54a Seduta (pomeridiana)


Presidenza del Presidente
GIOVANELLI

indi del Vice Presidente
CARCARINO

Intervengono il ministro dei lavori pubblici Costa e il ministro dell'ambiente Ronchi.

La seduta inizia alle ore 15,25.

IN SEDE CONSULTIVA
(1706) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1997 e bilancio pluriennale per il triennio 1997-1999, approvato dalla Camera dei deputati
-(Tabb. 1/A, 1/A-bis, 1/A-ter e 1/A-quater) Stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno finanziario 1997 e relative Note di variazioni (limitatamente alle parti di competenza)
-(Tabb. 9, 9-bis e 9-quater) Stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici per l'anno finanziario 1997 e relative Note di variazioni (limitatamente alle parti di competenza)
-(Tabb. 19, 19-bis e 19-quater) Stato di previsione del Ministero dell'ambiente per l'anno finanziario 1997 e relative Note di variazioni
(1705) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1997), approvato dalla Camera dei deputati
(Rapporti alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell'esame congiunto. Conclusione dell'esame delle tabelle 1/A, 1/A-bis, 1/A-ter e 1/A-quater: rapporto favorevole con osservazioni sulle rubriche 42 e 44 e favorevole sulla rubrica 12. Esame delle Tabb 9, 9-bis e 9-quater: rapporto favorevole con osservazioni. Esame delle Tabb. 19, 19-bis e 19-quater: rapporto favorevole condizionato)

Si riprende il seguito dell'esame congiunto, sospeso nella seduta antimeridiana.

Il relatore per la rubrica 42 della tabella 1/A, senatore GAMBINI, ricapitola a beneficio del Ministro la relazione da lui svolta nella seduta antimeridiana, con la proposta di un rapporto favorevole con osservazioni.

La Commissione conferisce poi mandato al senatore Gambini di redigere rapporto favorevole con osservazioni sulla rubrica 42 della tabella 1/A, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria.

Il senatore BORTOLOTTO riferisce alla Commissione sulla rubrica 12 della tabella 1/A e relative note di variazioni, nonchè sulle parti connesse del disegno di legge finanziaria. Le previsioni di spesa di competenza per tale rubrica, che rappresenta il 4,4 per cento dell'intero stato di previsione, ammontano, per la parte corrente, a circa un miliardo e per la parte in conto capitale a circa 195 miliardi; i residui mostrano in entrambi i casi una consistente riduzione. Con la prima nota di variazione, che tiene conto degli effetti della legge n. 425 del 1996, sono proposte riduzioni ai capitoli 2831 (compensi per speciali incarichi) e 2832 (compensi ed indennità di missione), mentre con la terza nota di variazione, relativa alle modifiche apportate alla Camera a seguito dell'approvazione della manovra economica, si riduce di 94 milioni il capitolo 2803, relativo a compensi per lavoro straordinario. Per quanto riguarda le spese in conto capitale, il capitolo 7651, finalizzato alla realizzazione dei parcheggi, rimane attivo solo per la parte relativa ai residui e alla cassa, il capitolo 7652 comprende i fondi per il risanamento dell'area urbana di Reggio Calabria che ammontano a 80 miliardi di lire per il 1997, il capitolo 7655, relativo all'ammortamento mutui per le Colombiadi 1992 vede iscritto un importo di 73 miliardi, con una riduzione di 33 miliardi rispetto alle previsioni assestate 1996; il capitolo 7657, finalizzato al risanamento del centro storico di Reggio Calabria, presenta uno stanziamento inalterato rispetto ai residui 1996; il capitolo 7658 relativo alle linee metropolitane presenta un aumento di 10 miliardi del relativo stanziamento. In relazione al disegno di legge finanziaria 1997, occorre sottolineare, nell'ambito della tabella F, che lo stanziamento di competenza per l'anno 1997, pari a 80 miliardi di lire, destinato ad interventi di risanamento della città di Reggio Calabria, è stato rimodulato in 40 miliardi per il 1997 e 40 miliardi per il 1998.
Il relatore Bortolotto riferisce quindi sulla rubrica 44 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio e relative note di variazioni, nonchè sulle parti connesse del disegno di legge finanziaria. Tale rubrica consta di due capitoli nel titolo I concernenti i compensi agli esperti addetti al programma per Roma capitale e le spese di funzionamento del relativo ufficio e di un solo capitolo nel titolo II, relativo al fondo per l'attuazione del programma per Roma capitale il quale è stato aumentato, in sede di discussione presso la Camera dei deputati, di 70 miliardi di lire per il 1997.
Il relatore Bortolotto riferisce poi sulle parti di competenza dello stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici, le relativa note di variazioni e le parti connesse del disegno di legge finanziaria. Per quanto riguarda la difesa del suolo, egli rileva che lo stanziamento di competenza previsto per l'anno 1997 ammonta a circa 55 miliardi, con una riduzione di circa 544 milioni di lire per la parte corrente, mentre è pari a circa 86 miliardi, con una riduzione di ben 325 miliardi, per la parte in conto capitale. La principale variazione di parte capitale riguarda il capitolo 7740 relativo alla legge n. 183 del 1989, per cui la stessa legge viene rifinanziata automaticamente dalla tabella C del disegno di legge finanziaria ad una voce iscritta nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del tesoro; a seguito dell'esame dei documenti di bilancio presso la Camera dei deputati, l'importo relativo al 1997 risulta aumentato di 420 miliardi di lire, mentre per i rimanenti anni l'importo rimane invariato. Nella relazione allo stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici si evidenzia la necessità di sviluppare una sistematica attività di pianificazione delle opere di difesa del suolo privilegiando la logica dell'intervento primario preventivo. È perciò necessario che per il futuro l'impegno finanziario per il Governo sia tale da garantire continuità e certezza all'azione pubblica rivolta alla tutela e alla salvaguardia del suolo, settore sul quale le politiche di contenimento della spesa pubblica hanno inciso fortemente determinando gravi ritardi nell'attuazione della citata legge n. 183. Soffermandosi poi sulle opere idrauliche, il relatore osserva che gli stanziamenti iscritti ai capitoli 7701 e 3402, finalizzati alla realizzazione e manutenzione delle opere idrauliche statali, nonchè al servizio di piena, costituiscono le basi su cui poggia l'azione del Governo per la difesa del suolo e la regimazione dei corsi l'acqua. Nel complesso, vengono stanziati per il 1997 circa 151 miliardi di lire, somma che peraltro sarà appena sufficiente a garantire la manutenzione ordinaria delle opere già realizzate. Auspica pertanto che tale stanziamento non venga ulteriormente ridotto e che anzi si pongano le basi per garantire nel futuro una sistematica attività di prevenzione, controllo e vigilanza sul corretto assetto dei corsi d'acqua. Egli rileva poi che nella tabella C del disegno di legge finanziaria, al capitolo relativo al piano regolatore degli acquedotti, viene stanziato l'ammontare di 5 miliardi di lire per ciascuno degli anni 1997, 1998 e 1999. Nel lamentare al riguardo la mancanza di un quadro organico di riferimento per la gestione delle risorse idriche, da ascrivere senz'altro al ritardo di attuazione della legge n. 36 del 1994, prospetta l'opportunità di prevedere un incremento dell'azione di sostegno finanziario a favore dei consorzi e degli enti acquedottistici a carattere interregionale. Infine, il relatore dà conto della terza nota di variazione con cui si modifica lo stanziamento iscritto al capitolo 7740 relativo agli interventi connessi alla difesa dei territori del delta del Po interessati al fenomeno della subsidenza proponendosi, a seguito di una modifica alla tabella D del disegno di legge finanziaria, un aumento di 4 miliardi di lire.

