Giovedì 13 Dicembre 2018 - 72ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Con 162 voti favorevoli, 119 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo del ddl n. 955, recante "Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici". Il testo torna alla Camera.

Il Capo I (articoli da 1 a 8) inasprisce l'ambito delle pene accessorie, introduce nuove ipotesi di procedibilità d'ufficio, sospende la prescrizione dopo la sentenza di primo grado anche di assoluzione, introduce l'agente sotto copertura e adegua gli strumenti di contrasto a quelli previsti da convenzioni internazionali. Dal testo è stata espunta la lettera r) dell'articolo 1, relativa al peculato, che era stata introdotta alla Camera con un emendamento votato a scrutinio segreto. Il Capo II (articoli da 9 a 15) prevede l'obbligo per i partiti di pubblicare sul sito internet informazioni sui candidati e sui contributi ricevuti.

Nella seduta di ieri, dopo le relazioni di maggioranza e minoranza e l'esame delle pregiudiziali, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha presentato il maxiemendamento interamente sostitutivo, che riproduce il testo proposto dalla Commissione, sul quale ha posto la questione di fiducia.

Oggi hanno svolto dichiarazione di voto contraria alla fiducia i sen. Balboni (FdI), Juliane Unterberger (Aut), Grasso (Misto-LeU), Valeria Valente (PD) e Vitali (FI). Hanno annunciato voto favorevole i sen. Pepe (L-SP) e Morra (PD). Secondo FdI il provvedimento, che calpesta il principio della ragionevole durata del processo, è uno spot propagandistico, tenuto conto che quasi il 60 per cento dei procedimenti si prescrive in istruttoria e la riforma della prescrizione, che entrerà in vigore nel 2020, dispiegherà i primi effetti dopo il 2030. Per ridurre i tempi dei procedimenti e garantire la certezza del diritto, bisognerebbe intervenire sulle corti d'appello, snellire le notifiche, estendere i riti alternativi, prevedere la non impugnabilità delle sentenze di assoluzione. Aut ha rilevato che, nonostante le intenzioni positive, il provvedimento, che ha sollevato le proteste di tutti gli operatori della giustizia, non riduce i tempi della giustizia, che costano un punto di Pil ogni anno, e riduce le garanzie dell'imputato. Pur essendo favorevole alla sospensione della prescrizione e all'agente sotto copertura, che è impiegato perfino nella lotta contro le contraffazioni dei marchi, LeU ha negato la fiducia a un Governo che si fonda su una maggioranza fragile e contraddittoria. Secondo il PD, la lotta alla corruzione è un pretesto per varare un provvedimento illiberale, che calpesta i principi della presunzione di innocenza e della finalità rieducativa della pena; la norma sull'agente sotto copertura alimenta la cultura del sospetto e della delazione; i partiti di maggioranza cavalcano il malcontento sui temi della sicurezza e dell'onestà, ma attaccano la magistratura e accettano finanziamenti poco trasparenti. Secondo FI il Governo ricorre alla fiducia per costringere la maggioranza a votare un provvedimento che, allungando a venti anni la durata della prescrizione, introduce l'istituto del processo infinito, che non ristora la parte resa ed è destinato a produrre, rispetto al fenomeno corruttivo, effetti opposti a quelli dichiarati. La norma sull'agente sotto copertura, sotto mentite spoglie, garantisce la non punibilità dell'agente provocatore che, anziché prevenire e acquisire prove, provoca i reati. L-SP ha ricordato che il PD, per proprie convenienze, non ha esitato a abolire l'abuso di ufficio e ad accorciare la prescrizione. Secondo M5S il provvedimento dà attuazione all'impegno per la legalità e per la trasparenza. La corruzione, che avvelena la vita politica, economica e sociale del Paese, prospera sulla difficoltà di portare alla luce il fenomeno, sulla previsione di pene irrisorie, sulla certezza della non punibilità dei reati; di qui l'opportunità di aumentare le pene minime, eliminare la prescrizione, introdurre l'agente sotto copertura, che è stato impiegato con successo nella lotta alla droga e al terrorismo.

(La seduta è terminata alle ore 11:51 )



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