GIUSTIZIA (2ª)

MARTEDI' 27 FEBBRAIO 2001

714ª Seduta

Presidenza del Presidente
PINTO

Intervengono i sottosegretari di Stato alla giustizia Corleone e Maggi.

La seduta inizia alle ore 15, 10.


IN SEDE DELIBERANTE

(4906) Divieto di impiego di animali in combattimenti, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Procacci; Storace; Tattarini e Nardone; Rallo; Simeone ed altri; Biondi ed altri; Procacci ed altri e di un disegno di legge d'iniziativa governativa

(3442) MARRI ed altri. - Divieto di impiego di animali di affezione in lotte e competizioni pericolose

(4115) FERRANTE ed altri. - Modifiche ed integrazioni alla legge 14 agosto 1991, n. 281, e norme per la detenzione e la tutela degli animali di affezione da competizioni ed addestramenti pericolosi

(4283) CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE. - Divieto di impiego di animali di affezione in lotte e competizioni pericolose

(4754) MANCONI. - Disposizioni per contrastare i combattimenti tra animali e la detenzione di cani potenzialmente pericolosi

(4766) PACE ed altri. - Disciplina della detenzione dei cani potenzialmente pericolosi, nonché disposizioni per il divieto di combattimenti tra animali

- e petizioni n. 427 e n. 617 ad essi attinenti

(Discussione congiunta e rinvio)


Il presidente PINTO ricorda che la Commissione aveva proseguito l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo nella seduta del 13 febbraio scorso e che in data 21 febbraio i disegni di legge stessi erano stati riassegnati in sede deliberante. Propone, quindi, di dare per acquisite le precedenti fasi procedurali.

Conviene la Commissione.

Su proposta del relatore PETTINATO, la Commissione stabilisce poi di riaprire il termine per la presentazione degli emendamenti e di fissarne la scadenza alle ore 20 di oggi.

Il presidente PINTO rinvia infine il seguito della discussione congiunta.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 200, in materia di riordino del personale non direttivo del Corpo di polizia penitenziaria (n. 839)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 8 della legge 30 novembre 2000, n. 356 e dell'articolo 50, comma 11, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. Esame. Parere favorevole con osservazioni)


Riferisce il senatore SENESE che illustra una proposta di parere in cui premette che l'articolo 9 della legge n. 78 del 2000 aveva delegato il Governo ad emanare disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi nn. 196, 197, 198 e 199 del 12 maggio 1995 emanati in attuazione della delega conferita dall'articolo 3 della legge 6 marzo 1992 n. 216 e secondo i medesimi principi e criteri direttivi ivi indicati e che, però, la omessa indicazione, tra i decreti legislativi oggetto di correzione, di quello relativo al Corpo di polizia penitenziaria - n. 200 del 12 maggio 1995 - avrebbe escluso tale Corpo da quelli oggetto di riordino, con ciò andando a collidere proprio con i principi e i criteri direttivi della legge n. 216, e cioè la creazione di una disciplina omogenea delle carriere, delle attribuzioni e dei trattamenti economici del personale non direttivo delle forze di polizia. All'inconveniente - prosegue il relatore Senese - si è ovviato con l'articolo 8 della legge 30 novembre 2000 n. 356, che ha delegato il Governo ad emanare, entro il 31 dicembre 2000, un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 1995 n. 200 secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti dall'articolo 3 della legge 6 marzo 1992 n. 216; il termine per l'esercizio della delega è stato poi prorogato al 28 febbraio 2001 dall'articolo 50, comma 11, della legge finanziaria per il 2001 - legge 23 dicembre 2000, n. 388 - mentre con la medesima legge finanziaria sono state inoltre stanziate le risorse necessarie ad attuare il previsto riordino delle carriere del personale non direttivo.
Il relatore Senese, dopo aver ricordato che le Commissioni 1a e 4a hanno rassegnato osservazioni, rileva che le disposizioni dello schema di decreto legislativo corrispondono ai principi e ai criteri direttivi fissati nella legge di delega, ed in particolare sono idonee a realizzare la prevista omogeneità di carriera, attribuzioni e trattamento economico del personale delle forze di polizia. Propone pertanto di esprimere parere favorevole, formulando peraltro le seguenti osservazioni: in primo luogo che in omaggio al generale indirizzo che privilegia il concorso per esame su quello per titoli sarebbe opportuno invertire la ripartizione delle aliquote tra la lettera a) e la lettera b) dell'articolo 16, comma 1, così come proposto dal comma 1 dell'articolo 3 dello schema; che appare, inoltre, poco razionale la disposizione dell'ultimo periodo del comma 3 dello stesso articolo 16, secondo cui i vice sovrintendenti nominati per concorso per esame seguono in ruolo quelli nominati per concorso per titoli, e sembrerebbe pertanto opportuno rovesciare la previsione relativa alle modalità di inserimento nel ruolo e che, infine, sotto il profilo della redazione tecnica dell'articolato, appare preferibile che le modifiche a disposizioni del decreto legislativo n. 200 del 1995, che a loro volta modificano disposizioni di altri testi legislativi, siano riferite direttamente a questi ultimi con la menzione "così come modificato…" e l'indicazione puntuale degli estremi delle successive disposizioni modificative.