Si apre il dibattito.

Il senatore CARCARINO, nel salutare il nuovo Ministro dei lavori pubblici al quale formula gli auguri di buon lavoro, prende atto con favore dell'unificazione al 30 settembre del termine per la presentazione di tutti i documenti di bilancio.
Il proprio Gruppo non ritiene di formulare osservazioni di ordine generale in merito alla manovra finanziaria proposta per i settori di competenza. Tuttavia, è da valutare criticamente il disegno di legge finanziaria nella parte in cui, alla tabella F, riduce della metà lo stanziamento destinato al risanamento della città di Reggio Calabria, inizialmente pari ad 80 miliardi per il solo anno 1997 ed attualmente rimodulato in 40 miliardi di lire per ciascuno degli anni 1997 e 1998. Coglie poi l'occasione per formulare dei dubbi in merito al consistente incremento destinato, nell'ambito della tabella C, all'ANAS in ordine al quale chiede al Ministro di pronunciarsi, in quanto tale decisione sembra contrastare con gli indirizzi di riforma dell'azienda autonoma approvati da tempo e finora inattuati. Sarebbe altresì opportuno che il Ministro illustrasse i propri intendimenti in merito alla normativa sugli appalti ed alla politica per la casa, nonchè di esprimere il proprio avviso sulle riduzioni che hanno interessato nel tempo gli stanziamenti per la difesa del suolo, impedendo una seria attività programmatoria. Conclude rilevando criticamente l'insufficienza dell'aumento dello stanziamento per Roma capitale per l'anno 1997, che rende molto problematico il completamento in tempo utile di molte opere, i cui tempi di realizzazione sono stati eccessivamente allungati anche da complicazioni procedurali.

Il senatore VELTRI, esprimendo soddisfazione per la partecipazione ai lavori del nuovo Ministro dei lavori pubblici, ne richiama l'attenzione sulla mancata attuazione della legge «Galli» soprattutto sul piano degli adempimenti demandati alle regioni e sollecita un'efficace vigilanza sulla società di gestione dei servizi idrici, la cui attività non sembra rispettare gli ambiti disegnati dalla legge. Nel segnalare poi la non adeguatezza dell'accantonamento destinato al Giubileo raccomanda grande attenzione e rigore nella scelta degli itinerari storico-religiosi.

Il senatore SPECCHIA, nel formulare gli auguri di buon lavoro al nuovo Ministro, dichiara di condividere l'analisi che la relazione allo stato di previsione dei lavori pubblici effettua in ordine alla ristrutturazione del Ministero - nell'ambito della quale egli segnala con particolare interesse la sorte dei Servizi tecnici nazionali - alla necessità di un piano informatico, al settore della difesa del suolo, con un particolare accento sul tema della prevenzione che rappresenta la filosofia di fondo della legge n. 183 del 1989, i cui stanziamenti sono rimasti purtroppo a lungo inutilizzati. Nel segnalare tuttavia la carenza di tale relazione per quanto riguarda in generale la materia urbanistica ed in particolare la riqualificazione dei centri storici, segnala la carenza degli stanziamenti destinati alle opere idrauliche, che hanno impedito una regolazione strategica dei corsi d'acqua, nonchè i ritardi che hanno caratterizzato l'attuazione della cosiddetta legge «Galli». Si sofferma poi con preoccupazione sulla mancata conversione del decreto-legge sul condono edilizio, la cui trasposizione nell'ambito del disegno di legge collegato n. 1704 determina l'insorgenza di vuoti normativi che non possono essere ignorati. Chiede al Governo se si ritenga comunque possibile una riapertura dei termini per la sanatoria degli abusi edilizi e, nel caso affermativo, se sia possibile destinare i relativi fondi alla ricostruzione ed al restauro dei centri storici.

