B I L A N C I O (5a)

MERCOLEDI' 14 FEBBRAIO 2001
320a Seduta

Presidenza del Presidente
COVIELLO

Interviene il sottosegretario di Stato per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Morgando.

La seduta inizia alle ore 15,10.


IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di deliberazione del CIPE concernente le nuove modalità procedurali in materia di contratti di programma (n. 846)
(Parere al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, ai sensi dell'articolo 2, comma 206, della legge 23 dicembre 1996, n. 662. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 7 febbraio scorso.

Il relatore COVIELLO illustra la seguente bozza di parere: "La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato lo schema di deliberazione in titolo, tenuto conto che esso è coerente con l'indicazione già a suo tempo resa dalla Commissione parlamentare consultiva in ordine all'attuazione della riforma amministrativa, sulle necessità di un maggior decentramento delle attività connesse con la programmazione negoziata;

esprime parere favorevole, osservando che:

- l'approvazione di alcuni contratti preliminarmente al trasferimento di competenze a Sviluppo Italia non garantisce la necessaria omogeneità di trattamento delle richieste e implica l'assegnazione di risorse limitate rispetto alle funzioni trasferite; il trasferimento delle competenze deve avvenire, poi, in maniera immediata e contestuale per tutti i comparti;
- è opportuno evitare la sovrapposizione di diverse procedure di controllo, mantenendo esclusivamente quello interno di Sviluppo Italia e quello di merito da parte dei ministeri competenti (Industria, Politiche agricole, Università e ricerca scientifica e tecnologica); suscita, altresì, perplessità la necessità di concertazione preliminare con il competente Dipartimento del Ministero del tesoro con riferimento all'utilizzo delle risorse che le regioni mettono a disposizione (punto 3 dello schema);
- è necessario prevedere che Sviluppo Italia trasmetta elementi informativi direttamente al Parlamento, con una relazione annuale presentata contestualmente a quella governativa sugli interventi nelle aree depresse;
- auspica il completo coinvolgimento delle regioni che, alla luce della competenza dello Stato in materia di strategia industriale, deve essere realizzato mediante la definizione di opportune intese."

Il sottosegretario MORGANDO, nel sottolineare che i contratti di programma costituiscono un efficace strumento di politica industriale per lo sviluppo delle aree depresse, consegna alla Presidenza una nota riepilogativa dei risultati in materia, che contiene anche una risposta alle indicazioni sollecitate dal relatore. Evidenzia poi che la valutazione dei risultati dello strumento non può essere limitata alla sola analisi dei costi per posto di lavoro, quanto piuttosto deve essere tenuto in conto il risultato in termini di sviluppo industriale e di qualità dell'occupazione realizzata. Riepiloga quindi l'ammontare delle risorse assegnate allo strumento negli anni più recenti, rilevando che il documento consegnato riporta altresì l'elenco dei contratti approvati, con l'evidenziazione dei criteri per la scelta dei finanziamenti. Nel soffermarsi sulla delibera in esame, relativa al trasferimento delle competenze a Sviluppo Italia, fa presente che i termini diversificati per il trasferimento delle competenze derivano da condizioni differenziate in termini di risorse: in particolare per il settore agro-industriale, vi sono disponibilità pregresse presso Sviluppo Italia che consentono l'attivazione immediata della competenza in materia; per gli altri settori il Ministero del tesoro ha ritenuto più opportuno prevedere il completamento delle istruttorie e l'utilizzazione delle relative risorse prima del trasferimento delle competenze. Per ciò che concerne le iniziative finanziate, tenuto conto della quota relativa al settore industriale, ritiene che la percentuale di quelle finanziate rispetto a quelle pervenute sia all'interno di margini di operatività fisiologica. Il trasferimento delle competenze sui contratti di programma a Sviluppo Italia consente, a suo avviso, di superare alcuni problemi di trasparenza e chiarezza delle procedure, nella consapevolezza che è necessario inserire tale strumento nell'ambito del più generale contesto dell'intervento nelle aree depresse e dei meccanismi automatici di finanziamento degli investimenti.
Le competenze in materia di programmazione negoziata sono peraltro in evoluzione e la delibera in esame rappresenta un intervento inserito in un contesto che potrebbe mutare nel prossimo futuro: sono infatti in corso di adozione provvedimenti che assegnano tali competenze al futuro Ministero delle attività produttive. Risulta, in conclusione, evidente che lo sforzo per la razionalizzazione delle procedure è finalizzato a valorizzare uno strumento che ad avviso del Governo è fondamentale per la promozione dello sviluppo nelle aree depresse.