Il senatore PERA giudica impossibile concludere immediatamente l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, ritenendo necessario avere a disposizione un margine di tempo sufficiente per valutare sia il contenuto dello schema medesimo sia la proposta di parere predisposta dal relatore Senese.

Il relatore SENESE fa presente l'esigenza che la Commissione si esprima nella giornata odierna onde consentire al Governo di esercitare la delega di cui all'articolo 8 della legge n.356 del 2000 e all'articolo 50, comma 11, della legge n.388 del 2000. Al riguardo il relatore sottolinea la necessità che la Commissione comunque si pronunci, in quanto il termine per l'espressione del parere verrebbe a scadenza successivamente a quello per l'esercizio della delega e quindi, in mancanza del parere, il Governo non potrebbe in alcun modo esercitare la delega stessa.

Il senatore PERA ribadisce la richiesta di un margine di tempo adeguato per valutare il contenuto del provvedimento in titolo.

In considerazione della richiesta del senatore Pera, il presidente PINTO sospende brevemente la seduta.

La seduta sospesa alla ore 15,25 è ripresa alle ore 17,30.

Il senatore PERA si sofferma sulle prime due osservazioni contenute nella proposta di parere illustrata dal relatore dichiarando di non condividerle ed osservando come i suggerimenti in esse contenuti finirebbero per sortire l'effetto paradossale di pregiudicare il personale con maggiore anzianità - cui fa riferimento la lettera b) del comma 1 dell'articolo 16 come introdotto dall'articolo 3 dello schema in esame, rispetto al personale con minore anzianità cui fa riferimento la lettera a) del comma 1 del medesimo articolo 16. Con riferimento poi all'articolo 30-quater del decreto legislativo n.200 del 1995, come introdotto dall'articolo 15 dello schema, rileva l'inopportunità della prevista denominazione di "sostituto commissario" per gli inevitabili rischi di confusione che si determinerebbero fra le mansioni spettanti a tale figura e quelle previste dalla normativa vigente per i funzionari del ruolo direttivo del corpo di polizia penitenziaria.

Il senatore GASPERINI manifesta le proprie perplessità in merito alle disposizioni - contenute negli articoli 2, 5, 6, 10, 11, 13 e 15 dello schema di decreto -relative al personale sospeso cautelarmente dal servizio che sia stato rinviato a giudizio o ammesso ai riti alternativi per i delitti di cui all'articolo 15, comma 1, lettere a) e b) della legge n.55 del 1990 e successive modificazioni ovvero sottoposto a procedimento disciplinare per l'applicazione di una sanzione più grave della deplorazione. Al riguardo sottolinea l'esigenza di una previsione specifica con riferimento alle ipotesi di patteggiamento.
Ulteriori perplessità manifesta, poi, con riferimento alla mancanza di una esplicita indicazione del soggetto che deve procedere all'accertamento del requisito dell'idoneità psichica ed attitudinale al servizio di polizia penitenziaria previsto dall'articolo 7 dello schema in titolo.

Il senatore BUCCIERO si sofferma sulle disposizioni dello schema di decreto che, in merito alla frequenza dei diversi tipi di corsi previsti per il personale di polizia penitenziaria, impongono la dimissione dal corso nel caso in cui il numero delle assenze sia superiore ad un determinato limite. Al riguardo riterrebbe opportuno stabilire espressamente che non si tiene conto, ai fini considerati dalle predette disposizioni, delle assenze determinate dall'adempimento di un dovere.

Il relatore SENESE condivide le considerazioni da ultimo svolte dal senatore Bucciero, mentre ritiene non fondate le obiezioni sollevate dal senatore Pera con riferimento all'articolo 3 dello schema. A quest'ultimo proposito ritiene comunque opportuno, al fine di pervenire ad una soluzione su cui raggiungere il più ampio consenso possibile, rinunciare alla prima delle osservazioni contenute nella proposta di parere da lui illustrata, mantenendo invece ferma quella relativa all'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 16 come introdotto dal predetto articolo 3 dello schema in titolo.

Il sottosegretario CORLEONE ringrazia la Commissione per l'attenzione che rivolge ad un provvedimento atteso ed importante per la polizia penitenziaria e, soffermandosi innanzitutto sulle considerazioni svolte dal senatore Gasperini nella prima parte del suo intervento, ritiene che comunque il testo delle disposizioni cui si è fatto riferimento non dovrebbe comportare problemi sul piano applicativo.
Non condivide invece le perplessità manifestate dal senatore Pera in merito all'articolo 30-quater come introdotto dall'articolo 15 dello schema.