Il senatore COLLA illustra il seguente ordine del giorno:

«La 13a Commissione permanente,

in sede di discussione del disegno di legge finanziaria 1997,
considerato opportuno prevedere particolari strumenti tecnici e finanziari per la conservazione di Venezia e della sua laguna;

considerato altresì:

- che la coltivazione dei giacimenti di idrocarburi nell'Alto Adriatico contrasta con la conservazione del patrimonio naturale e artistico-monumentale della laguna veneta;
- che relativamente al giacimento «Chioggia», l'Agip ha ammesso la possibilità della manifestazione di fenomeni di subsidenza antropica nel 10 per cento dei casi;
- che il rischio associato all'estrazione di gas non è assolutamente gestibile tenuto conto dell'impossibilità di intervenire sulle cause;
- che i modelli matematici elaborati per il giacimento «Dosso degli Angeli» di Ravenna hanno fornito come risultato una subsidenza superiore al metro sulla verticale del pozzo e un diametro del relativo cono pari a circa 30 chilometri, anche se tale giacimento presenta caratteristiche meno favorevoli alla subsidenza di quelle attualmente prevedibili per Chioggia, sia come caratteristiche proprie, porosità, estensione, profondità, sia come alimentazione dell'acquifero laterale;
constatate le insistenti maree anomale (acqua alta) succedutesi nel mese di novembre 1996;

preso atto:

- che la legislazione vigente ed in particolare la legge n. 9 del 1991 ha riservato un trattamento particolare per alcune zone d'Italia, vietando la ricerca e la coltivazione di giacimenti di idrocarburi nelle acque delle isole Egadi, del Golfo di Napoli e del Golfo di Salerno, ed ha trascurato altre zone altrettanto belle e con un equilibrio ambientale molto più precario e delicato;
- che i danni prodotti dal fenomeno della subsidenza potrebbero raggiungere entità incalcolabili ed effetti devastanti sull'ambiente data la preziosità di ogni centimetro di franco altimetrico per Venezia e Chioggia;

tenuto conto:

- che la Commissione istituita con il decreto del Ministro dell'ambiente, il 31 maggio 1995, ha soltanto pochi mesi di tempo per fornire una valutazione, tra l'altro vincolante per tutta la fascia litorale dell'Alto Adriatico, quando, per esempio, il comitato per Ravenna ha impiegato, per un'analoga situazione, 14 anni per giungere ad una conclusione ancora affetta da errore;
- che non è possibile, almeno con i dati sperimentali e a breve termine, escludere la possibilità che lo sfruttamento dei giacimenti dell'Alto Adriatico contribuisca a provocare fenomeni di subsidenza;

impegna il Governo:

- a considerare di prioritaria importanza e di interesse strategico la conservazione dell'ambiente naturale della laguna veneta e del patrimonio artistico-monumentale di Venezia e di Chioggia;
- ad esigere risposte certe dalla citata Commissione sulla probabilità di manifestazioni di fenomeni di subsidenza, sulla probabilità di errore nel calcolo e sulla valutazione dell'errore prevedibile nel breve e lungo termine;
- ad autorizzare la coltivazione di idrocarburi soltanto ed esclusivamente qualora i modelli matematici adoperati per il calcolo della subsidenza arrivano ad assicurare un grado di affidabilità dei risultati ed una probabilità di errore dello stesso ordine di grandezza di quelli assunti per le missioni spaziali e per l'utilizzazione dell'energia atomica, rapportato allo specifico caso del fenomeno della subsidenza.»
0/1705/1/13
Amorena, Antolini, Ceccato, Lago, Bianco, Gasperini, Jacchia, Avogadro, Colla
Il senatore LASAGNA stigmatizza la lacuna ordinamentale prodottasi a seguito della decisione del Governo di recepire, all'articolo 33 del disegno di legge n. 1704, soltanto la normativa sul condono e non anche le procedure di semplificazione amministrativa in materia edilizia: ciò determina un grave nocumento per le aspettative ingenerate da numerosi decreti-legge non convertiti. Lamenta poi il disinteresse del Governo per l'alterazione dei fondali adriatici nella laguna di Venezia, dovuta ai giacimenti della Snam: reitera in proposito la richiesta al Governo di far pervenire al più presto una mappatura delle perforazioni in atto.

Il senatore RIZZI richiede la posizione del nuovo Ministro sugli interventi per Roma nell'ambito del Giubileo.

Il senatore RESCAGLIO sottolinea l'urgenza di interventi a difesa del delta del Po e per la sistemazione viaria.

Il presidente GIOVANELLI sottolinea la difficoltà di distinguere tra interventi di prevenzione e di ripristino, essendo ormai diffusa la pratica ingegneristica che incide sia sul suolo che sulle acque: è piuttosto necessario raccordare la programmazione a medio-lungo termine, allo scopo di ridurre la distanza tra autorità di bacino e realtà territoriale, superando l'attuale inefficacia del coordinamento interministeriale a livello centrale.
Sulla semplificazione delle procedure urbanistiche, giudica negativamente il suo mancato recepimento dell'articolo 33 del disegno di legge n. 1704 ed auspica che il Ministro esprima un'opinione favorevole a ricomprendere anche tale aspetto nella più generale sanatoria degli effetti dei decreti-legge sul condono: si rende infatti necessario evitare un blocco delle attività economiche intraprese sotto la vigenza delle norme semplificate di agevolazione dell'attività edilizia.

