DIFESA (4a)
MERCOLEDI' 21 LUGLIO 1999
173a Seduta

Presidenza del Presidente
DI BENEDETTO


Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Brutti.

La seduta inizia alle ore 15,05.


SULLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
(A008 000, C04a, 0008°)

Il PRESIDENTE rende noto che sono entrati a far parte della Commissione i senatori Crescenzio e Tabladini, ai quali porge il benvenuto e l'augurio di buon lavoro.
Comunica che il senatore Manca sarà assente nell'odierna seduta a causa di un grave lutto familiare e gli porge le più sentite condoglianze.


SULLE MISSIONI DELLA COMMISSIONE
(A007 000, C04a, 0129°)

Il PRESIDENTE informa che martedì 20 luglio ha avuto luogo una visita al 32° stormo presso la base di Amendola (Foggia) e al 36° stormo presso la base di Gioia del Colle (Bari). Esprime apprezzamento per la professionalità dimostrata dal personale incontrato, fortemente impegnato nelle recenti vicende balcaniche.

In senso adesivo interviene PALOMBO che, in aggiunta alle parole di plauso del Presidente – pienamente condivise -, sottolinea l'utilità della visita, giacché si sono acquisite molte informazioni per un approfondito esame del disegno di legge contro l'esodo dei piloti

Il PRESIDENTE propone l'effettuazione di una visita ai primi di settembre al decimo gruppo navale (impegnato in Sinai) e al personale italiano UNIFIL (impegnato in Libano), di cui al decreto-legge iscritto al primo punto dell'ordine del giorno della odierna seduta.

Conviene la Commissione.

IN SEDE REFERENTE

(4155) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 giugno 1999, n. 180, recante disposizioni urgenti in materia di proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali nei territori della ex Jugoslavia, in Albania e ad Hebron, nonché autorizzazione all'invio di un ulteriore contingente di militari dislocati in Macedonia per le operazioni di pace nel Kosovo, approvato dalla Camera dei deputati.
(Esame e rinvio)


Riferisce alla Commissione il senatore NIEDDU, segnalando che si proroga al 30 settembre la partecipazione italiana alle missioni SFOR e MSU, IPTF a Brcko, MAPE in Albania e TIPH2 a Hebron, disciplinando aspetti specifici come l'autorizzazione ad effettuare acquisti e lavori in economia. Dal pari si autorizza la partecipazione di un ulteriore contingente di 2650 militari in Kosovo e in Macedonia. Altresì si uniformano le diarie di missione all'estero per quanto riguarda l'area balcanica.

Si apre la discussione generale.

Il senatore PALOMBO sottolinea il ruolo di assoluto rilievo che l'Italia ha assunto nella politica internazionale, ma condanna l'improvvisazione con la quale il Governo gestisce operazioni così delicate. Auspica il varo di una normativa organica per disciplinare l'impiego delle Forze Armate italiane all'estero.

Il senatore PELLICINI aderisce a quanto dichiarato dal collega poc'anzi intervenuto e ribadisce che la disponibilità dell'opposizione non si reitererà in futuro.

Il senatore LORETO si dichiara favorevole alla conversione pur concordando, ma solo in linea di massima, con quanto dichiarato. La responsabilità dell'assenza di una normativa organica è, semmai, del Parlamento, ma al varo di essa ostano vari inconvenienti, come ad esempio le atipicità delle situazioni che si realizzano, di volta in volta, nel concreto.

Il senatore NOVI lamenta l'inadeguatezza dello strumento del decreto-legge per disciplinare fenomeni che non sono più connotati dal requisito dell'emergenza e condanna l'inadeguatezza dei mezzi impiegati dal Governo.

Il senatore UCCHIELLI, espresso apprezzamento per la relazione del senatore Nieddu, condivide l'impostazione di fondo del decreto in titolo che si inserisce in modo coerente con il Nuovo Modello di Difesa in corso di definizione e con le linee di politica estera del governo.

Il senatore AGOSTINI richiama il Governo a prestare maggiore attenzione alle prerogative del Parlamento. Tuttavia, per rispetto della maggioranza parlamentare, preannuncia il voto favorevole al conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Aula.

Il senatore DE GUIDI si associa alle osservazioni di metodo poste dai colleghi, sinora intervenuti. Non comprende le ragioni e i confini giuridici della norma di cui all'articolo 4bis, relativa all'istituto cartografico e alla deroga al blocco delle assunzioni.

Dichiarata chiusa la discussione generale, il sottosegretario BRUTTI replica soffermandosi non tanto sul contenuto del decreto – dalla più parte condivisa - , bensì sulla tecnica legislativa adottata, che ha sollevato più di qualche perplessità. S'impegna, a nome del Governo, a tenerne conto per l'avvenire ma difende il ricorso del voto parlamentare a tempi ravvicinati perché permette alle forze politiche di controllare e verificare costantemente l'andamento delle missioni all'estero.

