TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13a)

MERCOLEDÌ 11 NOVEMBRE 1998

256ª Seduta

Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

Interviene il sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Bargone.

La seduta inizia alle ore 15,15.

IN SEDE REFERENTE

(3456) Finanziamenti e interventi per opere di interesse locale
(Seguito e conclusione dell'esame)

Riprende l'esame del provvedimento in titolo, sospeso nella seduta del 5 novembre scorso.

Si passa all'esame degli ordini del giorno e degli emendamenti.

Il senatore CARCARINO illustra i seguenti ordini del giorno:

"Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3456,

premesso

- che per i comuni terremotati della Campania e della Basilicata, colpiti dagli eventi sismici del novembre 1980 e del febbraio 1981, il CIPE con delibera 186/97 del 25 settembre 1997 assegnò 525 miliardi a carico dei fondi di cui alle leggi finanziarie 1997 e 1998 e alla legge 23 maggio 1997, n. 135 e che lo stesso CIPE con successiva delibera 32/98 del 17 marzo 1998 provvide a modulare, in relazione alle scansioni temporali stabilite dalla tabella F della legge n. 449 del 27 dicembre 1997 le risorse precedentemente assegnate con lo scopo specifico della prosecuzione degli interventi, sancendo nel contempo l'integrale utilizzo delle somme fin dal corrente esercizio finanziario;

considerato

- che a tutt'oggi non è stato provveduto a ripartire tali fondi che per il 20 per cento (pari a 105 miliardi) vanno assegnati al Ministero dei beni culturali ed ambientali e al Ministero dei lavori pubblici per la ricostruzione degli edifici storico-demaniali e delle chiese e per l'80 per cento (parti a 420 miliardi) ai comuni per la ricostruzione privata, cui sono da aggiungere 13 miliardi, quale residuo proveniente dai fondi della legge n. 32 del 1992;

ritenuto

- che il Ministero dei lavori pubblici ha istruito con qualificata competenza e per la durata di un anno con indagini oculate e sopralluoghi nelle zone terremotate la relativa pratica ed è pervenuto all'accertamento delle effettive necessità dei comuni

impegna il Governo

a portare all'esame ed all'approvazione in una prossima riunione del CIPE, entro il 1° gennaio 1999, la proposta di riparto dei fondi pari a 433 miliardi da assegnare ai comuni terremotati;

ad emanare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto recante le disposizioni attuative del comma 3 dell'articolo 12 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 affinché possano usufruire delle relative agevolazioni fiscali concernenti l'IVA quei soggetti che provvedono alla ricostruzione di edifici, anche rurali, o di opere pubbliche ubicate nelle zone ad elevato rischio sismico.
0/3456/1/13
CARCARINO

"Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3456,

premesso che:

- per il terremoto che il 9 settembre 1998 ha colpito il sud della Basilicata ed alcuni comuni confinanti della Calabria inizialmente si è avuto la percezione della tempestività dell'intervento dello Stato tramite gli organismi della Protezione civile, ma nelle ultime settimane si va diffondendo scetticismo sui tempi della ricostruzione tra le popolazioni interessate, che hanno manifestato il loro disagio provocando il rallentamento del traffico sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria;

- intanto le attività produttive e commerciali stanno soccombendo per le difficoltà nei collegamenti viari;

- si rende necessario accelerare i tempi della ricostruzione, anche per prevenire l'abbandono del territorio, specie da parte di giovani che vedono aumentare le già numerose difficoltà nel loro futuro;

impegna il Governo

a varare, sentiti gli enti territoriali interessati, un provvedimento legislativo aderente alle emergenze di Basilicata e Calabria, analogamente a quanto è avvenuto in favore delle zone terremotate delle regioni Marche ed Umbria nel gennaio 1998, e ad inserire nel collegato alla finanziaria gli strumenti utili ad avviare una rapida ricostruzione".