Chiuso il dibattito, replica agli intervenuti il ministro COSTA, che si dichiara disponibile a riferire al più presto alla Commissione sulle linee programmatiche del suo Dicastero: in quella sede risponderà alle questioni di carattere generale emerse nel dibattito, limitandosi per ora ad alcune risposte puntuali su singole problematiche. Espresso il desiderio di trasferire alle regioni competenze in materia di viabilità, dichiara l'intendimento di accelerare il più possibile l'attuazione della normativa sugli appalti; condivide l'esigenza di rendere efficace il comitato di coordinamento sulla difesa del suolo, nonchè quella di correlare gli interventi sui percorsi religiosi connessi al Giubileo del 2000 con le relative questioni organizzative. Anche la legge «Galli» richiede al più presto un'attuazione tariffaria da parte del CIPE, nonchè la verifica della situazione degli ambiti ottimali mediante una funzione di stimolo alle regioni.
Concorda con il Presidente sull'opportunità di dare la corsia più veloce alla salvezza degli effetti della semplificazione dei procedimenti urbanistici, auspicando che possa essere inclusa nell'articolo 33 del disegno di legge n. 1704; laddove però ciò non fosse possibile, si auspica che le sedi parlamentari competenti esaminino al più presto il relativo disegno di legge presentato dal Governo. Occorre dare ordine tematico ed organizzativo alla situazione in cui versano i Servizi tecnici nazionali, assicurandone il pieno utilizzo rispetto ai compiti che li riguardano, anche mediante una imputazione certa di responsabilità politica.
Quanto all'ordine del giorno n. 1 al disegno di legge finanziaria, si riserva di acquisire informazioni presso il comitato su Venezia, prima di esprimere un giudizio sulle analisi tecniche di cui alla premessa del testo proposto; laddove si insistesse per la votazione, non potrebbe accogliere tale parte del testo, mentre sul dispositivo si riserverebbe di esprimere un parere favorevole alla luce delle necessarie correzioni.

Il relatore BORTOLOTTO replica agli intervenuti registrando un'ampia convergenza in materia di difesa del suolo e di regime acquedottistico, per cui si impegna a recepire tali rilievi nelle osservazioni che correderanno il rapporto favorevole che si propone di redigere sulla tabella 9, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria; quanto alla normativa di semplificazione urbanistica, teme che una modifica al disegno di legge n. 1704 ne implicherebbe una nuova lettura alla Camera dei deputati, eccessivamente gravosa per la correntezza dell'iter. Dopo un breve scambio di opinioni con il senatore LASAGNA, il relatore invita poi al ritiro dell'ordine del giorno n. 1 al disegno di legge finanziaria, preannunciando in caso contrario parere negativo.
Propone poi l'espressione di un rapporto favorevole con osservazioni sulla rubrica 44 della tabella 1/A, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria, nell'ambito del quale si segnala l'opportunità di finanziare opere anche fuori del Lazio purchè connesse agli eventi del Giubileo. Propone infine l'espressione di un rapporto favorevole sulla rubrica 12 della tabella 1/A, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria.

Il senatore COLLA prende atto dell'invito formulatogli e ritira l'ordine del giorno n. 1, attendendo l'occasione offerta dalle preannunciate comunicazioni del Ministro dei lavori pubblici sulle linee programmatiche del suo Dicastero per riproporre la questione.

Illustra poi l'emendamento 10.Tab.9.1, sul quale esprimono parere contrario il relatore BORTOLOTTO ed il ministro COSTA.

Posto ai voti, l'emendamento 10.Tab.9.1 è respinto dalla Commissione.

La Commissione conferisce mandato al senatore Bortolotto di redigere un rapporto favorevole con osservazioni sulle parti di competenza della tabella 9, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria.

La Commissione conferisce mandato al senatore Bortolotto di redigere un rapporto favorevole sulla rubrica 12 della tabella 1/A, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria, nonchè di redigere un rapporto favorevole con osservazioni sulla rubrica 44 della tabella 1/A, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria.

Il presidente GIOVANELLI sospende brevemente la seduta, in attesa dell'arrivo del Ministro dell'ambiente.

La seduta, sospesa alle ore 17,35, riprende alle ore 18,05.

Riferisce alla Commissione sulla tabella 19, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria il relatore VELTRI.
I dati di bilancio confermano la natura del Ministero di centro di spesa essenzialmente in conto capitale, nonchè avente un ruolo di impulso e coordinamento nei confronti di altri soggetti istituzionali titolari di competenze e strumenti di intervento in materia ambientale; in proposito, occorre però un assetto di competenze certo, auspicabilmente in termini gerarchici. Peraltro, il disegno di legge n. 1034, già approvato dal Senato, ha posto le fondamenta per la riorganizzazione dei Ministeri ed in particolare di quelli dei lavori pubblici e dell'ambiente: ciò potrebbe, mediante l'accorpamento di funzioni di governo del territorio ora frammentate in vari Ministeri, razionalizzare la situazione esistente e delineare, nei contenuti e nell'azione di governo, una più incisiva e attenta politica ambientale; quest'ultima non deve essere sostanzialmente di controllo, ma pur se trasversalmente, deve informare sin dall'inizio le politiche territoriali in materia di acque, suolo, aria, igiene, infrastrutture, opere ed investimenti.
Sullo stato di attuazione della legge sui parchi, ravvisa che l'istituzione di nuovi enti è ancora alla fase iniziale, mentre occorre uno sviluppo coordinato della ricerca scientifica e dell'esame dei problemi della difesa del suolo; si deve altresì attivare una politica di interventi che sia effettivamente avvertita dalle popolazioni come azione non solo di tutela ma anche di promozione dello sviluppo sostenibile. Anche l'azione nei confronti della politica ambientale europea rende necessario un impulso rispetto all'agenzia europea per l'ambiente, un coordinamento efficace con gli altri governi dell'Unione ed un collegamento con tutti gli Stati dell'area del Mediterraneo: in proposito, sono in via di individuazione interventi congiunti euro-mediterranei per iniziative di tutela dell'ecosistema, rispetto alle quali è opportuna una maggiore informazione al Parlamento.
L'ammontare dei residui passivi, pur avendo registrato una sostanziale riduzione, è tale da riproporre il problema delle procedure di funzionamento delle amministrazioni ai vari livelli, in rapporto alla dialettica tra Stato ed enti locali. Gli stanziamenti per la conservazione della natura registrano una crescita, così come quelli per la valutazione di impatto ambientale; sostanzialmente costanti sono, nel triennio, le somme relative alla tutela delle acque. Novità positive sono poi presenti nel disegno di legge finanziaria, con accantonamenti atti a consentire il rinnovo della convenzione climatica e per l'ozono, nonchè il rifinanziamento delle normative per l'ecolabel e l'ecoaudit; agli interventi per la difesa del mare sono destinati 130 miliardi in tabella B, mentre la tabella C conferma lo stanziamento per il programma triennale di tutela dell'ambiente (cui si aggiunge un incremento di 120 miliardi, introdotto dalla Camera dei deputati, per il finanziamento della legge sulla difesa del suolo).
La legge n. 183 del 1989, ad oltre sette anni dalla sua approvazione, registra una sostanziale inefficacia, comprovata dalla dispersività degli interventi che seguono calamità naturali che si sarebbero potute prevenire con una maggiore cura del territorio: oltre all'inadeguatezza delle risorse - rispetto alla quale è auspicabile un maggiore convogliamento finanziario di fonte europea - non c'è dubbio che una forte azione di rallentamento è stata esercitata dalla non univoca identificazione dei soggetti istituzionali operanti nel settore a livello centrale, regionale e locale. Su tali aspetti di inattuazione della normativa è opportuno che in tutte le sedi politiche, di governo e parlamentari, sia operata una riflessione.
Preannuncia infine la richiesta che gli sia conferito mandato di redigere un rapporto favorevole condizionato.