Replica altresì il relatore NIEDDU che chiarisce l'entità finanziaria del decreto in titolo, nell'ordine di 57 miliardi per il 1999 in relazione all'articolo 1 (ex-Jugoslavia, Albania e Hebron) e 90 miliardi in relazione all'articolo 2 (Kosovo e Macedonia)

Il PRESIDENTE propone, su richiesta del senatore GUBERT, di fissare per giovedì 22 luglio alle ore 12 il termine per la presentazione degli emendamenti.

Conviene la Commissione.


AFFARE ASSEGNATO

Trasferimento della Scuola sottufficiali dell'Aeronautica militare di Caserta.
(R050 001, C04a, 0001°)

Il co-relatore PETRUCCI, a nome anche del co-relatore De Santis, illustra la seguente proposta di risoluzione:

"LA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO

- in relazione al preannunciato trasferimento della Scuola Sottufficiali dell'Aeronautica Militare da Caserta, scaturito dalla necessità di liberare gli spazi occupati da circa 70 anni nel Palazzo Reale, al fine di consentire un uso più rispondente alle caratteristiche monumentali dell'edificio;
considerato che:

- il conseguimento di tale finalità si è reso ancora più indifferibile dopo l'incendio sviluppatosi qualche mese fa in alcune stanze adibite ad alloggio degli allievi dell'Aeronautica;

- nel contesto della riduzione dei presidi e degli organici delle Forze Armate già la provincia di Caserta ha registrato la soppressione di Reparti dell'Esercito e sono in corso procedure per ancora ulteriormente comprimerne la presenza militare (Scuola Truppe Corazzate – Brigata Garibaldi – Ospedale Militare), è da poter ritenere che il territorio in argomento ha già subito una contrazione in percentuale largamente superiore a quella da conseguire sul piano nazionale;

- l'Aeronautica Militare già aveva deciso di liberare la Reggia, pur rimanendo nel territorio casertano, tant'è che aveva provveduto alla costruzione di un moderno complesso in Capua per la spesa di 280 miliardi, oggi inutilizzato perché ritenuto ormai sovradimensionato rispetto alle nuove sopravvenute esigenze;

- il trasferimento per una sede del Nord-Italia, così come preannunciato, porrebbe le 600 famiglie dei militari nel quadro permanente, le 200 famiglie dei dipendenti civili e quelle dei circa 60 docenti convenzionati – che peraltro perderebbero il lavoro – nella condizione di affrontare trasferimenti impossibili ed improponibili, in ragione della loro condizione economica e di ormai radicamento del territorio casertano, così come evidenziato il 1° luglio in questa Commissione dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Gen. Fornasiero,

- la comunità casertana, fortemente preoccupata ha manifestato in più sedi istituzionali e pubblicamente il proprio dissenso, organizzandosi in un Comitato spontaneo per la permanenza della Scuola a Caserta, consapevole di perdere una risorsa economica (circa 70 miliardi annui) ed un riferimento educativo e di orientamento professionale per tanti giovani, in un momento di grande precarietà economica e sociale, che si manifesta in un tasso di disoccupazione anche del 40 per cento e in quotidiani episodi di criminalità comune ed organizzata;

- i tredici parlamentari casertani hanno richiesto al Ministro della Difesa ed al Presidente del Consiglio dei Ministri, unitariamente, di adottare soluzioni per la permanenza dell'Istituto militare di che trattasi a Caserta, pur liberando la Reggia anche parzialmente;

- il Consiglio comunale del capoluogo e quelli provinciale e regionale hanno votato unanimi ordini del giorno per il mantenimento della struttura in provincia di Caserta;

- chiede al Governo di garantire la permanenza della Scuola Sottufficiali dell'Aeronautica Militare nella provincia di Caserta, anche attraverso soluzioni da definire con le Amministrazioni locali.
- In tale contesto impegna il Governo a consentire che il corso per 400 allievi Sergenti, che avrà inizio nei prossimi mesi, venga tenuto, come era previsto, a Caserta".

In senso adesivo interviene il senatore NOVI, che sottolinea il contesto socio-geografico nel quale la risoluzione verrà a calarsi.

Posta ai voti, è approvata.

Prende poi la parola il sottosegretario BRUTTI per far presente che il Governo si atterrà nella misura del possibile all'istanza trasmessa e terrà conto contestualmente delle esigenze dello Stato Maggiore dell'Aeronautica.
La seduta termina alle 16,30.