0/3456/2/13 MIGNONE, BRUNO GANERI, VELTRI, BERTONI, CARCARINO, BATTAFARANO

Il senatore RIZZI illustra i seguenti ordini del giorno:

"Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3456,

premesso che:

- sono trascorsi 18 anni dagli eventi sismici che hanno colpito la Campania e la Basilicata;

- ci sono state numerose leggi che hanno stanziato fondi per le zone colpite: la legge n. 219 del 1981 (stanziamento di 450 miliardi), la legge n. 32 del 1991 (stanziamento di 4.300 miliardi) e la legge n. 266 del 1997 (stanziamento di 430 miliardi);

impegna il Governo

a predisporre una relazione sullo stato di attuazione degli interventi nelle zone colpite dal sisma, specificando l'utilizzo dei suddetti fondi."

0/3456/3/13 RIZZI

"Il Senato della Repubblica,

in sede di esame del disegno di legge n. 3456,

premesso che:

- sono previsti numerosi interventi infrastrutturali nei comuni interessati dal progetto di ampliamento della base di Aviano;

impegna il Governo

ad adottare tali progetti anche in considerazione della normativa prevista dal disegno di legge di valutazione di impatto ambientale, attualmente in fase di prossima approvazione della Camera dei deputati".

0/3456/4/13 RIZZI

Il senatore MICELE dichiara di aggiungere la propria firma agli ordini del giorno n. 1 e n. 2, sui quali preannuncia altresì voto favorevole; in merito all'ordine del giorno n. 3, dichiara invece che un'ulteriore relazione potrebbe non rivelarsi di alcuna utilità, alla luce dell'abbondante documentazione già in possesso del Parlamento.

Il relatore RESCAGLIO, dichiaratosi favorevole agli ordini del giorno n. 1 e n. 3, invita i proponenti a ritirare l'ordine del giorno n. 2; fa poi presente al senatore RIZZI, presentatore dell'ordine del giorno n. 4, che quanto da lui richiesto potrebbe costituire un ostacolo all'attuazione del provvedimento poiché la normativa sulla valutazione di impatto ambientale non comprende attualmente gli impianti militari: lo invita pertanto ad effettuare una verifica in tal senso ovvero a ritirare l'ordine del giorno.

Il sottosegretario BARGONE preannuncia l'accoglimento degli ordini del giorno n. 1 e n. 3, qualora ripresentati in Assemblea, ed invita i rispettivi proponenti a ritirare gli ordini del giorno n. 2 e n. 4; fa presente, in relazione a quest'ultimo, che i progetti richiamati sono soggetti ad una procedura speciale e, tra l'altro, potrebbero essere stati già approvati né al momento è ancora concluso l'iter parlamentare della disciplina sulla valutazione di impatto ambientale.

Posto ai voti, risulta accolto l'ordine del giorno n. 1.

Il senatore MICELE ritira l'ordine del giorno n. 2, riservandosi una ripresentazione in Assemblea.

Dopo che è stato posto ai voti ed accolto l'ordine del giorno n. 3, il senatore RIZZI ritira l'ordine del giorno n. 4.

Si passa all'emendamento 1.1, illustrato dal senatore RIZZI e riguardante i pericoli che attentano alla stabilità del duomo di Milano: per prevenire ulteriori danni, si potrebbe attingere ai proventi del lotto destinati ai beni culturali.

Dopo che il Presidente ha ricordato che l'emendamento 1.1 è stato trasmesso in 5a Commissione per il prescritto parere, su invito del senatore CARCARINO il senatore RIZZI lo trasforma nel seguente ordine del giorno:

"Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 3456,

impegna il Governo

a prevedere ulteriori stanziamenti a favore della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, per garantirne la sicurezza statica e la stabilità delle fondamenta."

0/3456/5/13 RIZZI

Previo parere favorevole del relatore RESCAGLIO e preannuncio di accoglimento in Assemblea del sottosegretario BARGONE, l'ordine del giorno n. 5 - al quale dichiara di aggiungere firma il senatore CARCARINO - è accolto dalla Commissione.

Si passa all'articolo 2 ed agli emendamenti ad esso proposti.

Il senatore COLLA dà per illustrato l'emendamento 2.8, mentre il relatore RESCAGLIO illustra l'emendamento 2.9, che recepisce la condizione espressa nel parere della 5a Commissione permanente.

Il senatore CARCARINO illustra gli emendamenti 2.1, 2.2, 2.3 e 2.6.

