IGIENE E SANITA' (12ª)

MARTEDI' 11 LUGLIO 2000

336ª Seduta

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 16,15.


IN SEDE CONSULTIVA

(Doc. LVII, n. 5) Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2001-2004.
(Parere alla 5a Commissione, ai sensi dell’articolo 125-bis del Regolamento. Esame e rinvio).

Riferisce alla Commissione la senatrice BETTONI BRANDANI.
Il Documento di Programmazione dconomico-finanziaria per gli anni 2001-2004, ultimo della legislatura in corso, registra i notevolissimi risultati ottenuti in questi quattro anni nell'attività di risanamento della finanza pubblica.
Tra i dati maggiormente significativi vanno rilevati il contenimento del deficit di bilancio nel limite dell'1,5 percento del prodotto interno lordo, contro il 7,6% del 1995; l'incremento stimato del prodotto interno lordo per i prossimi anni nella misura del 3% annuo, doppia rispetto alla percentuale di crescita di quattro anni fa; la crescita dell'occupazione in quattro anni di oltre 800.000 unità e la crescita di forze di lavoro di oltre 600.000 unità, con un calo della disoccupazione di circa 1 punto percentuale.
I governi che si sono succeduti in questi quattro anni possono quindi vantare successi nello sforzo di risanamento finanziario che sono tanto più notevoli perché ottenuti senza soffocare la crescita economica e senza impoverire lo Stato sociale. Non si deve tuttavia dimenticare che l'economia italiana continua ad essere gravata dal peso del debito pubblico - seppure ridotto in quattro anni dal 124 al 114% del prodotto interno lordo - il cui carico resta doppio rispetto a quello della media europea; tale differenziale equivale ad un onere di circa 70.000 miliardi che pesano sull'economia nazionale in termini di maggiore imposizione fiscale o di minori prestazioni e investimenti pubblici.
In questo quadro la manovra finanziaria per il 2001 si preannuncia come la prima a costo zero, consistendo essenzialmente in una rimodulazione delle voci di bilancio.
In questa rimodulazione peraltro assume particolare rilievo la voce relativa alla sanità; l'analisi dell'andamento della spesa sanitaria rivela infatti uno sfondamento rispetto alle previsioni dello scorso anno - in particolare è quantificato in 2.600 miliardi quello della spesa farmaceutica - che è stato determinato dal mancato rispetto del patto di stabilità interno prefigurato dall'articolo 28 della legge 448 del 1998; le responsabilità rispettive del Governo e delle Regioni dovranno essere in proposito attentamente valutate, come pure si dovrà tenere conto del comportamento tenuto dalle Regioni in relazione alla scadenza elettorale dello scorso aprile, che può aver contribuito allo sfondamento della spesa. Il Documento di Programmazione economico-finanziaria, comunque, prevede per il 2001 che la quota statale del Fondo sanitario nazionale sia elevata a 56.400 miliardi, inclusivi dell'eccedenza di spesa sanitaria rispetto ai livelli essenziali e uniformi indicati dal Piano sanitario nazionale. In ogni caso la spesa sanitaria italiana rimane, in relazione al prodotto interno lordo, una tra le più basse d'Europa.
La relatrice si sofferma poi sul capitolo del documento in titolo relativo alla razionalizzazione delle procedure di acquisto di beni e servizi.
Premesso che la sanità rimane il principale centro di spesa del settore pubblico, assorbendo da sola il 47,5% della spesa per acquisti di beni e servizi, il Documento di Programmazione Economico-Finanziaria prefigura un sistema di ottimizzazione parzialmente diverso da quello che era stato proposto senza successo lo scorso anno, e che aveva dato occasione a numerose critiche, nel quale si prevedeva l'istituzione di un organismo centralizzato per l'acquisto di beni e servizi destinati alle aziende sanitarie. Il nuovo modello operativo proposto prevede invece la creazione di una struttura centrale di servizio con compiti di consulenza e assistenza nel processo degli acquisti, sotto il controllo del Ministero del tesoro, anche mediante gli strumenti del commercio elettronico. Peraltro le modalità operative indicate, quali lo svolgimento di aste elettroniche previa selezione effettuata dal Ministero del tesoro, giustificano qualche perplessità in ordine al rischio che si riproduca di fatto un modello centralistico.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.