42a Seduta (pomeridiana)


Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo per il recepimento delle direttive 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991, relativa ai rifiuti, 91/689/CEE del Consiglio del 12 dicembre 1991, relativa ai rifiuti pericolosi e 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 1994 relativa agli imballaggi ed ai rifiuti di imballaggio (n. 35)
(Parere al Presidente del Consiglio dei Ministri. Seguito dell'esame e rinvio)
(R144 003, C13a, 0001°)
Si riprende l'esame sospeso nella seduta antimeridiana di oggi.

Interviene in discussione generale il senatore SPECCHIA, esprimendo apprezzamento per l'iniziativa del Governo volta a predisporre una disciplina organica nel settore dei rifiuti, ma non può non rilevare che il provvedimento in esame si presenta in molti punti lacunoso e contraddittorio, tanto è vero che lo stesso ministro Ronchi ha già manifestato la disponibilità ad accogliere molti suggerimenti di modifica. Alla luce delle audizioni effettuate e del dibattito svoltosi sia al Senato che alla Camera dei deputati, sembra poi sufficientemente suffragata l'ipotesi che il decreto presenti alcune difformità rispetto sia all'ambito della delega che al contenuto delle direttive comunitarie: non c'è dubbio che all'obiettivo ambizioso di varare un testo unico sulla disciplina dei rifiuti non possa prestarsi la delega attualmente conferita dal Parlamento.
Nel merito del decreto, la sua parte politica valuta criticamente l'eccessivo numero di rinvii a decreti ministeriali ed interministeriali di attuazione senza fissare tempi certi per la loro emanazione. Il decreto si presenta poi carente sul piano della semplificazione procedurale ed anzi è eccessivamente complesso nella parte relativa alla pianificazione, laddove la materia si sarebbe invece prestata ad un ricorso diffuso all'autocertificazione, accompagnato dall'effettuazione di controlli frequenti e puntuali. Ciò che tuttavia peserà maggiormente sull'attuazione e sull'efficacia del provvedimento è il fatto che esso non si inquadra in un'ottica di riduzione della produzione dei rifiuti, che potrebbe garantire effettivamente una svolta qualificante della politica ambientale, ma si limita a privilegiare l'obiettivo di ridurre i rifiuti da smaltire, obiettivo pur apprezzabile ma non sufficiente. Ad avviso del suo Gruppo, sarebbe auspicabile che il decreto sia corretto laddove prevede disposizioni più severe di quelle comunitarie, come ad esempio nel caso dell'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico, che penalizza inutilmente determinate categorie; sarebbe altresì opportuno chiarire alcune definizioni (come ad esempio «stoccaggio», «raccolta differenziata», «preselezione», «recupero energetico»), definire meglio l'ambito di applicazione del provvedimento, affidare alle regioni l'individuazione dei bacini territoriali. In via prioritaria, la sua parte politica auspica che venga stralciato l'articolo 47 sull'istituzione della tariffa, in considerazione del fatto che il nuovo sistema comporterebbe un maggior prelievo sui cittadini senza dare garanzie ai comuni sul piano della riscossione. Riservandosi osservazioni più puntuali nel seguito dell'esame, preannuncia a nome del Gruppo Alleanza nazionale che non potrà, in mancanza di modifiche sostanziali, condividere un parere favorevole.

Interviene successivamente il senatore LASAGNA segnalando, alla luce delle numerose deleghe inserite nei provvedimenti collegati alla manovra finanziaria e in considerazione della portata del provvedimento in esame, il rischio che il Parlamento resti nel giro di poco tempo esautorato, non potendo legiferare in settori che invece richiederebbero una legge formale. Preannuncia pertanto la contrarietà della sua parte politica al provvedimento in esame, nella convinzione che la disciplina dei rifiuti non avrebbe dovuto essere delegata al Governo.

Il presidente GIOVANELLI ricorda che la posizione delle forze politiche che oggi lamentano l'inadeguatezza del decreto legislativo per la disciplina della materia dei rifiuti non sembra coerente con quella assunta al momento dell'esame della «legge comunitaria» che conferiva la delega.

Il senatore MANTICA richiama l'attenzione della Commissione sui chiarimenti forniti con una nota al presidente Giovanelli dal Ministro dell'ambiente in ordine ai profili economico-finanziari del decreto legislativo per segnalare come il passaggio dalla tassa alla tariffa costituisca il nucleo normativo centrale del decreto stesso e consenta di perseguire gli obiettivi di raccolta differenziata che l'attuale sistema di gestione dei rifiuti urbani non consentirebbe di realizzare. In altri termini, la nuova politica ambientale prefigurata dal provvedimento comporta maggiori oneri e la tariffa costituirà lo strumento per la loro copertura. Di ciò è consapevole la propria parte politica nel momento in cui chiede lo stralcio dell'articolo 47, che nella sostanza altro non significa se non un aumento della pressione fiscale atteso che, con riferimento alla garanzia del pagamento della tariffa, lo stesso Ministro dell'ambiente ritiene di poter ricorrere ad una estensione della procedura di iscrizione al ruolo che, come è noto, è procedura tipicamente connessa con la riscossione dei tributi.

Dopo che il relatore STANISCIA ha rinunciato a svolgere la replica, il presidente GIOVANELLI dichiara chiusa la discussione generale e rinvia il seguito dell'esame.

La seduta termina alle ore 16,30.