Si apre il dibattito.

Il senatore COLLA illustra il seguente ordine del giorno:

«La 13a Commissione permanente,
in sede di discussione della tabella 19 del disegno di legge di bilancio,
considerato opportuno prevedere particolari strumenti tecnici e finanziari per la conservazione di Venezia e della sua laguna;

considerato altresì:

- che la coltivazione dei giacimenti di idrocarburi nell'Alto Adriatico contrasta con la conservazione del patrimonio naturale e artistico-monumentale della laguna veneta;
- che relativamente al giacimento «Chioggia», l'Agip ha ammesso la possibilità della manifestazione di fenomeni di subsidenza antropica nel 10 per cento dei casi;
- che il rischio associato all'estrazione di gas non è assolutamente gestibile tenuto conto dell'impossibilità di intervenire sulle cause;
- che i modelli matematici elaborati per il giacimento «Dosso degli Angeli» di Ravenna hanno fornito come risultato una subsidenza superiore al metro sulla verticale del pozzo e un diametro del relativo cono pari a circa 30 chilometri, anche se tale giacimento presenta caratteristiche meno favorevoli alla subsidenza di quelle attualmente prevedibili per Chioggia, sia come caratteristiche proprie, porosità, estensione, profondità, sia come alimentazione dell'acquifero laterale;
constatate le insistenti maree anomale (acqua alta) succedutesi nel mese di novembre 1996;

preso atto:

- che la legislazione vigente ed in particolare la legge n. 9 del 1991 ha riservato un trattamento particolare per alcune zone d'Italia, vietando la ricerca e la coltivazione di giacimenti di idrocarburi nelle acque delle isole Egadi, del golfo di Napoli e del golfo di Salerno, ed ha trascurato altre zone altrettanto belle e con un equilibrio ambientale molto più precario e delicato;
- che i danni prodotti dal fenomeno della subsidenza potrebbero raggiungere entità incalcolabili ed effetti devastanti sull'ambiente data la preziosità di ogni centimetro di franco altimetrico per Venezia e Chioggia;

tenuto conto:

- che la Commissione istituita con il decreto del Ministro dell'ambiente, il 31 maggio 1995, ha soltanto pochi mesi di tempo per fornire una valutazione, tra l'altro vincolante per tutta la fascia litorale dell'Alto Adriatico, quando, per esempio, il comitato per Ravenna ha impiegato, per un'analoga situazione, 14 anni per giungere ad una conclusione ancora affetta da errore;
- che non è possibile, almeno con i dati sperimentali e a breve termine, escludere la possibilità che lo sfruttamento dei giacimenti dell'Alto Adriatico contribuisca a provocare fenomeni di subsidenza;

impegna il Governo:

- a considerare di prioritaria importanza e di interesse strategico la conservazione dell'ambiente naturale della laguna veneta e del patrimonio artistico-monumentale di Venezia e di Chioggia;
- ad esigere risposte certe dalla citata Commissione sulla probabilità di manifestazioni di fenomeni di subsidenza, sulla probabilità di errore nel calcolo e sulla valutazione dell'errore prevedibile nel breve e lungo termine;
- ad autorizzare la coltivazione di idrocarburi soltanto ed esclusivamente qualora i modelli matematici adoperati per il calcolo della subsidenza arrivano ad assicurare un grado di affidabilità dei risultati ed una probabilità di errore dello stesso ordine di grandezza di quelli assunti per le missioni spaziali e per l'utilizzazione dell'energia atomica, rapportato allo specifico caso del fenomeno della subsidenza.»
0/1706/1/13-Tab. 19
Amorena, Antolini, Ceccato, Lago, Bianco, Gasperini, Jacchia, Avogadro, Colla
Il senatore MAGGI illustra i seguenti ordini del giorno:

«La 13a Commissione permanente,

esaminato il disegno di legge finanziaria per il 1997,

premesso:

