Mercoledì 11 Ottobre 2017 - 896ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:31)

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2208, Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Maran (PD) ha illustrato il testo proposto dalla Commissione affari costituzionali. L'articolo 1 prevede che il pubblico dipendente che segnala al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza ovvero all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), o denuncia all'autorità giudiziaria, condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi. L'identità del segnalante non può essere rivelata. Gli atti discriminatori o ritorsivi adottati dal datore di lavoro pubblico sono nulli. E' a carico del datore di lavoro dimostrare che le misure discriminatorie sono motivate da ragioni estranee alla segnalazione. L'articolo 2 estende le tutele al dipendente del settore privato.

Il sen. Malan (FI-PdL) ha avanzato una pregiudiziale di costituzionalità, a favore della quale si sono pronunciati i sen. Buemi (Aut) e Compagna (FL): nell'ordinamento vigente sono già previste forme di tutela per le segnalazioni circostanziate; le protezioni particolari stabilite dal ddl, invece, favoriscono segnalazioni improprie e regolamenti di conti, aggravando il carico giudiziario e imponendo nuovi oneri alle piccole aziende. Contro la pregiudiziale si sono pronunciati i sen. Ichino (PD) e Sacconi (AP), che hanno invocato la maggiore certezza garantita dal ddl, Maria Mussini (Misto), la quale ha ricordato che nella cultura del Paese la segnalazione è confusa con la delazione e ha richiamato la distinzione giuridica tra segnalazione e denuncia, Endrizzi (M5S) il quale ha ricordato che, nelle università, le denunce di fatti di corruzione, malversazioni e nepotismo sono scoraggiate e osteggiate.

Respinta la pregiudiziale, è iniziata la discussione generale, alla quale hanno partecipato i sen. Michela Montevecchi, Morra (M5S), Consiglio (LN) e Mazzoni (ALA).

(La seduta è terminata alle ore 17:56 )



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