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GIUNTA
per gli affari delle Comunità europee



Giovedì 11 maggio 2000

208a Seduta

Presidenza del Presidente

BEDIN








La seduta inizia alle ore 8,40.




COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE SULLA COSAC DI LISBONA



Il presidente BEDIN, come preannunciato nella seduta di ieri, illustra il progetto di contributo sul tema della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e le risposte ad un questionario sullo stesso argomento inviati al Parlamento portoghese in vista della Conferenza degli organismi specializzati negli affari comunitari (COSAC) che si svolgerà a Lisbona il prossimo 29 e 30 maggio. Tale iniziativa appare peraltro coerente con l'ordine del giorno della Conferenza che include un dibattito sul tema della Carta dei diritti fondamentali nonché uno spazio dedicato alla discussione, come previsto dal nuovo regolamento, in attuazione del Trattato di Amsterdam, di eventuali contributi da trasmettere alle istituzioni dell'Unione europea. Il Presidente comunica altresì di aver preso contatto con la XIV Commissione della Camera dei deputati in vista del possibile invio del suddetto progetto di contributo, a titolo di proposta congiunta dei rappresentanti dei due rami del Parlamento, a tutte le delegazioni della COSAC.
L'oratore invita altresì i componenti della Giunta a commentare il suddetto documento, elaborato sulla base della risoluzione approvata all'unanimità lo scorso 15 marzo, il quale - benché già trasmesso a nome dei tre componenti della delegazione della Giunta alla COSAC, il presidente Bedin ed i senatori Bettamio e Manzi - sarà suscettibile di integrazioni e modificazioni nel corso della Conferenza di Lisbona.
Il Presidente illustra altresì un progetto di preambolo della Carta dei diritti fondamentali inviato ieri alla Convenzione incaricata della redazione di tale documento da tre componenti italiani, il senatore Manzella, rappresentante del Senato, il professor Rodotà, rappresentante del Presidente del Consiglio dei Ministri, e l'onorevole Paciotti, rappresentate del Parlamento europeo.
L'oratore ricorda infine che lo scorso 9 maggio si è svolto un incontro congiunto della XIV Commissione della Camera e della Giunta con una delegazione della Commissione affari europei del Parlamento finlandese, nel corso del quale è emersa una significativa distanza di posizioni fra i due paesi in merito alla Carta dei diritti fondamentali. Secondo l'Italia infatti - come si evince anche nella citata risoluzione dello scorso 15 marzo e come viene ribadito nel contributo inviato alla COSAC - la Carta dovrà divenire parte integrante dei Trattati fino a costituirne un eventuale elemento di natura costituzionale. Secondo il Parlamento finlandese, invece, essa dovrà essere considerata una dichiarazione solenne.

La senatrice SQUARCIALUPI condivide le risposte al questionario e l'impostazione del progetto di contributo inviati al Parlamento portoghese, in particolare per quanto attiene all'affermazione dell'esigenza di misure di coordinamento fra l'istituenda Carta e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
L'oratore chiede altresì chiarimenti sui paragrafi concernenti il tema dell'indivisibilità dei diritti fondamentali, i riferimenti alla condizione dello straniero la questione della "giustiziabilità" della Carta e sul dispositivo finale del documento.

Il senatore LO CURZIO esprime apprezzamento per il documento illustrato dal Presidente e per l'organizzazione della riunione con la delegazione finlandese.

Il senatore MANZI osserva una differenza di toni nel documento trasmesso a Lisbona fra una parte più prudente, che si limita a formulare degli auspici, ed il dispositivo finale, che appare più perentorio.
Esprimendo apprezzamento per l'intervento svolto ieri in Assemblea dalla senatrice Squarcialupi in replica al senatore Tabladini, l'oratore sottolinea infine l'esigenza di una più ampia informazione del Parlamento e dell'opinione pubblica sulle problematiche inerenti al funzionamento delle istituzioni europee ed internazionali.

Il senatore BETTAMIO ritiene che un maggiore coinvolgimento dell'opinione pubblica sul tema della Carta dei diritti fondamentali sarà possibile quando si passerà dalla trattazione dei problemi formali alla discussione del contenuto dei diritti da riconoscere ai cittadini.
Alla luce del documento sulla posizione italiana presentato dal Governo nell'ambito della Conferenza intergovernativa, il relatore rileva altresì un'incongruenza fra i ripetuti richiami all'esigenza di garantire degli strumenti di tutela dei diritti sanciti dalla Carta e l'assenza di proposte inerenti alle disposizioni sulla Corte di giustizia che affermino la competenza di tale organismo a pronunciarsi sui diritti fondamentali.