Il senatore MICELE, ritirato l'emendamento 2.4, aggiunge firma all'emendamento 2.3; illustra poi l'emendamento 2.7, seguito dal senatore IULIANO che illustra l'emendamento 2.5.

Il relatore RESCAGLIO esprime parere favorevole sugli emendamenti 2.2, 2.3, 2.5, 2.6 e 2.7, mentre è contrario all'emendamento 2.8; condiziona il parere favorevole sull'emendamento 2.1 ad una sua riformulazione, cui accede il proponente, senatore CARCARINO.

Il sottosegretario BARGONE, dichiaratosi contrario agli emendamenti 2.8 e 2.3, esprime parere favorevole sugli emendamenti 2.9, 2.2, 2.5 e 2.6; sull'emendamento 2.1(nuovo testo) si rimette alla Commissione, mentre sull'emendamento 2.7 auspica una formulazione che non sopprima le parti di norme preesistenti non coincidenti con l'articolo 2.

Il senatore MICELE ritira l'emendamento 2.7, riservandosi di presentarne una riformulazione in Assemblea.

La Commissione respinge a maggioranza l'emendamento 2.8.

Il relatore RESCAGLIO, a seguito di rilievi avanzati dai senatori MICELE e IULIANO, riformula l'emendamento 2.9 in un nuovo testo che, posto ai voti, è accolto dalla Commissione.

La Commissione conviene, con separate votazioni, sugli emendamenti 2.1 (nuovo testo) e 2.2.

Il senatore CARCARINO riformula l'emendamento 2.3 in un nuovo testo, sul quale il sottosegretario BARGONE si dichiara favorevole.

I senatori MAGGI e IULIANO - controvertendo sul ruolo delle province, che per il primo andrebbe sempre tutelato mentre per il secondo rischia di introdurre elementi di confusione normativa in una disciplina (quella riguardante le aree terremotate del 1980) cui sono estranee - esprimono rispettivamente voti contrario e favorevole sull'emendamento 2.3 (nuovo testo), che, posto ai voti, è accolto a maggioranza dalla Commissione.

La Commissione conviene sull'emendamento 2.5.

Il senatore SPECCHIA si dichiara contrario all'emendamento 2.6 paventando un vulnus alle prerogative parlamentari; il senatore CARCARINO - pur sottolineando l'esigenza di accelerazione dell'iter come unico scopo dell'emendamento - lo ritira su invito del Presidente.

La Commissione accoglie l'articolo 2 nel testo emendato.

Il presidente GIOVANELLI illustra l'emendamento 2.0.1, al quale il senatore COLLA dichiara di aggiungere firma.

Il relatore RESCAGLIO si dichiara favorevole all'emendamento 2.0.1, pur invitando i proponenti a considerare la possibilità di una riduzione temporale della proroga di termine.

Dopo che il sottosegretario BARGONE si è rimesso alla Commissione, l'emendamento 2.0.1 è posto ai voti ed accolto.

Il senatore RIZZI trasforma l'emendamento 3.0.1 nel seguente ordine del giorno:

"Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 3456,

impegna il Governo

a prevedere un congruo stanziamento per il triennio 2000-2002 per la messa in sicurezza della strada statale n. 337 della Val Vigezzo."

0/3456/6/13 RIZZI

Previo parere favorevole del relatore e preannuncio di accoglimento in Assemblea da parte del Governo, l'ordine del giorno n. 6 è accolto dalla Commissione.

La Commissione conferisce infine mandato al senatore Rescaglio a riferire in Assemblea sul disegno di legge in titolo, con gli emendamenti accolti, autorizzandolo altresì a richiedere di svolgere la relazione orale; gli dà altresì mandato ad apportare le modifiche di coordinamento e le correzioni formali che si dovessero rendere necessarie.

La seduta termina alle ore 16,30.


EMENDAMENTI PROPOSTI AL DISEGNO DI LEGGE A.S. 3456


Art. 1

Al comma 1 sostituire le parole da: "lire" a "2000" con le seguenti: "lire 10.000 milioni a decorrere dal 1999 e di lire 10.000 milioni a decorrere dal 2000"

conseguentemente, sostituire al comma 2 le parole: "5.000 milioni per il 1999" con le seguenti: "10.000 milioni per il 1999" e le parole: "10.000 milioni per il 2000" con le seguenti: 20.000 milioni per il 2000".