Il senatore PIZZINATO propone di inserire nell'ambito dell'ultimo punto dello schema di parere illustrato dal Presidente l'auspicio di un coinvolgimento dei distretti economico-produttivi.

Il senatore FERRANTE fa presente che i ripetuti interventi in materia di procedure e competenze sugli strumenti della programmazione negoziata hanno creato un quadro poco trasparente, con evidenti disagi per i beneficiari degli interventi stessi. Ritiene utile ricordare l'esperienza dei patti territoriali e della delibera CIPE del 22 giugno 2000 in materia di interpretazione delle spese ammissibili per l'acquisizione di beni in locazione finanziaria, che nel definire con valore retroattivo alcuni aspetti degli ambiti di intervento ha creato un rilevante problema finanziario per i beneficiari, modificando il quadro di copertura finanziaria del fabbisogno dell'impresa. Quale conseguenza di tale delibera del CIPE, la Cassa depositi e prestiti ha infatti sospeso le erogazioni, aggravando la posizione finanziaria dei soggetti beneficiari.

Il senatore AZZOLLINI, nel rilevare che lo schema di deliberazione in esame consente di operare una riflessione su alcune questioni di rilievo che la Commissione ha più volte affrontato, fa presente che emergono nuovamente le carenze di fondo presenti negli interventi di programmazione negoziata. In particolare, risulta penalizzante l'esiguità dei fondi disponibili, soprattutto in relazione a strumenti (quali quelli automatici) che hanno manifestato in modo evidente la propria efficacia; occorre sottolineare che in numerosi casi non sono state completate le istruttorie e non si è pervenuti alla fase di erogazione delle risorse, con evidente pregiudizio per i beneficiari. Vi è poi un innegabile eccesso di interventi legislativi e amministrativi: è necessario procedere ad una drastica semplificazione, seguendo il modello di altri Paesi europei con riferimento in particolare alla istituzione di zone speciali. La delibera in esame evidenzia un'impostazione sistematicamente errata da parte dell'attuale Governo nella definizione del contesto di intervento per lo sviluppo, riconducibile alla preferenza accordata ad una gestione delle risorse da parte di strutture non idonee, invece che mediante l'adozione di meccanismi automatici. Il trasferimento di competenze a Sviluppo Italia e le relative modalità di realizzazione destano quindi notevoli perplessità, che non risultano temperate dalla formulazione del parere illustrato dal relatore Coviello.

Il senatore TAROLLI, dopo aver concordato con le osservazioni del senatore Azzollini, preannuncia il proprio voto contrario sullo schema di parere illustrato dal relatore Coviello, sottolineando che già dalle audizioni degli amministratori delegati di Sviluppo Italia erano emerse le difficoltà burocratiche nella gestione del personale di tale società. I dibattiti successivi hanno più volte dimostrato che oltre alla esigenza di sviluppare attività di monitoraggio da parte del Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione, risulta necessario assegnargli capacità decisionali al fine di pervenire ad una maggiore efficienza nell'utilizzazione delle risorse. Ritiene peraltro che lo schema di deliberazione in esame non consenta di superare i rilievi testé esposti.

Il senatore MARINO, nel preannunciare il proprio voto favorevole, dichiara di condividere lo schema di parere illustrato, con la modifica sollecitata dal senatore Pizzinato.

