IGIENE E SANITA' (12ª)

MERCOLEDI' 17 GENNAIO 2001
372ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 14,40.

IN SEDE DELIBERANTE
(4937) Deputati BOLOGNESI ed altri. - Norme per agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore, approvato dalla Camera dei deputati.

(4718) CARELLA ed altri. - Promozione delle terapie antalgiche.
(Discussione congiunta. Rimessione all'Assemblea.)

Su proposta del presidente CARELLA la Commissione delibera di discutere congiuntamente i disegni di legge nn. 4937, approvato dalla Camera dei deputati, e 4718.

Riferisce alla Commissione la senatrice BETTONI BRANDANI la quale, dopo aver illustrato le problematiche tecnico-scientifiche relative all'utilizzazione dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore, fa presente come i disegni di legge in titolo intendano ovviare alle gravi difficoltà che incontrano gli operatori sanitari nella prescrizione, nell'approvvigionamento e nella somministrazione dei farmaci antalgici, a causa delle complesse procedure burocratiche e delle limitazioni derivanti delle norme stupefacenti di cui al Testo Unico recato dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990. La relatrice illustra quindi le modifiche introdotte dal disegno di legge n. 4937 in particolare agli articoli 41, 43, 45, 46, 47, 48 e 60 del citato Testo Unico.
Dopo avere brevemente illustrato il disegno di legge n. 4718, di cui è primo firmatario il senatore Carella, analogo al n. 4937 sia nelle finalità che nell'impianto normativo, la relatrice propone di acquisire come testo base il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati.

La Commissione conviene.

Il presidente CARELLA comunica che da parte dei senatori Bruni, Carla Castellani, Cozzolino, Manara e Tomassini è stata presentanta, a norma dell'articolo 35, comma 2, del Regolamento, richiesta di rimessione all'Assemblea dei disegni di legge in titolo.
L'esame proseguirà pertanto in sede referente.


IN SEDE REFERENTE

(4937) Deputati BOLOGNESI ed altri. - Norme per agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore, approvato dalla Camera dei deputati.

(4718) CARELLA ed altri. - Promozione delle terapie antalgiche.
(Esame congiunto e rinvio)

Dopo che la Commissione ha dato per acquisita la relazione svolta dalla relatrice Bettoni Brandani in sede deliberante, il senatore BRUNI chiede che sia rinviato l'inizio della discussione generale.

Il presidente CARELLA fa presente di non poter accogliere la richiesta del senatore Bruni, in quanto il trasferimento di sede rende necessario accelerare i lavori al fine di licenziare il provvedimento in tempo utile perché l'Assemblea possa trovare spazio in quest'ultimo scorcio di legislatura per iscriverlo all'ordine del giorno.
Dichiara quindi aperta la discussione generale.

Il senatore MIGNONE esprime viva perplessità per il fatto che i Gruppi aderenti alla Casa delle libertà abbiano chiesto il trasferimento di sede per un disegno di legge tanto atteso e del quale è auspicabile una rapida approvazione. Il suo stupore è tanto più grande in quanto il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati risulta sottoscritto anche da esponenti di Alleanza nazionale e del Centro Cristiano democratico. Egli ritiene quindi che quello che si configura, a suo parere, come un vero e proprio atteggiamento ostruzionistico trovi il suo fondamento semplicemente nella volontà di ostacolare, per finalità meramente elettoralistiche, la produzione legislativa del Parlamento in questa fase finale della legislatura, non diversamente da quanto già è accaduto in materia di riforma del sistema elettorale; questo sempre che l'atteggiamento dell'opposizione non sia determinato dal rifiuto di un disegno di legge che, coerentemente del resto con la recente legge sulle professioni sanitarie, riconosce autonomia professionale e decisionale anche agli infermieri.

La senatrice Carla CASTELLANI fa presente come la richiesta di trasferimento di sede presentata dai Gruppi aderenti alla Casa delle libertà, non ha assolutamente alcun intento ostruzionistico. La sua parte politica è pienamente consapevole dell'importanza della questione oggetto del provvedimento in titolo, ed ella rivendica in qualità di medico anestesista una particolare sensibilità personale alla questione della somministrazione degli analgesici ai malati terminali. Tuttavia ella ritiene che l'importanza e il rilievo sociale della questione, che non può essere confinata in un ambito strettamente tecnico-scientifico, giustifichino il coinvolgimento anche dell'Assemblea. Ella preannuncia pertanto che, a conclusione dell'esame dell'articolato, la sua parte politica, ove sia verificata una convergenza generale sul testo finale, chiederà il trasferimento alla sede redigente.

