GIUSTIZIA (2a)
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 1997

201a Seduta
Presidenza del Presidente
ZECCHINO

La seduta inizia alle ore 9,10.

Interviene il ministro per le pari opportunità Finocchiaro.

SUI LAVORI DEL COMITATO RISTRETTO INCARICATO DELLO STUDIO DEI PROBLEMI PENITENZIARI

Il PRESIDENTE informa la Commissione che il Comitato ristretto per lo studio dei problemi penitenziari, nella cui costituzione la Commissione aveva convenuto nella seduta dell'8 luglio 1997, in sede di esame del disegno di legge n. 211, le cui coordinatrici sono le senatrici Bonfietti e Scopelliti, si è riunito il 19 novembre scorso. In occasione di tale riunione il Comitato ristretto ha convenuto di effettuare una visita nel carcere di Milano. A tal fine si riserva di sottoporre apposita richiesta al Presidente del Senato per acquisirne l'autorizzazione.

Prende atto la Commissione.

IN SEDE REFERENTE
(72) D'ALESSANDRO PRISCO ed altri. - Norme per l'adozione di ordini di protezione contro gli abusi familiari
(159) MAZZUCA POGGIOLINI. - Norme in materia di ordini di protezione contro gli abusi familiari
(2675) Misure contro la violenza nelle relazioni familiari
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Prosegue l'esame congiunto sospeso nella seduta di ieri.

Interviene, in sede di replica, il ministro FINOCCHIARO la quale sottolinea innanzitutto che il disegno di legge n. 2675 si propone di introdurre strumenti che non hanno carattere sanzionatorio, ma che rispondono unicamente all'esigenza di intervenire con immediatezza ed efficacia in una situazione di crisi, facendo cessare il rischio che vengano compiuti atti di violenza. A questo riguardo è significativo il fatto che un intervento di questo tipo in sede civile venga subordinato all'esistenza di un grave pregiudizio proprio al fine di assicurare un elemento di garanzia, pur nella inevitabile sommarietà dell'accertamento in questa fase.

L'adozione delle misure in questione, sia in sede civile sia in sede penale, non pregiudica naturalmente in alcun modo i profili di merito, mentre, per quel che concerne specificamente il versante penalistico, va evidenziato che la nuova misura dell'allontanamento della casa familiare offrirà al giudice penale uno strumento cautelare alternativo alla custodia in carcere che, per le sue caratteristiche, potrà risultare in numerosi casi più adeguato alle situazioni in cui si deve incidere, anche alla luce della circostanza che spesso chi ha tenuto la condotta pregiudizievole nell'ambito delle relazioni familiari è persona incensurata nei confronti della quale la custodia in carcere potrebbe apparire una soluzione eccessiva.
Il Ministro prosegue il suo intervento considerando indubbiamente meritevoli di un'attenta riflessione i rilievi di carattere sistematico formulati dai senatori Russo e Follieri, mentre, per quanto riguarda l'osservazione del senatore Meloni in merito al rinvio all'articolo 388, primo comma, del codice penale contenuto nell'articolo 5 del disegno di legge n. 2675, l'oratore precisa che tale rinvio deve intendersi efficace anche ai fini della procedibilità a querela di parte.
Per quel che concerne poi l'aspetto centrale del contenuto dell'ordine civilistico di protezione, il ministro Finocchiaro sottolinea che la formulazione del disegno di legge n. 72 appare al riguardo preferibile rispetto a quella del testo governativo forse eccessivamente rigido. Va peraltro evidenziato che elementi essenziali di tale strumento dovranno certamente essere, a suo avviso, sia l'ordine di allontanarsi dalla casa familiare sia l'obbligo di non avvicinarsi ad alcuni determinati luoghi abitualmente frequentati da chi richiede l'applicazione della misura di tutela.
Rispondendo infine ad una richiesta di chiarimenti del senatore Gasperini, il Ministro precisa che la nozione di convivenza fatta propria dal testo governativo deve intendersi riferita alla convivenza anagrafica, mentre per quanto riguarda la non completa equiparazione delle situazioni di convivenza con il vero e proprio rapporto coniugale ai fini dell'adozione dell'ordine di allontanamento, fa presente che su questo punto, comunque, il Governo intende rimettersi senz'altro all'orientamento che emergerà nell'ambito della Commissione.

Su proposta del Presidente, la Commissione conviene di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il disegno di legge n. 2675 e di fissare per mercoledì 3 dicembre 1997, alle ore 18, il termine per la presentazione degli emendamenti.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,35.