Il presidente BEDIN, in relazione alle osservazioni del senatore Manzi sul progetto di contributo inviato alla COSAC, precisa che in tale documento vengono formulati degli auspici, essenzialmente concernenti il contenuto dei diritti, rivolti alla Convenzione incaricata dell'elaborazione della Carta - che non costituisce un interlocutore della COSAC - e delle più formali raccomandazioni, inerenti ad aspetti istituzionali quali l'integrazione della Carta nei Trattati, rivolte al Consiglio dell'Unione, che in base al Trattato di Amsterdam può ricevere contributi della COSAC, più propriamente attinenti alla materia oggetto della Conferenza intergovernativa.
Dopo aver rilevato che fra le proposte più significative del documento trasmesso a Lisbona figura la richiesta di coinvolgere i Parlamenti dei paesi candidati nell'elaborazione della Carta, l'oratore evidenzia come la citata Convenzione costituisca una rivoluzione nel quadro istituzionale dell'Unione, poiché per la prima volta viene configurato un organismo cui partecipano su un piano di parità i rappresentanti dei Governi, del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali.
Ricordando che il concetto dell'indivisibilità dei diritti fondamentali costituisce l'oggetto di una specifica proposta del senatore Manzella, che ha dato un contributo pregnante nell'elaborazione della risoluzione della Giunta dello scorso 15 marzo, il Presidente concorda con la senatrice Squarcialupi sull'ambiguità del termine "giustiziabilità" ma osserva come esso sia ormai entrato nel linguaggio corrente per indicare l'esigenza di prevedere specifici strumenti che rendano giustizia dei diritti violati.
Replicando al senatore Bettamio l'oratore conviene che la questione delle competenze della Corte di giustizia potrebbe essere oggetto di un atto di indirizzo della Giunta al Governo a proposito della Conferenza intergovernativa.
Illustrando quindi l'ordine del giorno della COSAC di Lisbona l'oratore evidenzia fra gli altri argomenti in discussione i temi della Conferenza intergovernativa, dell'allargamento e dell'occupazione nonché quello delle relazioni tra parlamentari europei e nazionali. A tale proposito ricorda che nella precedente COSAC di Helsinki si è svolta un'animata discussione sulla facoltà del Parlamento europeo di partecipare alla votazione di documenti della COSAC che lo includano fra i destinatari. Tale discussione, che ha rischiato di pregiudicare l'adozione del nuovo regolamento, potrebbe essere ripresa in occasione della Conferenza di Lisbona. In merito ai rapporti con l'Assemblea di Strasburgo l'oratore comunica altresì di aver disposto l'invio per posta elettronica dei documenti approvati dalla Giunta ai deputati italiani al Parlamento europeo.
Il Presidente prende infine atto che non vi sono obiezioni sulla traduzione italiana del nuovo Regolamento della COSAC, che verrà pertanto pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.



IN SEDE CONSULTIVA





(4550) Norme per l'utilizzazione dei traccianti di evidenziazione nel latte in polvere destinato ad uso zootecnico (Approvato dalla Camera dei deputati)
(Parere alla 9 Commissione: esame e rinvio)


Il relatore BETTAMIO illustra il provvedimento in titolo il quale riguarda gli ingredienti utilizzati nel latte impiegato per l'alimentazione degli animali. Tale provvedimento si rende necessario, anche in attuazione di specifiche disposizioni comunitarie, per contrastare degli abusi che si sono verificati nell'uso di latte in polvere ricostituito, per lo più proveniente da altri Stati membri, illegalmente impiegato anche per prodotti lattieri ad uso umano. L'utilizzo di tale prodotto, peraltro, impedisce all'Italia di beneficiare dei contributi comunitari destinati al latte in polvere.
L'articolo 2 del disegno di legge dispone pertanto l'utilizzo obbligatorio di traccianti nel latte e nei suoi derivati destinati ad usi zootecnici che, in base all'articolo 1, devono essere di origine naturale, innocui per la salute umana ed animale ed in grado di rendere tali prodotti stabilmente evidenziabili.
Considerando che il suddetto provvedimento è volto a tutelare la salute e la salvaguardia della sicurezza alimentare, oltre che ad assicurare una corretta applicazione del diritto comunitario, l'oratore propone di esprimere un parere favorevole.

Il presidente BEDIN condivide la proposta del relatore rilevando come l'utilizzo illegale di latte in polvere rigenerato, oltre che costituire un abuso lesivo della sicurezza alimentare, contribuisca ad aggravare il problema delle quote latte.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.


La seduta termina alle ore 9,25.