Il relatore COVIELLO, pur concordando con le osservazioni del senatore Ferrante relative al disagio provocato dalla ripetuta modifica delle procedure degli interventi per lo sviluppo, esprime una valutazione positiva sul percorso compiuto a partire dalla definizione degli strumenti della programmazione negoziata, che hanno comportato iniziative per lo sviluppo realizzate in raccordo con il territorio, consentendo la formazione di una idonea cultura imprenditoriale dei soggetti locali, con il relativo coinvolgimento. In tal senso, fa presente che i contratti di programma sintetizzano gli aspetti più proficui delle precedenti esperienze di intervento straordinario nel Mezzogiorno, promuovendo la definizione di interventi complessivi di sviluppo con una opportuna valorizzazione del territorio interessato. Contesta quanto osservato dal senatore Azzollini, evidenziando che la programmazione negoziata risulta integrata in modo sistematico con gli strumenti settoriali e automatici di intervento, consentendone la sinergia per la realizzazione di uno sviluppo permanente. Dopo aver sottolineato che alcuni ritardi nella assegnazione delle risorse sono anche connessi con la definizione della normativa europea in materia di aiuti di stato, segnala l'importanza di prevedere il completo trasferimento delle istruttorie che il competente Dipartimento del Ministero del tesoro ha mantenuto; in particolare ritiene opportuno un maggiore approfondimento dei criteri utilizzati per la valutazione degli interventi nel settore del turismo e delle biotecnologie, facendo presente la necessità di un trasferimento contestuale e immediato di risorse e competenze, al fine di non compromettere la capacità operativa di Sviluppo Italia. Ritiene inoltre necessario valorizzare il ruolo delle regioni e - secondo le indicazioni del senatore Pizzinato - dei distretti economico-produttivi. Illustra, in conclusione, la seguente proposta di parere, che recepisce alcune indicazioni emerse dal dibattito:
"La Commissione programmazione economica, bilancio, esaminato lo schema di deliberazione in titolo, tenuto conto che esso è coerente con l'indicazione già a suo tempo resa dalla Commissione parlamentare consultiva in ordine all'attuazione della riforma amministrativa, sulle necessità di un maggior decentramento delle attività connesse con la programmazione negoziata; rilevando che le successive modifiche (con valenza anche retroattiva) degli strumenti normativi nella materia della programmazione negoziata hanno concorso a determinare difficoltà finanziarie per gli operatori economici interessati alle agevolazioni in questione;

esprime parere favorevole, osservando che:

- l'approvazione di alcuni contratti preliminarmente al trasferimento di competenze a Sviluppo Italia non garantisce la necessaria omogeneità di trattamento delle richieste e implica l'assegnazione di risorse limitate rispetto alle funzioni trasferite; il trasferimento delle competenze deve avvenire, poi, in maniera immediata e contestuale per tutti i comparti;
- è opportuno evitare la sovrapposizione di diverse procedure di controllo, mantenendo esclusivamente quello interno di Sviluppo Italia e quello di merito da parte dei ministeri competenti (Industria, Politiche agricole, Università e ricerca scientifica e tecnologica); suscita, altresì, perplessità la necessità di concertazione preliminare con il competente Dipartimento del Ministero del tesoro con riferimento all'utilizzo delle risorse che le regioni mettono a disposizione (punto 3 dello schema), anche alla luce dello schema di nuovo regolamento organizzativo del Ministero delle attività produttive recentemente approvato dal Consiglio dei ministri;
- è necessario prevedere che Sviluppo Italia trasmetta elementi informativi direttamente al Parlamento, con una relazione annuale presentata contestualmente a quella governativa sugli interventi nelle aree depresse;
- auspica il pieno coinvolgimento delle regioni e dei distretti economico-produttivi, istituiti ai sensi della legge n. 144 del 1999, che alla luce della competenza dello Stato in materia di strategia industriale, deve essere realizzato mediante la definizione di opportune intese di programma."

La Commissione, con il voto contrario del senatore Moro, accoglie la proposta di parere formulata dal relatore.


SCONVOCAZIONE E NUOVA CONVOCAZIONE DELLA SOTTOCOMMISSIONE PER I PARERI

Tenuto conto dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea la Sottocommissione pareri, già convocata al termine dell'odierna seduta, non avrà più luogo. La Sottocommissione è quindi convocata domani giovedì 15 febbraio, alle ore 9.


SULLA DISCUSSIONE DEL DISEGNO DI LEGGE N. 4980

Il presidente COVIELLO fa presente che il rilievo finanziario del disegno di legge n. 4980, trasmesso dalla Camera dei deputati, suggerisce di richiedere un aggiornamento della relazione tecnica.

Concorda il sottosegretario MORGANDO.

La Commissione delibera quindi di richiedere l'aggiornamento della relazione tecnica.

La seduta termina alle ore 16,20.