La senatrice BERNASCONI, nell'auspicare che alla disponibilità manifestata nel suo intervento dalla senatrice Carla Castellani facciano seguito atteggiamenti conseguenti da parte dell'opposizione, si dichiara totalmente favorevole al testo approvato dalla Camera dei deputati, che implica il riconoscimento del valore delle terapie palliative, laddove l'insistenza su quelle curative si configuri come inutile accanimento terapeutico

Il senatore Roberto NAPOLI deplora che i colleghi dell'opposizione abbiano deciso di far prevalere considerazioni di carattere politico generale rispetto alla necessità di risolvere un problema nei confronti del quale, in particolare nella loro qualità di medici, dovrebbero essere particolarmente sensibili.
Nella fallace presunzione di contribuire ad ostacolare l'approvvigionamento di tossicodipendenti e tossicofili - che in realtà segue tutt'altri canali - la legislazione vigente impedisce sostanzialmente ai medici e agli operatori sanitari di adempiere al dovere di lenire il dolore, che nella deontologia ippocratica viene addirittura prima di quello di curare la malattia.
Il disegno di legge in titolo non si propone altro che di semplificare le procedure per la somministrazione degli analgesici ai malati con gravi sindromi dolorose: la diffidenza testé dimostrata dalla Destra nei confronti di questa legge, quindi, non può che rispondere ad una sorta di riflesso condizionato per cui un semplice riesame di alcuni aspetti problematici della normativa sulle tossicodipendenze - non certo diretto a favorire o legalizzare le tossicofilie - scatena le reazioni dell'onorevole Gasparri, il quale sembra essere divenuto l'artefice esclusivo delle politiche sociali del Polo delle Libertà, pur senza avere un'adeguata competenza.

Il senatore MANARA ritiene necessario contribuire a rasserenare un dibattito i cui toni appaiono accesi ben oltre il necessario.
Egli ribadisce in primo luogo come da parte sua e della Lega Nord, ma certamente anche da parte degli altri Gruppi aderenti alla Casa delle Libertà, non vi sia alcun intento ostruzionistico.
Egli anzi dichiara fin da questo momento di essere pienamente favorevole, anche e soprattutto come medico, al merito del testo in esame; se egli ritiene necessario percorrere una procedura diversa da quella della sede deliberante, anche riservando all'Aula la sola votazione finale del provvedimento, è perché il provvedimento in esame va ben oltre l'ambito di un limitato aggiustamento tecnico. Deve essere infatti chiaro che con la normativa in esame, nel momento in cui si amplia la discrezionalità attribuita agli operatori sanitari, se ne aumenta anche la responsabilità, e questa sicuramente non è questione della quale non debba essere investito il giudizio dell'intera collettività.

La senatrice DANIELE GALDI invita i colleghi dell'opposizione a ripensare la loro decisione di non proseguire la discussione in sede deliberante. E' sotto gli occhi di tutti come in quest'ultima fase della legislatura il lavoro d'Assemblea risulti sempre più difficile, alla luce anche degli impegni preelettorali dei senatori. Ella rileva quindi come appaia particolarmente ingiusto affidare alle vicende di una sede plenaria, il cui calendario è sempre più serrato e i cui esiti sono sempre più incerti, l'approvazione di una normativa che consentirebbe di alleviare terribili sofferenze di migliaia di persone.

Il senatore DE ANNA si scusa per essere giunto in ritardo in Commissione e fa presente come proprio e solo a questo ritardo si deve il fatto che egli non abbia sottoscritto la richiesta di rimessione all'Assemblea; ciò precisato però egli osserva come non si possa disconoscere l'opportunità che questa normativa venga al più presto approvata, laddove si consideri che, se è vero che l'efficacia degli interventi curativi nelle neoplasie è in costante aumento, è altrettanto vero che, anche a causa dell'aumento della vita media, le neoplasie stesse sono sempre più diffuse e rappresentano una percentuale crescente delle cause di morte. Il problema quindi dell'accesso alle cure palliative e ai farmaci analgesici si presenta quindi come un fenomeno socio-sanitario di sempre maggiore importanza, e di conseguenza egli dichiara la sua piena disponibilità alla ricerca delle strade procedurali che possano favorire al massimo una positiva conclusione dell'iter dei disegni di legge in titolo.

Il senatore TOMASSINI rileva in primo luogo che la sua parte politica non può certamente essere tacciata di insensibilità nei confronti delle problematiche delle sindromi dolorose, come dimostrano i disegni di legge in materia presentati da senatori del Gruppo Forza Italia. Non è quindi certamente con intento ostruzionistico che i Gruppi del centro destra hanno chiesto il trasferimento di sede, né si vede perché una discussione in Assemblea debba determinare l'insabbiamento del disegno di legge paventato dalla senatrice Daniele Galdi, a meno che non vi sia una cattiva coscienza della maggioranza, incapace di ricercare un confronto serio e approfondito che consenta l'approvazione di un testo meditato e privo di errori. Agitare il fantasma della mancanza del numero legale in sede plenaria, infatti, non ha senso laddove si pensi che sia possibile realizzare una sufficiente convergenza che faccia venir meno qualsiasi ragione di contrapposizione e ostruzionismo. Oltretutto la maggioranza non può lamentare l'affollamento del calendario dei lavori dell'Assemblea e l'insufficienza dei tempi, quando si ostina a consumare tempo prezioso in ritualità inutili, come la discussione della riforma elettorale e di altre iniziative legislative che, a questo punto della legislatura, non ha più alcun senso portare avanti.