- che l'amianto rappresenta un problema largamente presente sul territorio nazionale;
- che è riconosciuto come agente cancerogeno in caso di inalazione delle sue fibre;
- che secondo la vigente normativa gli interventi sull'amianto risultano di difficile esecuzione per la mancanza di precisi indirizzi e norme legislative per il trattamento e lo smaltimento dell'amianto stesso;
- che gli operatori del settore lamentano ritardi nella regolamentazione degli aspetti legislativi;
- che è necessario dare la possibilità agli operatori di stoccare provvisoriamente l'amianto rimosso ed effettuare idonei trattamenti di inertizzazione prima del conferimento in discarica;

impegna il Governo:

- ad assumere ogni opportuna iniziativa per cogliere gli obiettivi sopra citati attivando una modifica dell'articolo 6, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 8 agosto 1994.»
0/1705/2/13
Cozzolino, Specchia, Maggi, Maceratini, Curto, Pace, Pedrizzi, Bosello, Collino
«La 13a Commissione permanente,

esaminato il disegno di legge finanziaria per il 1997,

premesso:

- che il continuo aumento del traffico veicolare nei centri urbani ha portato, in particolare nelle città maggiori, ad un progressivo deterioramento della qualità dell'aria;
- che i livelli di inquinamento sono così elevati da rappresentare un pericolo costante per la salute pubblica;
- che il benzene, come ben noto, è un potente cancerogeno responsabile di gravi forme leucemiche;
- che la Commissione consultiva tossicologica nazionale ha recentemente formulato delle precise raccomandazioni sulla riduzione del contenuto di benzene e di sostanze aromatiche nelle benzine;

considerato:

- che per far fronte a questa grave problematica a nulla sono valse le varie iniziative realizzate in molte città, basate sul blocco temporaneo del traffico o su campagne di controllo dei gas di scarico;
- che tali azioni non hanno ottenuto come risultato che quello di creare inutili disagi agli automobilisti senza reale miglioramento delle condizioni ambientali;
- che la soluzione ottimale sarebbe quella di permettere l'accesso ai centri urbani solo ai veicoli ad inquinamento basso o nullo quali quelli alimentati a gas o ad energia elettrica;
- che appare necessario ridurre il contenuto di benzene all'1 per cento in volume e gli aromatici totali al 30 per cento in volume nei carburanti;

impegna il Governo

- ad assumere opportune iniziative per cogliere gli obiettivi sopracitati.»
0/1705/3/13
Cozzolino, Specchia, Maggi, Maceratini, Curto, Pace, Pedrizzi, Bosello, Collino
«La 13a Commissione permanente,

esaminato il disegno di legge finanziaria per il 1997,

premesso:

- che la Carta europea del suolo adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 30 maggio 1972 ha definito il suolo una risorsa limitata e facilmente distruttibile;
- che è accertata la contaminazione di falde idriche e di suoli a causa dello spandimento accidentale di sostanze pericolose, dell'interramento di rifiuti tossici e nocivi, delle perdite di solventi, carburanti e prodotti chimici da serbatoi e linee interrati e fuori terra;
- che è necessario definire l'entità e il fenomeno della contaminazione al fine di attuare un programma di interventi;
- che il sistema normativo attuale evidenzia notevoli carenze e vistose lacune tecniche e giuridiche a tutto vantaggio delle ecomafie e di operatori senza scrupoli;

considerato:

- che con l'attuale normativa è difficile individuare il soggetto responsabile della contaminazione, del ripristino, della bonifica e del risarcimento del danno ambientale;

impegna il Governo:

- a dar corso ad un programma pluriennale per completare i programmi di censimento dei siti contaminati, per promuovere azioni di ricerca nella tecnologia innovativa e di formazione di personale specializzato, al fine di potenziare gli interventi di bonifica.»
0/1705/4/13
Cozzolino, Specchia, Maggi, Maceratini, Curto, Pace, Pedrizzi, Bosello, Collino
Il senatore CARCARINO dichiara di condividere l'ordine del giorno n. 4 e di essere contrario all'ordine del giorno n. 3; suggerisce poi una riformulazione dell'ordine del giorno n. 2. Associandosi quindi al giudizio espresso dal relatore sulla tabella in esame, sottolinea con favore la positiva inversione di tendenza manifestatasi quest'anno per la prima volta quanto alle risorse destinate ai parchi nazionali. Auspica comunque che in sede di riparto dei fondi venga garantito il tradizionale livello di servizi ai parchi storici e a tal fine segnala la preoccupante situazione in cui versa ad esempio il parco nazionale dell'Abruzzo. Nel concludere, segnala con rammarico la mancanza nell'ambito della manovra finanziaria di qualunque riferimento agli impegni assunti sul piano internazionale, ad esempio sul piano dello sviluppo sostenibile, che ha costituito una delle tematiche principali della Conferenza di Rio sull'ambiente del 1992; raccomanda pertanto al Governo una grande attenzione per il futuro in tale direzione.

Il senatore COLLA, intervenendo in senso favorevole sugli ordini del giorno illustrati dal senatore Maggi, chiede al Ministro di verificare ed intervenire in ordine alla situazione di grave pericolosità determinatasi in alcune zone del Paese a seguito dell'abbandono dell'amianto da smaltire in vagoni ferroviari in disuso.

Il senatore LASAGNA, sottolineando l'entità della riduzione che ha interessato lo stato di previsione dell'ambiente, drammatica soprattutto alla luce delle considerevoli risorse che gli altri paesi europei destinano a tale settore, si chiede se tale decisione non possa preludere all'inglobamento del Ministero dell'ambiente nell'ambito del Ministero dei lavori pubblici.

