IGIENE E SANITA' (12ª)

GIOVEDI' 22 FEBBRAIO 2001
383ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
CARELLA

Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fumagalli Carulli.

La seduta inizia alle ore 8,50.

IN SEDE REFERENTE
(4720-B) Disciplina degli istituti di ricerca biomedica, approvato dalla Camera dei deputati, modificato dal Senato e nuovamente modificato dalla Camera dei deputati.
(Seguito dell'esame e rinvio).


Riprende l'esame sospeso nella seduta di ieri.

Il presidente CARELLA ricorda che nella seduta precedente aveva avuto inizio la discussione generale.

Il senatore BRUNI si sofferma in primo luogo sulle osservazioni del senatore Mignone, secondo le quali la richiesta di trasferimento dalla sede deliberante all'Assemblea presentata dai Gruppi aderenti alla Casa delle libertà dimostrerebbe lo scarso interesse di tali Gruppi per la ricerca scientifica. Già in occasione del dibattito sulla legge che disciplina l'utilizzo degli oppiacei nelle terapie antidolorifiche il senatore Mignone aveva avuto occasione di lanciare un'analoga accusa di insensibilità, rivolta a senatori, quali erano i firmatari di una richiesta di trasferimento di sede, che erano tutti medici impegnati da anni in prima linea nella terapia del dolore, e che avevano presentato in materia disegni di legge di respiro ben più ampio rispetto al testo presentato dal Governo.
Anche in questo caso i senatori che hanno chiesto il trasferimento di sede sono medici impegnati nella ricerca scientifica e con decine di pubblicazioni a loro attivo, ma soprattutto sono parlamentari che nel corso del dibattito sulla legge finanziaria si sono battuti per aumentare le risorse a disposizione della ricerca.
In realtà la richiesta di rimessione all'Assemblea risponde all'esigenza di assicurare un dibattito ampio e approfondito su un testo che, approvato dal Senato anche con il concorso dell'opposizione, è stato modificato dalla Camera dei deputati in diversi punti essenziali; la decisione dell'altro ramo del Parlamento di non attenersi all'equilibrato punto di mediazione conseguito in Senato, d'altra parte, giustifica anche la riproposizione da parte del Gruppo Forza Italia e degli altri Gruppi dell'opposizione di altri elementi di critica sull'articolato, sui quali si era in prima lettura deciso di non insistere nella speranza di riuscire comunque ad approvare un riordinamento, sia pure solo parzialmente soddisfacente, degli Istituti di ricerca biomedica in modo da rilanciarne le grandi potenzialità scientifiche.

La senatrice BERNASCONI ritiene auspicabile una rapida conclusione dell'esame e l'approvazione del testo trasmesso dalla Camera dei deputati.
In proposito ella fa presente che due delle principali modifiche apportate dalla Camera dei deputati al testo approvato dal Senato ripristinano due disposizioni - quella di cui al comma 6 dell'articolo 3, nonché il vecchio testo del comma 4 dell'articolo 4 - sulle quali questa Commissione era intervenuta unicamente per uniformarsi ad un parere della Commissione bilancio, parere che peraltro, alla luce di nuovi elementi, risulta essere stato modificato.
Per il resto è auspicabile che il testo approvato dalla Camera dei deputati sia valutato alla stregua di un accettabile punto di equilibrio fra le originarie proposte di quel ramo del Parlamento e le indicazioni provenienti dal Senato.

Il senatore CAMERINI concorda con le osservazioni della senatrice Bernasconi e sottolinea che la Camera dei deputati ha in effetti accolto una delle più importanti modifiche proposte dal Senato, quella cioè che eliminava il limite per il direttore scientifico, limite di età che corrispondeva ad una visione di tale figura burocratica e non in linea con la realtà del mondo della ricerca scientifica.
Egli peraltro si rammarica per il fatto che la Camera dei deputati non abbia ritenuto di accettare la possibilità di rapporto non esclusivo per i direttori scientifici stessi, proposta che teneva conto della variegata realtà degli Istituti di ricerca biomedica, dove accanto a grandi istituzioni vi sono istituti molto piccoli per i quali un dirigente scientifico in rapporto esclusivo potrebbe rappresentare un ruolo tale da non attirare prestigiosi scienziati che dovrebbero rinunciare al loro posto in qualche rinomata istituzione di ricerca. Un altro aspetto che rappresenta un passo indietro rispetto al testo approvato dal Senato riguarda la disciplina dei concorsi per i ricercatori, per i quali questo ramo del Parlamento proponeva una specifica regolamentazione; la disciplina è stata invece riportata alla normativa generale concernente l'assunzione nelle aziende sanitarie.
Nel ritenere che, pur in presenza di elementi perfettibili, debba prevalere l'esigenza di approvare una legge nel complesso soddisfacente, il senatore Camerini osserva però che sarebbe opportuno dissipare taluni timori che si sono diffusi nell'ambito della ricerca biomedica in ordine ad un'interpretazione, certamente non corretta, della disposizione di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), n.1, interpretazione secondo la quale la nuova disciplina imporrebbe la monotematicità degli Istituti di ricerca biomedica. E' quindi auspicabile che la Commissione approvi un ordine del giorno diretto a chiarire che la formula "specializzazione disciplinare dell'attività di ricerca", recata dalla norma richiamata, non impedisce in alcun modo che un Istituto possa svolgere assistenza e ricerca in più settori, in particolare quando questi siano tra loro correlati, come avviene, ad esempio nel caso di Istituti che si occupano di infettivologia e trapiantologia.

Il senatore MIGNONE esprime una valutazione fortemente positiva sulla decisione di dare finalmente regole certe agli ex Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
Egli ricorda come tali istituzioni, che rappresentano in molti casi centri di produzione scientifica di altissimo livello, si siano però negli ultimi decenni moltiplicate in maniera ingiustificata, spesso per motivi meramente clientelari, dando luogo alla costituzione di Istituti, soprattutto di diritto privato, che non svolgono una reale attività di ricerca, ma si limitano all'assistenza, spesso in concorrenza con gli ospedali pubblici.
Il disegno di legge in esame rappresenta pertanto un importante passo avanti per la riqualificazione della ricerca biomedica italiana, anche se l'obiettivo finale cui tendere è quello di un sistema di ricerca biomedica nel quale sia coinvolto l'intero sistema sanitario italiano e non solo quindi questi Istituti e i Policlinici universitari, e per il conseguimento di questo obiettivo sarà certamente centrale l'avvio del sistema degli ospedali di insegnamento.
Il senatore Mignone ritiene comunque che le modifiche apportate dalla Camera dei deputati debbano essere oggetto di un attento approfondimento, anche se osserva che l'eventuale approvazione di ulteriori modifiche avrebbe potuto essere più facilmente e utilmente, anche in considerazione degli stretti tempi disponibili, realizzata in sede deliberante: il trasferimento di sede, perciò a suo parere, rappresenta un ostacolo per il completamento di un dibattito realmente serio e costruttivo e che non abbia mere finalità ostruzionistiche.

Il seguito dell'esame è infine rinviato.

CONVOCAZIONE DI UNA SEDUTA POMERIDIANA PER OGGI

Il PRESIDENTE avverte che la Commissione tornerà a riunirsi alle ore 15 di oggi, 22 febbraio 2001, per il seguito dell'esame del disegno di legge n. 4720-B.

La seduta termina alle ore 9,30.