Il senatore BRUNI respinge con sdegno il tentativo degli esponenti della maggioranza di interpretare la richiesta di trasferimento di sede come una manifestazione di insensibilità nei confronti delle aspettative dei malati terminali. Egli ricorda infatti di essere presentatore di specifici disegni di legge sulla materia, per la cui approvazione si è sempre adoperato. E' tuttavia evidente che su di una materia così importante devono essere concessi tempi e spazi per un'adeguata riflessione e un sufficiente confronto, ferma restando la necessità e la possibilità di assicurare tempi rapidi al provvedimento, ad esempio attraverso il ricorso alla sede redigente.

Il senatore COZZOLINO osserva come molti oratori abbiano fatto appello alla sensibilità professionale dei medici presenti nelle delegazioni dell'opposizione in questa Commissione. Tale sensibilità esiste senz'altro, ma i senatori dell'opposizione, oltre che operatori sanitari, sono in questa sede anche e soprattutto rappresentanti di una linea politica; in quanto tali essi ritengono necessario un confronto in una sede più rappresentativa di quella costituita dalla Commissione su un disegno di legge che, di certo con finalità ampiamente condivisibili, va però a modificare una normativa di generale interesse sociale come quella afferente alle sostanze stupefacenti. In quest'ottica appaiono particolarmente inopportune le osservazioni del senatore Roberto Napoli circa l'incompetenza di questo o quel parlamentare nel giudicare una normativa di accentuato carattere tecnico; del resto alcuni dei più valenti parlamentari sono privi di preparazione accademica in materie in cui però dimostrano una grande competenza acquisita attraverso la sensibilità politica e l'impegno sociale.

Il presidente CARELLA dichiara chiusa la discussione generale.

La relatrice BETTONI BRANDANI, nel replicare agli interventi svolti in discussione generale, invita i colleghi dell'opposizione a ripensare l'opportunità del trasferimento di sede. Ella fa presente infatti come il testo in esame rappresenti un tipico esempio di una normativa di carattere tecnico la cui portata però rischia di essere caricata, nell'ambito di un dibattito in sede plenaria, di significati emotivi impropri, data la delicatezza della materia - gli stupefacenti - oggetto della legge che si va a modificare. Ciò detto ella ritiene però che, ove si verificasse una sostanziale convergenza dell'intera Commissione sul testo, non si debba certamente aver timore di affrontare un dibattito in una sede più ampia.

Il sottosegretario FUMAGALLI CARULLI ripercorre brevemente l'iter del disegno di legge n. 4937, ricordando come esso prenda le mosse da un emendamento presentato dal Governo ad un disegno di legge recante disposizioni varie in materia sanitaria. Il fatto che l'iter di questo disegno di legge presentasse, per motivi attinenti ad altre disposizioni, diverse difficoltà, aveva quindi indotto parlamentari della maggioranza e dell'opposizione a fare di quell'emendamento l'oggetto di un proprio disegno di legge. E' evidente quindi che, sebbene il testo sia formalmente di iniziativa parlamentare, il Governo si senta direttamente impegnato a sostenere la sua approvazione definitiva. Ella invita quindi la Commissione a ricercare gli strumenti procedurali più opportuni per favorire una positiva conclusione dell'iter.

Il presidente CARELLA si associa all'invito rivolto da più parti all'opposizione perché riveda il suo atteggiamento contrario alla sede deliberante. Egli fa presente che la sede redigente, prospettata dai colleghi Carla Castellani e Manara, non appare idonea a favorire quel dibattito più ampio che essi auspicano, limitandosi a determinare una votazione finale da parte dell'Assemblea. Questa soluzione quindi potrebbe addirittura sommare gli inconvenienti della sede deliberante, e cioè un dibattito confinato alla Commissione, con quelli della procedura ordinaria, e cioè la difficoltà di trovare uno spazio utili nel calendario dell'Assemblea. In realtà il trasferimento di sede, a suo parere, non favorisce un dibattito più approfondito ma lo ostacola. Infatti se si fosse conservata la sede deliberante egli avrebbe potuto dilazionare il termine per la presentazione degli emendamenti, ed eventualmente svolgere qualche audizione, dal momento che la Commissione avrebbe sempre avuto la possibilità, tenendo conto dei tempi residui della legislatura, di convocarsi liberamente per la definitiva approvazione del testo. La necessità di garantire una conclusione dell'esame in Commissione in tempo utile ad iscrivere e votare il disegno di legge in Assemblea, lo costringe invece a fissare un ridotto termine per gli emendamenti, che dovranno essere presentati entro le ore 12 di lunedì 22 gennaio 2001.

Il senatore TOMASSINI assicura che il termine fissato dal Presidente appare del tutto congruo per consentire un esame attento e al contempo rapido dei disegni di legge in titolo.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.