Il Presidente: Discorsi

XVII edizione del Concerto di Natale

Intervento del Presidente Grasso nell'Aula di Palazzo Madama

15 Dicembre 2013

Signor Presidente della Repubblica, Autorità, Gentili ospiti,

ancora una volta, il Senato della Repubblica apre le porte alla cultura in occasione del tradizionale Concerto di Natale. Un momento prezioso e indimenticabile di incontro e di solidarietà, fatto di musica, canto e, quest'anno, anche di gesti.
Oggi ascoltiamo i giovanissimi talenti che fanno parte del progetto sociale e musicale chiamato "Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia", di cui il Maestro e senatore Claudio Abbado, a cui auguriamo di tornare presto in salute, è Presidente onorario. Musicisti provenienti da diverse regioni italiane per la prima volta, proprio in quest'Aula, aperta a tutti i cittadini, si esibiscono con un'unica Orchestra nazionale. Insieme a loro il Coro delle Voci Bianche e il Coro delle Mani bianche, composto, quest'ultimo, da bambini e adolescenti che, pur non potendo ascoltare i suoni, interpretano la musica attraverso il linguaggio gestuale. I due cori, come abbiamo visto, si esprimono insieme, contemporaneamente. La musica riesce a far superare qualsiasi differenza.

Questo progetto delle Orchestre e dei Cori giovanili, nato in Italia nel 2010, si ispira a quello ideato 38 anni fa in Venezuela da Josè Antonio Abreu per aiutare i bambini delle favelas a superare l'emarginazione, fornendo loro strumenti musicali e inserendoli in vere e proprie orchestre. In questi anni, con questo metodo, sono stati coinvolti migliaia di bambini, in tutta Italia e soprattutto nei quartieri più disagiati.
Il ricavato della vendita dei biglietti sarà destinato all'acquisto di strumenti musicali per dare ad altri bambini la possibilità di partecipare a questo importante progetto musicale, formativo e sociale.

Care ragazze e cari ragazzi, siete qui oggi perché noi crediamo in voi, nel vostro talento, nella vostra passione, nel vostro impegno, ed è dovere delle Istituzioni fornire ad ognuno di voi l'opportunità di realizzare le proprie aspirazioni, dare concretezza ai diritti, superare egoismi e indifferenza, coltivare fiducia e speranza.
Con questo spirito, sono certo che ci emozioneremo ad ascoltarvi e guardarvi, diretti da uno straordinario Maestro, Nicola Piovani, ambasciatore della creatività musicale italiana nel mondo, che ha accettato con grande entusiasmo il nostro invito e che ha condiviso le finalità benefiche di questa iniziativa, fino al punto di comporre un brano dal titolo "Allegro del Sistema" proprio per questa occasione.

Oggi nel suo villaggio natale di Qunu si stanno celebrando le esequie di Nelson Mandela. Vogliamo salutare questo grande uomo non con un minuto di silenzio, ma con la potenza evocativa e il linguaggio universale della musica, ascoltando ora, per pochi minuti, le note di un brano di Nicola Piovani, non previsto nel programma, il "Requiem" tratto da "Kaos" dei fratelli Taviani, eseguito dal Maestro nel 2003 a Palermo davanti all'albero Falcone. Un brano simbolo della lotta contro odio, ingiustizia e discriminazione, e che rievoca quel "lungo cammino verso la libertà" fatto di determinazione, non violenza e perdono.

Ragazzi, Mandela ci ha insegnato che "un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso", e voi non dovete arrendervi mai, credete nei vostri sogni e nella possibilità di realizzarli.

Ringrazio la RAI, il maestro Piovani, tutti i musicisti e i coristi, e gli ospiti che con il loro benefico contributo hanno reso possibile questa iniziativa. A voi tutti, al Presidente della Repubblica, fedele interprete dell'Unità nazionale, agli ascoltatori che ci stanno seguendo in diretta, ma anche a tutti coloro che non ci stanno seguendo, porgo, a nome del Senato della Repubblica, gli auguri più sinceri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo.



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