Il senatore RUSSO ritiene che le disposizioni su cui ha richiamato l'attenzione il senatore Gasperini nella prima parte del suo intervento siano chiaramente da interpretarsi nel senso che, all'esito del procedimento penale, l'attribuzione dello scatto aggiuntivo potrà avvenire solo qualora sussistano i relativi presupposti e cioè un giudizio complessivo non inferiore a buono nel periodo precedente considerato e la mancata irrogazione di una sanzione disciplinare più grave della deplorazione.

Anche il relatore SENESE non condivide, nel merito, le perplessità manifestate dal senatore Pera relativamente all'articolo 30-quater, come introdotto dall'articolo 15 dello schema, anche se la questione non gli appare meritare una particolare attenzione.
Per quanto riguarda invece le considerazioni svolte dal senatore Gasperini nella prima parte del suo intervento, ritiene si possa prendere in considerazione l'inserimento nello schema di decreto di una previsione chiarificatrice relativa alla sentenza di patteggiamento ex articolo 444 del codice di procedura penale.

Il sottosegretario CORLEONE sottolinea come il riconoscimento della denominazione di "sostituto commissario" intenda rappresentare un riconoscimento al percorso di carriera compiuto da alcuni soggetti che, nell'espletamento delle loro mansioni, sono risultati particolarmente meritevoli.

Il senatore RUSSO evidenzia anch'egli come la disposizione dell'articolo 30-quater, come introdotto dall'articolo 15, non dovrebbe comportare alcun problema dal punto di vista applicativo, anche alla luce del fatto che il personale che assumerebbe la denominazione di "sostituto commissario" rimarrebbe comunque all'interno della qualifica precedentemente rivestita.

La senatrice SCOPELLITI preannuncia il voto contrario nella votazione sul conferimento del mandato al relatore e sottolinea come lo schema di decreto in titolo rappresenti la tipica espressione di un'operazione di stampo elettoralistico pagata dalle casse dello Stato con ben 33 miliardi.

Segue una breve interruzione del senatore RUSSO che osserva come il Governo si stia limitando ad esercitare una delega conferitagli dal Parlamento.

La senatrice SCOPELLITI riprende il suo intervento facendo presente come l'intera politica del Governo in materia penitenziaria si sia risolta in un fallimento e sottolineando come l'esecutivo avrebbe dovuto intervenire sulla materia oggetto dello schema in titolo in modo ben diverso e soprattutto in una prospettiva di carattere organico. Risulta poi evidente come quello che sta accadendo costituisca un'ulteriore conferma del fatto che sono stati completamente dimenticati i detenuti.

Il senatore PERA dichiara di comprendere e di condividere le ragioni che giustificano la previsione di uno scatto aggiuntivo nell'ipotesi di cui all'articolo 30-quater introdotto dall'articolo 15 dello schema di decreto, ma ribadisce le proprie perplessità in ordine agli inconvenienti che potrebbero derivare dall'impiego della denominazione di "sostituto commissario".

Seguono ulteriori interventi sulle problematiche sottese al predetto articolo 30-quater da parte del sottosegretario CORLEONE, del relatore SENESE e del senatore GRECO.

Si passa alla votazione sul conferimento del mandato al relatore.

Il senatore GASPERINI annuncia il voto favorevole, nonostante le perplessità che sollevano alcuni punti dello schema in titolo, in considerazione dell'importanza e delle difficoltà del lavoro svolto dal personale di polizia penitenziaria.

Il senatore Antonino CARUSO annuncia il voto favorevole del Gruppo Alleanza Nazionale.

Il senatore FOLLIERI annuncia il voto favorevole del Gruppo del Partito popolare italiano.

Il senatore CALLEGARO annuncia il voto favorevole del Gruppo del Centro Cristiano Democratico.

Il senatore PETTINATO annuncia il voto favorevole del Gruppo Verdi-l'Ulivo.

Il senatore RUSSO annuncia il voto favorevole del Gruppo Democratici di Sinistra-l'Ulivo.

Il senatore MELONI annuncia il suo voto favorevole.

Il senatore CORTELLONI annuncia il voto favorevole del Gruppo Unione Democratici per l'Europa.

Dopo che il presidente PINTO ha constatato la presenza del numero legale, la Commissione conferisce infine mandato al relatore Senese a redigere un parere favorevole con osservazioni, nei termini risultanti dal dibattito.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA NOTTURNA DI OGGI

Il presidente PINTO avverte che la seduta notturna di oggi non avrà più luogo.

La seduta termina alle ore 18,25.