni di legge esaminati congiuntamente, propone di attendere la redazione del suddetto testo unificato onde svolgere un esame più esauriente.

Il presidente BEDIN ricorda che è stato già espresso il parere su taluni dei provvedimenti di cui la 12a Commissione sta svolgendo l'esame congiunto con i disegni di legge in titolo e rileva che la Giunta non è chiamata formalmente ad esprimersi sul testo unificato. Propone quindi di disporre l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviandone il seguito; nel prosieguo dell'esame, come indicato dalla relatrice, la Giunta potrà tener conto anche del testo unificato elaborato dalla Commissione di merito.

La Giunta conviene sulla proposta del Presidente.



OSSERVAZIONI E PROPOSTE SU ATTI DEL GOVERNO



(420) Schema di decreto legislativo recante: "Attuazione della direttiva del Consiglio 97/3/CE, del 20 gennaio 1997, che modifica la direttiva 77/93/CEE, concernente le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali"
(Esame, ai sensi dell'articolo 144, comma 3, del Regolamento. Osservazioni favorevoli alla 9a Commissione.) (R144 003, C09a, 0002°)


Il relatore BETTAMIO riferisce sul provvedimento in titolo, presentato in esecuzione di una delega disposta dalla legge n. 128 del 1998, legge comunitaria 1995-1997, volto a recepire la direttiva 97/3/CE - che modifica ed aggiorna, anche in considerazione delle nuove conoscenze scientifiche, la direttiva 77/93/CEE, concernente la protezione contro gli organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali - i cui termini di attuazione sono scaduti lo scorso primo aprile.
Soffermandosi sulla normativa comunitaria, che prescrive minuziosi controlli sull'introduzione nel territorio della Comunità di vegetali, prodotti vegetali o altri prodotti specificamente indicati, nonché sui veicoli che li trasportano, onde prevenire l'introduzione di organismi nocivi, l'oratore precisa come la direttiva del 1997 aggiorni l'elenco degli elementi nocivi, renda più rigorosi i parametri di riferimento e configuri delle azioni di prevenzione fitosanitaria contro l'introduzione di elementi nocivi. La direttiva prevede in particolare dei contributi finanziari, che possono coprire fino al 70 per cento delle spese sostenute dagli Stati membri, finalizzati al rafforzamento delle infrastrutture di ispezione fitosanitaria, all'adozione di misure di controllo e di eventuale eradicazione dell'infestazione ed alla realizzazione di altre iniziative di "lotta fitosanitaria".
Passando ad illustrare lo schema di decreto legislativo - che recepisce la suddetta direttiva e introduce disposizioni analoghe a quelle già in vigore in altri Stati membri, quali la Germania e i Paesi Bassi - l'oratore rileva che l'articolo 1 definisce il campo di applicazione, mentre l'articolo 2 precisa le disposizioni sulla partecipazione finanziaria dell'Unione europea alle spese per il rafforzamento delle infrastrutture di ispezione fitosanitaria, con riferimento alle disponibilità di bilancio delle Regioni. Gli articoli 3 e 4 disciplinano rispettivamente l'erogazione dei contributi finanziari comunitari inerenti alla lotta fitosanitaria ed eventuali ulteriori azioni, oltre quelle già previste dalla direttiva; l'articolo 5 prevede la surrogazione dell'Unione europea dei diritti vantati nei confronti di terzi da parte di beneficiari di contributi comunitari.
Soffermandosi sugli articoli 6 e 7 l'oratore sottolinea come le disposizioni che prevedono la sospensione, la riduzione o, addirittura, la restituzione di contributi comunitari evidenzino la volontà dell'Unione europea di disciplinare dettagliatamente il settore.
Rilevat quindi che gli articoli 8 e successivi definiscono aspetti tecnici, inerenti all'erogazione dei contributi, il relatore, non riscontrando profili di contrasto con le norme dell'Unione europea, propone infine di esprimere, per quanto di competenza, osservazioni favorevoli.

Il senatore BORTOLOTTO chiede se tra gli elementi nocivi siano contemplati gli effetti della radioattività e l'utilizzo di pesticidi vietati dalla normativa comunitaria, ma utilizzati in taluni paesi non membri dell'Unione europea.

Il relatore BETTAMIO precisa che il provvedimento in esame contempla taluni elementi connessi ai pesticidi, ma non affronta il tema dei controlli sulla radioattività.

Il senatore BIASCO rileva come i controlli inerenti alla radioattività siano disciplinati da provvedimenti diversi da quelli attinenti agli organismi nocivi per i prodotti vegetali.

Il senatore BESOSTRI dichiara di condividere l'importanza del problema sollevato dal senatore Bortolotto, poiché esiste il rischio di una contaminazione dei prodotti vegetali dovuta alla radioattività, e aggiunge che tale problematica andrebbe affrontata in altra sede, in quanto la nozione di agenti patogeni radioattivi è diversa da quella di organismi nocivi.

Il senatore MAGNALBÒ esprime apprezzamento per le considerazioni del senatore Besostri.

Il presidente BEDIN rileva come le disposizioni del provvedimento in titolo affidino opportunamente importanti attribuzioni alle regioni e alle province autonome nella gestione dei contributi comunitari. Verificato quindi il numero legale prescritto, propone di conferire un mandato al relatore a redigere osservazioni favorevoli nei termini emersi.

La Giunta approva la proposta del Presidente.



IN SEDE REFERENTE



(Doc. LXXXVII, n. 6) Relazione sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo comunitario e sul programma di attività presentato dalla Presidenza di turno del Consiglio dei ministri dell'Unione europea (Secondo semestre 1998)
(Seguito dell'esame e rinvio) (R142 003, C23a, 0010°)


Riprende l'esame sospeso nella seduta del 14 aprile.

Il presidente relatore BEDIN comunica che il Ministro per le politiche comunitarie non è potuto intervenire, come prestabilito, per la concomitante riunione del Consiglio dei ministri, ma ha assicurato la sua presenza la prossima settimana. Ricorda poi che nelle precedenti sedute ha esposto la propria relazione, il cui testo è stato trasmesso ai componenti della Giunta.

Il senatore MANZI sottolinea come lo sviluppo della crisi dei Balcani e il fatto che la relazione in esame contempli uno specifico capitolo dedicato alla politica estera e di sicurezza comune dovrebbero indurre la Giunta a soffermarsi sugli avvenimenti in corso nella suddetta regione.
Sottolineato come la costruzione dell'Europa non possa basarsi esclusivamente sui banchieri e sulla moneta unica, l'oratore riscontra altresì l'esigenza di approfondire - richiamandosi anche ai princìpi che ispirarono taluni padri del processo d'integrazione europea, quali Altiero Spinelli - temi fondamentali come la soppressione delle barriere fra i popoli e la realizzazione di una politica estera e di sicurezza comune che consenta all'Europa di divenire un fattore di pace.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.



La seduta termina ore 9,10.