1.1 RIZZI
Art. 2

Sopprimere l'articolo.

2.8 COLLA, AVOGADRO
Al comma 1, dopo le parole: "è delegato ad emanare" inserire le seguenti: ", senza oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio dello Stato,"

2.9 IL RELATORE

Al comma 1 sostituire le parole: "entro centottanta giorni" con le seguenti: "entro novanta giorni".

2.1 CARCARINO

Al comma 1 sostituire le parole: "entro centottanta giorni" con le seguenti: "entro centoventi giorni".

2.1 (nuovo testo) CARCARINO


Al comma 1, dopo le parole: "uno o più decreti legislativi" inserire le seguenti: "senza che da essi derivino oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio dello Stato"

2.9 (nuovo testo) IL RELATORE

Al comma 1, lettera c), dopo le parole: "gli ambiti" inserire la seguente: "territoriali".

2.2 CARCARINO
Al comma 1 sostituire la lettera e) con la seguente:

"e) delegare ai comuni le competenze, le funzioni ed i compiti di gestione degli interventi da svolgere in quest'ultima fase".

2.3 CARCARINO


Al comma 1 sostituire la lettera e) con la seguente:

"e) delegare ai comuni le funzioni ed i compiti di gestione degli interventi da svolgere in quest'ultima fase".

2.3 (nuovo testo) CARCARINO, MICELE, COVIELLO, IULIANO


Al comma 1, lettera e), sopprimere le parole: "ed alle province, secondo le rispettive competenze".

2.4 MICELE, COVIELLO, IULIANO
Al comma 1 aggiungere, in fine, la seguente lettera:

"e-bis) effettuare una ricognizione dello stato della ricostruzione nei singoli comuni e presso le amministrazioni statali per stabilire l'entità delle opere ancora da eseguire ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge n. 32 del 23 gennaio 1992".

2.5 IULIANO, MICELE, COVIELLO

Sopprimere il comma 2.
2.6 CARCARINO

Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:

"4-bis. L'articolo 23-ter del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito nella legge 30 marzo 1998, n. 61, è soppresso".

2.7 MICELE, COVIELLO, IULIANO

Dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:
"Art. 2-bis

1. I termini di cui all'articolo 7-bis del decreto-legge 12 novembre 1996, n. 576, convertito con modificazioni nella legge 31 dicembre 1996, n. 677, sono prorogati di 24 mesi.

2. Ai fini della bollatura sanitaria i prodotti delle ditte coinvolte nell'evento franoso in località "La Lama" del Comune di Corniglio, di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 febbraio 1996, n. 2420 e di cui al comma 5 dell'articolo 18 del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, devono riportare in etichetta il bollo sanitario riportante il numero di riconoscimento CEE dello stabilimento che ne ospita l'attività produttiva; qualora lo stabilimento ospite non sia ancora in possesso di riconoscimento di idoneità CEE, il bollo sanitario dovrà essere conforme alle caratteristiche, riportate all'articolo 3 del decreto del Ministero della sanità 11 luglio 1997, nel quale in sostituzione del numero di riconoscimento dello stabilimento dovranno essere riportati gli estremi del presente provvedimento normativo".

2.0.1 Michele UC lLTRI, VELTRI, GIOVANELLI
Art. 3

Dopo l'articolo 3 aggiungere il seguente:
"Art. 3-bis

1. E' autorizzata la spesa di 100 miliardi per ciascuno degli anni 1999 e 2000 per la messa in sicurezza della strada statale n. 337 della Val Vigezzo.

2. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, pari a lire 100 miliardi per il 1999 e 2000, si provvede per gli anni 1999 e 2000 mediante utilizzo delle proiezioni per i medesimi anni dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1998-2000, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l'anno finanziario 1998, parzialmente utilizzando quanto a lire 100 miliardi per il 1999 ed il 2000, all'uopo utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dei lavori pubblici".

3.0.1 MANFREDI, RIZZI