GIUSTIZIA (2ª)

GIOVEDI' 8 MARZO 2001
721ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
PINTO

Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia Maggi.

La seduta inizia alle ore 8,40.


IN SEDE DELIBERANTE

(3813-B) PINTO ed altri.- Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell'articolo 375 del codice di procedura civile, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
(Discussione e rinvio)


Il relatore FOLLIERI chiede la rapida approvazione del provvedimento in titolo e osserva che le modifiche apportate dalla Camera dei deputati sono prevalentemente di natura formale, salvo quelle all'articolo 7, dedicato alle disposizioni finanziarie.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore PREIONI rileva che il contenuto dell'articolato non è sufficiente per giustificarne il titolo altisonante. Per tali ragioni si era espressa una valutazione complessivamente negativa sul disegno di legge. Le modifiche apportate dalla Camera non hanno migliorato il contenuto. Pertanto il Gruppo della Lega Forza Nord Padania si asterrà dalla votazione.

Il senatore Antonino CARUSO, osserva che malgrado la modifica del titolo originario del disegno di legge, il medesimo rappresenta un'operazione di portata assai limitata, che non risolve il problema della velocizzazione dei tempi della giustizia e serve semplicemente ad anticipare il momento risarcitorio rispetto alla sede internazionale, con l'esperimento di una procedura a carattere nazionale. Il testo perviene dalla Camera dei deputati con modifiche che - a suo avviso - sono migliorative anche perché la Camera ha accolto quanto non fu condiviso, a suo tempo, dalla Commissione, in particolare con riferimento alla lettera b) del comma 3 dell'articolo 2 in merito alla remunerazione del cittadino danneggiato, anche attraverso idonea pubblicità della pronuncia. La Camera dei deputati ha, inoltre, introdotto il comma 7 dell'articolo 3, che rinvia l'erogazione degli indennizzi a decorrere dal 1° gennaio 2002, nei limiti delle risorse disponibili. Si augura che la copertura finanziaria per questo provvedimento che accorda un risarcimento a chi ha subìto conseguenze dannose a causa di una inadempienza dello Stato e dei suoi funzionari non sia, come per gli aumenti degli stipendi dei magistrati prefigurati dall'Atto Senato n. 4961, affidata alle sorti delle nuove lotterie che il ministero delle Finanze ha ideato. Esprime sconcerto per il fatto che, ancorché di soli sette mesi, l'effettiva vigenza di questo provvedimento venga posposta al 1° gennaio 2002. Peraltro, il testo varato dalla Camera gli fa intendere, anche in considerazione del fatto che manca una norma derogatoria ai fini dell'entrata in vigore della nuova normativa, che le sentenze pronunciate dalle corti d'appello in merito a domande di riparazione da parte dei cittadini, rese anteriormente al 1° gennaio 2002 avranno semplicemente un differimento di esecuzione e che quindi la norma sia effettiva e immediatamente operativa, salvo il fatto che per il cittadino cui verrà riconosciuto un risarcimento l'incasso materiale potrà avvenire solo dal 1° gennaio 2002.
Alla luce di questa interpretazione preannuncia il voto favorevole del Gruppo di Alleanza Nazionale; viceversa, qualora l'interpretazione dei colleghi fosse differente, prega di dirlo con chiarezza, poiché in quel caso sarebbe da lui richiesta la fissazione di un termine per presentare emendamenti su tale punto.

Il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale e ne rinvia il seguito.

ANTICIPAZIONE DELLA SEDUTA POMERIDIANA ODIERNA

Il PRESIDENTE avverte che la seduta pomeridiana di oggi si svolgerà alle ore 14, 10 anziché alle ore 15, 30.

La seduta termina alle ore 9.