Il senatore BORTOLOTTO, nel ricordare che nel Paese sono state approvate tempestivamente molte leggi in materia ambientale le quali avrebbero potuto dare ottimi risultati qualora efficacemente applicate, rileva che in realtà una vera strategia per la prevenzione di alcuni tipi di inquinamento non è stata finora possibile: limitati risultati sono stati ottenuti solo sul piano della riduzione delle emissioni dei gas di scarico degli autoveicoli e delle materie nocive presenti nelle acque. A suo avviso, a tale situazione hanno contribuito in larga parte questioni strutturali come ad esempio la frammentazione delle competenze di carattere ambientale fra più Ministeri, come la Sanità, i Lavori pubblici, l'Agricoltura. Per quanto riguarda poi gli interventi diretti al settore industriale, anch'essi tentati in passato con scarsissimo successo, sarebbero maturi i tempi per il ricorso a meccanismi che diano un ritorno sul piano dell'immagine all'azienda che ha assunto iniziative mirate alla tutela dell'ambiente. Prospetta quindi al relatore l'eventualità di tener conto di tali osservazioni nell'ambito del rapporto e si dichiara favorevole agli ordini del giorno n. 2 e n. 3, mentre non condivide l'ordine del giorno n. 4.

Il senatore CONTE sottolinea la discrasia esistente tra le indicazioni strategiche contenute nella relazione sullo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e i mezzi finanziari che la manovra assegna al Dicastero. Auspicando che questo sia il frutto delle contingenti difficoltà di finanza pubblica e dei connessi obiettivi di risanamento, esprime comunque l'avviso che un maggiore smaltimento dei residui avrebbe consentito importanti iniziative da parte del Ministero dell'ambiente, anche per quanto riguarda l'attuazione degli adempimenti assunti sul piano internazionale, che ha ricordato anche il senatore Carcarino. Segnala infine la necessità di tener conto, sul piano politico e appena possibile sul piano finanziario, delle necessità e delle potenzialità anche dei parchi di nuova istituzione, soprattutto nel Mezzogiorno.

La senatrice SQUARCIALUPI ravvisa, al termine di una ventennale esperienza politica in materia ambientale, l'assenza di prospettive di soluzione per tutta una serie di gravi problematiche che si agitano da tempo nel settore: le aree industriale a rischio di incidente rilevante, i rifiuti, l'amianto, le pile, il traffico transfrontaliero rappresentano altrettante questioni irrisolte, a fronte delle quali occorre una maggiore assunzione di responsabilità, anche sotto il profilo istituzionale.

Il senatore SPECCHIA coglie nell'intervento testè svolto non già motivi di sconforto, bensì di stimolo per una rinnovata azione in direzione della soluzione delle problematiche che agitano il settore. Tra queste ultime, prioritario è il superamento dell'attuale confusione istituzionale, con sempre più frequenti interferenze nei rapporti tra Dicastero dell'ambiente ed altri Ministeri: la creazione di un Ministero dell'ambiente e del territorio potrebbe essere utile ad informare ad un'unica priorità ambientalistica tutte le iniziative che hanno una ricaduta sul territorio, prevenendo forme di dissesto che in passato hanno aggravato gli effetti delle calamità naturali. Una semplificazione procedurale è poi necessaria per il programma triennale di tutela dell'ambiente, che ha ingenerato aspettative negli enti locali, poi frustrate dall'estrema lunghezza dei tempi di erogazione delle risorse; più in generale, una rivisitazione delle recenti leggi adottate in periodo emergenziale si impone almeno alla stessa stregua delle iniziative per un maggior conferimento di fondi alla politica ambientale.

Il presidente GIOVANELLI auspica che il non ingente quantitativo di spesa destinato alla politica ambientale costituisca un'occasione per misurarsi anche con l'incidenza del sistema delle entrate: il Ministro dell'ambiente si è già in proposito espresso a favore della tassazione ambientale, ma occorre che tale priorità sia condivisa più ampiamente sostituendo a politiche di spesa interventi che riqualifichino l'iniziativa del Governo informandola ad un criterio di sviluppo sostenibile. La normativa proposta sui rifiuti rappresenta un esempio di assenza di costi aggiuntivi, che dovrebbe essere generalizzato cogliendo anche nelle aree protette un'occasione non solo di tutela della natura ma anche di attivazione di un circuito virtuoso di sviluppo economico di piccole attività collegate con la valorizzazione delle risorse naturali.
Concorda infine con le istanze di riordino del Ministero, affinchè esso non costituisca solo la sommatoria di interventi di settore ma anche una sede di razionalizzazione della capacità decisionale in materia ambientale: in proposito, potrebbe giungere anche da un'iniziativa parlamentare la proposta di costituzione di un Ministero dell'ambiente e del territorio.
Dichiara quindi chiuso il dibattito.

Replica agli intervenuti il ministro RONCHI, ricordando che in sede di elaborazione dei documenti di bilancio si è operato non solo sui residui, ma anche sulle risorse impegnate dal programma triennale per le regioni ma non ancora dalle stesse utilizzate: semmai, rispetto a tale utile specificazione introdotta dalla Camera dei deputati, sarebbe opportuno prevedere la mera consultazione delle regioni interessate, e non la previa delibera della Conferenza Stato-Regioni. Conviene poi con l'esistenza di ritardi nell'attuazione della delibera CIPE sullo sviluppo sostenibile, ma ne ravvisa le cause anche nell'eccessiva genericità delle sue previsioni: alla luce del quinto programma europeo per l'ambiente, entro il 2000 si intende comunque mantenere le emissioni di biossido di carbonio al livello del 1990, ed a tal fine sarà compiuta a breve una verifica sulle politiche energetiche e dei trasporti.
L'agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente dall'anno prossimo avrà una struttura funzionante, benchè non ancora dotata di tutto il personale necessario; viceversa, le agenzie regionali si dotano del personale e delle strutture precedentemente assegnate ai presidi multizonali e, perciò, risentono delle carenze che questi ultimi in precedenza avevano: sarebbe anzi opportuno modificare la legge n. 61 del 1994, contemplando comunque la possibilità che le regioni destinino una quota delle loro risorse a tale finalità. La legge sui parchi è in via di attuazione, per cui invita ad attendere l'approvazione dei regolamenti e del completamento dell'istituzione degli enti parco, prima di valutare eventuali proposte di modifica della legge.
Sull'ordine del giorno 0/1706/1/13-Tab. 19, dichiara di non poter accogliere la sua premessa, che dà per acquisite le risultanze dell'istruttoria di competenza della commissione sulla subsidenza; quanto al dispositivo, invita a modificare il terzo alinea e, in tal caso, si dichiara disposto ad accoglierlo.
Sugli ordini del giorno al disegno di legge finanziaria, esprime la seguente posizione: accoglimento dell'ordine del giorno n. 2, se modificato nel senso di prevedere le attività di recupero; accoglimento dell'ordine del giorno n. 3, se si elimina il giudizio negativo sui blocchi del traffico e se il riferimento agli aromatici è rapportato al contenimento della media europea e non ad una percentuale fissa; accoglimento dell'ordine del giorno n. 4.

Replica agli intervenuti il relatore VELTRI, il quale dichiara di non essere convinto che la soluzione alle varie problematiche segnalate sia la ricerca di nuovi assetti istituzionali. A suo avviso, si tratta soprattutto di portare avanti un nuovo modello di sviluppo da parte di tutti i soggetti istituzionali interessati, nell'ambito del quale l'ambiente sia considerato da un lato un bene da salvaguardare e dall'altro un'occasione di produzione e di lavoro. I dati forniti dal Ministro sugli aromatici dimostrano che il nostro Paese può anche essere all'avanguardia in talune circostanze e, comunque, è bene auspicare un ruolo dell'Italia anche propositivo nei confronti delle istituzioni comunitarie. I documenti finanziari in esame contengono importanti segnali in tal senso, che non bisogna sottovalutare. Si uniforma infine alle posizioni espresse dal Governo sugli ordini del giorno.

Il senatore MAGGI riformula i suoi due primi ordini del giorno, a seguito dei suggerimenti formulati dal senatore Carcarino e dal rappresentante del Governo, nei seguenti testi:

«La 13a Commissione permanente,

esaminato il disegno di legge finanziaria per il 1997,

premesso:

- che l'amianto rappresenta un problema largamente presente sul territorio nazionale;
- che è riconosciuto come agente cancerogeno in caso di inalazione delle sue fibre;
- che secondo la vigente normativa gli interventi sull'amianto risultano di difficile esecuzione per la mancanza di precisi indirizzi e norme legislative per il trattamento e lo smaltimento dell'amianto stesso;
- che gli operatori del settore lamentano ritardi nella regolamentazione degli aspetti legislativi;
- che è necessario dare la possibilità agli operatori di effettuare provvisoriamente l'amianto rimosso, effettuare idonei trattamenti prima del conferimento in discarica ed effettuare idoneo trattamento finalizzato al recupero;

impegna il Governo:

- ad assumere ogni opportuna iniziativa per cogliere gli obiettivi sopra citati, attivando se necessario modifiche della normativa vigente in materia.»
0/1705/2/13 (nuovo testo)
Cozzolino, Specchia, Maggi, Maceratini, Curto, Pace, Pedrizzi, Bosello, Collino
«La 13a Commissione permanente,

esaminato il disegno di legge finanziaria per il 1997,

premesso:

- che il continuo aumento del traffico veicolare nei centri urbani ha portato, in particolare nelle città maggiori, ad un progressivo deterioramento della qualità dell'aria;
- che i livelli di inquinamento sono così elevati da rappresentare un pericolo costante per la salute pubblica;
- che il benzene, come ben noto, è un potente cancerogeno responsabile di gravi forme leucemiche;
- che la Commissione consultiva tossicologica nazionale ha recentemente formulato delle precise raccomandazioni sulla riduzione del contenuto di benzene e di sostanze aromatiche nelle benzine;

considerato:

- che per far fronte a questa grave problematica a nulla sono valse le varie iniziative realizzate in molte città, basate sul blocco temporaneo del traffico o su campagne di controllo dei gas di scarico;
- che la soluzione ottimale sarebbe quella di permettere l'accesso ai centri urbani solo ai veicoli ad inquinamento basso o nullo quali quelli alimentati a gas o ad energia elettrica;
- che appare necessarie ridurre il contenuto di benzene all'1 per cento in volume e che appare necessaria una forte riduzione degli aromatici totali rispetto alla media europea;

impegna il Governo

- ad assumere opportune iniziative per cogliere gli obiettivi sopracitati.»
0/1705/3/13 (nuovo testo)
Cozzolino, Specchia, Maggi, Maceratini, Curto, Pace, Pedrizzi, Bosello, Collino
Posti separatamente in votazione, risultano accolti gli ordini del giorno n. 2 (nuovo testo), n. 3 (nuovo testo) e n. 4; è respinto invece l'ordine del giorno 0/1706/1/13 - Tab. 19, sul quale votano a favore i senatori Colla, Lasagna e Maggi.

Previe dichiarazioni di astensione dei senatori LASAGNA e MAGGI, la Commissione dà infine mandato al senatore Veltri di redigere un rapporto favorevole condizionato sulla tabella 19, relative note di variazioni e sulle corrispondenti parti del disegno di legge finanziaria.

La seduta termina alle ore 20,20.


EMENDAMENTI

(1706) Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 1997 e bilancio pluriennale per il triennio 1997-1999, approvato dalla Camera dei deputati
-(Tabb. 9, 9-bis e 9-quater) Stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici per l'anno finanziario 1997 e relative Note di variazioni (limitatamente alle parti di competenza)

Al capitolo 1124, apportare le seguenti variazioni:

CP: - 2.000.000.000
CS: - 2.000.000.000

Al capitolo 7703, apportare le seguenti variazioni:

CP: + 2.000.000.000
CS: + 2.000.000.000
10.Tab.9.1
Colla, Avogadro